Nuages, ovvero nuvole.
Cariche di pioggia, presagio di tempesta, portatrici di una brezza nuova.
"Ti guardo, la luce fioca del camino illumina a tratti i tuoi occhi celesti nei quali cerco inutilmente tracce di paura, per poi accorgermi di essere io, stanotte, quello che trema.
Perchè ho paura, paura, Oscar, avverto un dannato terrore per ciò che potrebbe accadere se non riuscissi a fermarti, paura che tu possa essere più forte di me, questa notte, paura di non riuscire a resistenti.
Perché il tuo profumo potrebbe divorare la mia mente, vincere le resistenze, i tuoi occhi legarmi ai tuoi, desiderando di essere parte di te, per semore.
Scappa, Oscar.
Non c ‘é in fondo via d’uscita allo sconforto che entrambi proviamo, barricati in questa stanza, non c’é soluzione né espiazione ai nostri peccati.
Non c’é salvezza ma solo tanto dolore.
Fuggì, Oscar, perché non ci saranno sorrisi tra di noi, domani mattina, ma solo vergogna e commiserazione, non importa cosa faremo insieme stanotte, se piangeremo o ci ameremo, domani non saremo più noi, anime smarrite per il troppo amore".

L torna alla Whammy's House, indeciso se continuare la sua carriera da detective dopo il caso Kira. Near si dà alla filosofia, Mello alla boxe e Matt continua con l'informatica.
Mentre vanno avanti con le loro vite Ryuk scrive un nome sul Death Note, una ragazza trova un quaderno incastrato nel portatile, qualcuno viene ucciso e qualcun'altro rapito. Un nome viene scritto e un'altro cancellato.
Si dice che il battito d'ali di una farfalla può causare un uragano dall'altra parte del mondo. Se una farfalla può causare questo, allora cosa causerà uno Shinigami annoiato?
[Dal capitolo 6]
“Ryuk”, chiamò L.
Lo Shinigami si avvicinò con passo lento. “Sì?”
“Ci sono altri Shinigami che vanno in giro a dare Death Note alle persone?”
Il mostro scosse la testa, gli occhi fissi sul detective. “Non che io sappia.”
“Sei sicuro?!”, intervenne impetuoso Mello. “Allora come cazzo è possibile che una bambina abbia gli occhi dello Shinigami?”

Una raccolta di oneshot (tendente alla long nei capitoli successivi) dedicate ad alcuni personaggi della Wammy's house che ben conosciamo. Iniziamo con... Mello. Leggerissimo OOC dovuto a personaggi non approfonditi nel manga (Linda e Matt)e per lo sviluppo delle relazioni nel gruppo.

Tutti noi cerchiamo un porto sicuro nella tempesta... un amico, un amante, la nostra famiglia... ma cosa succede se è proprio la nostra famiglia la causa della tempesta? In una Tokyo terrorizzata dal fenomeno Kira, la vita di una giovane psicologa si intreccia a mille altre, trovando terrore, odio, amore, passione e gelosia.... prima long fic su Death Note, vi prego recensite!

La lettera di risposta che Near Scrive a Mello, e che quest'ultimo non riceverà mai.
"Tu avevi una missione.
Te sapevi di dover morire.
E io ora, mi sento un po' morire anche io.
Mi chiedo a cosa sia servito scrivere tutto ciò. Forse è perchè credo che tu mi sia accanto e che tu stia leggendo questa lettera. Forse perchè non avevo altro modo di sfogarmi e di sentirmi libero da questo segreto. Forse.. perchè non accetto che tu mi abbia lasciato solo..."

Near tirò un respiro di sollievo. Quello era il segnale, il segnale che Roger usava per farsi riconoscere quando bussava alla sua stanza, quando erano alla Wammy’s. Ne aveva uno per ognuno di loro.
Tanti anni erano passati, ma non lo aveva dimenticato.
Ma cosa diamine ci faceva Roger lì, in una notte di pioggia come quella? E come aveva fatto a scoprire dove abitava, se era registrato sotto falso nome?
Aprì lentamente la porta, ed una nera figura incappucciata scivolò dentro, silente come la notte, bagnando tutto il pavimento.
Quello sicuramente non era Roger, era troppo scattante per essere il vecchio e buon Roger.

