{Victuuri post ep.#12; auguri di buon compleanno, Vitya!}
Due volte in cui Victor cerca di baciare Yuuri sotto il vischio, fallendo, e una in cui ci riesce perché è Yuuri a baciarlo per primo.
#01. «V-Victor?» balbettò il più giovane, paonazzo. «Che cosa stai facendo?!».
«Ma come, Yuuri, non lo sai?» fece finta di non capire l’altro. «Quando si passa sotto un vischio ci si deve baciare per scacciare ogni sventura!».
#02. «Co- cosa sarebbe quello?» questionò, nascosto dietro le sue stesse braccia.
Il sorriso pericolosamente mellifluo ad occhi chiusi che ottenne in risposta valse più di qualsiasi spiegazione.
«È vischio, Yuuri».
#03. Victor restò a bocca spalancata e mano protesa verso il vuoto, che poi si schiaffò sulla fronte in uno sbuffo di divertita esasperazione.
«Cosa devo fare con te, Yuuri Katsuki?».
Sul letto, immerso nel caffè, stava abbandonato un rametto di vischio.

Essere una leggenda vivente e avere una vita propria non sono due cose conciliabili.
[Victor-centric][Spoiler ep.12]

Se c'era qualcosa di cui Viktor Nikiforov non si sarebbe mai stancato era il letto fin troppo affollato nelle mattine di Dicembre.
|Viktor x Yuuri|

«Propongo di chiudere la serata con un gioco alcolico» suggerisce Christophe, serrando le labbra in due fessure. «Il "Non ho mai". Avete mai sentito?» Odio questo stupido gioco.
«E che cosa dovrebbe essere?» chiede Yurio, atono, mentre si fa spazio al fianco di Otabek. Victor si muove accanto a me. «A turno ognuno dice qualcosa che non ha mai fatto, e chi invece l'ha fatto deve bere. Tutto qui» spiega semplicemente. [...] . "Il mio compito è farti acquistare un po' di fiducia." Victor mi ha appena chiesto di aprire gli occhi, per farmi vedere meglio da lui. Sono incapace, Victor. Sono inconcludente. "Devi pensare a quella cosa che ti fa perdere la capacità di formulare pensieri razionali."

Bene, sono anni che ci penso e, finalmente, ecco la mia prima pubblicazione su EFP! Su consiglio di amici ho deciso di rende pubblica questa piccola one shot. Ammetto che mi sono fatta trasportare da Yuri on Ice e mi sono terribilmente innamorata di Yurio :D
Se non avete visto l'ultima puntata vi sconsiglio caldamente di aspettare, prendetevi il tempo di vederla e poi leggete!
Spero davvero possa piacervi! L'ho scritta un po' di getto, è un racconto piuttosto corto, ma spero davvero possa risultare piacevole!
Buona lettura
Mimi

Dal testo:
"Ciò nonostante, rimani immobile. Tu non sai cosa dirgli. Hai la gola in fiamme e le parole ti muoiono al suo interno, vorresti abbracciarlo per davvero ma lui ti bacia. Ti bacia con avidità perché necessita il tuo bacio più dell'ossigeno stesso, e tu gli concedi le tue labbra, permetti alle vostre lingue di fondersi in un'unica danza nostalgica... perché anche tu ne hai bisogno."

Qual è il senso di un bacio?
Se lo chiede ancora, mentre è notte e si rigira nel letto, ripensando incessantemente a quell'unico momento, come se il resto della gara fosse solo un ricordo sbiadito.

É finalmente arrivato il compleanno di Viktor e Yuuri vuole mettere alcune cose in chiaro.
★Iniziativa: Questa storia partecipa al contest “Christmas Game – Puzzle Time” a cura di Fanwriter.it!
★Numero Parole: 1358
★Prompt/Traccia: A si dichiara a B la notte di Natale

Ambientato tra l'undicesimo & il dodicesimo episodio.
Yuri centric!
***
Il rintocco dell'orologio segna l'ora nuova. L'ora in cui è già domani, l'ora in cui dovrò scendere in pista e battermi per la medaglia d'oro.
Sono così insicuro, ma sono certo che ce la farò.
Improvvisamente, il ticchettio dell'orologio cessa.
E mi ritrovo ad affrontare qualcosa che non ero neanche in grado di immaginare.
- Yuri Plisetsky.

[Victuuri |Episodio 10 |Fluff e feels]
Le luci di Natale, Barcellona e una coppia di anelli. Victor e Yuuri suggellano in silenzio la loro promessa di rimanere per sempre l'uno al fianco dell'altro.

[ Victuuri | 225 parole | Victor!Centric ]
Victor deposita ancora un bacio umido sulla gola esposta di Yuuri. Lo stringe forte fra le braccia nude e poi unisce con dedizione le loro labbra in un ennesimo bacio languido, perché non ne avrà mai abbastanza.

Rientrarono in albergo molto tardi quella notte, al termine del Galà di chiusura del Gran Prix. Senza nemmeno togliersi il cappotto, Yuri si distese sul letto.
"Sei stanco?" gli chiese premuroso Victor.
Il ragazzo non gli rispose e rimase ad osservarlo in silenzio mentre si sfilava guanti, sciarpa e cappotto, riponendoli con cura su una sedia. Nei suoi movimenti c'era un'eleganza innata, che sul ghiaccio diventata una sorta di ammaliante incantesimo in grado di rapire totalmente il pubblico. Yuri sorrise. Anche lui era rimasto stregato da quell'incantesimo... (missing moments episodio 12)

Yuri mi ha sempre commosso. Per chi soffre di ansia, o attacchi di panico, una persona come Victor rappresenta la salvezza. Questa one shot senza troppe pretese mi è uscita di getto, mentre riflettevo su alcuni episodi dell'anime ed alcuni lati caratteriali dei protagonisti.

“Hey!” si lamentò la figura,
“Mi scusi” disse il biondo raccogliendo i sacchetti per poi restituirli al proprietario, ma quando i loro occhi si incrociarono non poterono fare a meno di riconoscersi.
“Yurio!” sorrise sorpreso lo Yuri giapponese
“”AH? Il porcello?” invece di restituirgli i sacchetti come stava per fare, glieli lanciò direttamente in faccia.
“Attento, c'è il regalo di Victor dentro” affermò sicuro il ragazzo afferrando un pacchetto rosso, sembrava quasi lo stesse rimproverando, quel porcelletto da quattro soldi.
“Tsk, affari tuoi” lo salutò con una mano allontanandosi.
“Yurio!” si fermò, il più giovane , immaginando una frase ad effetto tipo : il prossimo oro sarà mio... o roba simile.
“Va tutto bene?” fu una specie di scossa lungo tutto il corpo.

Dal testo...
Corro verso il bagnasciuga. Ignoro gli schizzi che mi bagnano i vestiti. Inizio subito a tremare. È quasi inverno, me lo dovevo aspettare. Eppure continuo, passo dopo passo, a inoltrarmi nell’acqua scura. Ora mi bagna la vita. Sento i pantaloni della tuta sfiorarmi la pelle con la delicatezza delle nuvole. So che si ghiacceranno, quando uscirò.
Basta non uscire.
Da qualche parte, sotto la superficie, ci deve essere un posticino anche per me. Da qualche parte. Da qualche parte non basta, oceano. Fammi stare vicino a lui. Lo sai anche tu, che non possiamo smettere di guardarci.
Fammi stare vicino a Victor.