Come sa essere guerriera una giovane donna giapponese? Storia di Nakano Takeko (1847-1868), onna-bugeisha (corrispondente femminile del samurai) dello shogunato di Tokugawa.

"La storia è un grande obitorio in cui ciascuno viene a cercare i suoi morti, coloro che si sono amati, o coloro ai quali si è uniti da legami di parentela." (Heinrich Heine)
1. Innocenza di mani straniere - Sophie d'Asburgo
È una sera buia quella del 29 maggio 1857 per gli sposi imperiali. Per Elisabeth e Franz Joseph d'Austria sarebbe diventata una notte da ricordare.
2. In nome degli Asburgo - Maximilian I d'Asburgo
La gioia per i neo sovrani d'Ungheria si spense in un giorno di metà giugno del 1867, quando loro erano ancora ignari.
3. L’altra metà dell’odio – Sophie di Baviera
L’odio è un sentimento autolesionista. Ci toglie dignità e grandezza, è come una catena. (Ingrid Betancourt)
4. Addio all'infanzia - Rudolf d'Asburgo
Li trovarono così, stretti in un ultimo abbraccio eterno.
5. Intercessione - Gyula Andràssy
Desiderava sfogarsi in abiti informali, come una qualsiasi donna che si trovava sull’urlo di perdere un amico, con il quale aveva maturato grande affinità.
6. Pagine di vita - Ludovika di Baviera
Possenhofen si era svuotata dei suoi affetti.
7. Orchidee a Ginevra - Elisabeth d'Austria
Ma lei era un’esperta amazzone, abituata a correre contro quel vento.

Fort Laramie, Oregon Trail, 1860
Will Carson è da quindici anni un'esperta guida per le carovane di emigranti che, dagli Stati Uniti orientali, attraversano le Grandi Praterie in cerca di fortuna verso Ovest. Durante i rigidi mesi invernali il forte, sferzato dalle tempeste di neve, rimane quasi disabitato: oltre a Will restano soltanto una piccola guarnigione di soldati, due anziani locandieri e una silenziosa coppia di mormoni, lasciati indietro da una carovana.
Il gelo e la solitudine sembrano essere l'unica avversità rimasta da affrontare finché una morte improvvisa, i cui responsabili paiono svaniti nel nulla, e uno strano simbolo stellato sembrano far riprendere vita ad oscure leggende del passato...
[Western | Minilong]

La Cina del X° Secolo Dopo Cristo non è un luogo tranquillo.
In Epoca Tang, durante il periodo delle Cinque dinastie e dei Dieci Regni, nella capitale Louyang regna una calma apparente.
La regione della Cina Settentrionale è stabile, ma la stessa cosa non si può dire dei confini dell'impero, assediati da tribù ribelli e da signori della guerra che si sono autoproclamati governatori e si muovono per destabilizzare l'autorità imperiale attraverso congiure e attacchi mirati.
Sullo sfondo di queste vicende turbolente si inserisce la storia di due giovani aristocratici, a cui è stato combinato il matrimonio, come da usanza orientale.
La Caccia d'Autunno è l'occasione scelta dalle famiglie per farli incontrare, nella speranza che tra loro sorga almeno una simpatia; tuttavia sarà l'attacco di una pericolosa setta di guerrieri a mettere alla prova quel legame che non sembrava nato sotto i migliori auspici.

Amsterdam, 1650.
Bernhard Van Der Zee è un mercante di tulipani molto famoso fra gli olandesi. E' arrivato così in alto grazie alla sua abilità oratoria e quel tocco di furbizia ed egoismo che l'hanno caratterizzato fin da ragazzino. La sua filosofia di vita è appunto: "ottenere il massimo con il minimo sforzo". Dopo aver raggiunto tutti gli obiettivi che si era prefissato e diventato un ricco borghese, ora coltiva il desiderio di acquisire un titolo nobiliare da poter legare al proprio cognome. Ma l'unico modo per riuscirci, nella società del XVII, è combinare un matrimonio fra sua figlia Evelien, di appena ventidue anni, e un vecchio marchese...
Storia partecipante al contest “Senza tempo – III Edizione” indetto da mystery_koopa sul Forum di EFP.

