Recensioni per
Una goccia di splendore
di Alkimia

Questa storia ha ottenuto 45 recensioni.
Positive : 45
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
09/06/13, ore 12:57

Preparati a un'invasione di commenti, perchè finalmente ho trovato il tempo di leggere tutto e anche di finire (oddio, messo così suona un sacco minaccioso). Ho deciso di partire da qui, perchè se poi mi metto a leggere di Nadia so che mi distraggo e finisce che mi dimentico un'altra volta di una delle storie che mi è proprio più entrata nel cuore. Il bello di Snotra è che è una donna vera e che soffre davvero come soffriamo a volte noi donne e non come una casalinga disperata (cit.). Qui, per la prima volta, l'ho vista vecchia davvero, nel senso di arresa, superata, persino un po' stanca. Come se sentisse all'improvviso il peso della crescita dei principi e anche il cambiamento di Loki. Quanto poi a lui, sono una grande fan della tua caratterizzazione. E' praticamente perfetta, complimenti!

Recensore Veterano
06/06/13, ore 17:55

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
“Una goccia di splendore” è, prima di tutto, una storia che tiene fede al titolo, perché si offre come una piccola, luminosissima perla di stile (e di trama) in una sezione che non sempre brilla quanto a originalità. Anziché fare del personaggio originale il perno di un intreccio amoroso, infatti, Alkimia dà vita a una donna – Snotra – che non ha equivalenti nel fandom: una magistra, una studiosa, un’istitutrice, non un’amica, né un’amante.
Distaccata, austera, gelosa dei propri spazi come di una libertà alimentata dai libri, Snotra è, insieme, protagonista e voce narrante di una storia che si dipana in due tempi e in due luoghi: il presente della cattività di Loki, il passato delle sue controverse origini.
Con indiscutibile bravura e uno stile aulico, ma mai eccessivo e ridondante, l’Autrice racconta l’infanzia dei principi di Asgard, concentrandosi su quello che, come i lettori ben sanno, è destinato a perdersi. Quanto colpisce (quanto, almeno, ha travolto ed emozionato la sottoscritta), è la misura perfetta con cui Alkimia unisce l’invenzione al canone, colmando ogni vuoto e colorando i pieni di sfumature inedite.
Lontanissima da una lettura apologetica di Loki, l’Autrice ne mette in luce tutte le ambiguità, sino a un finale straziante nel suo essere, insieme, inevitabile e profondamente ingiusto.
Abile nel cogliere le caratteristiche che fanno del dio degli Inganni un personaggio doppio almeno quanto affascinante, Alkimia dà, a mio avviso, il meglio di sé proprio nella caratterizzazione del suo OFC, poiché conferisce a Snotra uno spessore e una complessità rari in un universo narrativo in cui abbondano, piuttosto, irritanti Mary Sue.
Non è giovane, Snotra, non è bellissima; non è compagna, né madre: è una donna fondamentalmente sola, votata a scelte in cui il cervello sembra pesare sempre più del cuore; una donna che vede i propri pupilli diventare uomini – e uno perdersi – con la consapevolezza di aver esaurito un compito, dunque d’esser ormai consegnata alla polvere del ricordo.
Alkimia fila come una quarta Norna la storia di una vita ‘spettatrice’, che pure penetra gli eventi con una profondità che manca alle parti coinvolte; lo fa ora con solennità, ora con leggerezza, senza barocchi compiacimenti, con una levità, anzi, che, dati i temi, non manca mai di sorprendere e conquistare.
Una fanfiction, insomma, cui credo sia doveroso tributare un posto speciale in questa sezione.

