A volte nella vita capitano momenti che non ti aspetti, azioni che non comprendi e persone che lasciano il segno.
In particolare, questa è una raccolta di quei momenti che, dopo averli vissuti, ci ridi su.

Sequel di "Intoxicated" | Trans!Kurapika (FTM) |
«Quello che è accaduto l’altra notte… Quanto c’era di vero?»
Ed eccola lì, la domanda a cui tanto bramava di rispondere inconsciamente. Era stato semplice, riempirsi gli occhi e la bocca di astio, quasi nella speranza di poter dimenticare, eludere. Eppure, davvero le loro bocche si erano toccate, sul serio i loro corpi stretti, ed era quella la consapevolezza che più eccitava l’uomo. Aveva raggiunto un punto di intimità talmente alto con qualcuno che mai prima di allora era riuscito ad avere vantaggio su di lui, spinto da una carica assassina forte quasi quanto quella che Chrollo in primis aveva sperimentato in passato. Ed era euforico, oltre che splendido, sapere di aver lasciato un segno positivo che avrebbe fatto crollare le certezze del ragazzo, prima o poi.
«Fatta eccezione per il nome Yehuda, è stato tutto vero e reale»

L’InterXstellar è a metà fra il mondo sotto i piedi e l’universo più lontano. È il posto in cui la fantasia e la realtà si incontrano, quello dove chiunque vorrebbe trovarsi nei suoi peggiori momenti. È un hotel di cui nessuno conosce l’indirizzo, ma da trovare con spirito avventuroso e una buona dose di fortuna.
Non è tutto: ha cieli sconfinati sul soffitto, lampade a forma di lune e finti anelli di Saturno al posto dei comodini, poiché così ha voluto il direttore -Leorio, un uomo dalla poca pazienza e dall’umorismo discutibile. È anche appassionato di film, nel caso in cui qualcuno non l’avesse capito.
Gon Freecs è il giovane usciere dell’hotel. Ha visto molti volti, tutti diversi, tutti bizzarri.
Eppure, se quando vedi una stella è difficile dimenticarla, quando vedi un buco nero è troppo tardi per uscirne. Un giorno, il prestigiatore Hisoka Morow varca la soglia come cliente intenzionato a restare.
L’incubo inizia a prendere la stessa forma delle sue carte e, da rifugio sicuro, l’hotel diventa per Gon l’ultimo posto al mondo dove vorrebbe trovarsi.
Non si era mai sentito di un usciere che non riuscisse ad uscire.
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[AVVISO: Semi-Adult! Gon e Killua]

| Trans!Kurapika (FTM) | Canon divergence e what-if? (Gli eventi si tengono un po' prima dell'arco di York Shin e Kurapika ha 18 anni anziché 17) | Chrollo usa una copertura e un altro nome | Kurapika e Chrollo non si conoscono (Ancora) | SPOILER DEI RECENTI CAPITOLI DEL MANGA E DEL PASSATO DI CHROLLO
Kurapika sentiva le guance andare a fuoco assieme alla gola, improvvisamente secca, e avvertiva dei piacevoli, quanto fastidiosi, brividi lungo la schiena. Si domandò allora se l’altro non sfruttasse qualche abilità nen per destabilizzarlo in quel modo, tuttavia era un’ipotesi talmente assurda da risultare ridicola. Piuttosto, preso com’era a seguire quegli occhi immensi, nemmeno aveva realizzato che il giovane avesse preso posto proprio accanto a lui e che sorrideva, con un’increspatura di labbra tale da risultare dolce, delicata.
«C’è qualche problema?» furono le prime parole che gli rivolse, con un tono di voce confortante e piacevole da ascoltare.
L’hunter scosse il capo, ridestandosi dal suo atteggiamento inusuale sbattendo un paio di volte le palpebre. Cielo, aveva appena fatto una figura da idiota.

[Goreinu x Tsezguerra]
Era assurdo pensare che se non fosse stato per Greed Island, il Bomber e la collaborazione instaurata per sopravvivere e completare il “gioco”, Tsezguerra e Goreinu non si sarebbero mai incontrati.
Assurdo perché, da quando lavoravano insieme e si proteggevano l’un l’altro dalle imboscate, non facevano altro che scopare.

Solo una scena hot, decontestualizzata/AU tra Chrollo e Kurapika.
90 parole e un ottimo uso delle catene.

"Un assassino non ha bisogno di amici"
Kalluto aveva sentito suo fratello Illumi dire quella frase innumerevoli volte. E tutte le volte si chiedeva il suo vero significato e il motivo per cui Illumi sembrasse, almeno ai suoi occhi, sempre turbato da essa.
Era dovuto alla loro (malsana) educazione familiare o c'era dell'altro dietro?
Durante un giorno, già di per sè anomalo, il piccolo Zoldyck scoprirà la verità dietro quelle parole…
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VERSIONE MODIFICATA E REVISIONATA

Fantasy!AU || HisoIllu, prevalentemente || Elf!Illumi, Devil!Hisoka
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[...] Aveva un fascino macabro, mentre danzava sul filo sospeso tra la vita e l’aldilà, e, se l’incantesimo non avesse funzionato, avrebbe assistito ad una delle morti più estasianti che potesse chiedere. Un peccato, stando ai pensieri di Hisoka, che preso dai rituali si perdeva ad ammirare il candore della pelle elfica e i ghirigori che i lunghi e setosi capelli neri stavano creando sul terreno – quasi disgustoso era, secondo il diavolo, che la terra sudicia osasse sporcare una chioma tanto bella. [...]