È il 10 settembre 1494 quando Beatrice d'Este incrocia per la prima volta lo sguardo del suo seduttore, e per lui perde la testa. Lui un condottiero francese senza titolo e senza nome, ma valoroso e bellissimo, per il quale sedurre le donne non è che un gioco ed un vanto. Lei la giovane sposa del potente signore di Milano, attaccata all'onore più che alla vita e al marito fedelissima, ma con una forte carica di sensualità repressa. Non parlano neppure la stessa lingua, e con ciò la conquista non ha bisogno di parole per realizzarsi.

Aveva passato i primi due anni nella Domus di un vecchio che commerciava in vite umane: uomini, donne e bambini; e i primi giorni sputava in faccia a chiunque gli si avvicinasse. Il vecchio aveva deciso allora di tenerlo legato ad un palo di legno, in mezzo al cortile, per giorni interi. Le braccia avevano iniziato a fargli male dopo i primi dieci minuti, le gambe dopo due ore. Due giorni e mezzo dopo aveva le labbra screpolate, la gola secca, lo stomaco che si ritorceva sotto la pelle e nemmeno più lacrime per inumidire gli occhi; allora il vecchio gli si era avvicinato con una brocca d’acqua e l’aveva fatto bere, poi l’aveva slegato e quando era caduto a terra, quello gli aveva versato la brocca in testa, senza dire una parola.

Italia, 1944. Anastasia è una diciassettenne di buona famiglia che fatica a sopportare la vita impregnata del perbenismo che le impongono i suoi genitori. Una sera, però, dopo essere uscita di casa di nascosto, riesce a intrufolarsi in un ricevimento a cui sono presenti anche degli alti ufficiali nazisti. Da quel momento, il suo destino seguirà una strada del tutto differente.
(Nota: revisione completata)

Quella notte, a ogni trivio, le cagne di Ecate si astennero da ogni banchetto.
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Per il #Romevember2024.

Una scatola può contenere molti ricordi: dei semplici bottoni, un biglietto del cinema o del teatro, delle fotografie... ma può contenere anche una storia d'amore.
E Laura lo sa bene, nel momento in cui per caso, all'interno di una soffitta polverosa, trova il tesoro più inestimabile nella vita di ogni essere umano.

Mi sono cimentata in una ff storica con ambientazione medievale, ambientata nella Pisa del periodo, e' una storia che si basa prettamente sui miei studi universitari e sul mio lavoro nel campo della ricerca dell' epoca

Dandy, esteta, avventuriero, amante, politico, giornalista, drammaturgo, romanziere, poeta, innovatore del linguaggio, Vate d’Italia, eroe della Grande Guerra, rivoluzionario, primo uomo di lettere a capo di uno Stato, principe, architetto visionario… è impossibile trovare un aggettivo per dare una definizione univoca di Gabriele d’Annunzio, personaggio poliedrico e istrionico, amato e odiato, ammirato e disprezzato, ancora oggi incompreso e incomprensibile, misterioso e sfuggente a ogni reale tentativo di decifrazione.
Del resto, come lui stesso scrisse, “chi mai oggi e nel secolo o nei secoli, potrà indovinare quel che di me ho io voluto nascondere?”

Caterina Sforza, nota come la Leonessa di Romagna, venne alla luce a Milano, nel 1463. Si distinse fin da bambina per la sua propensione al comando e alle armi, dando prova di grande prontezza di spirito e di indomito coraggio.
Bella, istruita, intelligente, abile politica e fiera guerriera, Caterina passò alla storia non solo come grande donna, ma anche come madre di Giovanni dalle Bande Nere.
La sua vita fu così mirabolante e piena di azione che ella stessa - a quanto pare - sul letto di morte confessò ad un frate: "Se io potessi scrivere tutto, farei stupire il mondo..."
[STORIA NON ANCORA REVISIONATA]

Il martire nobile e il martire poeta, uniti eppure divisi, gli innocenti traditori.
Tre racconti-riflessioni su Philip Howard, conte di Arundel, e Robert Southwell, prete gesuita.

