Clopin legge tutto, almeno, tutte le persone. Tranne una. Lei è la sua nuova sfida.
Sono agli opposti, ma gli opposti si attraggono... o forse no?
--nota--
1.Sì, un'altra storia con Clopin e una ragazza. No, non è una storia sdolcinata.
2.Alcuni personaggi (come Frollo) prendono ispirazione anche dal libro, che li rende più complessi. Comunque il contesto resta quello del film.

Dopo aver cercato di uccidere il suo Creatore, la vampira Christine ha trascorso gli ultimi centocinquant'anni costantemente in fuga. Resasi conto dell'inutile tentativo di sfuggirgli, tuttavia, capisce che l'unico modo per non venire giustiziata per il suo crimine è quello di rinunciare alla sua indipendenza e abbracciare infine lo stile di vita del clan al quale appartiene, ritornando proprio da colui da cui ha cercato in tutti i modi di scappare. Sorprendentemente, però, inizia a sviluppare un'inspiegabile attrazione proprio nei confronti di Thomas, il suo Creatore, che pure non ha mai smesso di amarla e che lei ha sempre odiato...
Christine si ritroverà così a fare i conti con un sentimento indesiderato e a dividere il suo appartamento con un licantropo, che Thomas le ha messo alle costole per timore che possa scappare un'altra volta, cercando insieme di adattarsi alla sua nuova esistenza e a sopravvivere ai svariati attacchi di altri non-morti che, per chissà quale motivo, all'improvviso sembrano volerla morta.
[Una storia di vampiri.]

- Io non sarò la sostituta della madre morta di Harry.
- Lo so.
- Allora perché non mi lasci stare?
- Perché voglio imparare ad amarti.
ATTENZIONE postato capitolo 21 e epilogo. Storia conclusa!

"Aspetta, ti prego, aspetta!!!" disse la guardia mentre tentava di scrollarsi quel mostro di dosso, il quale sorridendogli in un modo che fece rabbrividire il gitano che ,nascosto nel vicolo, osservava la scena, replicò "Mi stavo quasi dimenticando l'anestetico: conta alla rovescia da 10" e detto questo gli aveva sferrato un colpo alla testa, tramortendolo. Clopin continuò a correre finchè non sentì di essere al sicuro. Si appoggiò tremando ad un muro cercando di non vomitare a causa di quel che aveva visto e non aveva potuto impedire. Non sapeva cosa pensare dopo quello che aveva visto: quel....quell'essere anzi no quella bestia!!! Che cosa doveva fare, adesso?
(Oltre a scene che potrebbero non essere adatte a tutti ci saranno dal capitolo IV in poi anche scene di sesso, alcune violente)

Lui si girò e la osservò con un espressione strana.
- Vuoi il mio aiuto? -
Era visibilmente divertito e non tentava nemmeno di nasconderlo.
Hermione sussurrò un inudibile 'sì'.
- Hai forse detto che la So-Tutto-Io ha bisogno di me? -
Ecco, ora iniziava a umiliarla.
Ho intenzione di farla evolvere in una Severus/Hermione, pairing che amo. Cercherò di renderla graduale per non sfociare nel surreale.

Ottobre, 1878. Parigi.
Il Fantasma dell'Opera non è morto. Anzi, non è mai stato più deciso a vivere di adesso. Accompagnato da dei nuovi piani di vendetta, torna nella città dalla quale è stato costretto a fuggire due anni prima, un uomo vuoto, senz'anima, con solo un nome nella testa che lo spinge a tornare a Parigi, in quello stesso teatro che in fondo è sempre stato il suo regno, la sua casa, perchè non può essere altrimenti...
E così la storia sembra ripetersi, ma c'è sempre qualcosa con cui dimentichiamo di fare i calcoli; possibile che il Fantasma possa trovarsi di fronte ad una ragazza - incredibilmente somigliante alla sua antica musa - capace di risvegliare in lui quel qualcosa che credeva essere morto per sempre?
In uno strano miscuglio di passato e presente, la strana vicenda del Fantasma dell'Opera sembra continuare a stupire e terrorizzare anche attraverso il tempo.