Lui è immerso nei suoi pensieri: nostalgici, tristi, felici di tutti i tipi. Ma tutti i suoi pensieri tornano sempre verso una persona speciale per lui forse l'unica: il suo migliore amico.
//supereroi falliti è la canzone a cui è ispirata questa storia. consiglio: ascoltatela è davvero una canzone valida

«Ti ci vuole disciplina, Kurapika…» Kuroro massaggiò con la punta delle dita, ed estrema lentezza, le cosce scoperte di Kurapika, che in risposta al leggero stimolo le avvinghiò intorno alla sua vita.

"Dentro di te ci sono due lupi.
Oh, no, è terribile, come fai a essere ancora vivo?! Dovresti farti operare!"
Aveva riso fino alle lacrime, quella volta.
Ha sempre ritenuto la metafora dei due lupi di una banalità aberrante e, unita al contesto medico, gli era parsa la cosa più divertente avesse letto in vita sua.
Ma adesso il suo sorriso ha una nota amara: quei lupi, li sente strappargli il cuore dal petto.
Questa storia partecipa al May I Write di Non Solo Sherlock- gruppo eventi multifandom

|| HisoIllu ||
Illumi era un sacco di cose: un sociopatico, uno strano, un killer seriale, ancora un sociopatico, il primogenito di una famiglia di sociopatici, un pazzo. Ma per il prestigiatore, amante dell’arte e del bello, oltre alle cose sopra elencate, era innanzitutto meraviglioso. Non gli creasse fastidio ammettere che quel ragazzo, di diversi anni più giovane di lui – non molti, comunque – lo attirasse a sé come una falena verso la luce. Nonostante il suo sembrare a disagio con tutto ciò che la società imponeva, Hisoka credeva fosse un individuo talmente interessante che avrebbe potuto volentieri trascorrere una serata in sua compagnia senza fare nulla, solo per osservarlo e vedere fin dove quel suo modo di fare così unico lo avrebbe spinto. Il prestigiatore non credeva che ci fosse qualcosa di strano in alcuni suoi atteggiamenti, riteneva che fosse un termine sbagliato per tantissimi motivi, eppure lo aveva guardato e analizzato: alla fine ciò che faceva lo portava sempre a qualcosa, senza stravolgerlo troppo, lasciando che fosse la vita a adattarsi e non il contrario. Era incredibilmente interessante.

|| HisoIllu ||
«Come ci riesci?» domandò solo, assumendo una posizione fetale.
«Mh? ♦»
«Come riesci ad eccitarti e a fare tutto questo con naturalezza, senza aver paura che io possa ucciderti da un momento all’altro»
«Oh», il prestigiatore si morse il labbro inferiore, fermandosi un attimo a pensare, come se volesse far credere all’altro di non sapere già la risposta. «A dire il vero, ho capito che non mi ucciderai. Non adesso almeno. Credo dipenda dal fatto che nemmeno io lo farò ♠»
L’assassino allora storse appena il naso. Sembrava una risposta logica, ma nella sua mente risultava ancora tanto incompleta. Come poteva essere certo che ci fosse del vero, in quella frase? Magari era solo una tattica per fargli abbassare la guardia.
«Solo un folle che vuole trovarsi con la gola tagliata si fiderebbe di te, Hisoka»
Ma l’altro ridacchiò ancora, prima di piegarsi appena in avanti e stampare un bacio molto veloce sulle labbra del compagno. Illumi non si mosse, si lasciò toccare persino quando, assieme al secondo bacio, iniziarono ad arrivare le carezze.
«Vedi? Mi lasci fare quello che voglio. Anche tu devi essere un po’ folle, mio caro ♣»

Tu e Kurapika vi siete conosciuti durante l’insegnamento del Nen essendo che anche tu ti sei imbattuta nel stesso suo insegnante. Inizialmente c’era un semplice ed ingenuo sentimento di amicizia e complicità che vi legava, ma col passare del tempo e attraversando insieme varie vicissitudini i sentimenti sono tramutati portandovi a confessarvi l’uno con l’altro.
Lui ti ha raccontato il suo passato, ciò che è successo al clan dei Kurta e perché prova un odio così forte per la Brigata Illusoria. Quando ti ha presentata a Killua, Gon e Leorio sei riuscita ad integrarti al gruppo sgangherato in poco tempo col tuo carattere dolce, semplice, positivo e pacificatore.
State insieme ormai da anni, sei più felice che mai con lui e lui prova lo stesso, ti senti bene e vorresti che questi momenti con lui non finiscano mai.

[HisoIllu]
"Dio, quanto avrebbe voluto sfogare tutto su di lui. E d’altronde, non avrebbe potuto garantirgli altro per provare qualcosa."