Nuovo recensore
01/06/13, ore 17:37
Cap. 7:

Ti devo ringraziare. Per le meozioni che mi hai saputo regalare con questa storia, appassionante, mai banale e sempre ricca di sorprese. Mi sono affezionata ai personaggi, che hai caratterizzato molto bene, che hai reso "reali". Mi ha veramente commosso questo ultimo capitolo, forse per me un po' inatteso (speravo in un "lieto fine" con tutti vivi e felici), ma hai fatto un lavoro magnifico. Dall'inizio alla fine, la tua storia mi ha catturato.
ti chiedo scusa per le recensioni pessime e incostanti, ma come recensore sto cercando di migliorarmi :)
alla prossima

Recensore Veterano
30/05/13, ore 08:08
Cap. 7:

Non riesco ancora a credere che sia finita, come ti capita solo con quelle cose tanto belle che vorresti sul serio durassero per sempre. Mi ero legato tantissimo a Snotra, al punto che ho sofferto sinceramente per la sua morte, ma al tempo stesso credo che non ci fosse altra possibilità per lei (e forse anche per Loki). Ti faccio soprattutto i complimenti per come hai gestito il finale, perchè penso che sia una delle cose più difficili in una storia. Mi è capitato spesso di cominciare storie che mi sembravano promettenti e poi vederle perdere strda facendo tutta la loro bellezza, oppure finire con chiuse abbastanza deludenti. Questa, invece, non mi ha deluso mai, dall'inizio alla fine. Se possibile, invece, è diventata più bella una pagina dopo l'altra. Spero di trovare altre storie al suo livello, anche se mi rendo conto di pretendere probabilmente troppo. Grazie ancora di tutto.

Recensore Veterano
29/05/13, ore 20:39
Cap. 7:

T________________________________________T
Per colpa di questa storia dovrò farmi fare una plastica, perché sto così e nulla mi porta a credere che la mia faccia possa più assumere un aspetto decente. E' stata una conclusione grandiosa, un crescendo costante, epico, tragico, eppure, ancora una volta, soprattutto, immensamente umano. Ho amato in modo particolare questo Odino fatto di poche parole, che pure sono sempre quelle che contano. Un uomo saggio, arreso, disperato e un padre vinto da un destino che forse non aveva voluto subito leggere. Snotra è ENORME fino alla fine e forse la Morte è davvero l'unico 'lieto fine' per lei, perché tutto è andato troppo avanti, troppo a fondo, soprattutto, perché quella ferita possa rimarginarsi. E' grande ed esemplare nel rifiutare non il ricordo, ma di sovrapporlo al presente. E' spiazzante la lucidità con cui, nonostante tutto, riesca a rapportarsi a Loki; a vincerlo, quasi, con una forza diversa da quella che il principe conosce e pratica. E Loki, Male Necessario, alla fine perde come sempre, perché si macchia dell'unico crimine che, probabilmente, mai avrebbe voluto consumare.
Hai scritto una storia davvero esemplare, per la gestione dei tempi narrativi, per la bellezza estrema dei personaggi, per la coerenza con cui li hai portati avanti, raccontando un'intera vita. Chiedere di vederti tra le scelte è davvero il minimo (il tempo di raccogliere le idee per una recensione decente e provvedo *^*)
Grazie, grazie, grazie davvero di cuore!

Recensore Veterano
25/05/13, ore 20:53

Mannaggia a te ಥ‿ಥ Ho finito gli aggettivi, è ufficiale. Potrei appellarmi al deo della logorrea, ma ne ha abbastanza di me e non mi manda la grazia. Dovrò spremermi un po' per cavarne qualcosa di buono, perciò mi scuso sin d'ora se non dovesse esserci.
Ci stiamo avvicinando alla fine e ho come l'impressione che sia quasi completo anche il viaggio che Snotra ha percorso dentro se stessa, tornando alle radici di una storia che non è solo quella di Loki, ma anche la sua. Cresce nelle responsabilità e nel ruolo che veste alla corte di Asgard, si assume un compito ingrato e, nel fallimento di un principe maledetto, forse intravede il nodo di un senso di colpa, l'ombra di un giardino incompiuto che è metafora di una sua mancanza. Per questo, probabilmente, non sopporta nemmeno la vista di Thor: è un animale ferito che cerca rifugio tra i libri, perché sono stati i suoi primi compagni e sono interlocutori silenziosi.
Vivere con lo sguardo di Snotra una scena nota è stata un'esperienza emotiva, prima ancora che narrativa: cambia il fuoco, infatti, e cambia tutto. Luci e ombre non sono quelle che ha colto la macchina da presa e persino il clima è ancora diverso. L'ultimo atto di Loki non risparmia, alla fine, nessuno e viene spontaneo chiedersi se, in qualche modo, non avesse pensato anche a se stesso tra le vittime potenziali. E' un personaggio indecifrabile, questo tuo principe cadetto, e il suo fascino notturno è la prova della tua abilità e della sensibilità con cui hai saputo interpretarlo.
Grazie di cuore per questa perla aggiunta a una magnifica collana.

