Viktor sembra schiacciato, da accigliato, si è fatto addolorato. Yuuri si alza, non può guardarlo in faccia mentre gli spezza il cuore. Giocherella con la fede , la fa girare attorno al dito -Perché non mi servirai più.- se la sfila, e dopo averla guardata per un secondo, l’appoggia sul tavolo. Non può credere che lo sta facendo davvero, ma deve continuare. Dietro di lui, Viktor deglutisce a vuoto.
-Non ti servirò più?- gli fa eco con un filo di voce.
Per convincere Viktor a tornare a pattinare, Yuuri gli fa credere di averlo sfruttato e preso in giro.

Tutti vedono la prima ballerina che si esibisce sul ghiaccio e nessuno vede gli iracondi occhi della tigre.
Ma è giusto così: mai guardare una tigre negli occhi, è come sfidarla. E se accetta la sfida, non puoi uscirne vivo.
[Otabek/Yuri]
[Post Gran Prix]
[Madonne quanto li amo]

[Viktuuri | 556 words | PWP]
Amava il modo in cui l'incarnato pallido di Viktor si tingeva di rosso a ogni suo passaggio.

"...Il medico aveva detto che non era nulla di grave. Un colpo di freddo, per un fisico che non era abituato all'inverno russo, sommato ad una buona dose di stanchezza. In effetti, nell'ultimo periodo, Yuri ci aveva dato sotto con gli allenamenti, forzando un po' troppo. Victor si rimproverò di non averlo fermato in tempo. Come suo coach, non doveva permettergli di strafare..."

[Estratto]
Il vibrare del cellulare lo distolse per un momento dai suoi pensieri e con un brivido si tolse un guanto per poter impugnare meglio il dispositivo. Si apprestò a leggere l'e-mail appena arrivata, fermandosi davanti a una vetrina per non intralciare i passanti. Sorrise appena lesse il mittente, per poi sgranare gli occhi a causa dello stupore improvviso che quelle parole gli provocarono.
Era qualcosa di fattibile? Victor era impegnato a riportare il suo corpo nella situazione ottimale, per poter dare il massimo nella prossima stagione. Certo, sarebbero sicuramente sorte un sacco di magagne che poi avrebbe dovuto risolvere ma forse... non era dal tutto una cattiva idea.
Ma sopratutto, sarebbe riuscito a non scoppiare a ridere all'apparire di Victor quella sera? Non ne era molto sicuro.
Quell'idea malsana però, doveva ammetterlo, gli piaceva un sacco.
{Victuuri}
Per il compleanno del nostro Victor, nonostante i miei due giorni di ritardo, per farmi perdonare.

Victor si svegliò a causa del chiarore che entrava dalla finestra; era ancora presto, e allungò una mano per cercare Yuri accanto a sé. Ma il suo compagno, dopo la loro prima notte d’amore, non era al suo fianco. Dove diavolo era andato? E a fare cosa? Non poteva che essere in un posto…

[Viktuuri | 2,7k words | Lemon | Blando sottotono D/s | PWP]
«Oh Dio, non ha davvero una pietra luccicante attaccata all’estremità, vero?»
«Ha esattamente una pietra luccicante attaccata all’estremità»

Perchè a volte va seguito l'istinto senza farsi troppe domande...e Yuri Plisetsky questo lo sa meglio di chiunque altro.

[Otayuri|Medievalfantasy!AU|Otabek!cavaliere Yuri!mutaforma]
Le urla crescono sempre più, seguite dai ruggiti degli animali. Uno tra tutti attira la sua attenzione, lasciando un dolore acuto nel petto di Otabek. Potrebbe distinguere quel suono tra mille altri, perché da quando è iniziata quella folle avventura il ruggito temibile è diventato una melodia che solo lui riesce a percepire.
I suoi occhi si spostano da una casa ad un'altra, alla ricerca della tigre giusta. Cerca freneticamente tra gli uomini armati di forconi, tra i cavalieri suoi fratelli, tra le donne che proteggono i bambini e tra i grandi animali che balzano verso gli umani per ucciderli. Eccolo. Il manto chiaro è macchiato dal sangue, gli occhi gialli socchiusi per concentrarsi meglio e scegliere la prossima vittima – preda la chiamerebbe – e la lingua che a tratti esce fuori, segno della smania crescente dentro di lui.

Tutto quel bianco lo infastidiva, lo accecava, ma al tempo stesso gli era d’aiuto.
Non poteva permettersi di addormentarsi, non in quel momento. Doveva resistere, nonostante la stanchezza, nonostante l’essere stato sveglio per due giorni di fila.Doveva resistere per lui.
[...]
Quell'agape, quell'amore incondizionato, lo avrebbe accompagnato, in un modo o nell'altro, per sempre.

Ogni graffio sul ghiaccio è per Victor. ( flashfic - introspettiva - hint victor/yurio )

[Vikturi - Yuuri!Centric]
"Yuuri non sapeva bene come erano giunti a quel punto. [...] La domanda che davvero lo assillava era come si era ritrovato con Viktor addormentato contro le sue spalle e le braccia avvolte intorno al suo busto."

Michele x Sara
Eppure, fino a ieri, era solo una cosa innocente.
[...] Nel cuore della notte, gocce di sudore imperlavano il suo volto, mentre con orrore osservava la propria erezione sforzare il cotone delle mutande. Aveva sognato qualcosa che non andava bene. Non andava bene neanche un po’. Aveva sognato sua sorella, svestita e candida, che si spogliava davanti a lui, completamente. E lo faceva senza pudicizia alcuna, come durante l’estate, quando si stendeva sulla sabbia in topless, vicina a lui, che seduto e con l’espressione burbera, fissava il mare come se dovesse parlargli da uomo a uomo. Sara non aveva paura di Michele. Michele era suo fratello, e con lui, neanche si preoccupava di vergognarsi. [...]

One shot ispirata alle immagini della ending dell'anime, dalla quale ho "preso in prestito" anche il titolo

[ victuri ]
Fare un regalo è sempre difficile, soprattutto se si tratta del regalo per la persona amata. E se questa persona è Victor Nikiforov, poi, le cose si complicano ulteriormente. È per questo che il Natale è un vero e proprio momento critico! E Yuri Katsuki lo sa, perciò non riesce a capacitarsi di aver tardato tanto per iniziare a muoversi. Ma se Phichit lo aiutasse? Sullo sfondo di una Barcellona notturna, dopo la finale del Grand Prix e in procinto del compleanno più atteso, perfino il passaggio di Christophe Giacometti pare aver creato un po' di scompiglio per l'impresa più titanica di sempre.