La prima cosa per cui Tony si era lamentato era stato quell’assurdo grembiule a stelle e strisce che era costretto ad indossare ogni santo giorno. Per non parlare della maglia rossa con su scritto “benvenuti al Williamsburg Diner”, con tanto di punto esclamativo e smiley. 
(SOSPESA)

Ma c’è un ma. In tutte le persone c’è un ma.
Son Goku poteva smettere di mangiare, ma non l’avrebbe mai fatto.
Sha Goijo poteva smettere di flirtare ad ogni villaggio, ma non ci pensava nemmeno.
Cho Hakkai poteva smettere di sorridere, ma era meglio per tutti se continuava così.
Dunque, Genjo Sanzo Oshi era dotato di sole due espressioni, ma ne aveva anche una terza
[A Julia_Urahara, per il suo compleanno]

Una delle fanfiction più amate nel fandom di lingua inglese di Sherlock. La storia è narrata in prima persona dal punto di vista di Sherlock. Sherlock è innamorato di John, John non sa cosa fare. Poi arriva Mary e le cose si complicano inevitabilmente.

“I ninja sono solo armi dalle sembianze umane e i sentimenti sono il pretesto per poter uccidere gli altri.”
Due giovani Anbu, apparentemente freddi e distaccati, riscoprono quanto sia difficile controllare il disgusto e il senso di colpa quando scende la sera.
Doveva esserci un altro modo per lenire le ferite, oltre che bere e vomitare...
[fanfic che non vuole essere una yaoi stereotipata, non troverete uke dolciosi e coccolosi o uomini che si comportano come donne, sappiatelo]
[KakashixYamato, YamatoxKakashi - the first one :D][Altri pg: Izumo Kamizuki, Kotetsu Hagane, Hayate Gekko, Ibiki Morino]

L'orgoglio è un difetto assai comune. Da tutto quello che ho letto, sono convinta che è assai frequente; che la natura umana vi è facilmente incline e che sono pochi quelli che tra noi non provano un certo compiacimento a proposito di qualche qualità - reale o immaginaria - che suppongono di possedere.
[cit. "Orgoglio e pregiudizio" di Jane Austen]

«Oi, stupida scimmia!»
Goku aprì un occhio, mettendo a fuoco la figura di Sanzo che troneggiava su di lui, le braccia incrociate al petto e l’espressione di chi ha tutta l’intenzione di spellarti vivo. In quei momenti non somigliava per nulla ad un monaco, la sigaretta che fumava prima di andare a dormire tra le labbra e le sopracciglia di quei begli occhi viola corrugate.

-Puzzi, France- sbottò Arthur, voltandosi su un fianco del letto e tenendosi il più lontano possibile dal parigino.
Francis ridacchiò, per nulla stupito dal comportamento del compagno, e lo prese per le spalle, costringendolo a girarsi. Gli indirizzò un ghigno divertito e lo strinse tra le braccia.
-Davvero, mon cher?- Francia gli fece posare la testa contro la spalla -E di cosa puzzerei, cortesemente?-
[FrUk] [5 Prompt - 5 Capitoli] [01. Olfatto] [02. Udito] [03. Tatto][04. Gusto] [05. Vista]

Tiger & Bunny
Pair: Barnaby x Kotetsu
Attenzione: la storia si colloca al termine della prima serie (se non l'avete vista tutta potreste non comprendere alcune cose)
Trama: Barnaby trova nella sua posta elettronica una mail con un allegato... sconvolgente.

«Perché hai accettato di sfidare il colonnello anche stavolta? Ha praticamente già la vittoria in tasca, lui è un suo superiore… ai superiori non si nega nulla» mormorò Al, mentre seguiva il fratello per uno dei corridoi del Quartier Generale dell’Est, appena usciti da un ufficio, dopo l’intensa discussione che Ed aveva avuto con il colonnello Mustang.
«Perché quell’uomo mi urta i nervi!! E ora lo schiaccerò come un insetto, questa volta posso vincere! Scommetto che lui non ha il coraggio di farlo davvero!»

