Questa è Rainbow city, una delle più belle metropoli francesi, musicale e alla moda. Tutti coloro che vivono qui amano la danza e i vestiti. Tutti qui si stanno dando da fare per realizzare i propri sogni.
E' arrivata un'altra ragazza amante della musica, chissà di che colore sarà il sogno che troverà questa ragazza.
Bene mettiamoci comodi e diamo un'occhiata alla storia di Marinette.

Ladybug regala a Chat Noir una giacca per Natale e questo porta a rivelare la loro identità. Un luogo comune abusato, direte voi? Vi sbagliate di grosso! Ma per sapere perché, dovete leggere la storia.

Accantonato il desiderio di diventare una disegnatrice di moda, Marinette si gode quelle briciole di felicità che la sua nuova vita tranquilla, senza magie o assurdi complotti, le può offrire. Ben presto, però, si rende conto che è tutta un’illusione e il vecchio nemico che sette anni prima le aveva spezzato ogni sogno e distrutto il suo cuore torna a bussare alla sua porta. Una difficile scelta la ricondurrà di nuovo sullo stesso cammino di Adrien, la persona che ha amato e poi odiato, e che ha sempre cercato di dimenticare, senza mai riuscirci.
Dopo tanto tempo divisi, i due ragazzi dovranno riunire le forze e affrontare le loro paure ed incertezze, superare i loro blocchi, se vogliono porre fine all’esistenza di Gemini.

I nostri protagonisti hanno concluso le vacanze estive e sono pronti per il liceo.
La loro vita da supereroi appare finalmente calma e tranquilla e quello che Fu aveva detto l'anno precedente sul ritorno di Makohon sembra solo una supposizione errata, fino a che...

In tanti gli hanno detto che non si fruga nella polvere; che il passato è cosa meglio lasciata sotto terra come ultima compagnia dei morti, ché loro non fa bene a nessuno resuscitarli, e allora perché il resto sì?
La vita però c’è stata; ogni cosa distrutta torna ad essere, e lo fa con naturalezza tale, che per un attimo Adrien ritorna bambino.
‣ Storia scritta per il #Writober2024 di Fanwriter.
GIORNO O9 › velo (lista PumpNIGHT)
‣ Storia candidata agli Oscar della Penna 2025 indetti sul forum Ferisce la penna.

ATTENZIONE: TEMATICHE ESTREMAMENTE DELICATE.
"Mi dispiace, non c'è più il battito."
Credevo che se un giorno mi fossi trovata a dover affrontare una cosa del genere, l'avrei accettata. Avrei pensato, con sì un po' di dolore, che semplicemente doveva andare così e che avrei potuto ritentare.
Potevo comprendere il dolore di una donna che perdeva il proprio bambino, ma una parte di me, ingenuamente, non poteva non trovarlo un po' esagerato.
Banalmente, trovavo molto più comprensibile il dolore lacerante che poteva provare una madre che aveva perso un figlio già nato, in maniera più aggravante se questo fosse morto da adulto. Puntavo il dito e pensavo "lei sì che ha davvero un serio motivo per piangere!"

Aged-up | Not Canon Compliant | Friends to lovers
“Sei ancora arrabbiato?”
Adrien prende un lungo respiro. “Sono rassegnato, vorrei solo sapere se sta bene.” Lo sa che Ladybug è brava nel suo mestiere e sa anche che avrà avuto mille ragioni per andarsene in giro con tre Miraculous, però–
“Le devi volere molto bene.” Marinette ha le mani incrociate dietro la schiena, scrolla il capo per non sbadigliare. Quando non arriva risposta, si gira verso di lui. Raggio di sole ha proprio una faccia da raggio di sole, l’espressione che gli illumina il volto è talmente accecante che lei distoglie presto lo sguardo. Tende a dimenticare quanto sia bello: sembra uscito da un sogno. O è un sogno?
Sta camminando lungo la Senna con Adrien, deve essere un sogno.

Nessuno si rendeva conto di quanto fosse tragico il destino di una città. Ogni mattina, il sole ne bagnava i contorni come un mare invisibile, una sostanza senza forma: veniva poi la notte, ma non era mai una notte piena e scura. Era il destino delle cose lasciate a metà.
A Ladybug e Chat Noir però bastava. Era il loro segreto, il regno delle sagome nell’ombra. C’era il buio, qualcosa brillava, la neve che cadeva sembrava polvere, non troppa da fermare il mondo. Una fila di lampioni come una collana illuminava la strada. In lontananza, tracce di fumo si disegnavano come ghirigori.
Un attacco di Papillon li aveva colti come un tradimento. Dopo tre anni di scontri avrebbero dovuto aspettarselo, e invece la componente di novità non mancava mai. Papillon sembrava fiutare la loro disperazione come un segugio.
O anche: un momento di pace dopo l’ennesima battaglia.
‣ Storia scritta per la challenge An Epic Christmas! indetta da Mari Lace e Shireith sul forum Ferisce la penna.
GIORNO O4 › regali dell’ultimo secondo (Lista Natale)
‣ Storia scritta per il quarto giorno del Calendario dell’Avvento 2024 indetto da Fanwriter.it.

Il problema dei matrimoni? Nessuno.
A meno che non sono coinvolti un abito firmato Agrest, Plagg, Paul e il tuo futuro marito fa di nome Adrien Agreste.
Era tanto chiedere un minimo di tranquillità?
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Dopo una proposta con un paio di scarpe killer, siamo arrivati al matrimonio.
Ve lo dovevo. E poi, è tornato Paul!

L'identità è stata svelata. Chat/Adrien è ferito, il volto dietro quella maschera nera non costituisce più un segreto per la sua coccinella dai capelli corvini e mentre l'improvvisa sparizione del maestro Fu lascia questi giovani ragazzi senza alcuna possibilità di aiuto, Parigi non è mai stata così in pericolo e Papillon mai così vicino al suo obiettivo. Ma i sentimenti stanno nascendo potenti lasciando i nostri eroi più uniti di prima, ci sarà per loro ancora la fortuna di una seconda occasione?
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L’Universo è mantenuto insieme da un profondo, nonché delicato equilibrio tra forze che ne determinano la Creazione e la Distruzione.
Tra Luci e Ombre.
Pieni e Vuoti.
Nella storia l'identità dei possessori dei miraculous della coccinella, che dona il potere della Creazione, e del gatto nero, con il potere della Distruzione, sono sempre dovuti rimanere un mistero, celati gelosamente nell'Ombra, ed ogni volta che le loro identità sono venute alla Luce e che i limiti sono stati infranti, è stata la generazione del Caos.
Perché quando tutto ciò che viene Creato viene anche Distrutto, è allora che sopraggiunge violenta e inaspettata la parola Fine.
Ed ogni cosa riparte dall’Inizio.