Sapevo solamente che fosse il classico “cattivo ragazzo”: quello che scrive sui muri, quello che guida troppo veloce sulla sua moto, quello che ha tutti i voti inferiori al tre e che manca troppo spesso alle lezioni.
Sapevo che fosse il classico ragazzo con una scia di spasimanti disposte a tutto solo per un bacio.
Sapevo che fosse uno di quelli che si porta a letto una ragazza diversa ogni sera.
Così me l’aveva descritto Luke.
[...]
In quel momento avrei mandato al diavolo il mio maledettissimo orgoglio, avrei urlato a squarciagola il suo nome.
Ma non mi avrebbe mai sentito, e – cosa più importante – non gliene sarebbe importato niente.
“… non chiamarmi se avrai bisogno di aiuto!” le sue parole mi risuonarono nella mente.
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Rosso/arancione.
Romantico|Fluff|Suspance|Sentimentale|Angst|Dark|Whump
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[4.809 words]

Una serata come le altre nella gilda di Fairy Tail. Risate, battute, allegre risse, un buon libro da leggere e tanta serenità. Ma sarà poi davvero, tutto come al solito?
Due occhi rossi d'inferno che si posano su un'ancora ignara piccola fatina blu.
Un'unione totale che si compie alla luce di una grande luna piena e argentea.
E' una normale serata come tutte le altre, nella gilda di Fairy Tail. Una serata che in un veloce battito di ali nere di drago, verrà stravolta e cambiata per sempre, sotto il segno di un marchio e di un Patto di Vita.

~ Il posto dove nascondo tutti i miei segreti.~
 La parola Geografia mi ritornò in mente. « Allora facciamo un giochetto… » dissi giocherellando con la sua zip in un modo molto sensuale. « Io ti farò delle domande e tu risponderai… se sbaglierai ti farò soffrire, sempre di più » Harry accetto solamente accennando un “si” con il capo. « Allora, la capitale dell’islanda? » dissi mettendomi in una posizione più provocante. « Pechino » disse lui incerto « Ops.. » Sorrisi beffarda. « Errato, Reykjavik »

Lentamente mi girai verso il ragazzo alto che mi stringeva. Appena i nostri occhi si incontrarono, mi sorrise. Uno di quei sorrisi che una persona comune avrebbe considerato da bravo ragazzo, ma io sapevo che non lo era. Ero l’unica che aveva avuto accesso al suo lato seduttore e ingannatore.
«Kimberly.» disse semplicemente attirandomi a lui. Tutto intorno era come svanito, esistevano solo le sue mani sul mio corpo e i suoi occhi travolgenti.
«Liam.» mormorai con meno sicurezza. Si morse il labbro e poi abbassò il viso verso di me. Ero un po’ troppo bassa, eppure portavo i tacchi quella sera.
(...)
Rise e poi mi accarezzò il braccio fino ad arrivare alla mia mano che staccò dalla sua spalla e portò vicino alle labbra lasciando un bacio sul palmo.
«Come faccio a non guardarti? Sei tutto quello che desidero da mesi.» quell’ affermazione mi provocò il batticuore e una fitta allo stomaco.
Mi desiderava? Allora non ero solo un gioco per lui. Non mi stava prendendo in giro per tutto quel tempo. O forse lo stava facendo ancora?

ATTENZIONE!
Se non avete letto il Marchio di Atena non leggete!
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E se Percy e Annabeth non si fossero solo addormentati quella notte nella scuderia?
Brevemente? Una Fanfiction tutta Percabeth dove i timori di Frank diventeranno fondati :)

{PERCABETH}
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Quell’inverno era tornato a casa, da sua madre, per continuare la scuola. Non ne aveva gran voglia, infatti ciò stava a significare che non poteva dedicare a Annabeth il tempo che voleva...
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La voce irritata del professore lo riscosse :- Jackson, allora?? Può essere così gentile da dare la risposta alla mia domanda??-
-Mi scusi professore non stavo ascoltando…-
Il professore, indignato passò a torturare qualcun altro, avvisandolo di prestare attenzione. Troppo tardi, il cervello di Percy era diretto ad AnnabethLandia.
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-A-Annabeth-h c-c-cosa sta succedendo qui…??-
Un urlo, che svegliò i ragazzi di soprassalto…
-P-p-papà, p-posso spiegarti…-

Questo 'fare insieme' le cose non ci precludeva però l'avere ognuno le proprie vite.
Harry aveva i suoi romanzi e le sue donne - tante donne; io avevo i miei manuali, i codici e i miei uomini - un numero ridicolo se paragonato alle ragazze del ricciolino.
Tra noi vigeva la regola aurea di non interferire l'uno nella vita sessuale dell'altro, per nessun motivo, non erano ammesse eccezioni.
Tuttavia un'eccezione c'era: Si, io ed Harry facevamo sesso.

Roy ha lasciato Miki all'areoporto e non è più tornato. Miki, con il cuore spezzato, decide di continuare la sua vita, infrangendo la sua promessa (ti aspetterò).
Dal capitolo 6:
“Ti amo, Miki” un bisbiglio che mi solletica l’orecchio e che fa battere il mio cuore a mille.
“Ti amo, Roy”. Non andartene, resta con noi per sempre! Non scappare e io giuro che, questa volta, aspetterò tutto il tempo necessario. Ho bisogno di te.
Cosa stai facendo Miki? Pensa ai tuoi figli, loro non vorrebbero che tu ti illudessi di nuovo. Ascolta il cervello, Miki, pensa prima di fare qualsiasi cosa! Cosa stai facendo, Miki?
Sto seguendo il mio cuore!