La stanzetta era semibuia, soltanto un debole raggio di luce autunnale riusciva a passare attraverso le persiane abbassate. Era davvero disordinata, c’erano vestiti ovunque sul pavimento, e l’armadio era aperto, come se il suo proprietario fosse sempre di fretta, e non avesse il tempo nemmeno di chiudere l’anta. L’unica cosa in ordine religioso erano le file di manga sugli scaffali di un’ampia libreria. Su un comodino, quello accanto alla figura dormiente tra le coperte di un letto a due piazze, stava una foto incorniciata.
Raffigurava due ragazzi al lunapark: uno, che doveva aver scattato tenendo la macchina fotografica, dai capelli biondi leggermente lunghi e magrolino, con enormi ed allegri occhi azzurri e un sorriso stampato sul volto; l’altro, con un’espressione cupa negli occhi cremisi e una smorfia sul volto, più alto e con i capelli neri e corti, eccetto per dei ciuffetti ribelli sulla fronte.
{il seguito di "Do you want to know a secret" :D non tiratemelo dietro ^^'}

Le soluzioni acquose sono in assoluto le soluzioni più importanti nel mondo della chimica, in quanto alla base della maggior parte dei processi organici e degli studi in laboratorio. E' quindi molto importante conoscere i fenomeni che avvengono in esse e gli equilibri che tra loro si stabiliscono per poter meglio comprendere ciò che sta alla base di una qualsiasi reazione ed evitare disastrosi incidenti potenzialmente dannosi, sopratutto nel caso di esperimenti privati e fuori dal controllo di un esperto.
"-Davvero... non capisco che cosa ci facciamo ancora insieme...-.
-Aaah che ci vuoi fare, mon amour. Qui non si tratta di fisica... questa è chimica!!-."

[..] perché ne parli a un nostro appuntamento?
Yamamoto si morse la lingua per non rispondere a quel modo, ed esibì un sorrisetto spento a Gokudera. Certo, lui era sempre allegro, ed era anche particolarmente stupido, ma sorbirsi una tirata di mezz’ora di Hayato su quanto fosse figo Tsuna era troppo anche per lui.
{una vecchia fanfic -casualmente 8059- che ho riesumato su KHR, non particolarmente lunga nè intelligente x) però la dedico al mio unico vero amore!}

VII. “Devi capire che era l’unica soluzione” insistette [...] “Sapevo che tu eri fuori dalla porta, ti sentivo bussare. Quando ha aperto l’armadio e mi ha visto gli ho tappato la bocca. Lo ammetto, non è stato facile, mi guardava supplice. Ma io l’ho spinto giù. Almeno non ha sofferto, non pensi? So che non vuoi sentirtelo dire, ma te lo ripeterò. Tutto questo l’ho fatto per te."

Avrebbe preferito ricordare il giorno in cui lui e Arthur erano stati sorpresi dalla pioggia e si erano riparati sotto lo stesso ombrello; il suo compleanno, quando l’inglese aveva cucinato per lui, o il giorno in cui avevano litigato per scegliere la carta da parati da mettere in soggiorno; la volta in cui avevano fatto un picnic in campagna e avevano dimenticato la tovaglia; la domenica mattina in cui Francis era rimasto a guardarlo dormire. Ma non poteva, non era accaduto niente di tutto ciò. Non c’era stato il tempo.
[FrUk/Germania x Francia]

«Guarda, nel blog della scuola ho trovato un sito web dove si parla di noi due» rise Yamamoto, indicando lo schermo acceso davanti a sé con una risata allegra.
«Eeeh?» Gokudera stava per intimargli di stare zitto e non disturbarlo, ma, quando si rese conto di quello che aveva detto, si alzò all’istante dalla scrivania della biblioteca dove stava studiando, raggiungendo l’altro alla postazione dei computer.
{assolutamente, a Giulia; assolutamente, 8059}