Sono passati anni, ormai, dalla morte di Mary e John ha finalmente deciso di rifarsi una vita. Non si rende conto, però, che così facendo le sue azioni vanno a ferire i sentimenti di Sherlock, il suo migliore amico, da sempre segretamente innamorato di lui e terrorrizzato dall'idea di venir abbandonato di nuovo.
Il doversi occupare, poi, della crescita della piccola Rosie complica ancor di più una situazione già difficile. I due non si parlano e, se lo fanno, litigano. Sono sempre più distanti, pur vivendo sotto allo stesso tetto.
A sconvolgere del tutto l'ormai fragile equilibrio del 221B di Baker Street anche l'arrivo di un nuovo caso che affonda le sue radici in un lontano e ormai dimenticato passato.
Riuscirà John Watson a risolverlo, prima che Sherlock gli scivoli via dalle dita?
[Johnlock] [Slash] [Angst]

Nell’ultima settimana, Dean Winchester aveva imparato due lezioni fondamentali.
La prima è che non importa la città, non importa l’ora, non importa il motel, se un mutaforma figlio di puttana decide di romperti le scatole nel “tuo” letto è abbastanza certo che lo farà.
La soluzione al primo problema era semplice: due coltelli a serramanico, di cui uno nascosto sotto il cuscino e l’altro nascosto dentro la federa del cuscino. Perché non si sa mai.
La seconda è che non importa quanto la tua vita possa essere strana, sanguinaria e tendenzialmente comica: i sogni raggiungeranno sempre un livello superiore di follia.
E per il secondo problema non c’era rimedio e se Dean Winchester avesse potuto accoltellare a morte un sogno lo avrebbe fatto. Con ben due coltelli.

Una mia amica mi ha fillato questo meraviglioso prompt e io non potevo non raccogliere la sua sfida. Matrimonio a Las Vegas!
- Intro:
"Watson, tutto bene?"
Un leggero tonfo. Poi la chiamata si interrompe.
Mycroft si appoggia allo schienale della sedia e guarda il certificato di matrimonio appena ratificato dal governo inglese. "Invitarmi alla cerimonia sarebbe stato così poco da Sherlock."

[Seguito di "(Non proprio) vendette] [Non fa conto della terza serie]
Se sei fortunato, le cose che cerchi ti raggiungono ancora prima che tu te ne accorga.
John e Sherlock non sanno di essere così fortunati.
Dal capitolo 2: "L'hai trovato, quindi?"
In un primo momento, John non capisce. "Cosa avrei dovuto trovare?"
"Quello che cercavi." Chiarisce Sherlock.
John si prende un attimo per rifletterci. Se ne prende un altro. Un altro ancora, finché Sherlock si addormenta, e John si dimentica di rispondere."

Il principe John Hamish Watson ha sette anni quando il padre –Re William- decide di portarlo a vedere quello che sarà il suo regalo per quando compirà la maggiore età e diventerà Re. Harriet, la principessa, non ha voluto seguirli perché troppo spaventata dalle leggende e dai mostri per voler mettere piede nelle segrete.
John invece è un bambino curioso e, nonostante la sua giovane età, piuttosto coraggioso.
Il Re scende accompagnando il figlio per mano mentre tiene nell’altra una fiaccola per rischiararsi il cammino e, non appena arrivano davanti al pesante portone di legno, John inizia a saltellare sul posto, emozionato di vedere questa fantomatica creatura.

Un colpo in testa inceppa i parametri linguistici del Mind Palace di Sherlock, che si ritrova costretto a parlare solo in francese. Il che pone John - cioé Jean - in una condizione parecchio spinosa.

Nel 221B la febbre alta è un'avventura con un risvolto inaspettato.
«John» ripete Sherlock e il dottore si chiede se stia sognando o sia vigile.
«John, i pinguini non sono verdi…»
«Sherlock, era solo una favola, calmati» prova a dire il dottore, con il tono di voce che di solito riserva ai suoi pazienti più piccoli.
«No, no, tu non capisci.» borbotta Sherlock, agitandosi sul divano tanto che la coperta sfugge al suo corpo e per un breve, intenso secondo, lo sguardo di John indugia sul fianco lasciato nudo dal pigiama. «Sei un idiota.»
«Io non sono un angelo. Non sono neanche un uomo paziente o uno che prepara la colazione per le persone a cui vuole bene o che fa loro i regali a Natale o che manda cartoline con scritto Marry Christmas…».

Ora, c'è da avere un po' di comprensione nei confronti di Sherlock. È vero, non è che loro non abbiano mai parlato, e poi lui è quello che si vanta continuamente di poter dedurre le cose più nascoste dai minimi indizi, per cui no, non si può dire proprio che per Sherlock questa sia una sorpresa. I segni c'erano già tutti, e anche da tempo. Dopo cinque anni di convivenza (niente affatto rosea ma sicuramente interessante sotto ogni punto di vista), sfociati da qualche anno in un'appagante relazione sentimentale, Sherlock ha potuto collezionare una notevole raccolta di prove del fatto che a John non dispiacerebbe per niente legalizzare la loro situazione.

John e Sherlock mettono a punto un sistema di classificazione per il sesso.
Beta: Yoko Hogawa

John Watson è pazzo.
E Sherlock Holmes non lo aiuta affatto.
[Teen!Johnlock]

John e Sherlock discutono di sesso.
[Traduzione a cura di Yoko Hogawa della serie Two Coffees One Black One With Sugar Please di Linpatootie - Parte III]

C'è un messaggio di lato, nella colonna della chat.
Sherlock H. ha scritto: Spero che tu abbia gradito lo spettacolo. La prossima volta ti consiglio di verificare che l'audio sia staccato.
Fissi attonito lo schermo accesso sulla stanza buia di Sherlock. Fissi le parole inviate alle ore 3:42. Fissi il cursore che lampeggia indifferente sul bianco, come se avesse tutte le risposte, come se potesse aiutarti.