Recensore Veterano
25/05/13, ore 10:40

Ma io sono idiota: ci credi che mi ero proprio persa questa parte? Sarà che tutte le mie preferite hanno praticamente aggiornato negli stessi giorni, ma sei finita in basso e ti ho perduta. Rimedio subito (anche perchè ignoro quando marito e figlio mi regaleranno un altro giorno di vacanza come questo. E non piove!).
Snotra è una donna splendida. E’ sfaccettata e tridimensionale e tu descrivi benissimo i suoi stati d’animo anche contraddittori. Il fatto, ad esempio, che cerchi un umanissimo sollievo nel lavoro, per distrarsi da eventi che non riesce a controllare come forse vorrebbe, proprio a causa del suo coinvolgimento. Una cosa che apprezzo della sua caratterizzazione è proprio questa: non riesce mai del tutto a prendere le distanze dalle cose, però non ostacola gli eventi, non ha smanie di protagonismo o istinti da eroina. E’, in un certo senso, una di noi e forse questo me l’ha resa un personaggio davvero caro.
Lei era una donna matura, apparteneva al passato, quello era il momento della gioventù che accettava l'onere di scrivere il futuro di Asgard e quindi di tutti i Nove Regni.
Qui, per dire, secondo me si capisce benissimo che tipo sia Snotra e ti faccio anche i miei complimenti per come hai ‘pensato’ una maestra brava e autentica. Non vuole creare vincoli di dipendenza ed è prontissima a farsi da parte.
Il fatto che poi tu abbia usato il bonus del DVD… Oh, mi ha lasciato in estasi! Il dettaglio del servo è stata una trovata perfetta sia per creare l’atmosfera del momento, che per l’immedesimazione nel movie e il resto, ovviamente, è altrettanto impeccabile.
L’attenzione con cui hai descritto l’ultimo Loki, il modo in cui orchestra una trappola che, alla fine, si rivela fatale a entrambi i fratelli, non può avere aggettivi, perchè non ne ho più XD
Non vedo l’ora di leggere anche l’epilogo, pure se so che questa storia mi mancherà tantissimo.

Recensore Veterano
25/05/13, ore 09:45

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Una goccia di splendore è una piccola perla della sezione Thor e una storia che meriterebbe, a mio avviso, molta più attenzione di quella che ha ricevuto.
Non solo, infatti, è una storia incredibilmente originale, ma lo stile dell’autrice è una delle cose più belle in cui mi sia mai imbattuta: ricco, musicale, pieno di immagini straordinarie e mai ridondante per pura retorica.
La grande novità della storia è l’introduzione di un personaggio (Snotra) che, una volta tanto, non ha nessun legame romantico con Loki: ne è, infatti, solo l’istitutrice (oltre che una delle poche persone a conoscenza delle sue origini). Snotra è un personaggio a tutto tondo: donna consacrata alla scienza, distaccata, a volte fredda, nutre tuttavia non solo grande amore per i libri, ma anche per i giovani principi che gli sono stati affidati.
E’ davvero commovente muoversi tra i suoi ricordi e contrapporre il Loki del passato al Loki del futuro, vivere nella sua mente quello che poteva essere e quello che è invece diventato.
E’ una storia di grande umanità e delicatezza, che analizza aspetti inediti dei personaggi e introduce un OC magistrale.
Davvero, per me, una storia che meriterebbe il gradino più alto del podio.

