Non sapevano ancora cosa li attendeva. Non potevano immaginarlo loro che a breve sarebbero divenuti dei carnefici, come non potevano immaginarlo nemmeno coloro che stavano per divenire le loro vittime. Nessuno potrà fermarli dall'avere ciò che bramano fino dentro la loro carne e il loro sangue e guai a chi si frapporrà come ostacolo.
(RATING ROSSO PER LINGUAGGIO ESPLICITO, SCENE DI VIOLENZA E CONTENUTI SESSUALI)

“Sarò sincero con lei, Lucy. La figura che cerco dovrà sottoporsi ad una prova di pazienza non indifferente. Sarà un contratto a tempo indeterminato, e non sarà un compito facile. Non le chiederò una cosa da niente, voglio che lei lo sappia, ma sono disposto a pagare molto profumatamente se lei dovesse accettare.”
C’era qualcosa di strano; per quanto allettante la proposta sembrasse, l’espressione ora greve dell’uomo le intimava che ci fosse ben altro dietro.
“Ho preso una laurea per questo, signor Dragneel. Svolgo già il lavoro per cui cercate una figura e posso assicurarle che in tre anni sono riuscita a farmi le ossa e…” …
“Quello per cui è qualificata non mi interessa, signorina.” l’interruppe lui, portandosi le mani curate e lunghe chiuse a pugni contro la bocca.
“Credo di non capire” rispose scettica, non sapendo più cosa aspettarsi.
“Lei è stata scelta tra le tante candidate per diventare la possibile moglie del mio secondogenito..."...

“E dove dovreste andare?” chiese proprio Natsu, per la prima volta serio da quando aveva incrociato quello stesso sguardo.
“All’avventura!” esclamò Lucy ridendo gioiosa mentre alzava il boccale quasi come se avesse voluto brindare a quanto detto “Andiamo a stanare il capitano della fottutissima END.” ammise facendolo quasi soffocare, perché si era portato un po’ di vino alle labbra.
“La END non esiste, ragazza.” furono le parole che Lucy sentì pronunciare dal giovane che era rimasto all’in piedi dietro di loro, ma che lei aveva visto prima accompagnare i due che invece si erano seduti al suo fianco.
“E chi te l’ha detto?” lo corresse con cipiglio e tono severo ormai fuori di testa per l’alcool “Io so che esiste.” disse sicura guardando prima il moro che aveva parlato, poi Juvia, il corvino e infine… lui “Io troverò quella nave, ci salirò sopra e costringerò il capitano a seguirmi perché io… io so come fare.” concluse ridendo mentre vedeva gli occhi del rosato spalancarsi e quel verde divenne più intenso.

• || Storia Interattiva || Iscrizioni Chiuse || •
Tutto è determinato da forze sulle quali non abbiamo alcun controllo. Vale per l’insetto come per gli astri. Esseri umani, vegetali o polvere cosmica, tutti danziamo al ritmo di una musica misteriosa, suonata in lontananza da un pifferaio invisibile.
È questo il destino? Come vostro Umile Narratore non posso rispondere a una tale domanda.
Finora non ho mai visto nessuno abbandonare la pista, non ho mai incontrato qualcuno che fosse stato in grado di cambiare disco. Il destino è davvero già scritto?
Se sapeste la verità, penso proprio che mi odiereste.
Ma nonostante questo sono qui: a raccontarvi di questa mitica impresa. Sono qui a parlarvi di come la Bestia dagli Occhi di Luna ululerà, di come questo porterà il caos nel continente di Ishgar, di come seguirà un’infinita notte, di come le stelle smetteranno di brillare, di come la luna scurirà il suo colore... e magari anche di come sorgerà una nuova aurora. Chissà.
Il vostro Umile Narratore.
J.C.
|| • «Ho perso tutto. Ho perso la mia umanità, il mio tempo, la mia famiglia. Lei è l'unica cosa buona che mi sia rimasta...»

