Recensioni per
Solo storie, nessun nome
di Rosmary

Questa storia ha ottenuto 65 recensioni.
Positive : 65
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
10/08/20, ore 17:17
Cap. 6:

Ciao, Ros ♥︎

È tipo la terza volta che inizio questa recensione, vengo sempre interrotta, spero di riuscire a finirla 💪🏻 
Entro subito nel "vivo" buttandoti lì il mio pronostico, cioè che la coppia canon da te descritta sia la Tom/Merope. Per un attimo, ad una prima lettura, avevo pensato ad una Helena/Barone (forse per il riferimento alle catene del titolo), ma poi la notte ha portato consiglio e oggi ho avuto modo di rileggere e riflettere su alcuni elementi (dovesse poi rivelarsi una Helena/Barone, sono pronta a mettermi sui cieci XD).

Innanzitutto penso che il narratore sia Tom, e lo si evince perché chi è in una situazione di coercizione è proprio il narratore. Nella prima parte si fa riferimento ad un "rifiuto", quindi Tom che rifiuta di amare Merope e stare con lei, e infatti Merope si "incavola". I bagliori sinistri nei palmi potrebbero fare riferimento alla magia che Tom scorge in Merope, forse nella bacchetta che lei stringe in mano? Invece le "nenie" potrebbero essere gli incantesimi che Merope scaglia su Tom. Il "brillio d'orgoglio" potrebbe riferirsi al carattere e all'indole di Tom, che era davvero poco poco sicuro di sè (XD).

E niente, a prescindere dal risultato, ho amato questa drabble e mi sa che curioserò anche il resto della raccolta, appena posso ♥︎

Un bacione, Marti ♥︎

ps ti aspetto in chat su FB per il risultato 👀

Recensore Junior
10/08/20, ore 15:15
Cap. 6:

Duuunque, eccomi qua, con le idee ancora confuse ma la consapevolezza che tanto non ne verrò mai a capo.
La mia primissima ipotesi, leggendo questa storia, è stata Merope/Tom, dal punto di vista di Tom: sappiamo che lui è stato imbrogliato con un filtro d’amore, quindi ho immaginato che questa drabble si collocasse in uno dei pochissimi momenti di lucidità, quando l’effetto del filtro svanisce e Merope è in procinto di somministrargliene un altro. Mi ero focalizzata soprattutto sul concetto di libertà – libertà che Merope gli nega –, sulle dita ruvide (Merope è stata ridotta quasi ad una schiava dalla sua famiglia, ad una “lavoratrice”) e sul verbo “ingoiare”, immaginando le suppliche andassero giù con un altro filtro.
Poi, però, c’erano altri dettagli che proprio non riuscivo ad incastrare nel quadro, quindi ho rimesso tutto in discussione. Adesso, sono contrata sull’Helena/Barone e ti farà ridere sapere come ci sono arrivata!
Nella descrizione delle storia citi una certa GinervaCorvino, dove quel “Corvino”, mi ha portata a pensare a Corvonero e, dunque, a Priscilla. Poi, tra quello e “catene”, ho avuto una sorta di rivelazione divina.
La Merope/Tom mi desta ancora qualche sospetto, però con l’Helena/Barone i dettagli si incastrano molto meglio: la brama che si trasforma in furia dopo il suo rifiuto, ad esempio, o il bagliore del pugnale che stringe tra le mani. L’orgoglio negli occhi di Helena è, forse, per non aver ceduto, per aver scelto la libertà – una libertà per cui è stata ingiustamente punita (da qui vedo un richiamo alle “catene” del titolo, anche se queste riesco a ricollegarle meglio al Barone!).
È una coppia di cui non ho MAI letto, quindi sinceramente penso che senza quella GinevraCorvino non ci sarei mai arrivata! E sono loro la mia risposta definitiva – sono curiosissima di sapere se io ci abbia preso o meno!
Ti faccio i miei complimenti per questa drabble che, oltre ad avermi fatta scervellare, mi è piaciuta moltissimo!
Un abbraccio❤️

Recensore Master
10/08/20, ore 15:04
Cap. 6:

Ciao, Rosmary!
Mi butto, perché continuare a rimuginare non credo sia utile.
Leggendo la drabble ho subito pensato che si trattasse di una Barone/Helena e, contemporaneamente, mi sono convinta che si trattasse di un inganno.
Eppure, eppure, eppure, sono qui e confermo la mia prima impressione: continuo a pensare che siano il Barone e Helena.
C'è il rifiuto, ci sono le catene... ma soprattutto, la mia interpretazione si gioca sui bagliori sinistri scorti nel palmo altrui: magari mi sbaglio ed è tutt'altro, ma io li ho associati all'essere un fantasma.