Mello si mise in piedi di fronte a lui, ergendosi in tutta la sua altezza, in attesa di una mossa dell’altro.
Rimasero così per attimi interminabili, fin quando gli occhi scuri di Near non si incatenarono a quelli cerulei del rivale. Mello ebbe un sussulto a causa di quell’improvviso contatto visivo, e strinse i pugni mordendosi il labbro.
“Tu…”
L’albino lo guardò, in attesa che continuasse. Il suo sguardo non tradiva nessuna emozione, come al solito. Dio, perché doveva sempre essere così insofferente?

prima fanfic su Death note, made by Liby_chan e Akatsukina fur immer. // Le vicende di Matt (nuovo studente), Mello e Near in una specie di college, insieme ai professori L, Light ed altri non ben identificati e con un preside...//Abbiamo messo OOc tra gli avvertimenti per sicurezza, ma non siamo sicure che lo sia xd!!!// Pairings (si scriverà così???): MelloxMatt; MelloxNear; MattxNear; LxLight; Varie ed eventuali. Con "ruoli" non ancora definiti.

"Rimase in silenzio e sapeva che ciò non avrebbe fatto altro che accrescere la distanza tra lui e Near. Probabilmente sarebbe rimasto il secondo classificato in eterno, cercando per sempre di divincolarsi invano da quelle pesanti catene che gli impedivano di raggiungere il successo, di superare quel ragazzino con la puerile ossessione per i giocattoli e che lo trascinavo in un oblio senza fine. Odio, ossessione, follia, paranoia. Come chiamare quel sentimento che da anni albergava il suo animo come un parassita? Quante domande ronzavano nella sua testa! Quante risposte bramate e mai trovate! Mentre Near dimostrava il suo valore al mondo intero, lui se ne stava nascosto come un topo di fogna ad indagare per conto suo. Viveva come un criminale nella speranza di raggiungere il suo obbiettivo. Che vita misera che conduceva in confronto a quella del suo rivale!"
Una vendetta trasformata in passione

Near continuò a non muoversi. Non ne aveva neanche la forza. Sentiva in sé una grande stanchezza, e quel dolore…non era un male fisico, no. Era quel dolore che l’aveva spinto a stare sotto la pioggia battente per ore, gli occhi rivolti al cielo bianco e impassibile, come lui, ma che come lui piangeva in quella triste giornata di dicembre. Tristezza, ecco cosa provava, sin da quella mattina, e non faceva che aumentare con il passare del tempo, dei minuti, dei secondi, scandita dal suono lugubre delle campane che sunonavano in lontananza…
(La storia è collegata a quel che succede nell'episodio 25 dell'anime, visto dagli occhi di altri due ragazzi...)

L'altra sera , non riuscivo a dormire... la causa era il carillon acceso da mia sorella. Mi irritano quei cosi, hanno uno strano effetto su di me ... tra cui ispirarmi.
Questa è una Mello x Near sulle note della macabra e insonne melodia di un carillon silenzioso.

"Conoscevi tanta musica.
Conoscevi tanti uomini.
Conoscevi tante ragioni per cui morire.
Vincendo."

La paura è come un gatto nero: mera superstizione. [Leggero accenno shonen-ai]

Mello e Near erano sempre stati rivali. Tutti alla Wammy's House ne erano a conoscenza. Ma quel sempre da quando cominciava?
Il loro primo incontro e l'inizio di una rivalità per essere il numero uno, posto che da sempre era appartenuto a Near. Entrambi gli eventi erano datati Tredici Novembre.
Perché Mello non l'aveva mai visto e di solito quelli che non andavano a vedere i risultati erano coloro che sapevano di aver già perso in partenza.

Salve, questa è una specie di dichiarazione di Matt e la rivelazione di un suo sogno nascosto...
Spero vi piaccia...
HK