“Ti avevo detto di starmi lontana” la voce di Natsu le arrivò graffiante all’orecchio mentre con un altro colpo si spingeva dentro di lei; i biondi capelli lunghi attorcigliati alla sua mano e la guancia appoggiata al freddo della pietra, glieli tirò ancora all’ennesimo affondo. Era calda e stretta, così tanto che se non avesse mantenuto il controllo sarebbe venuto subito come un ragazzino alla sua prima volta.
“E io ti ho detto che non- ah!” i denti del rosato le affondarono nella spalla. “Che non cosa, Luce?” disse ghignando sadico, sapeva benissimo che non l’avrebbe lasciata parlare, le leccò il collo e poi scese lungo la sua schiena tracciando una linea di saliva che bruciava come il fuoco vivo. “N-Natsu… sto per-” diede un'ultima stoccata e si tirò fuori repentinamente mentre con la grande mano scendeva sul suo sedere facendo schioccare uno schiaffo; fu con quel gesto che Lucy già eccitata all’estremo e sul bordo dell’abisso si lasciò andare gemendo e venendo mentre Natsu le assestava un altro schiaffo.

Questa fanfic parla dei vari momenti di amicizia che Juvia passa con vari personaggi,sia di Fairy Tail che delle altre gilde.Personaggi con cui l'abbiamo già vista e che sono suoi amici e altri personaggi con cui non l'abbiamo mai vista e con i quali ha avuto poche o nessuna interazione.

“Interrompi sempre sul più bello, fratellino!” esclamò con tono scocciato girandosi appena alla sua destra lì dove sapeva che avrebbe trovato il destinatario del suo improvviso malumore.
“Non dovrei se solo tu non mi costringessi, Natsu.”
“Oh, andiamo, Zeref!” sbottò con fare teatrale “Non ti scocci mai di ripetere sempre le stesse cose?”
“Dovresti saperlo…”
“Certo, certo…” lo interruppe con tono canzonatorio “…tu fai sempre quello che ti dice il tuo papà, non è vero?” lo beccò con un sorrisetto divertito che avrebbe fatto urtare anche la pazienza di un certosino.
“Sia mai che tu perda il favore del tuo paparino diventando un comune angioletto e non più il prediletto!” lo prese ancora in giro il rosato.
“Dimentichi che è anche tuo padre, fratellino e ti ha dato un compito, un compito che tu non stai svolgendo…”
“Che mi ha dato?” volse subito il tono da divertito a adirato, Natsu.
“Credi che lui sia contento di averti rilegato laggiù?”
“Sei stato tu a cominciare.”
“Solo perché volevo che lui ci parlasse un po’ più da padre senza passare per vie oscure e misteriose? Questa mia richiesta è passata alla storia come la ribellione del figlio ingrato contro l’Onnipotente!”

Il gladiatore dai capelli rosa non riuscì a contrarre la smorfia che gli induriva i lineamenti già spigolosi del viso ogni qualvolta quel figlio di puttana del figlio di Hades gli capitasse davanti, stringendo con forza l'elsa del rudio*, immaginando il giorno in cui glielo avrebbe infilato giù per la gola, ripagandolo per la morte della sua sposa e per averlo reso uno schiavo, relegandolo al ruolo di gladiatore dimachaerus*. Natsu era l’uomo con cui tutti volevano combattere almeno una volta nella vita, l’uomo che tutti avrebbero voluto sconfiggere e che ogni lanista di buon senso avrebbe voluto possedere nella propria schiera. Il gladiatore rosato, con il sorriso sempre acceso sul volto, covava dentro un fortissimo senso di rivalsa e di vendetta, pregava che il suo gladio* potesse sporcarsi al più presto di sangue magnoliano. Ciò che gli rendeva sopportabile rimanere in quella maledetta merda di posto era il suo migliore amico, Luxus, e la deliziosa sposa di quell’ultimo, alla quale sganciò un sorriso farabutto, ignorato da lei come al solito e accompagnato dai suoi bellissimi occhi rivolti al cielo.