In ogni caso, sei stata brava, la struttura della drabble mi piace e a prescindere dalla soluzione instilla non pochi dubbi, ogni dettaglio si presta a differenti interpretazioni, potenzialmente!

Un bacio, a presto (fammi sapere!),
Mari

Recensore Master
10/08/20, ore 11:55
Cap. 6:

Ciao!

Dunque, su questa ho riflettuto molto perché è il tipo di drabble in cui ogni parola può nascondere una chiave, un indizio o anche un secondo significato. Il mio primissimo pensiero è stato per la Barone/Helena: le catene potevano rappresentare quelle che lui porta da fantasma, la scena poteva essere quella dell'uccisione di Helena, il "bagliore sinistro" rappresenta il coltello e così via.

E però, per qualche ragione questa associazione immediata non mi convinceva. Forse perché troppo immediata, forse per l'uso di alcune parole (il bagliore che "sfiora" quando dovrebbe piuttosto colpire, se davvero si tratta del coltello). E poi mi è tornata in mente un'altra coppia la cui vita ruota attorno alla privazione di libertà: Tom/Merope. In questo caso la vittima è lui, gli occhi bramosi e supplichevoli sono quelli di lei, e il "bagliore" è quello della pozione d'amore (un amore ipocrita, perché pronto a sacrificare la libertà dell'amato pur di essere vissuto).

Insomma, probabilmente mi sto facendo migliaia di viaggi mentali e vedo cose che non esistono e dovrei semplicemente andare per la risposta più immediata, ma no. Una parte di me legge Tom/Merope in tutto questo, perciò vado con quella.

Complimenti!

Recensore Master
10/08/20, ore 00:58
Cap. 6:

Ciao Rosmary, che bella la tua drabble.
Mi sto lambiccando da quando hai pubblicato la tua drabble su quelli che possono essere i personaggi. Secondo me, è il litigio tra Lily e Severus e la coppia è Lily/James.
James osserva al litigio, vede la brama di Severus, il modo in cui accusa e insulta Lily e il rifiuto di lei con quel "No."
Ho anche pensato a una Bellatrix/Rodolphus, ma è talmente accennata che collegarla a una caratterizzazione mi sembra difficile. Avevo pensato anche ad Albus e Gellert, ma alla fine credo che sia una James/Lily.
Ci ho preso?
Un bacio
Sev

Recensore Veterano
10/08/20, ore 00:29
Cap. 6:

Basta.
Sciolgo le mie riserve dopo aver finito la Coca cola e ti espongo la mia unica soluzione, posto che, come direbbe un personaggio di nostra conoscenza, non è che abbia molte alternative il che mi mortifica anche perché, se non dovessi prenderla, vorrebbe dire che ho preso una cantonata apocalittica.

Dal primo momento la coppia a cui ho pensato sono stati il Barone ed Helena Corvonero.

Ora ti enuncio quali sono i miei indizi:
1. Il rifiuto su cui si basa la tragicità della morte di Helena che si rifiuta di seguire il Barone e, quindi, quel no ripetuto più volte.
2. La brama che si tramuta in furia perché il Barone, da sempre innamorato di lei, la uccide per la rabbia causata da quel rifiuto. Anche il modo in cui descrivi il cambiamento di atteggiamento (dita in lacci, labbra in accusatrici)
3. Il bagliore sinistro del pugnale con cui lui la uccide.
4. Il riferimento ai peccati che sono fiere ingorde e divorano perché è da un peccato di Helena, ossia il furto del diadema, che ha origine questa vicenda.
5. La libertà di cui è privata Helena ma lo stesso Barone che anche nella morte porta le catene (da qui il titolo).
6. Non so perché ma il riferimento alla terra senza giustizia mi ha fatto anche pensare alla circostanza per cui Helena muore lontana da casa.