Mettere a nudo la propria coscienza è il secondo passo. Il primo è sicuramente mettere a nudo se stessi. Scoprirsi è un'arte, una vocazione. E Samuel lo sa, qualsiasi cosa voglia dire.
[Disclaimer: vengono esplicitamente usate parolacce, pertanto si sconsiglia la lettura a chiunque non gradisca.]

la storia di Ade e Persefone, di amori scuri e risvolti luminosi. forse.

E se in seguito ad un incidente, i sentimenti che Esmeralda prova per Phoebus cambiassero...

La fanciulla si sentì afferrare improvvisamente al gomito. Era un braccio scarno, che usciva da un pertugio praticato nel muro, e che la teneva come una mano di ferro.
"Tieni forte!" disse il prete."E' la zingara che è scappata. Vado a cercare le guardie. La vedrai impiccare."
A quelle sanguinanti parole rispose dall'interno del muro una risata gutturale: "Ah! ah! ah!"
La zingara vide il prete allontanarsi di corsa in direzione del ponte di Notre Dame. Da quella stessa parte si udì lo scalpitìo della cavalleria.- passo tratto dal romanzo di Victor Hugo]
Cosa accadrebbe invece se a un tratto l'arcidiacono cambiasse direzione e tornasse indietro per salvare Esmeralda? Accetterebbe il suo aiuto? lo perdonerebbe mai per ciò che ha fatto al "suo amato Febo"? E se si incontrassero dopo anni dai fatti descritti nel libro? Riuscirà l'Amore a vincere l'orgoglio?

Cosa sarebbe accaduto dopo la fine del romanzo di Hugo se Esmeralda non fosse morta? Ho provato ad immaginarlo e questa long-fic è il risultato dei miei deliri letterari.
Stessi personaggi, stesse caratterizzazioni, solo qualche modifica al finale che tutti noi conosciamo. Per tutti coloro che, come me, amano vedere i personaggi un pò oscuri, se così si può dire, redimersi.
Dal testo :
" Era sulle spalle del boia, tanto stanca da non avere più la forza di ribellarsi, mentre con la coda dell'occhio poteva vedere sua madre morta sul selciato, il cranio leso da quella pietra impietosa. L'aveva ritrovata, come diceva la profezia, ma l'aveva perduta poco dopo per colpa del destino ingannatore, che uccide con le illusioni. "

Ehilà! Ho scritto questa favola un po' folle quando avevo 14 anni ed è in assoluto il primo romanzo che ho finito a quell'epoca, perciò ho deciso di tentare la sorte e pubblicarlo su efp, confido nella vostra pietà :) la storia si ispira alla mia fiaba preferita, "La bella e la bestia", salvo che la protagonista è un peperino ed è tutto fuorché una graziosa fanciulla. Spero che qualcuno leggerà!

Sto finendo di guardare "I Tudors", e suggestionato dall'ultima puntata, dove Enrico VIII vede i fantasmi delle sue prime tre mogli, ho deciso di fare incontrare al sovrano altri due spettri, di due persone importanti del suo passato.

In un futuro Hermione ormai ha ventitre anni , i ragazzi sono cresciuti ed ognuno di loro ha una nuova vita. Hermione è spensierata e felice e mentre tutto sembra esser tranquillo, una persona del suo passato turba la quiete, una persona che credeva morta e sepolta. Non immaginava di incrociare Piton allo scoccare della mezzanotte come in uno strano e perverso sogno o un cattivo scherzo del destino.

Messico 1916.
Lui, bello come un principe delle fiabe e allo stesso tempo pericoloso, è un mercenario, disposto a vendere armi sia ai ribelli che ai regulares. Si tratta solo di stabilire il prezzo.
Lei, in fuga da un passato tormentato e alla ricerca di avventura, è a capo di una banda di rivoluzionari.
L'altro è il suo braccio destro, dal grilletto spesso troppo facile, all'inseguimento di un ideale.
Tutti e tre sono - chi più chi meno- cinici, calcolatori e pronti a tutto per il loro interesse.
Si ingannano. Si alleano. Si tradiscono. Si amano.
Sullo sfondo, la Rivoluzione Messicana.