Qual'è il passato di Juvia?Come è entrata a Phantom Lord?Come è diventata una maga di classe S?Che rapporto aveva con i suoi compagni di squadra,gli Element Four?
Come veniva trattata dai suoi compagni di gilda?Come mai Josè l'ha voluta nella sua gilda?
Come ha legato con Gajeel?Come hanno fatto la fredda donna della pioggia e lo scontroso Drago di Ferro a diventare amici?Come ha conosciuto Juvia,il suo ex fidanzato,Bora?Come si sono messi insieme?
Come ha fatto,la dolce maga dell'acqua che conosciamo noi,ad essere considerata un tempo come una delle donne più pericolose di tutta Fiore?
Come ha fatto Juvia ad ottenere i titoli che ha ottenuto?
(Questa è la storia della Regina dei Fantasmi prima di diventare una fata).

Da un po' di giorni ormai, Natsu sente ribollire un fuoco dentro. Ma non sembra essere il fuoco che lo incendia durante le battaglie. È qualcosa di diverso. Sembra quasi che il suo corpo stia cambiando: i suoi sensi sono triplicati e il suo istinto di drago si fa sempre più forte. E tutto questo sembra dipendere da una sola persona.
"«N-Natsu, che…»
Non badò alle sue proteste. Portò la sua mano davanti al suo viso, e poi le annusò il polso, a fondo, riempiendosi i polmoni. Subito quel calore così bruciante gli invase di nuovo la pancia. Lucy ritirò la mano, rossa in viso, ma a lui non era bastato. Ne voleva ancora"
"«Oh, Natsu, non c’è un modo più gentile per dirlo» Fece la scripter, puntandogli l’indice contro «sei entrato nell’età adulta. Per questo sei svenuto allo scoccare della mezzanotte, perché, a quanto pare, inizia ad un’età precisa. Ed è per questo che ora ti senti così…»
«Continuo a non…»
«L’età adulta, nei draghi, ma in generale nella maggior parte delle specie, è caratterizzata da una cosa…»
«Levi, dillo e basta!» Sbottò.
La scripter si alzò in piedi, ora rossa anche lei.
«Da periodi di calore!»"

Sul palco fece il suo ingresso il nuovo direttore dell’accademia.
“Salve studenti del primo anno. La nostra accademia vi dà il benvenuto. Mi presento subito. Il mio nome è Gerard Fernandez e sono il nuovo direttore. Disciplina, rigore, serietà, impegno, studio… sono queste le cose che richiediamo ai nostri studenti. Detto ciò, non voglio intrattenervi oltre e passerei alla presentazione degli insegnanti che vi seguiranno in questi tre anni, professionisti che hanno basato la loro vita solo ed esclusivamente sulla danza, anima e corpo, sudore e lacrime.” il turchese fece una pausa, indirizzando lo sguardo verso un punto dietro al palco. “Mavis Vermillion, insegnante di danza classica. Luxus Dreyar, insegnante di pratiche di improvvisazione. Zeref Dragneel, insegnante di educazione teatrale e della drammaturgia. Cana Alberona, insegnante di Yoga, pratiche somatiche e anatomia esperienziale. Shiki Granbell, insegnante di modern dance e Natsu Dragneel, insegnante di danza contemporanea.”
Mentre tutt’intorno si era elevato un chiacchiericcio di risolini eccitati e commenti piccanti, Lucy avrebbe voluto trovarsi altrove piuttosto che là, come nei cartoni animati avrebbe tanto voluto scomparire in una nuvola di fumo o scavarsi la fossa con una pala, ma non poteva fare niente di tutto ciò.