Okay. Se non altro ho argomentato!
La riserva è sciolta. Fammi sapere se devo cambiare casa per lo Smistamento 😂🙈

Recensore Master
09/08/20, ore 22:15
Cap. 6:

Ciao Rosmary! La tua drabble - scritta con quel tuo tipico tocco di poeticità, dove le parole hanno un significato ma potrebbero averne altri cento - è sicuramente interessante. Appena l'ho letta ho avuto un'idea, poi ho cercato di pensare ad altro pensando che forse si trattava di un "tranello" e mi è venuta un'altra lettura forse più semplice, per cui alla fine non sapevo più quale delle due ipotesi fosse il tranello! ahahah
Ho pensato prima di tutto ad Albus e Gellert per via della brama - rimando allo Specchio delle Brame in cui Albus continua a vedere Gellert - e in definitiva quello che hai raccontato mi sembrava proprio la visione nello specchio. Gellert tenta di portarlo dalla sua e di riconciliarsi, ma Albus è fermo nel suo rifiuto, portando dunque alla loro battaglia definitiva. La libertà non è un peccato – eppure. Questa frase mi ha fatto pensare al rimorso di Albus, uomo libero, che però si tormenta per quello che è successo ad Ariana. Le catene, infine, potevano rimandare alla prigionia di Gellert e allo stesso tempo al legame che sempre Albus avrà con lui.
A una seconda lettura mi sono però convinta che si tratta del Barone Sanguinario e di Helena, in particolare perchè rende benissimo il momento in cui lui riesce a trovarla, lei nega di tornare a casa scatenando la sua furia e allora lui la uccide. Mi ha convinta quel "bagliori sinistri" che poi sfiorano il personaggio - metafora dell'arma dell'omicidio. In questo caso, la frase sulla libertà è legata alla fuga appunto di Helena considerata dagli altri un peccato e per cui viene "punita". Le catene, invece, rimandano al Barone e anche all'assenza di libertà di Helena.
Voto Helena/Barone perchè riesco a trovare una corrispondenza su tutto, ma lo faccio con titubanza.
Detto questo, se sono Albus e Gellert piangerò.
 

Recensore Master
13/03/20, ore 22:07

Ciao, Rosmary!
Accorgendomi di aver saltato l'ultimo capitolo di questa raccolta, ho deciso di porre rimedio.
Al pari di altri tasselli che compongono "Solo storie, nessun nome", anche il presente brilla per originalità; devo ammettere che, inizialmente, il titolo mi ha tratto in inganno.
A primo acchito, infatti, ho subito pensato alla Mappa del Malandrino, salvo poi ricredermi in corso di lettura: i continui rimandi agli atti di mordere, masticare, assaporare, nonché il fondamentale accenno al "sangue che dal naso colò" mi hanno infine condotto al Torrone Sanguinolento – ah, le merendine marinare! Mi avrebbero salvato da più di un'insufficienza in fisica XD. 
Geniale, davvero geniale: una degna "ode" alle mirabolanti invenzioni di Fred e George! La rima, poi, contribuisce in maniera fondamentale a dare un tono allegro e irriverente alla scritto.
Complimenti (anche per la posizione in classifica)!
A presto, 
Irene 

 

Nuovo recensore
25/01/20, ore 23:59

Questa è stata la mia preferita, di tutto il contest. Non me ne vogliano gli altri partecipanti, ma questa drabble me la sarei ricamata a punto croce e appesa in camera. L'idea del destinatario è stata ottima, ed è anche il tipo di "romanticismo" che piace a me: nessuna passione può essere più profonda di quella di uno studente svogliato verso la sua merendina marinara. Posso solo sperare che qualche studente abbia trovato il coraggio di declamarla ad alta voce, in piedi su uno dei tavoli della Sala Grande, perché è epica abbastanza da far venire voglia di farlo. Incita più questa drabble del discorso di Aragorn prima della grande battaglia.
Anche il delicato equilibro della difficoltà dell'indovinello è perfettamente rispettato: puoi arrivarci, puoi arrivarci senza ammattire troppo, ma il livello di difficoltà è tale da darti una certa soddisfazione, quando ci azzecchi.
In conclusione, quindi: complimenti!

