Sansa, subito dopo aver avuto il primo menarca, è costretta a sposare Joffrey appena tre giorni dopo la sua fine. Nessuna via d’uscita, nessun amico di cui fidarsi, nessuno pronto ad ascoltare i suoi cinguettii pregni di paura. Ma proprio quando la situazione sembra arrivata al capolinea, ecco qualcuno disposto a spezzare le inferriate di una gabbia che di dorato ha solo il colore. Qualcuno che non è né un principe né un cavaliere, ma un mastino. E il suo nome è Sandor Clegane.
«Perché siete sempre così crudele?!» domanda lei, le lacrime appese alla punta delle ciglia. Non mi piace vederla piangere, cazzo, soprattutto se la causa del pianto sono io. Ma non mi importa. Deve capire come funzionano le cose, che questa non è una delle sue fottute ballate ma la vita vera e che nella vita vera non esistono cavalieri ma solo chi muore e chi tenta di non morire. Il resto sono solo cazzate.
«Sarai grata per le cose crudeli che faccio quando sarai Regina e sarò l’unico a frapporsi tra te e il tuo adorato Re».

Bellatrix, Andromeda, Narcissa, Sirius, Regulus. Per ognuno di loro una storia privata e segreta.
Un Natale in famiglia costellato di segreti e conflitti. Bugie e amori.

Modern AU. "Il Padrino"/"I Soprano" in chiave SanSan.
Fino a poche settimane prima del suo diciottesimo compleanno, Sansa Stark, figlia del Procuratore Distrettuale Ned Stark, ha vissuto una vita incantevole e tranquilla. Questo fino alla notte fatale in cui la sua esistenza si trasforma in un incubo e lei si ritrova affascinata da un uomo misterioso che la scaraventa nel suo mondo. Trascinata a fondo nell'universo segreto dell'organizzazione criminale di cui lui è sia dio che mostro, Sansa si batte per mantenere la propria innocenza e per accettare l'improbabile legame - allo stesso tempo problematico ed esaltante - con quest'uomo di cui non sa nulla al riguardo.
Avvertenze: Violenza, contenuti sessuali, linguaggio volgare. Riferimenti a stupro e abusi sessuali.

Ginny lasciò cadere il discorso, perdendosi ancora alla vista dei capelli di Hermione. Quest’ultima, che aveva all’inizio minimizzato il tutto con uno sbuffo scocciato, si sentì preda di quelle parole prima ancora che il suo cervello avesse realizzato l’enormità di quanto gli era appena stato detto.
Colore?
Le mani di Hermione scattarono sui propri capelli. Una ciocca blu elettrico penzolò di fronte alla sua vista orripilata; in pochi istanti fu in grado di collegare tutto quanto.
Malfoy.
Il ricatto.
Le lettere di Viktor.
Finta fidanzata.
Sentendosi mancare, Hermione si lasciò ricadere con un tonfo sul cuscino.
Non era stato un incubo. Era tutto vero.
Così maledettamente vero.
« E’ finita. » Mormorò tragicamente al soffitto. « La mia vita è finita ».

One shot dedicata alla mia otp: SanSan

STORIA IN REVISIONE.
L'amore, è per lui che si combatte.
Regulus Black amava sé stesso, la sua vita e suo fratello e si è battuto nel loro nome.
James Potter amava la sua famiglia e i suoi amici, è morto per loro 
Lily Evans amava suo figlio, si è sacrificata per lui. 
Sirius Black amava per il suo figlioccio, per lui è morto in battaglia.
Silente amava il bene, è morto per lui.
Malocchio Moody amava credere in un mondo in cui non esistessero le arti oscure, si è battuto per crearlo.
Peter Minus amava essere al sicuro, è morto e neanche in quel caso è al sicuro.
Dobby amava gli amici, è morto per loro.
Severus Piton ha avuto un unico amore nella vita, ha vissuto per lei.
Fred non poteva permettere che la guerra portasse via l’allegria.
Remus è morto per le persone che lo amavano.
Nimphadora Tonks ha amato tre uomini nella sua vita. Lei è morta per loro.
Solo l'amore di Merope Guant non era stato abbastanza forte e Lord Voldemort è morto senza sapere cosa fosse..