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Ci sono mondi che si sfiorano senza mai toccarsi, come due mani tese nel buio.
Lo sa bene Aelis che si gioca il tutto per tutto per salvare la sua famiglia e i suoi amici.
Earthland ha oramai imboccato la strada del tracollo, minacciata dall’improvvisa comparsa di Vaelzar Mordrek, e la sua gente sta avendo la peggio: prigioniera di un mostro senza scrupoli, ha come unico obiettivo quello di sopravvivere.
L’unica speranza risiede in un gruppo di maghi che hanno già fatto parlare di sé, ma purtroppo, stavolta, Fairy Tail non può fare nulla.
È tutto nelle mani di Aelis… e dei suoi compagni d’avventura.
Ci sono ferite che nessuna magia può guarire.
Lo sa bene Keitō che si trascina pigramente per le strade di Morioka, cercando di dimenticare un passato doloroso e il volto della persona che più odia a questo mondo.
Keitō e altri ragazzi come lui si ritrovano a dover combattere una guerra… una guerra che sembra già persa in partenza.
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“Chi è lei? Che cosa vuole da me?”, le era passata persino la sbornia.
“Chi sono non ha importanza, principessa della Fairy Tail. Vista la sua posizione dovrebbe stare più attenta con gli sconosciuti. Farò in fretta. Non tema”.
Percepiva dietro la risata dell’uomo che la rincorreva, la nebbia fitta le impediva di vedere oltre il suo naso e i tacchi la stavano rallentando.
Se li tolse e li lasciò lì per strada, correndo come se dietro le spalle la stesse rincorrendo il diavolo in persona.
Qualcuno la voleva morta, sarebbe potuto essere chiunque, si rese conto di non potersi fidare di nessuno, il tipo aveva ragione.
Era davvero giunta la sua ora? Non avrebbe più avuto modo di discutere con il signor Makarov, di sorridere con Juvia…
La sua vita era giunta a un bivio…
Non voleva morire, non ancora.
La disperazione era così forte che non percepiva più nemmeno il fiato mancarle e i polmoni collassare.
In quel momento avrebbe persino venduto l’anima al diavolo pur di salvarsi.
“AIUTO! QUALCUNO MI AIUTI!” gridò piangendo.

“Sarò breve e conciso, Jude. Vorrei chiedere in sposa vostra figlia, e farlo quanto prima.”
A Lucy cadde la forchetta da mano, provocando un rumore fastidioso contro la porcellana del piatto.
“Vi ringrazio per la proposta, Natsu, ma non è possibile. Mia figlia è già promessa a un altro uomo”
“Con quel mostro di Tokobuchi? Andiamo, signor Heartphilia. Fate sul serio? Come potete permettere che vostra figlia sposi un uomo simile?” ribatté subito Natsu, lottando contro la voglia di prendere quel miserabile per il collo e strangolarlo.
Gli veniva il vomito al pensiero di quel mercenario di Hichiya con quella povera creatura innocente.
“Il signor Tokobuchi è l’unico disposto ad accettare lo stato di mia figlia, signor Dragneel, e non starò qui a spiegarvelo. Credetemi, se sapeste, scappereste a gambe levate.” Tutto il disprezzo di quell’uomo uscì in quelle poche parole che se a Natsu infastidivano, alla bionda accanto a lui dovevano fare un male cane.
“So già quello che è successo a vostra figlia, Jude, e di certo non tributo la colpa a ella, semmai al miserabile che ha fatto quello che ha fatto contro la volontà di vostra figlia."

Dopo una lunga assenza di quattro anni lontana da casa, dagli amici, dagli affetti più cari ma soprattutto dall'uomo che ha sempre desiderato, Lucy decide di tornare a Magnolia, ma non da sola. Assieme a lei ci sono persone che l'hanno accolta nel momento più buio della sua vita, rendendola una persona diversa, una persona migliore.
Questo cambiamento, però, potrebbe portare scompensi in chi la conosce sotto un'altra veste.
Riuscirà, Lucy, a riprendere in mano la vita che aveva lasciato in standby per colpa di una grandissima delusione dovuta a una scoperta che ha cambiato per sempre lei e tutte le bugie con cui era stata cresciuta? Riuscirà a perdonare chi le ha fatto volutamente del male? Sarà riuscita a mettersi l'animo in pace con l'uomo che da sempre le fa battere il cuore? Riuscirà a lavorare a stretto contatto con lui? Di tutte queste domande nessuna certezza ma solo una grande voglia di rivalsa che la porterà a provare emozioni che Lucy al momento non potrebbe neppure immaginare.