Recensore Master
23/01/20, ore 14:51

Ciao, passo di qua per lo scambio a catena.
Non ho scelto questo perché fosse il più corto - tornerò sulla questione -, semplicemente ho trovato stupenda questa idea.
Già so che la recensione sarà più lunga della tua descrizione, ma in effetti ci vuole poco... ciò non significa che non valga la pena leggerlo, anzi - ed anche qui tornerò più avanti, altrimenti mi perdo - .
La cosa più bella è proprio l'idea. Questo scrivere di un personaggio senza nominarlo trovo sia innovativo e impegnativo. Innanzitutto il lettore non si limita ad un'azione passiva, ma è costretto a ragionarci sopra, il che a mio parere è l'ideale per quei lettori distratti che a volte devono tornare indietro - me compresa.
Già la partecipazione a questo tipo di contest ti attribuisce del merito. Resta comunque un terreno scivoloso, per certi versi, ma te in pochissime parole hai saltato le difficoltà a piè pari.
Ho riconosciuto subito la McGranitt - una dei miei preferiti - da come indichi i suoi ragazzi. Mi è sempre apparsa come un personaggio retto e quadrato, fedele e giusto, socievole al punto giusto, dai modi squisiti, molto, molto materna. Si comporta esattamente come un genitore, affezionandosi ai suoi alunni. Il preside perfetto.
Straordinario come tu abbia saputo rendere l'idea e restituire l'immagine del personaggio descritto in appena 90 parole (ho contato bene?). Straordinario.
La pecca maggiore è il fatto che sia davvero corta. Mi sarebbe piaciuto fosse stata più lunga, dato che è stato un piacere leggerla.
Continuerò sicuramente a leggere anche gli altri "capitoli": la questione è davvero interessante!
Sul fatto della qualità, ho imparato con la tua descrizione che uno scritto corto può essere molto più espressivo di un lungo capitolo. Importante è stata l'espressività che hai ottenuto grazie ad un uso delle parole azzeccato.
Complimenti ancora.
Alla prossima.

- A.

Recensore Master
18/01/20, ore 10:27

Ciao :-)
Questa drabble è molto bella! Ed è una di quelle che mi ha spiazzato di più: ero certa che parlasse dei gemelli Weasley ahaahahah sì, lo so non ci sono andata lontanissima... Però sono la soliya distratta: se avessi fatto più attenzione forse avrei capito che il soggetto era un oggetto e non una persona! O forse no, ero troppo convinta...
Per esempio la prima strofa con il senno di poi mi rendo conto che parla di un oggetto visto che parla di sapore, ma io l'avevo inteso in senso più metaforico che letterale. Comunque ciò che mi ha portato fuori strada è stato "con te scopre l'al di là": ho pensato a una persona che non c'è e, siccome nell'ultima storia ho riconosciuto gli effetti del torrone sanguinolento, ho pensato a Fred.
Nella seconda strofa, i primi versi li ho intesi come la descrizione di un bacio.
In generale ho capito così: Angelina parla a distanza di tempo di un bacio dato a Fred dopo aver saltato una lezione grazie al torrone sanguinolento.
Sì, sono un disastro negli indovinelli aahahahhah Però è stato divertente!
Complimenti per il soggetto scelto e per la drabble che è molto carina ;-)
A presto,
Carme93