Nuovo recensore
21/05/13, ore 20:59

Questa storia mi sta piacendo sempre di più :) mi ci sto quasi affezionando a Snotra, la trovo un personaggio bellissimo! ammiro come stai rendendo "reali" tutti i personaggi. ho ri-visto da poco il film in DVD e ho potuto finalmente visionare quella scena che hai citato e devo dire che mi è piaciuta tantissssimo!

OK, con le recensioni faccio schifo, ma spero ti faccia piacere che AMO la tua storia :)
aspetto con ansia la continuazione (peccato sia la fine..)
a presto!

Recensore Veterano
19/05/13, ore 20:19

Giuro che non sono, come si dice dalle mie parti, una ‘sola’, ma proprio mentre stavo per concedermi il tuo capitolo, la RL ha deciso di rendermi le cose molto complicate. E siccome io ho un rapporto di amore viscerale con questa storia, ho deciso di rimandare a un momento più propizio.
Sono in debito di aggettivi, lo ammetto, perché tutto funziona così bene e si dipana con una tale naturalezza che i miei commenti suonerebbero comunque abbastanza scialbi.
Ho trovato questo capitolo denso d’immagini bellissime (la riflessione sulla viscosità del silenzio nel buio, ad esempio), ma soprattutto amo l’umanità di una protagonista che, pur nella ricchezza delle sue sfumature e nelle sue fragilità, non perde mai quella ieratica nobiltà che è anche un fortissimo crisma del suo personaggio. Credo che Snotra riesca sempre a essere donna senza smettere mai di essere una dea. È un equilibrio narrativo che apprezzo in modo particolare, perché proietta il lettore nella narrazione sospendendone del tutto l’incredulità.
Quanto a Loki, continua a piacermi da.morire la tua ricostruzione-interpretazione del personaggio. Trovo che abbia una grandissima coerenza interna e, al contempo, omaggi alla perfezione la continuità narrativa. Il fatto che sia Snotra a filtrarlo ne valorizza le ombre e sollecita costantemente il dubbio: è colpevole o maldestro? Sta saggiando le sue reali possibilità distruttive o è solo una strategia che non è andata a buon fine?
Altro dettaglio che mi ha incantata è la parentesi, per così dire, ‘politica’; la riflessione, cioè, sul passato e sul futuro degli Asi, in rapporto ai Nove Regni e ai loro equilibri interni. Anche in questo caso ho trovato una grande cura nella costruzione della cornice narrativa e un apprezzabile sforzo mimetico: senza scendere nel dettaglio o avviare lunghi spiegoni, hai dato appieno la misura della dignità di un ruolo come quello di Padre Tutto che Odino veste non senza qualche difficoltà.
Insomma: come sempre ti rinnovo la mia gratitudine per questa storia così bella e mi scuso per non poterti offrire di meglio che un mucchio di parole senza molto senso.
Al prossimo capitolo! 。◕‿◕。

Recensore Veterano
15/05/13, ore 19:01

Questo capitolo è maestoso, il che conferma la mia prima impressione sul valore di questa storia, non solo per la novità dell'intreccio, ma anche per il ritmo che ha tutta la narrazione e i suoi bellissimi personaggi. Snotra è un vero capolavoro di caratterizzazione e il modo in cui riesce a interagire con Loki è così naturale e ben scritto che ti sembra lo script di un film. Trovo perfetto anche il tuo modo di descrivere la crescita e l'evoluzione cupa di Loki e la tensione dei suoi rapporti con gli altri, in particolare con Sif. Spero che approfondirai questo aspetto, perchè sei davvero bravissima.
Aspetto con trepidazione l'epilogo.