Lucy si ritrovò a massaggiarsi le tempie. La gilda era sempre stata un luogo rumoroso e pieno di energia, ma quel giorno sembrava che il livello di tensione fosse salito alle stelle.
Improvvisamente, una voce tuonante attraversò l’aria.
“ORA BASTA!”
Tutti gli sguardi si voltarono verso Makarov, in piedi su un tavolo, le braccia incrociate e un’espressione di autentica esasperazione.
“Se non riuscite nemmeno a collaborare nella vita di tutti i giorni, mi chiedo come possiate affrontare una vera missione!”
[...]
“Ecco perché ho preso una decisione. Ho organizzato un programma di addestramento speciale. Un ritiro di una settimana per migliorare la sinergia tra compagni” continuò il Master con un sorriso malizioso che non prometteva nulla di buono.
“Un ritiro?” chiese Lucy, sorpresa.
“Esattamente. Voi due. Gray e Juvia. Gajeel e Levy. Elfman e Evergreen. Mirajane e Lisanna. E chiunque altro voglia partecipare”.
Il Master incrociò le braccia. Un mormorio attraversò la sala. “Ogni coppia sarà messa alla prova attraverso una serie di esercizi progettati per migliorare il legame, la coordinazione e l’affinità magica. Ed è obbligatorio. Nessuno può tirarsi indietro.”

A Magnolia, il governo dello shogun Makarov era caduto, ed al suo posto, con l'aiuto di famiglie potenti come quella degli Heartphilia, era salito al potere Acnologia, famoso per essere spietato e crudele. Secondogenito di Igneel Dragneel, ex consigliere di Makarov ed assassinato davanti ai suoi occhi, Natsu sognava la sua vendetta dalla tenera età di dieci anni, da quando entrò a servizio proprio presso gli Heartphilia. Ma, a venti anni, il suo rancore aveva ancora un sapore dolce, quando la figlia di Jude Heartphilia, Lucy, aveva sempre avuto un posto speciale nel suo cuore?

Una piccola raccolta di One Shot a tema Navia.

Natsu è innamorato di Lucy.
Se ne è reso conto da molto tempo ormai ed è pronto a dirle tutto.
Ma la maga è tornata da poco dal tour pubblicitario del suo libro e ha iniziato a uscire con un ragazzo conosciuto mentre era via.
Natsu si sente messo da parte e finisce per litigare pesantemente con l’amica.
A questo punto è sicuro di averla persa definitivamente.
Tratto dal testo:
“Si, sono innamorato di Lucy. È strano dirlo ad alta voce”
Guardò Gray e sorrise “A essere sincero mi sento meglio. Per favore non dirle niente”.
Gray gli diede una pacca amichevole sulla schiena e sospirò.
“Direi che ha senso. Deve essere stato un inferno per te, non ti biasimo, ma, Natsu, dovresti parlarle”
“Per dirle cosa? Che mi sono comportato da stronzo solo perchè non tollero che dia attenzioni a un altro uomo che non sono io? Così finirei per perderla definitivamente. Anzi, in realtà, dopo oggi, credo che non vorrà più avere niente a che fare con me.”

Juvia è una ragazza dal passato triste e burrascoso.
Natsu è un ragazzo dal passato sereno seppur con i suoi alti e bassi.
Entrambi condividono un ricordo rimosso da tempo e, a quanto pare, non sono gli unici a voler ricordare.

La nuova generazione di Fairy Tail è alle prese con situazioni ai limiti dell'assurdo, ostacoli apparentemente insormontabili e problemi di natura amorosa.
Dal testo (cap. 2):
«Che strazio.» La voce di suo fratello maggiore arrivò da destra; lo trovò malamente appoggiato contro le braccia incrociate su uno dei tavoli della gilda. Sembrava sul punto di addormentarsi. «Che ci trovi di tanto entusiasmante? Diventare un mago di classe S significa accettare lavori più difficili e pericolosi... ci tieni proprio a rischiare la vita, eh?»
«Per l’amor del cielo, sta’ zitto!»
«Voi siete pazzi.»