Recensore Master
15/01/20, ore 10:31

Ciao Rosmary! Questa drabble mi è piaciuta da morire sotto ogni punto di vista: scelta del destinatario, caratterizzazione, titolo, resa stilistica. La cosa che ho adorato di più è questo sapore rétro che permea le righe, è veramente d'effetto perché crea un contrasto interessante in relazione al destinatario del biglietto. Si parla del Torrone Sanguinolento, una Merendina Marinara creata da due menti malandrine tutt'altro che inclini alla poesia d'altri tempi: l'effetto comico è fantastico! Per tutto il tempo ho immaginato diversi studenti dedicare questo biglietto d'amore al Torrone sospirando come poeti stilnovisti di fronte a una donna angelicata e irraggiungibile — anche se qui sono tutti riusciti a baciarla!
"il tempo d’un malore,
finto – s’intende – stillava l’amore": questa è la mia parte preferita, la resa stilistica è molto efficace perché leghi "finto" sia a "malore" — rimandando al'effetto del Torrone — che a "amore", rivelando l'indizio più sottile e al tempo stesso più importante, cioè che non si parla di un vero amore nei confronti di una persona. È bellissimo vedere questa cura e ricchezza di significati in un testo così breve! E poi ho adorato in particolare anche la resta stillistica di "canta al mio tesoro questi versi preziosi", perché mi ha ricordato la solennità del proemio dell'Iliade che inizia con "Cantami o diva l'ira funesta del pelide Achille". Hai dato alla drabble un sapore rétro, nostalgico, sospirante, ma al tempo stesso buffo e divertente. Adorando quei pazzi dei gemelli, poi, credo tu abbia reso loro giustizia nel modo migliore con questa dedica tanto sentita nei confronti di una loro creazione!
Complimenti e alla prossima!

Recensore Master
08/01/20, ore 11:54

Valutazioni del contest "Personaggi da indovinare – Be My Valentine Edition"

GRAMMATICA E RESA STILISTICA: 9,75/10
Comincio col dire che non ho trovato nemmeno la più piccola traccia di errori grammaticali o refusi il che, in una drabble, è sempre un’ottima cosa.
Per quanto riguarda lo stile di questa storia, mi hai stregato: ho adorato il modo in cui hai saputo fondere una vena molto ironica e brillante, capace di strapparmi in più punti una risata, con un registro apparentemente aulico e curato. Davvero, hai creato un connubio originalissimo e molto divertente, che si fa leggere con un piacere immenso e che, a mio parere, si coniuga anche molto bene con alcuni passaggi della saga; la stessa lettera di Ginny, con risultati tragicomici, è una poesia che cerca di essere ricercata (ottenendo poi risultati desolanti, ma questo è un altro discorso), e, in generale, il tutto secondo me ha quell’aura di antica “sacralità dissacrata”, non so bene come spiegare, quell’irriverenza che si nasconde dietro stilemi più classici che mi ricordano molti momenti secondari della saga.
Hai secondo me gestito nel miglior modo possibile l’impostazione poetica: non sono una grandissima esperta di poesie, ma credo che tu abbia fatto davvero un grandissimo lavoro: al di là del contenuto vagamente dissacrante e molto divertente, il testo è curatissimo, e risulta in ogni sua parte perfettamente coerente. Sei riuscita a mantenere un ottimo schema metrico: le rime, oggi come oggi, rischiano di essere un espediente difficile da gestire, perché ormai siamo tanto abituati al verso libero (almeno, parlo in maniera profana da “lettrice di poesia della domenica”), che rischiamo di avvertire uno schema più preciso come qualcosa di rigido e artificioso. in questo caso, però, le tue rime sono molto fluide, hanno un ritmo che culla e trascina, e a fine lettura si è proprio appagati. Certo, l’atmosfera generale, sia per la struttura del testo (che, inizialmente, mi era quasi sembrato un sonetto) che per le costruzioni vere e proprie dei versi, oltre che per alcune scelte lessicali, è volutamente arcaicizzante, si rifà a stilemi classicheggianti, ma è un richiamo esplicito e molto giocoso, e, soprattutto, va a creare un contrasto perfettamente costruito con l’argomento trattato, ed è una scelta secondo me perfettamente riuscita.
L’unico passaggio che non mi ha del tutto convinta (ma sono passati davvero troppi anni da quando ho studiato qualche poesia, e ora leggo più che altro poesia contemporanea, quindi magari si tratta di una scelta retorica ben motivata che io non sto cogliendo e, in questo caso, ti chiedo scusa) è “Solo pochi minuti, il tempo d’un malore, /finto – s’intende – stillava l’amore, che /convinse il mio cuore a giurarti il favore”: non sono del tutto convinta della tua scelta di spezzare il verso dopo il “che”. Non so, forse in quel punto avrei preferito una successione di tre rime baciate, mi sarebbe sembrata una soluzione più musicale.
In ogni caso, credo che tu abbia fatto un lavoro fantastico: non è affatto facile mantenere una certa serietà nella struttura scrivendo di contenuti tanto divertenti, ma tu ci sei riuscita perfettamente.


