La prima cosa che pensò, quando lo vide, fu che la notte doveva essersi originata dalle sue iridi, più cupe e intense di qualunque altro nero avesse mai ritrovato in natura. La seconda che l’espressione severa e implacabile del suo volto, tipica di chi è abituato al comando, sopperiva alla scarsa imponenza di un guerriero alto forse un paio di centimetri più di lei. La terza, tanto nitida e improvvisa da sopraffare per un istante il terrore da cui era avvolta, fu che il saiyan che aveva di fronte era incredibilmente bello.
“Complimenti, Bulma.” si disse ironicamente “Invece di fuggire a gambe levate, o almeno provarci, resta a fare apprezzamenti sul tuo futuro assassino.”
Ha avuto un attimo per decidere: un battito di ciglia per comportarsi come l’eroina della situazione o ritirarsi in seconda linea, limitandosi ad assistere impotente alla lotta. Per una volta ha scelto la prima opzione, e forse quell’atto di eroismo sarà la sua condanna.

Lord Voldemort era il male. Quel male che faceva piangere i bambini nei loro letti e guaire i cani al solo annusarne l’odore. Il Signore Oscuro non aveva un’anima – si era occupato personalmente di ridurla in brandelli – e se aveva mai posseduto un cuore doveva averlo smarrito molto tempo fa. A cosa sarebbe servito, d'altronde, a un essere che era così assolutamente ed imprescindibilmente incapace di amare?
Ma se le cose non stessero così? Se prima di diventare Lord Voldemort, Tom Riddle avesse provato la ignominiosa vergogna di innamorarsi? Se fosse esistita una ragazza che – all'insaputa di tutti – fosse riuscita ad entrargli nel cuore? E se questa ragazza si fosse frapposta fra lui e la riconquista della sua eredità di Serpeverde?
Se così fosse, di sicuro la sua storia meriterebbe di essere raccontata.
Dal quinto Capitolo:
“ Puoi crederci o meno, Roxanne, ma sono cambiato.” disse incenerendola con uno sguardo.
Fingeva.
“ Ma davvero?” gli chiese sarcastica.
La mano di Riddle era ancora stretta intorno al suo braccio, lui la trasse più vicina a sé, prima di risponderle in un soffio:
“ Perché non mi dai l'occasione di dimostrartelo? ”
Il calore del suo corpo la raggiungeva nonostante i pesanti strati in cui si era infagottata, rendendole tremolanti le ginocchia.

Lei era la luce, la speranza, la rinascita.
Lui era l'oscurità, l'ambizione, il potere.
La osservava con attenzione mentre la teneva ferma, tentava di poter trovare in lei quello che stava cercando..ma era davvero così?
Forse cercava solo di riscattarsi, o forse di scappare..qualunque cosa fosse, in quel giorno qualcosa cambiò il destino dell'Universo, e lui lo percepiva più di chiunque altro.

NB: 03/04/2018 Ho cominciato a revisionare la storia, anche se per ora non ho postato i capitoli corretti. Prevedo di farlo, una volta terminato. Per cui vi chiedo scusa per eventuali errori e spero che magari la rileggiate una volta revisionata.
*Dramione*
Dal capitolo sei:
«Ti ho lasciata senza parole? Ricordati il nostro patto, Lurida Mezzosangue»
«Se fossi la Preside quanti punti dovrei togliere ai Serpeverde?»
Cambio argomento ma lui mi ignora.
D’un tratto poi, come se fosse dimentico della mia presenza, lo vedo riprendere a sfregare.
«Non se ne andrà, lo sai Mezzosangue? Posso grattare, sfregare, tentare di coprirlo ma rimane sempre qui. A ricordarmi che...»
D’istinto, non so nemmeno perché lo faccia, arrotolo la manica della divisa.
Avvicino la mia cicatrice al suo marchio e sento gli occhi pungere. Lui mi fissa incredulo, probabilmente confuso e, se non fosse che sto parlando di Malfoy, oserei quasi dire dispiaciuto.
«Non sei l’unico a portarne i segni indelebili sulla pelle. E ci sono quelli peggiori, Malfoy, quelli incisi sul cuore.»

