“Alle 10:50 pm decidiamo di avviare il processo di spegnimento poiché salta fuori un nuovo problema. La pressione delle turbine precipita ed è stato come se la corrente fosse venuta a mancare. Pensiamo a un malfunzionamento del sistema di raffreddamento, appunto. Così gli diamo l’ordine di spegnere. 11:07 pm, tutti i portali prendono vita. La bussola impazzisce e si fonde prima che potesse segnare coordinate precise, per cui non abbiamo idea a quale portale si siano connessi i nostri.. in quale luogo dell’universo. Si illuminano di blu e tutti i valori schizzano quasi al limite di sicurezza, Dean! Dr., voglio dire. Dr. Winchester.”
Dean gli rivolse lo sguardo scioccato. Ma non per il modo in cui lo aveva chiamato sul luogo di lavoro, ovviamente. Non avrebbe potuto importargliene di meno in quel momento.
I portali avevano davvero funzionato?
“Come? Com’è possibile?”
“Beh, ho – abbiamo - una teoria, ma-“
“Cosa è riuscito a passare dai portali?”
---
In cui Dean è uno scienziato, Castiel arriva da un mondo molto lontano e l'amore non riscontra alcun limite nelle differenze.
((La storia è già stata completata - aggiornamenti frequenti))

Dean si stringe alla coperta, e sa che non c’è stato nessun miracolo.
Solo un uomo con le mani fredde e gli occhi troppo blu.
[AU! Selkie!Cas/Human!Dean]

Dean condivide la stanza con un ragazzo che comunica con lui attraverso dei bigliettini.
Sam vive con il più grande stronzo conosciuto dall’uomo.
I quattro rimangono intrappolati in biblioteca insieme.
Accadono delle cose.

All'inizio è il sangue.
L'odore pungente e metallico del sangue che ti fa aprire gli occhi mentre la tua testa è ancora affondata nel cuscino e tu sbatti le palpebre per cercare di abituarti all'oscurità della stanza.
Le tende nere sono serrate a coprire l'intera finestra e ti ci vuole qualche attimo per realizzare che non stanno bloccando i raggi del sole perché fuori è ancora buio.
Quello che vedi non è esattamente quello che ti saresti aspettato, perché Stiles è in piedi al centro del salotto, gli occhi aperti ma sfocati come se fosse sotto qualche specie di trance, le braccia mollemente abbandonate lungo i fianchi.
Non si muove quando ti avvicini né quando chiami il suo nome e tu resisti all'impulso di coprirti il naso all'odore mentre osservi shoccato il suo viso, le sue mani, e i suoi indumenti.
C'è sangue ovunque.

Magnus/Alec | Sentimentale, Fluff e Introspettivo | post City Of Glass.
Dal testo: "Con il susseguirsi dei giorni e delle nottate, parlare è diventato sempre più fluido – sempre meno silenzi e più racconti, meno permessi inutili e più sorrisi complici, meno gote arrossate e più familiarità – ma Alec ha continuato a rifiutarsi di dormire. Sembrava prendere vita, nel momento in cui metteva piede nel tuo appartamento, e tu non te la sei mai sentita di spegnere quella scintilla dentro di lui, proponendogli qualcosa di così banale come dormire. Segretamente, ne sei sempre stato onorato, perché il modo in cui Alec sembra colorarsi quando è in tua compagnia fa sentire più luminoso anche te. E niente c’entrano gli strati di glitter e pailettes che ornano i tuoi vestiti e la tua pelle."
[...]
"«Hai dormito perché io ho voluto che tu dormissi, Alexander» spieghi, con pazienza.
Lui inarca un sopracciglio, un attimo prima che i suoi occhi siano attraversati da quel lampo di consapevolezza che glieli fa sgranare prima di schiudere le labbra. «Mi hai…? Mi hai drogato?»"