COSTRUZIONE DELL’ENIGMA: 18,5/20
Anche qui, secondo me, hai fatto davvero un ottimo lavoro: innanzitutto, ho apprezzato tantissimo il fatto che, pur avendo scelto un destinatario impersonale, tu sia riuscita a interpretare tanto bene il filo conduttore del contest. Anche senza l’esplicito riferimento a San Valentino, sarebbe stato chiarissimo che il tuo era un biglietto d’amore, una dichiarazione di infinita stima e ringraziamento. Inoltre, sei riuscita a trovare il modo di aggiungere anche un esplicito riferimento a San Valentino, e la cosa mi è piaciuta moltissimo perché, invece di andare a calcare la mano in maniera un po’ artificiosa, hai inserito questo riferimento in maniera molto naturale, anzi, direi funzionale alla trama. Insomma, non era affatto una sfida semplice, ma tu hai fatto un ottimo lavoro.
Anche l’enigma in sé, secondo me, è costruito molto bene, soprattutto perché va a ricercare un “destinatario” molto particolare e specifico, che non tutti possono avere vivido in mente (a una prima lettura, avevo sicuramente individuato una Merendina Marinara, ma non le ricordavo tutte, quindi non avrei saputo fare il nome del Torrone Sanguinolento senza una ricerca online). Gli indizi per arrivare comunque alla soluzione ci sono, e forse non sono nemmeno particolarmente nascosti, ma quello che ho particolarmente apprezzato è stato il modo in cui li hai presentati: tutto è funzionale a raccontare comunque una storia, un qualcosa che, anche lontano dal contest, si regge perfettamente in piedi.
Insomma, non è una cosa da poco, ma sei riuscita a calare in un contesto narrativo la descrizione di un oggetto, rendendo evidenti le sue caratteristiche e i suoi scopi (il fatto che sia qualcosa che si mangia, che ha come effetto una epistassi e che ha come scopo donare la libertà agli studenti svogliati), dando anche un bel background non solo alla voce narrante, ma anche a tutto il contesto in cui si cala il Torrone, con il riferimento alla sua “reputazione” in tutta la scuola e al rispetto che per lui provano anche gli altri studenti.
L’unico motivo per cui non ti ho assegnato il punteggio pieno è che, pur trattandosi effettivamente di un oggetto molto secondario nella trama, e quindi non del tutto immediato, alla fine la sua descrizione si è rivelata abbastanza esplicita (non che questo sia un difetto in generale, perché credo comunque che, per il tipo di struttura che hai dato alla tua storia, ogni passaggio fosse del tutto funzionale).


IC E CARATTERIZZAZIONE DEI PERSONAGGI: 10/10
Anche qui ammetto di essermi trovata un po’ in difficoltà: valutare l’introspezione e l’aderenza al canon di un oggetto non è esattamente un compito semplice, ma credo che, al limite del possibile, tu abbia fatto un ottimo lavoro. Più che altro perché, oltre ad aver descritto bene le caratteristiche più specifiche del Torrone Sanguinolento, sei riuscita a rendere molto bene “lo spirito” di una Merendina Marinara e quindi, di riflesso, dei gemelli Weasley: ce li vedo proprio a considerare le proprie creazioni come dei tesori, come i trionfanti liberatori dal tedio delle lezioni. Insomma, anche se non sono presenti direttamente, ci ho rivisto molto di loro, perché il tono con cui quest’autrice misteriosa ha parlato del Torrone mi ha ricordato quello ironico e al tempo stesso aulico con cui i gemelli hanno descritto la Mappa del Malandrino a Harry.
Inoltre, pur non essendo la voce narrante un personaggio identificabile nella saga, mi è piaciuto molto il fatto che anche lei fosse molto ben caratterizzata e riconoscibile: in lei si rivedono tutte quelle generazioni di studenti che ricercando un po’ di libertà malandrina, una fuga dalle lezioni, un modo per marinare la scuola. La sua è una voce vivace e originale, freschissima, che ha contribuito a dare molto spessore a tutta la storia.
Insomma, pur essendo una storia dove i personaggi veri e propri sono quasi del tutto assenti, sei riuscita a fare un lavoro egregio anche sotto questo punto di vista, il che dev’essere una specie di record.


