*tratto dal testo*
< Non so come farei senza di te >
Sussurro al suo orecchio mentre lui disegna, con le sottili dita, figure sulle mie spalle.
< Te la caveresti >
Dice lui sorridendo e io mi avvicino a lui; come può essere ancora convinto che ce la farei senza di lui?
< Invece no. Io ho bisogno di te, ne ho sempre avuto bisogno >
One-shoot rossa su Katniss e Peeta :3

L'universo di appartenenza di questa storia è ancora Twilight..ma i personaggi sono diversi, non ci sono vampiri..ma semplici ragazzi forse un po' timidi.
Un incontro, dettato dal caso, il tempo che passa..due cammini che forse sono destinati ad unirsi, incontrarsi, scontrarsi. Un ragazzo che segretamente si innamora di una ragazza e lei, che ignara di tutto continua la sua vita..ma si sà..al destino non si sfugge. Così un giorno le loro mani si intrecceranno, le dita si accarezzeranno..forse é un modo per esprimersi, forse è un modo per avvicinarsi, o forse è un modo semplice per amarsi.

Non importa quanti anni siano passati..l'amicizia che li lega è forte. Non importa quanti chilometri li distanziano..ci sarà sempre qualcuno che si muoverà, per far si che si possano incontrare. L'amicizia serve a sanare le ferite, serve ad avere dei consigli, serve a ridere, scherzare, emozionarsi..ma talvolta l'amicizia serve anche ad innamorarsi. Edward lo sa..sono anni che conosce Bella..è la sua migliore amica..ma anche la donna che ama. Sentimento nascosto che viene fuori durante un litigio..e provoca un grande dolore..

–Non posso amarti più di così. Continuò Chuck con gli occhi in lacrime. Blair aveva già il suo viso di porcellana rigato, rigato de quelle lacrime che si infrangevano negli angoli della sua bocca. Si avvicinò a lui che sentiva il suo corpo venir meno, le sue gambe tremare, ma anche un peso che ad un tratto andandosene aveva alleggerito il suo animo.

Bella è innamorata persa di Edward. Edward è il cliente abituale della tavola calda dove lei lavora.
E se un giorno Edward si facesse avanti?

Edward e Bella non si conoscono.
Non si sono mai incontrati, mai visti, mai parlati.
Non sanno dell'esistenza l'uno dell'altra e la loro vita sarebbe andata avanti così per sempre, se non quella fatidica notte.
Una scossa.
I vetri che vibrano, i muri che scricchiolano, i mobili che cadono.
È il terremoto e tra le urla e lo sgomento, l'edificio si piega su se stesso intrappolando nella notte buia e gelida due ragazzi fino a quel momento sconosciuti.
Una notte di paura che cambierà per sempre il corso delle loro vite.

“Che cosa ci fai qui?” ripeté Chuck di nuovo, esasperato. La prima volta che le aveva rivolto quella domanda amara, al tavolo da poker, non le aveva dato il tempo di rispondere adeguatamente, troppo occupato a fuggire il più possibile lontano da lei.

Dal capitolo 3: -In realtà..- prende una piccola pausa prima di continuare e attira astutamente la mia attenzione. -Volevo farti una proposta..-
E da quelle parole so che non sarà niente di buono, so che mi condurrà a qualcosa di assurdo e impensato eppure voglio ascoltarlo lo stesso.
Resto in silenzio aspettando che continui.
-Tu hai bisogno di soldi, e io posso darteli-
-Non accetto i tuoi soldi-
-Lo so..- risponde in contropiede. -Non avevo intenzione di darti senza ricevere nulla in cambio..-
Non capisco e non voglio nemmeno pensare a quello che sta per chiedermi.
-Cosa vuoi?- lo anticipo cercando di capire il prima possibile.
-Te-

Questa one-shot si è classificata seconda al contest "Luci di Natale"
Bella, sola.
Bella, aggrappata ad una staccionata di una pista di pattinaggio per non farsi travolgere dai ricordi. Che fanno male, ma sono una tentazione irresistibile.
Bella, i cui piedi non seguono la testa ma il cuore, costringendola a ricordare le sue pene.
Ma in fondo si sa, la magia del Natale può miracoli...
Ecco a voi le mie "Pene d'amor perdute".
"Non volevo venire qui, non di proposito almeno. Sono solo uscita per fare due passi nel primo pomeriggio, e i miei piedi mi hanno portata inconsapevolmente qui, come alla ricerca di una sorta di catarsi. Tornare in luoghi come questo, ma stavolta da sola, forse mi aiuterà ad andare avanti."

-Bella... senti...- aveva iniziato Kate- una soluzione ci sarebbe...
-Cioè?- chiese scettica.
-Sai chi è Jacob Black?
-Quello dell'ultimo anno?
-Si proprio lui...- la poverina era evidentemente a disagio- ecco lui... lui... svergina le ragazze- disse tutto d'un fiato.
~
-Bella tu meriti solo il meglio...- le aveva sorriso al suo solito ed aveva morso la mela che aveva in mano. Sotto alla quercia nel giardino della scuola, Isabella sorrise riportando gli occhi sul libro di biologia.
Era lui il meglio.
~
Era stata ad un passo dalla felicità per troppo tempo... era giunto il momento di raggiungerla o di rinunciarci per sempre.

Bella, giovane avvocato d'ufficio alle prime armi, si ritrova a dover condividere la sua casa, su ordine del giudice, con Edward Cullen, un eccitante, sensuale e provocante rapinatore di gioiellerie. Questa convivenza forzata metterà a dura prova le forze di Bella al resistere alle provocazioni di Bella.

Ogni suo bacio, era un minuto in meno della mia vita, ogni movimento era un battito in meno del mio cuore.
Nei suoi gesti non leggevo lussuria, leggevo dedizione, quasi amore.
Scossi il capo e tolsi dalla mia testa quel pensiero; chi si può innamorare di una prostituta?

Il destino è avverso, ma a volte riserva delle sorprese o dei fortunati incontri.
Una vita insoddisfacente può cambiare totalmente dalle radici più profonde. A Edward e Bella basterà guardarsi per capirlo. L'amore vero ricostruisce e migliora. Tutto.