Nuovo recensore
05/05/13, ore 17:18

Storia veramente fantastica! Mi piace molto come hai caratterizzato i personaggi, soprattutto Loki e Snotra :) Trovo che come storia sia giusto un pochino lunga, ma è coinvolgente e va bene così ;) Aspetto fremente gli aggiornamenti! Complimenti, continua così :)

Recensore Junior
30/04/13, ore 20:01

Anche qui recupero il mio ritardo e, soprattutto, la lettura a sbafo (stampo tutto, poi devo ricordarmi di commentare, però).
Snotra è la mia preferita di sempre. Sento proprio la sua amarezza da 'insegnante' delusa e mi è pure venuto un pò di magone pensando a qualche mia vecchia prof. Loki è stupendo: in questa fanfiction lo stai tratteggiando come nel film al punto che la sto leggendo come una specie di prequel!

Recensore Junior
30/04/13, ore 00:57

Anche questo capitolo è perfetto! Mi piace davvero molto come scrivi, soprattutto lodo il fatto che non dimentichi nulla. mi spiego: nella scena in cui entrano nella cripta tu dai un richiamo ad ogni elemento che avrà rilevanza nel film. Non è un aspetto da sottovalutare, attenzioni come queste aiutano moltissimo ad integrare il racconto con l'universo del film.
Mi è piaciuta moltissimo la scena dell'arrivo di Loki al ballo. Il modo in cui l'hai descritto strisciare guardingo contro le pareti... L'ho trovato molto appropriato per un Loki ragazzino che non vuole farsi notare finché non ha capito a cosa sta andando in contro. Molto suggestivo.
Nuovamente mi trovo a lodare la citazione, azzeccatissima anche questa volta. Dopo aver terminato il capitolo l'ho riletta e mi è tremato il cuore. Davvero.
Ti offenderesti
se qualcuno ti chiamasse un tentativo?
Perfetta, non ho altre parole.

Recensore Veterano
28/04/13, ore 13:39

Ho fatto tardi *sbuffeggia*, ma tu sei il mio dolcino. Ti lascio per ultima, come da bambina mettevo in un angolo del piatto le patatine, perché erano la cosa che mi piaceva di più (fine dell’Amarcord imbarazzante e mai richiesto).
Come già in occasione della prima full-immersion, ad avvincermi è lo spessore dei personaggi: quelli del cast originale e ancor più la tua Snotra. Pochi gesti, parole misurate, ma sempre eloquenti, per raccontare la delusione, l’amarezza, l’incredulità o forse una consapevolezza che non voleva trovare voce. Sarà poi che Thor è il mio preferito, ma non posso che ringraziare per il bel ritratto che gli hai destinato, pieno com’è, insieme, di dignità e di dolore.
Sempre magnifico questo Loki, pieno di ombre e di non detti. Solo un piccolo appunto ‘culturale’, chiamiamolo così: Odino (sia nella mitologia che nel mondo Marvel) disprezza Loki per la pratica magica, perché è un’arte che la cultura delle genti scandinave associa alla donna (magia e medicina sono arti solo femminili, tant’è che gli uomini che le praticano sono chiamati ‘ergi’, l’equivalente del nostro ‘frocio’ ^////^), dunque trovo poco ‘probabile’ che abbia da subito un atteggiamento ‘tollerante’, mettiamola così. D’altra parte è vero pure che è un valido strumento di guerra, perciò l’equilibrio, in qualche modo, mi sembra ancora perfetto.
Non mi aspettavo anche un ritratto di Sigyn, ma l’ho gradito, soprattutto la sua delicatezza che controbilancia il notturno del principe. L’ho trovata molto fedele anche al comic e mi sorprende sempre leggere che non ne sei una cultrice: hai comunque un’immaginazione felice e attenta al dettaglio che colma con facilità le lacune.
Grazie ancora una volta per questa meraviglia e tanta ispirazione <3