I grandi occhi scuri guardavano oltre la finestra di casa sua, dandogli le spalle: non voleva che sapesse che stava piangendo.
«Hermione, sei troppo intelligente per non comprendere la gravità della situazione.»
Oh, ma lei comprendeva benissimo. Era proprio quello il problema: avrebbe desiderato rimanere all’oscuro, non sapere, non sentire niente del genere. Avrebbe preferito strapparsi occhi e orecchie pur di non ascoltare quella che non era altro che un’orribile verità.
Il Sole stava per tramontare: l’arancio e il rosso brillavano nel giardino, mutandone i colori. Quante volte era rimasta lì ad ammirare quel momento con lui?
Tante. Troppe per potere rispondere alla domanda di Ron.
«Mi spiace, Ron. Io non so niente.»
Un sospiro dietro di lei le lasciò intendere che non le credeva. «Va bene.» Si avvicinò e le posò un bacio sulla guancia, indugiando qualche secondo. «Non permettergli di farti del male.»
E poi, lentamente, uscì dalla stanza ed Hermione, tristemente sola, poté dar sfogo al suo dolore scoppiando in un sonoro pianto di disperazione.

Immaginate Draco e Hermione, senza Hogwarts, senza poteri, nella vita di tutti i giorni, con problemi di cuore e di scuola, quindi immaginate il nostro bel Malfoy come il principe tenebroso, e la nostra amata Grenger come la bella Cenerentola che verrà salvata dal principe, ma stiamo attenti...perchè il misterioso non sarà il Principe, ma la nostra bella Cenerentola, chissà cosa ci nasconde...
Cit cap 13: -Stai giocando con il fuoco, irlandese, e stai attena che puoi scottarti in un modo o nell'altro. E Blaise non tornerà finchè IO nonn gli diró di tornare.-
-Sei uno spara balle.- dissi decisa.
-E tu una che non sa tenere la lingua a posto, non metterti contro di me Hermione, non ne usciresti viva. E se non mi credi lo vedrai da te.- disse lasciandomi lí. Sola e immobile.
Cit cap 14: -Hermione forse la discussione di ieri non è stata abbastanza chiara, Blaise è di mia proprietà e tu non ti devi immischiare nella sua vita.- mi disse con odio.
-Ti ribadisco il concetto caro Draco gli amici non sono delle proprietà, deve essere lui a decidere.- dissi non distogliendo lo sguardo da quegli occhi tanto freddi ma allo stesso tempo tanto affascinanti.
Cit cap 17: Sorrisi a me stessa e a lui, lo avevo odiato, avevo odiato il suo modo di ragionare, quel modo di comandare gli altri, di tenere tutto e tutti nelle proprie mani, quel tono arrogante e quel modo di possedere.
Odiavo anche i suoi occhi, cosi dannatamente belli e oscuri, loro si che mi avrebbero portato all'inferno e io non mi sarei opposta.
Odiavo il suo fisico, cosi ben fatto, cosi assurdamente perfetto, mi sarei stretta a lui per sempre.
Odiavo anche quei suoi capelli, biondi o meglio bianchi come le nuvole, come potevano essere cosi? Sembravano cosi fragili, ma allo stesso tempo malvagi.
Odiavo tutto di lui, ma mi resi conto che il mio era un'odio malsano, odiavo lui perchè avevo trovato nella sua persona il mio opposto, avevo trovato l'angelo oscuro.
...E quando la vidi a pochi passi da me, cosi triste, cosi abbattuta, capii che si era arresa, che non avrebbe più lottato contro di me, e mi sentì come se una parte di me, quella peggiore fosse morta.

Ellen Brown era una ragazza estremamente introversa.
La sua vita era come la sua cameretta: sempre disordinata. Jeans, felpe e scarpe non avevano più un posto stabile da molto tempo. Quel mercoledì mattina di inizio Febbraio, come suo solito, guardò la schermata del suo telefono mentre si incamminava verso la biblioteca principale della città.
Pensava che anche questo sarebbe stato un giorno noioso, proprio come tutti quelli che aveva vissuto, dopo che si era trasferita a Londra per intraprendere una nuova vita universitaria.
Appena fu dentro l'edificio, tirò fuori dalla tasca del suo giubbotto, il foglietto con la lista dei libri. Lo spiegò per dargli un aspetto dignitoso e l'appoggiò sul bancone. Conosceva bene l'aiutante del bibliotecario, così lo chiamò per nome.
"Martin? Avrei bisogno del tuo aiuto..."disse a bassa voce per non disturbare.
Si affacciò e guardò al di là del bancone. Riuscì a notare la sagoma di un ragazzo intento a raccogliere dei foglietti dal pavimento.
"Martin?!" continuò sempre stando attenta a moderare il suo tono di voce.
Appena il ragazzo fece capolino da quel gigantesco tavolo, Ellen lesse la sua targhetta:"Conor Maynard".
Un lieve rossore dipinse le sue guance.