Sarah ed Hermann sono rispettivamente due tra le tante vittime e i tanti carnefici nell’ora più buia della storia dell’umanità. Il campo di Fossoli, anticamera dell’inferno nazista, sarà la loro comune e perenne prigione d’amore malato.
Matteo, un giovane pescatore, sarà colui che proverà a sciogliere il cuore di Sarah dalle catene del tenente Hermann, nello speranzoso e disperato scenario del dopoguerra napoletano.
[Capitolo 68: Sull’anulare brillava la fede nuziale (Seconda parte)]
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Napoleone Bonaparte, un nome che tutti avranno letto almeno una volta sui libri di scuola.
C'è chi l'ha adorato, chi odiato, chi umiliato e chi glorificato.
Ma siamo sicuri di conoscerlo veramente? Come si sa la storia è scritta dai vincitori e lui, il più grande dei vincitori, perse la sua battaglia più importante.
Dietro la figura del generale vittorioso e dell'imperatore glorioso si nasconde un solitario, estremamente complesso, incompreso che ha condotto la sua lotta personale contro un mondo che opprime sogni, speranze e ambizioni.
Un uomo che, nonostante le calunnie, le accuse, vere e presunte, affascina tutt'ora per la sua mente brillante, per le straordinarie doti tattiche, strategiche e di pensiero.
Una figura storica la cui esistenza è stata un breve passaggio per la creazione di un'era completamente nuova in cui nulla sarebbe stato più lo stesso.
"Sono nato quando il paese stava morendo, trentamila francesi vomitati sulle nostre coste, ad affogare i troni della libertà in mari di sangue, tale fu l'odioso spettacolo che colse per primo il mio occhio. Le grida dei morenti, i brontolii degli oppressi, le lacrime di disperazione circondarono la mia culla sin dalla nascita".

Prequel di Chronica, storia ambientata tra il contado e la città di Pisa nel secolo XI al tempo della sovranità di Beatrice di Lotaringia ( Lorena), madre di Matilde di Canossa,. Buona lettura

Roma e Cartagine si scontrarono a lungo per ottenere il predominio sul Mediterraneo.
Fondamentale fu per la prima conquistare la città di Siracusa nel 212 a.C.
Ma che cosa sarebbe accaduto se a vincere fossero stati i Siracusani?
[Storia partecipante al contest “Senza tempo – III Edizione” indetto da mystery_koopa sul Forum di EFP].

L’aria quel giorno profumava di cose lontane, dimenticate.
Thomas Ashford osservava la città attraverso il vetro della carrozza, la volta del cielo bianca e grigia come un presagio. Sulla strada, i signori di elevata condizione sociale evitavano accuratamente di camminare vicino alla carreggiata infangata. La carrozza procedeva celermente, mentre si sentiva intrappolato tra quel paesaggio e la lettera che, per un motivo o per l’altro, non aveva ancora avuto il coraggio di finire. La città ribolliva di voci che rimbalzavano contro i muri, di odori pungenti e di rumori frenetici. Thomas prese la lettera. Doveva leggerla fino in fondo.

Ferrara, 1483: Lucente è una popolana di umili origini, ma dalla bellezza sfolgorante e senza scrupoli. Catturata dalle truppe veneziane all'età di diciassette anni, finisce per diventare l'amante del loro capitano generale, il sessantaquattrenne Roberto Sanseverino, vecchio ma vigoroso, e il più famoso condottiero d'Italia, per il quale inizia a provare un amore sincero e fortissimo. Un diverso tipo d'amore la unisce però anche al figlio di lui, il ventisettenne Fracasso, più bello di un dio ma feroce e brutale, col quale inizia una relazione tormentata fatta di alti e bassi. Le continue offese ricevute e soprattutto la perdita, in seguito a un litigio, del bambino che aspettava convincono Lucente ad allontanarsi da lui, ma quando poco dopo, durante una battaglia, Fracasso viene ferito al volto da uno scoppio d'archibugio che lo lascia in fin di vita, e al quale infine sopravviverà al prezzo della perdita della propria bellezza, Lucente torna da lui per curarlo e comprende di amarlo più di prima.
Storia partecipante alla Sfida dei 100 baci indetta da cowboy89 sul forum di EFP

Una storia ambientata nell alto Medioevo pisano, con protagonisti di una certa rilevanza storica la principessa bizantina Teofano moglie dell imperatore germanico Ottone 2 e madre di Ottone 3, e del suo presunto amore con Gerberto d"Aurillac, precettore del figlio e futuro papa Silvestro 2.
Buona lettura

Roma, 1400
Una giovane donna, Elena, abbandona i suoi sogni e le sue passioni per rifugiarsi nella quiete apparente di un convento. Fuggita da un matrimonio combinato e un destino deciso dalla sua famiglia, si ritrova prigioniera di una nuova gabbia, quella della fede e del sacrificio. Tuttavia, la routine monastica viene sconvolta dall'arrivo di uno straniero misterioso, un uomo dal passato oscuro e dal fascino magnetico, che risveglia in lei desideri e dubbi che aveva cercato di reprimere.
Spunto: "Il peccato" (1880), Heinrich Lossow.
Romanzo composto da tre brevi capitoli.

