E così ci siamo! Partiamo quindi dalla fine…Dopo l’Incubo di Saint Germain Oscar ha adempiuto al suo dovere ed è morta sotto le torri della Bastiglia...Oppure no...Ed è in cerca di vendetta contro il mostro che le ha tolto il diritto di restare per sempre al fianco del suo André. In un mondo che sta per essere sconvolto dalla Rivoluzione Francese, dalle guerre napoleoniche e da tutti i moti rivoluzionati e indipendentisti del XIX secolo, riuscirà la nuova Oscar in versione vampira a trovare il modo di salvare sé stessa e allo stesso tempo trovare il mostro Camille / Carmilla e neutralizzarla per sempre? Che S. Le Fanu e R. Ikeda mi perdonino, ma cercherò di fare del mio meglio…

Dico subito che la seconda parte di questo racconto mi è stata ispirata da una delle novelle più iconiche dell'ultimo Maupassant: "La Paura". A furia di frequentare, negli ultimi mesi, i racconti orrifici e cimiteriali di questo autore, non poteva che essere così!.
Mi è piaciuto (anche se la storia è terribile) crossarla - diciamo così - con Oscar perché nel dialogo all'inizio dell'ep. 26, lei si domanda se André possa essere il Cavaliere Nero, ma è anche sdegnata di fronte alle meschine espressioni di pregiudizio dei cortigiani, secondo i quali chi per sorte non è nobile e vive servendo i nobili non avrebbe il coraggio di compiere atti così rischiosi come quelli del ladro beniamino dei poveri. E così, da un lato volevo un racconto che, ancora una volta, se mai ce ne fosse stato bisogno, mostrasse come, indubitabilmente la vile paura non appartenga ad André; però, al contempo, volevo scrivere un racconto in cui, se, appunto, André si rivela coraggioso e impavido, detentore di un sangue freddo ammirevole, un briciolo di sospetto che possa indulgere ai furti a beneficio dei meno fortunati, resti a ancora. E ora, buona lettura a tutti!

[The Adventurer - Il mistero dello scrigno di Mida]
“Ci andavi a letto, Phil?” sussurrò Will chinandosi a sua volta.
Questa volta fu Phileas ad andare indietro con la sedia fino a rischiare di cadere. “Cosa? Ma come si permette?”

È una verità universalmente riconosciuta che la sola bruttina in una nidiata di bellezze sia destinata a restare zitella e prendersi cura degli anziani genitori, allegramente compatita da tutto il resto del vicinato...

Penelope Wotton, fanciulla di belle speranze, si rifugia dal cinico zio Lord Henry per evitare lo scandalo che si sta per abbattere su di lei. A Londra rincontra Dorian, vecchio amico dello zio per il quale ha avuto un’infatuazione da bambina e scopre che non è per nulla invecchiato nonostante siano trascorsi molti anni, anche se sembra molto diverso da come se lo ricordava. Nel frattempo sulla città s’abbattono strane morti e una follia collettiva sembra prendere possesso delle persone. Penelope attratta da Dorian e allo stesso tempo diffidente deciderà di capire cosa sta realmente succedendo. E s’imbatterà in una realtà che è di molto peggiore dei suoi più cupi incubi.