Ron dà in escandescenze quando scopre Ginny con Dean.
Fred e George le fanno un interrogatorio su tutti i ragazzi che ha avuto.
Cosa potrebbe dire Bill alla sorellina, una volta venuto a sapere che sta insieme a Dean Thomas?
Ma soprattutto, cosa potrebbe rispondere l'assolutamente indipendente Ginny all'ennesimo fratello protettivo?
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Comunque, veniamo al dunque di questa lettera. Fred e George mi hanno detto che esci con un ragazzo, un certo Dean Thomas…non credi di darti un po’ troppo da fare con i ragazzi? In fondo, hai solo quindici anni, mi sembra un po’ presto. E un certo Michael Corner? Cosa c’entra lui?
E poi chi è questo Dean Thomas? E’ almeno un bravo ragazzo? Di che Casa è? Quanti anni ha?

1979 e 1980: James Potter viene spinto insieme ai suoi inseparabili Malandrini su una via più oscura e tenebrosa rispetto alla vita perfetta che conduceva qualche mese prima, pensando, però, di poter compiere il bene. Il bene della donna che ama e di un altra persona a lui molto cara. Eppure, i misteri sono tanti ed irrisolti. Perché? Perché sono stati scelti i Malandrini e, soprattutto, James Potter? Chi sono questi strani Auror che lavorano in incognito dal Ministero e dall'Ordine? Quale e come sarà la vita di James Potter ora che è stato allontanato dalla sua amata Lily Evans?
Prima mi sentivo davvero l’uomo più felice sulla faccia della terra. Ma, purtroppo, lo stupido sono stato io. Quando ero con lei, non passava momento in cui non mi chiedevo come avrei vissuto se Lily se ne fosse andata. Ed ora, eccomi qui! Imbucato, insieme a Sirius, Remus e Peter, ad una festa di non so chi per festeggiare il figlio che ha fatto non so cosa. Siamo tutti e quattro seduti ad un tavolo e stiamo bevendo per evitare di parlare. Ma, per capire, bisogna partire dall’inizio. Precisamente a quattro settimane prima. Ergo… un mese…
Da parte mia, posso solo assicurarvi che sarebbe un grosso errore giudicare questa fanfiction triste e deprimente al solo leggere l'introduzione e il prologo! Spero, invece, che riesca ad incuriosirvi abbastanza! Vi aspetto numerosi :)!

C’è una nuova studentessa a Hogwarts. No, già visto, già fatto.
Ella è bellissima… nah, già visto, già fatto.
Helen Adams, un’insignificante Hufflepuff appena entrata a Hogwarts, è pronta a stupirvi con le sue normalissime e quasi tediose avventure.
Ehi, si potrà parlare di normalità ogni tanto, no?

Cosa può scatenare una crudele scommessa tra due ragazze? Quali saranno le conseguenze per chi, come Draco Malfoy, si trova proprio in mezzo a due fuochi? Astoria Greengrass ed Hermione Granger, chi vincerà la battaglia?
Dal primo capitolo: >
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Aveva osservato parecchi ragazzi, parecchi stili. Aveva cercato di imitarli uno a uno, ma risultavano sempre più incomprensibili. Effettivamente, anche se fossero venuti da Marte non sarebbero stati così assurdi.
Così aveva preso una fatale decisione: lei sarebbe stata il ragazzo dei suoi sogni. No, non avrebbe fatto Ron.
Sarebbe solo stata il principe azzurro che ogni ragazza desidera, con quel pizzico di stronzaggine che non guasta mai.
A mali estremi, estremi rimedi, giusto?
Buona lettura a tutti! Hermione92