"Tutti volevano che questo matrimonio funzionasse. I romani speravano che Ottavia con la sua dignità, intelligenza e bellezza, avrebbe salvato Roma."
Da Plutarco.
«Salute a te, Ottavia. Meravigliosa e divina bellezza!»
«Salute a te Marco.»
«Felici i miei occhi di rivederti.»
Le guance della giovane arrossirono di colpo mentre Antonio le sorrideva accarezzandole le mani.
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(Questo "libro" è frutto della mia totale fantasia, se leggete parti contrastanti con le fonti beh, è tutto normale siete nel mio piccolo mondo.)

Secondo classificato al premio nazionale di scrittura "Che Storia!"
Germania, anni '90 dell'Ottocento. Fritz Haber e Clara Immerwahr studiano chimica. Sono giovani, hanno grandi ideali, grandi quasi quanto le loro ambizioni. Ma mentre la loro Patria si avvia alla Grande Guerra, le loro vite si trovano a doversi misurare con un conflitto molto peggiore di quello bellico, irrisolvibile, nel quale nessuno detiene la Verità, tantomeno la Giustizia.
" È notevole la capacità di sintetizzare in poche pagine alcune rilevanti problematiche del Novecento, dal rapporto fra scienza e potere alla responsabilità dell'intellettuale nei confronti della società, dall'uso indiscriminato delle scoperte scientifiche non a scopo salvifico ma come armi di distruzione di massa al tema delle donne scienziato, che nel primo Novecento cominciano con fatica a conquistare posizioni nel mondo della ricerca e ad assumere il giusto ruolo che loro compete. Le "anime di gas" - ed è questo uno dei significati principali che il racconto vuole tramandare - non appartengono soltanto alla storia più drammatica dei due terribili conflitti mondiali che hanno insanguinato il Novecento, ma sono parte della nostra storia attuale, della nostra cronaca quotidiana, in cui spesso il sogno di Prometei impazziti scavalca irragionevolmente i confini dell'ovvio e del reale".

Quando il suo nome diventa improvvisamente famoso in tutta Italia, Clarice Orsini è una ragazzina di quindici anni appena, poco più di una bambina. Ha folti capelli rossi, occhi verdi a tratti malinconici; è d'animo mite, ingenua per l'età giovanissima, chiamata dal destino - o piuttosto dalle ambizioni dei famigliari - a un ruolo per cui non è pronta, a un marito che non potrà mai comprendere fino in fondo: Lorenzo de' Medici, più tardi soprannominato il Magnifico.
Ciononostante, Clarice non è debole, perché per sostenere la pressione di un marito come il suo ci vuole coraggio, tenacia e dedizione.

Nelle ombre di un regno usurpato, tra il volere degli dèi e la crudeltà degli uomini, nasce una leggenda destinata a sfidare il tempo.
Rea Silvia, vestale e figlia dell'antico re di Alba Longa, scopre di portare in grembo i figli del dio Marmar. Un destino scritto nel fuoco e nel sangue, un'eredità divina che minaccia il potere del tiranno Amulio. Rinchiusa nelle viscere della terra, sola nel suo dolore, la sua voce si perde nel buio... ma il fato non può essere fermato.
Nella notte del 21 aprile 771 a.C., tra tempeste e presagi, due gemelli vengono al mondo. Romolo e Remo. Il loro vagito squarcia il silenzio della prigionia, il primo ruggito di un impero ancora da venire.
Ma il loro cammino è solo all'inizio. Strappati alla madre, condannati a morire, saranno la natura e il destino a vegliare su di loro. Cresceranno forti, selvaggi, eredi di una stirpe dimenticata, fino al giorno in cui reclameranno il loro diritto e fonderanno la città che cambierà per sempre la storia del mondo: Roma.

Una raccolta di momenti di vita quotidiana dagli anni Sessanta agli anni Ottanta. Sono emozioni, modi di pensare e di sentire, un tipo di educazione lontani, ma al tempo stesso ancora vicini a noi. Parte della nostra storia.