Nel sangue di entrambi scorrono stelle, galassie, sogni troppo grandi. Ma Rey ha perso ogni ricordo del suo passato, e Kylo Ren vive nel Lato Oscuro da troppo tempo per essere toccato dalla Luce.
Tutto, però, può ancora cambiare.
"Ci incontreremo di nuovo... e sarai tu a decidere cosa sarò per te, Rey."
[Kylo Ren/Rey || tante speculazioni su una possibile parentela tra Rey e Obi-Wan Kenobi]

Di ritorno dalla sua missione di salvataggio del Cancelliere, Anakin non può fare altro che abbracciare la donna che ama, accarezzarle il ventre e discutere dei loro sogni per il futuro.
Anche se il futuro fa dannatamente paura.
[Prompt scritto per la challenge settimanale del gruppo facebook "We are Our For Prompt"]

Momento cruciale del episodio VII, in cui ho compreso totalmente come stavano le cose. Kylo x Ren

what if?
-Arrenditi e prometto che morirai senza dolore-
-Tu non vuoi farmi del male… io l'ho visto!-
-TU… Tu… tu non sai niente!-

Lo ha sognato ancora.
E lei, prima di svegliarsi, si è voltata indietro, come fa sempre, per assecondare un moto dell' istinto.
Della paura.
Della speranza.
Non devi essere morto.

Primo tentativo nel fandom
-Piccola OS senza pretese-
Dal Testo:
[...] Nella sua silenziosa meditazione sospira brevemente. Il momento dei ricordi è arrivato come sempre e come ogni volta sono mille stilettate al cuore.
È un dolore cupo e persistente, che affonda dentro le membra e si propaga nel corpo velocemente.
È il dolore di ricordi perduti e sensazioni offuscate dal tempo, sogni impossibili e fantasie infrante.

Sorrideva, senza aprire gli occhi, e continuava ad accarezzare quello sbuffo caldo di vita nato dal suo seme, con il viso immerso nei lunghi riccioli di Padmé, resi se possibile ancor più forti e belli dalla gravidanza.
Sono due... pensò nel dormiveglia.

Ginny lasciò cadere il discorso, perdendosi ancora alla vista dei capelli di Hermione. Quest’ultima, che aveva all’inizio minimizzato il tutto con uno sbuffo scocciato, si sentì preda di quelle parole prima ancora che il suo cervello avesse realizzato l’enormità di quanto gli era appena stato detto.
Colore?
Le mani di Hermione scattarono sui propri capelli. Una ciocca blu elettrico penzolò di fronte alla sua vista orripilata; in pochi istanti fu in grado di collegare tutto quanto.
Malfoy.
Il ricatto.
Le lettere di Viktor.
Finta fidanzata.
Sentendosi mancare, Hermione si lasciò ricadere con un tonfo sul cuscino.
Non era stato un incubo. Era tutto vero.
Così maledettamente vero.
« E’ finita. » Mormorò tragicamente al soffitto. « La mia vita è finita ».

Può la luce rischiarare le tenebre? E se la luce fosse attratta dalle tenebre?
Questa è una storia d'odio, di conflitti, forse d'amore.
Questa è la storia di due ragazzi apparentemente diversi, ma accomunati da un'unico destino.
Questa è la storia di Tom Riddle ed Electra Black.

[ Capitoli in revisione... ]
Successe tutto in una manciata di millesimi di secondi. Si ritrovò a terra forzata da una mano in gola non ebbe neanche il tempo di urlare che venne soffocato dal terrore vedendo e realizzando chi fosse a minacciarla.

Brevi ed intensi racconti, capsule da mandare giù tutte d’un fiato, per narrare momenti qualunque della convivenza tra Bulma ed il principe dei saiyan. NUOVI AGGIORNAMENTI!