Per tutte le fan di One Piece che sbavano dietro ai personaggi, *cof, cof* come me d'altronde *cof, cof*! Eccovi, una storia super TRASH ahahaha
La protagonista è una ragazza del mondo reale catapultata nell'universo di OP, per tornare a casa dovrà realizzare ciò che più desidera all'interno della storia. Qual è il suo desiderio? Andare a letto con i suoi personaggi preferiti ( Cioè quasi tutti 😏 )

[Fine Wano Arc]
Zoro era ubriaco, ma non così tanto da non sapere in quale situazione si trovasse e cosa volessero da lui le altre Supernova. La sbronza lo aveva reso disinibito e consenziente, non stupido. Aveva notato già da prima il modo in cui Law lo guardava e gli parlava. Aveva percepito la bramosia nel tocco di Kidd, così come il desiderio nello sguardo di Killer sotto la maschera.
Per quella notte, andava bene così. Era passato così vicino alla morte per l'ennesima volta che quella sera aveva deciso di concedersi il lusso di godersi la vita senza pregiudizi con quegli uomini folli e incredibili che avevano sfidato il destino insieme a lui.

"Ma Hiyori aveva capito. Nami sapeva surclassarlo, comandarlo, anche umiliarlo forse. Ma alla prima debolezza, alla prima paura, alla prima distanza che Zoro innalzava tra loro, lei scappava via.
Che poi è quello che aveva fatto anche stavolta, fuggendo su quel dannato sottomarino!"
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*Storia revisionata con amore.
Datele una seconda possibilità, l'ho fatto anche io!, e chissà che magari non troviate qualcosa di buono.
Non potendo ovviamente riscrivere certe scene, ho almeno cercato di apportare qualche modifica al testo, cancellando le vergogne più gravi, soprattutto di scrittura, ma anche qualche miglioramento dove possibile in alcune scene e battute.

Dalla storia:
"Sentiva il suo fiato caldo sulla propria pelle, il suo profumo gli investì le narici, eppure non poté fare a meno di focalizzarsi ancora sui suoi occhi. Erano belli, di un oro caldo, oscurati da torbidi e violenti pensieri tipici di quel pirata aggressivo e così espressivi, tanto che avrebbe potuto guardarli per ore, perso a tradurne il più piccolo dei segreti. E, in particolare, Law non riuscì a non soffermarsi sull'occhio sinistro. Quello devastato dalla lunga cicatrice.
-Cosa vuoi, Trafalgar?-
-Risposte, tanto per cominciare.-"
***
Kidd/Law rossa, ambientata subito dopo i due anni prima che Law parta alla volta di Dressrosa, in un primo ipotetico re-incontro con un Kidd notevolmente diverso da come lo ricordava.

SPOILER CAPITOLO 944, BE AWARE
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"Sostenne di buon grado l'occhiata eloquente che l'altro gli elargì, rispondendo a tono.
La verità era che se non a suon di ossa rotte o di baci e gemiti urlati in mezzo al mare, ne l'uno ne l'altro avevano la minima idea di come relazionarsi tra di loro. Quella situazione era fin troppo.. strana, insolita.
Kid da un lato, era ancora furioso con Trafalgar per averlo scaricato, inseguendo un piano suicida di testa propria e scomparendo dalla sua vista per anni. Aveva seriamente rischiato di rimanerci secco, e se ci ripensava gli prudevano le mani dalla rabbia. Si era macinato il cervello a forza di convincersi che per lui quello stupido pirata dalla risposta sempre pronta non fosse importante, ma era inutile, gli bruciava troppo.
Law dall'altro, non avrebbe mai perdonato il capitano per essersi ridotto in quello stato in maniera così sconsiderata, per essersi messo così tanto in mezzo alla merda grazie alla sua testa di cazzo e ritrovandosi ad un passo dalla morte, incapace tuttavia di dare un preciso perché alla sua frustrazione.
Niente sarebbe uscito dalle loro bocche, lo sapevano entrambi."

Law e Kidd si ritrovano costretti ad una convivenza forzata. Fra notti da incubo e rimedi poco ortodossi, nella calma snervante prima di una battaglia importante, una sorpresa completamente inaspettata cambia la vita dei due pirati fin troppo sicuri delle proprie convinzioni.
Attenzione: fluff in agguato :P

Naruto aveva realizzato tutti i suoi sogni: portare la pace nel mondo ninja, diventare Hokage e soprattutto salvare dal male il suo più grande amico, Uchiha Sasuke.
E vissero tutti felici e contenti.
DIECI ANNI DOPO
Naruto sbatté i pugni sulla scrivania e accartocciò la lettera del Kazekage con rabbia.
Lo sapeva benissimo che la guerra stava volgendo a favore del Paese dell’Acqua e del Paese del Fulmine, non c’era alcun bisogno che Gaara gli scrivesse ogni tre giorni per ricordarglielo.
La fanfiction è ambientata dopo l'happy ending della serie. Cosa succede dopo il vissero tutti felici e contenti? Dieci anni dopo, Naruto si ritrova incastrato tra il ruolo di Hokage di un villaggio in guerra ninja (lui che voleva portare la pace!), un matrimonio farsa con Hinata e una relazione clandestina con il suo migliore amico.
Primo capitolo scritto e pubblicato IN ONORE DEL NARUSASU DAY
Secondo capitolo scritto per il compleanno di Sas'ke. AUGURI VENDICATORE.
Terzo capitolo scritto per il NaruSasu day 2013
Pairing: Naruto/Sasuke, Sasuke/Sakura, Naruto/Hinata, Shikamaru/Temari, Sai/Ino, Neji/Hinata, friendship!Gaara/Naruto, friendship!Ino/Sakura.