Scorbutico, arrogante, maleducato, schietto, insensibile, cavernicolo... Zoro è questo e tanto altro, e spesso basta e avanza per far saltare i nervi alla bella navigatrice Mugiwara.
Ma se potesse cambiarlo, renderlo come vorrebbe che fosse, anche solo per un girono, sarebbe un affare oppure solo una giornata di rimpianti e guai?

Storia ispirata al film " The good Doctor" .
Angel è una ragazza di 18 anni con dei gravi problemi al cuore. Dopo una serata passata con gli amici,beve un pò troppo e ha un malore. Dopo questo spiacevole episodio è costretta a rimanere in ospedale perchè la sua salute è in grave pericolo. Qui incontra un giovane medico, Orlando Bloom, per l'esattezza, che in questa storia lascia i panni di attore per prendere quelli di un normale Dottore, il quale ha il compito di prendersi cura di Angel. Cosa succederà tra i due?

Sono presenti spoiler de "Il trono di fuoco"!
Piccola flashfic sulla coppia SadiexAnubi, che riassume i pensieri di quest'ultimo quando, durante il compleanno della ragazza, i due s'incontrano.
Tratto dal testo:
{Sapevo solo che quando le ero accanto mi sentivo bene, sentivo il nodo delle preoccupazioni posizionato all'altezza dello stomaco sciogliersi, sentivo che sarei potuto stare lì ore a fissare i suoi grandi e limpidi occhi azzurri senza dire una parola, sentivo un senso di felicità e spensieratezza impossessarsi di me ogni volta che la vedevo... mi sentivo... vivo, per quanto vivo il dio dei morti e dei riti funerari si possa sentire.}

Perdonate il titolo,ma non avevo altre idee.La storia era nata come una shot,ma poi ho deciso di dividerla in più cap.
Buona lettura!:
Arrivata davanti alla porta,si bloccò.
Cosa avrebbe duvuto fare,una volta entrata?
Avrebbe dovuto parlargli,stargli silenziosamente vicino o...“Basta!Mi sto facendo troppi problemi,ho fatto una promessa a Rufy e non mi posso tirare indietro adesso!”.
Velocemente,mise la mano sulla maniglia ed aprì la porta.

Breve Drabble sulla mia coppia preferita: Sadie ed Anubi... Spero che vi piaccia ^^
Dal testo:
Anubi si avvicinò a me, tanto che riuscii a sentire il suo respiro accarezzarmi la pelle; Dopo di che, le nostre labbra si toccarono ed allora tutto si fermò attorno a me. Persino la fresca aria estiva era scomparsa in quell'istante che sembrò durare secoli. Solo allora mi resi conto che provavo ancora qualcosa per il Dio dell'Oltetomba.

TRATTO DAL PROLOGO:
“Quindi siete voi i due ragazzi coinquilini?”
“Quindi sei tu la ragazza coinquilina?” esclamiamo contemporaneamente io e Benedict.
“Sì.” rispondiamo tutti e tre all’unisono.
Rido nervosamente. Speriamo solo non mi venga il tic nervoso all’occhio perché sennò io con questi due ho finito sul serio.
Cominceranno a prendermi in giro come in passato gli altri miei compagni. “La psicopatica” una volta mi chiamavano al liceo.
Poggio la borsa in cucina e prendo un bicchiere d’acqua.
Tom mi raggiunge nella stanza e si appoggia al bordo del tavolo.
“Ma quando sei venuta a portare le tue cose?”
“La settimana scorsa. Mercoledì scorso, per l’esattezza. E delle vostre cose non c’era l’ombra.”
“Infatti noi siamo venuti giovedì mattina. Ma dormivi già qui?”
“No, ero ancora dai miei genitori…”
“Capisco.” risponde Tom.
“Bhe, speriamo di convivere bene!”
Gli sorrido alzando il mio bicchiere d’acqua come per fare un brindisi.
“Dio aiutami. Per me e per la Regina.”
storia scritta a quattro mani ideata da ElenSmith e scritta assieme a Rainsofcastamere.

Percy era un ragazzo solo alla ricerca del vero significato della vita.
Annabeth era una ragazza sola che si fidava unicamente del suo diario e del suo vocabolario.
Una storia che narra di due ragazzi alla ricerca della vita,della bellezza delle cose, del giusto e del sbagliato, di amicizie e dell'anima gemella, senza rendersi conto, infine, di avere tutto lì a due passi da loro.
Dal testo:
Il silenzio altalenò tra i due per tutto il viaggio di ritorno, finché, sotto casa di Annabeth, Percy fece il primo passo.
-Diamine Annabeth, Dio solo sa quanto io desideri baciarti in questo momento. Perché mi hai trascinato con te nell’oblio dell’amore. Un luogo tremendo da dove nessuno fa mai ritorno. Un luogo che i vecchi rammentano e che i bambini non comprendono. Un luogo dove la malizia e la passione si fondono con la purezza. Un luogo dove solo chi è accompagnato da un’altra persona che corrisponde il suo sentimento può sopravvivere. Perché io ti amo Annabeth Chase. Ti amo.-