TITOLO: 5/5
Il titolo mi è piaciuto tantissimo, soprattutto perché, inizialmente, potrebbe risultare quasi fuorviante: l’aggettivo “malandrino”, nella saga, non può ovviamente avere una connotazione neutrale, dunque mi è piaciuto molto come tu lo abbia usato in una storia che, a ben guardare, dei “veri” Malandrini proprio non parla. Eppure, arrivati in fondo alla storia, il titolo non può che sembrare perfetto: la libertà donata dal Torrone Sanguinolento è malandrina perché frutto di un inganno, è fraudolenta, ma al tempo stesso rientra perfettamente in quel tipo di libertà che i Malandrini avrebbero apprezzato. E poi, i gemelli Weasley sono un po’ gli eredi dei Malandrini, questo viene ripetuto più meno esplicitamente anche nei libri più di una volta, quindi non è affatto sbagliato considerare una loro creazione come qualcosa di malandrino.
Però, soprattutto in un contest ad enigmi, è molto bello che il titolo, pur essendo lui stesso un indizio, possa a una prima lettura portare fuori strada.
Oltretutto, a prescindere da tutti i ragionamenti che un contest del genere richiede per sua natura, ho trovato molto carino intitolare la storia alla libertà: alla fine, il Torrone esiste per donare agli studenti un po’ di libertà, quindi trovo il titolo particolarmente indicato e calato sul contesto della storia, pur non essendo eccessivamente esplicito.


GRADIMENTO PERSONALE: 5/5
La storia, ormai lo avrai capito, mi è piaciuta davvero moltissimo: l’ho trovata molto fresca e originale, mi ha strappato una bella risata e mi ha messo di buonumore, ma non si tratta di una storia sciocca. È evidente la cura che hai impiegato nella scrittura: è evidente dallo stile e da un saggio impiego di rime e versi, ed è evidente dal modo in cui hai costruito il tutto.
Ho particolarmente apprezzato l’estro nel riuscire a scrivere un vero e proprio biglietto di San Valentino destinato a un oggetto, soprattutto perché lo hai fatto mantenendo molta coerenza credibilità.
In questo contest a volte si è tentati di scegliere a prescindere dei soggetti particolarmente assurdi e astrusi, il che, in un certo senso, è sensato, ma il rischio di spingersi troppo in là, non riuscendo a dare pienamente senso alla storia, fuori dai confini del contest, è molto concreto, ma tu sei riuscita a evitare questo rischio.
Insomma, brava davvero, questa storia mi ha proprio conquistata.


TOTALE: 48,25/50

Recensore Master
07/01/20, ore 15:49

Ciao Rosmary, le tue storie non deludono davvero mai e, anzi, non posso che complimentarmi con te per l'aver addirittura scritto in rima.
La tua è stata una delle drabble con il destinatario più facile da svelare, nonostante questo trovo che sia una delle più deliziose... perdona il gioco di parole, anche se non sappiamo bene che sapore abbia il Torrone Sanguinolento, sarà buono?
Mi piace immaginare che la storia sia stata scritta da uno degli eredi del clan Weasley-Potter, fieri di essere imparentati con gli inventori di queste meraviglie e, soprattutto, pronti a condividerle con i compagni di scuola anche se immagino che la povera preside McGranitt non ne sia affatto felice.
Il titolo è assolutamente perfetto, adoro il richiamo agli originali Malandrini di Hogwarts e ai loro più che degni eredi.
A presto!
Francy

Recensore Master
07/01/20, ore 13:47

cara Rosmary, eccomi qui
che dire? subito la cosa fondamentale: credo che il primo posto se lo giochino questa tua drabble e quella su Fiorenzo, e basta. Hai scritto una vera poesia, tenera e divertente come deve essere, visto che si parla di dolci, giochi magari un po' dispettosi e bambini che saltano la scuola. Credo che tu per prima abbia avuto piacere di scriverla "in sè", oltre che partecipare al contest; sei stata davvero brava, è deliziosa... il che è appropriato! per altro sei una delle 3 buone, quelle che hanno offerto una soluzione comprensibile ad #asinobamba... quindi..
baci caramellati,
Setsy