-I miei uomini si stanno occupando del tuo pasto proprio ora, pazienta ancora un po'.-
Una vena si ingrossò sulla fronte di Bonney a quelle parole. -Pazientare io? Impossibile! Ho fame e voglio cibo.- disse strepitando allo stesso modo di una bambina che fa i capricci perché vuole un altro gelato. Law chiuse gli occhi vagamente infastidito da quell'atteggiamento.
Prese dal cassetto della scrivania una tavoletta di cioccolato, che teneva in infermeria come scorta di zuccheri per chiunque ne avesse bisogno.
Bonney la prese al volo, come un cane al quale viene lanciato un osso, e la scartò nel giro di qualche secondo per sbranarla come se non mangiasse da giorni.
-Non ne hai altre? Mica mi sazio con una roba del genere.- fece lei gettando l'incarto per terra. Law fu tentato di sbatterla fuori dal sottomarino, buttandola a mare con un blocchetto di cemento legato al collo.
Possibile che dovesse essere tanto bella quanto stupida quella ragazza? Probabilmente era abituata a farsi servire e riverire dai suoi uomini e compatì il cuoco della sua ciurma, sempre che ne avesse solo uno.

« Ti sei dimenticato come si scopa!? » ringhiò ancora Eustass, impaziente. « E perché diavolo mi hai messo questa roba » aggiunse, rincarando la presa sul suo fondoschiena, mentre si riferiva alla striscia di stoffa a mo’ di benda che Law gli aveva legato sugli occhi. Almeno, pensò quest’ultimo, aveva smesso con i tentativi di togliersela.

Fugaku Uchiha e Minato Namikaze sono da sempre grandi rivali, perciò anche i loro figli non potevano essere da meno, ma … le loro mogli la penseranno allo stesso modo? E se in segreto avessero architettato qualcosa di diabolico per appianare le divergenze? Cosa saranno costretti a subire Naruto e Sasuke? Ce la faranno i nostri eroi a sopravvivere alle macchinazioni delle proprie madri?
Non vi resta che scoprirlo…

Storia completamente idiota all'aroma di fragole (o forse no), con Kidd e Law che condividono doccia, materasso e progressi dell'industria cosmetica.
Se cercate una trama avvincente, colpi di scena, dialoghi intelligenti... cercate altrove, qui non ne troverete :D

Naruto Uzumaki ha ventun'anni, la sua vita non è molto entusiasmante, i suoi genitori viaggiano molto per lavoro e lui gestisce insieme ad Iruka l'attività di famiglia: la caffetteria Konoha.
È da sempre infatuato di Sakura Haruno e non perderebbe mai la voglia di mangiare ramen da Ichiraku. La sua vita non sembra voler affatto cambiare da così, e lui nemmeno desidera che cambi.
Almeno finché dalla porta non entrerà Sasuke Uchiha.
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Avrebbe tanto voluto tornare indietro e fissare quel ragazzo, chiedergli il nome, il numero, affondare le mani nei suoi capelli e stringere i suoi fianchi di sicuro magri e perfetti. Avrebbe voluto assaggiare quelle labbra al gusto di Chai Tea Latte, affondare i canini sul suo collo bianco e lasciargli un sacco di segni violacei, e possederlo lì sul bancone. Ma in realtà stava solo dirigendosi da Ichiraku, il piccolo ristorante che li ospitava sempre durante le loro cene, che era sempre stato il luogo preferito di Naruto sin da quando era bambino, e che ora aveva perso ogni attrattiva.

"Era ironico che fino a quando aveva inteso distruggere la propria città natale, gli incubi che ora lo tormentavano non lo avessero neppure sfiorato. Ironico, sì. E così dannatamente ingiusto che avrebbe digrignato i denti da mattina a sera, se non fosse stato “chi” in effetti era.
Avrebbe dovuto andarsene, e vivere senza rimpianti e libero, in una qualche città meno ipocrita con gente che non lo additava per strada come se fosse un fenomeno da baraccone. Trovarsi una donna, e ricostruire il clan, come aveva in mente da ragazzino, quando le conseguenze delle proprie azioni erano solo una vaga consapevolezza da accantonare per poter conquistare la vendetta."

Perché non era il solito Law quello che l’aveva accolto sul ponte del sottomarino. Non era il solito Chirurgo da strapazzo che prima di trovare la posizione giusta per il sesso ti faceva sudare sette camicie perché, in fondo, non gliela dava mai vinta a stare sopra. Eppure quella notte sembrava non avesse desiderato altro che consumarsi nella fiamma che lui stesso aveva appiccato nel rosso. E doveva aver portato a termine il suo obiettivo se in quel momento riusciva a dormire in maniera così profonda, consapevole di lasciarsi scoperto, letteralmente, e nelle mani di Kidd.
SPOILER: accenni al passato di Law.