Dal testo:
Ci fu un tempo in cui fate ed esseri umani convivevano in armonia gli uni con altri ma ormai quell’era non esisteva più presto sentimenti di odio ed egoismo si erano insinuati e la guerra non tardò ad arrivare dividendo gli umani e le fate, e queste ultime erano state costrette a nascondersi da loro e col tempo gli uomini dimenticarono le fate diventando leggende del folklore nulla di più.
...
Lucy se le era immaginate in ogni modo possibile e domandava alla zia.
-Davvero, zia Anna? E come sono fatte le fate? Sono piccolissime? Hanno davvero delle ali?- chiedeva Lucy nella sua ingenuità di bambina, agitando le braccine come se fossero ali.
Anna le accarezzava amorevolmente la guancia-Chissà, magari hanno anche la coda- stuzzicando la curiosità della bambina ancora di più.
-Come i cani e i gatti? Allora sono anche pelose?- chiese Lucy confusa ma le sarebbe piaciuto vedere una fata con la coda.
Anna ridacchiò e alzò le spalle-Nessuno lo sa, è un eterno mistero- le rispondeva sempre con aria sibillina.

Elsa capiva, davvero. Lei capiva.
Eppure accettarlo non era facile.

“Non credi anche tu che questo posto sia fantastico?” le domandò qualcuno, facendola inevitabilmente sussultare per lo spavento.
Aprendo gli occhi, pronta a urlare addosso a chiunque esso fosse di non apparire come un fantasma dal nulla, si ritrovò davanti un ragazzo molto alto, almeno 185 cm, di un insolito quanto particolare colore di capelli: erano… rosa, rosa come i sakura in fiore che lei amava tantissimo.
Era sexy da morire con quell’aria da cattivo ragazzo mescolata a quella di una divinità. Il fisico allenato veniva sapientemente messo in mostra dal vestito che il rosato indossava e che richiamava l’idea di un pericolosissimo vampiro con quel mantello dal colletto alto e la camicia bianca.
“Scusami…” disse subito dopo lui, sganciandole un altro sorriso da cardiopalmo “Ti ho spaventata, mi dispiace.”
“Non ti preoccupare, ero assorta nel godermi un po’ di silenzio. Sai, la musica mi piace ma così alta proprio no.” mise subito una pezza per evitare che il sexy sconosciuto potesse anche lontanamente pensare di averla spaventata, o meglio, sì, aveva sussultato ma era bastato guardarlo per farsi passare ogni timore.

“Gray inspirò il profumo delle sue amiche, che riusciva ancora a sentire nonostante l’odore di bruciato causato dalla battaglia. Era così familiare che gli fece venire un’improvvisa voglia di andare dritto alla Gilda, sedersi a uno dei tavoli e mangiare uno dei deliziosi manicaretti di Mirajane in compagnia di…
Cavoli, quando avrebbe voluto che Lluvia fosse lì. Avrebbe finalmente potuto dirle quello che provava per lei, ora che la missione era completata.”
La missione dei 100 anni è conclusa e Gray è deciso a dire a Lluvia cosa prova per lei…
Ho voluto scrivere questa one shot ispirandomi a una canzone de Il Re Leone, che ascolto sempre pensando proprio a Gray e Lluvia!
Leggeri spoiler della 100 Years Quest!

Neve. Sangue. Paura.
Gray e Juvia si incontrano di nuovo. Ma qualcosa è strano, qualcosa è diverso.
Ambientato dopo la fine della missione dei 100 anni | Gruvia.

“ A Gray la pioggia era sempre stata indifferente.
Non gli faceva né caldo né freddo e in missione ci andava anche con il temporale. Però, da quando Lluvia era entrata nella sua vita… aveva iniziato ad amare particolarmente la pioggia.”

“Gray non rispose e abbassò lo sguardo sulla borraccia, che teneva ancora in mano.
-Potresti portarmi la lacrima di comunicazione? -chiese solo. -Devo… chiamare una persona.”
Piccola one shot Gruvia ispirata all’immagine di copertina del capitolo 113 di Fairy Tail: 100 Years Quest… e spoiler della saga di Alvarez!