Una bella batosta per chi ama la DawnxScott, ergo una bella batosta anche per me.
Non date nessuna colpa a me per il contenuto del seguente testo, ho solo fatto quello che lui mi ha chiesto.
Punto e basta.
Tanti cari saluti, è stato bello.
Stop.
~~~

Courtney Barlow, dimmi cosa ti piace di me. Subito, adesso.
Non me ne frega se stai facendo qualcosa fuori dalle regole, fallo ora.
Alzai gli occhi al cielo e lo guardai di sbieco, Duncan mi sorrise.
Mostrai le mani in segno di resa ed iniziai a scrivere sul retro del foglietto.

Dal testo:
- Cosa cerchi in un ragazzo, principessa? - chiese improvvisamente.
Rimasi in silenzio alcuni secondi, poi scrollai le spalle.
- Credo il carattere: deve essere responsabile, delicato e romantico; riguardo all'aspetto fisico, non saprei.-
Duncan mi guardò e poi sghignazzò.
- Responsabile, dolce, romantico eh? - mi buffonò.
- E deve avere un sorriso bellissimo, ed un bel collo.- continuai senza badarlo.
- U-un... bel c-collo? -

Tu, con le tue parole come coltelli
E spade e armi che tu usi contro di me
Tu mi hai buttato giù di nuovo
Mi ha fatto sentire come una nullità
Tu, con la tua voce simile alle unghie sulla lavagna
Mi chiamo fuori quando sono ferita
Te la prendi con l’uomo più debole
Beh puoi buttarmi giù con un sol colpo
ma non sai, quello che non sai …
{ Mean- Taylor Swift}
[ Protagoniste : Heather, Beth ]
 

Scriveva sempre lì, scriveva in quel suo stramaledettissimo diario.
Che aveva di speciale da scrivere su carta?
***
[Drabble, 100 parole circa]
Mia prima Yuri, ma è solo accennato.
{Heather/Gwen}

Breve drabble di circa 98 parole.

Ecco una shot dove non ci sono effusioni zuccherose e cose simili. Ci sarà un incontro davvero inaspettato, grazie all'adoratissima Gwen che , ahimè, non compare ma sarà nominata comunque. Su, non state lì impalati! Leggete dai!

Appena rivolsi lo sguardo in direzione del corridoio vidi due occhi acquamarina che mi fissavano compiaciuti.
Era un ragazzo alto e muscoloso, aveva un moicano verde fluo ed era pieno di piercing.
Distorsi la bocca in una smorfia e lui lo notò.
-"Che c'è? Ti faccio schifo? Sai chi sono io?"
Alzai gli occhi al cielo di nuovo.
-" Si Duncan Nelson, so chi sei tu e sì, mi fai abbastanza schifo!"
Girai i tacchi e andai in direzione della mia classe ma qualcuno, o meglio Duncan mi fermò.
-"Che vuoi?"
-" Secondo te, trésor?" disse malizioso.

Traduzione ritornello:
Piccola tu illumini il mio mondo come nessun’altro,
il modo in cui muovi i tuoi capelli mi sommerge
Ma quando sorridi a terra non è difficile da dire
Tu non sai,
tu non sai di essere bella.
Se solo tu potessi vedere quello che vedo io
Capiresti perché ti voglio cosi disperatamente
Adesso ti sto guardando e non riesco a credere
Che tu non sai
Non sai di essere bella

Questa one-shot parla di una lettera che Courtney scrive alla figlia Jennie prima di morire.
Nel testo non ho scritto nè che è una lettera nè che Courtney è morta, ma l'ho spiegato nell'angolo autrice.
***

Estratto:
Courtney era disperata.
Non trovava più il mascara. Sembra una stupidaggine, ma la nostra ispanica pochi minuti più tardi avrebbe avuto un appuntamento con il ragazzo più carino della sua scuola.
Aveva appena dodicianni ma certe cose le capiva subito.
-"Mammaaa! Il tuo mascara, dov'è?" chiese Courtney.
-"Tesoro, è lì sul mio cassetto."
La ragazza corse subito nel luogo indicato e ne estrasse trionfante la boccetta nera.
Si posizionò davanti allo specchio e si mise il mascara con estrema cura.
"Perfetto" pensò, poi prese la piccola borsa rosa e andò a Central Park tutta contenta.
Trovò subito il suo accompagnatore che le fece segno di andare accanto a lui.

Estratto:
Capelli ordinati, due astucci, due quaderni, due matite, una gomma e una penna.
La ragazza era pronta per il primo giorno di scuola, precisa, ordinata ed assetata di fama: la capitana delle cheerleader del liceo *St. James School era più orgogliosa che mai.
Gli occhi verdi della ragazza brillavano, i capelli biondi lasciati sciolti la rendevano sempre più magnifica, maglietta bianca e jeans blu scuro accompagnati da delle ballerine bianche.
Vestiva diversamente dal solito ed  era comunque bellissima.
Prese la borsa a tracolla  color panna e si precipitò a scuola dove le sue amiche l'aspettavano.

Teresa Lisbon arrivata alla sede del CBI, come al solito, prima di tutti i suoi colleghi rileggeva attentamente il fascicolo del caso Wilson.
Un uomo avvelenato con delll'arsenico, e poi abbandonato in un cassetto della spazzatura a Sacramento; il capo aveva detto: Lisbon, il caso è tuo!
Avevano già interrogato la moglie dell'uomo,la sorella e suo marito.
Bevve un altro sorso di caffè e si concentrò sui fogli che aveva in mano; una dose minima del veleno e zac: morto.
-"Lisbon, buon giorno!"
Teresa si riscosse, aveva l'aria molto stanca come del resto anche Jane.
Salutò il collega/consulente e rilesse velocemente il foglio, dopodichè finì il caffè e lo lanciò centrando il cestino.
-"Bel tiro" si congratulò Patrick.
-"Oggi sei di buon umore, Jane?"
Il biondo annuì. Gli occhi azzurri gli scintillavano,nonostante la stanchezza ben visibile.
Lisbon sbuffò.
-"Beato te."

Song-fic su Duncan e Courtney.
Sk8er Boi è una canzone dei Cascada, mi sono ispirata invece alla cover di questa canzone fatta da Avril Lavigne in un modo più moderno.
Leggete!
Baci
Carlotta