Recensioni per
Café Coeur Bleu
di Carlos Olivera

Questa storia ha ottenuto 10 recensioni.
Positive : 10
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
27/01/15, ore 21:09
Cap. 8:

Una ripresa breve, un po' sognante, sospesa come l'atmosfera sul lago. Alicia pare dovrà ricredersi, circa la mancanza di attenzioni. E con una discreta sorpresa, dopo tutto!
L'idea di una ripartenza che dia anche la possibilità ad altri di unirsi al progetto non è affatto male. Sono curiosa di scoprire cosa ne uscirà. Quindi anche gli altri sono avvertiti: le correzioni colpiranno anche loro!
Appunti:
-"all’uniforme Alicia": manca la virgola dopo "uniforme";
-"spasimasse ... spasimanti", "coccola così, ... così brutta cosa.": ripetizioni.
Alla prossima!

Recensore Junior
30/06/14, ore 11:33

Questa storia ha pertecipato al Sour-comedy Prompt Contest indetto da Franda sul forum di EFP ricevendo il seguente commento:
 

  • Grammatica e sintassi: la storia è sostanzialmente corretta, non vi sono errori gravi e diffusi ma soltanto qualche refuso minimo che vado subito ad indicare.
    “Si  trattava senza dubbio di un locale esclusivo”, “con  solo un piccolo carrello” e “passavano praticamente tutto il  giorno a catturare gli sguardi rapiti delle clienti” tutte doppie spaziature.
    “il leggero strato di cipria che le ricopriva le gote” e “è come se non riuscissi a identificare la bufera” avrebbero dovuto essere maiuscole.
    “costringendolo a restare in silenio” era “silenzio”
    “Sarai anche la persona più fortunata che abbia mai conosciuta” dovrebbe essere “conosciuto”.
    “eremo i gioia e di quiete” era “di”.
    “Perché di pensiero di doverlo lasciare la metteva così in ansia” era “il”.
    “ma  ciò nonostante le nostre giornate sono scandite da orari ben precisi” di nuovo una doppia spaziatura.
    Il resto, come ho già detto, è impeccabile.

    Lessico: il registro che hai utilizzato si adatta perfettamente alla narrazione fresca e priva di pretese auliche che hai adottato e sono davvero pochi gli appunti che posso farti.
    “quasi la spaventava il pensiero che per i prossimi tre anni avrebbe vissuto in un posto simile” penso sarebbe meglio utilizzare “successivi”.
    “che le garantisse un reddito ponderato alle ore di lavoro” credo che il termine più corretto sia “proporzionato”.
    “Sorgeva al centro di un piccolo piazzale” la parola piazzale non da l‘idea di una fiabesca radura in riva al lago, ma di cemento e parcheggio per auto, lo sostituirei con le parola “radura”.
    A costo di ripetermi, queste sono le uniche cose che mi premeva farti notare, penso che tu abbia fatto davvero un ottimo lavoro attenendoti ad un determinato registro senza ricercare delle raffinatezze eccessive che avrebbero appesantito il racconto.

    Stile: la prima cosa che salta all’occhio è la grande quantità di rientri del testo che hai utilizzato; il rientro è uno strumento importante per lo scrittore perché va a sottolineare l’inizio di un determinato paragrafo per andare ad evidenziare il fatto che sia cambiato qualcosa (per esempio il punto di vista del narratore, o che è passato del tempo, o che sì è in un altro luogo), utilizzarlo ogni volta che si va a capo fa sì che, in sostanza, quasi tutti i periodi appaiano “evidenziati”. Insieme a questo ho notato che non utilizzi mai la spaziatura doppia, le frasi si seguono una strettamente accanto all’altra, non vi è mai una paura tra un paragrafo e l’altro e quasi non c’è del tutto una divisione in paragrafi; il mio consiglio è di porre più attenzione nell’utilizzo delle spaziature e di utilizzare il rientro soltanto quando è davvero necessario (quindi non ogni volta che si va a capo).
    Per quanto concerne l’esposizione, è fluida e si fa leggere senza alcuna fatica, tuttavia ho natato che in alcuni punti perdi di brillantezza e il flow rallenta rispetto ad altre parti decisamente più scorrevoli; vado ad indicarti le parti in cui, a parer mio, ci si incaglia di più.
    “Per ottenere la borsa di studio che le avrebbe permesso di frequentare l’Università Aurora aveva dovuto sputare sangue, spaccandosi la testa sui libri per mesi e mesi mentre aiutando nel contempo i suoi genitori a mandare avanti il loro piccolo ristorante di fronte alla stazione, come aveva sempre fatto praticamente dal giorno in cui aveva imparato a camminare” questa frase è troppo lunga e credo che l’utilizzo che hai fatto del gerundio non sia del tutto corretto, io la porrei così “Per ottenere la borsa di studio che le avrebbe permesso di frequentare l’università Aurora aveva dovuto sputare sangue: si era spaccata la testa sui libri per mesi e mesi aiutando nel contempo i suoi genitori nel piccolo ristorante di famiglia di fronte alla stazione – come aveva fatto dal giorno in cui aveva imparato a camminare”. L’assenza di – è un’altra cosa che ho notato, pura apparendo un po’ ostici, i trattini sono utilissimi per dare un buon ritmo alla frase e vanno a sostituire le parentesi (generalmente molto sconsigliate in narrativa).
    “e qualche volta andava talvolta in giro, a volte per locali a volte semplicemente a fare una passeggiata in centro” vi sono più ripetizioni del concetto, io la terrei come “e talvolta andava in giro per locali o semplicemente a fare una passeggiata in centro”.
    “e come Alicia ambiva a godersi la vita senza dimenticare i propri obiettivi” credo che “come Alicia” funzionerebbe meglio come inciso, altrimenti sembra l’inizio di un paragone.
    “Preparò la crema di nocciole, unendo la panna cotta e semiliquida pasta di nocciola” trovo che questa frase non suoni granché bene, penso sarebbe meglio così “unendo panna cotta e pasta di nocciola semiliquida”.
    “Si tratta certamente di una prova importante, ma nonostante ciò che vi comportiate né più né meno che con qualsiasi altro ospite” ho trovato questo periodo di difficile comprensione, lo semplificherei così “ma nonostante ciò vorrei che vi comportaste come con qualsiasi altro ospite”.
    “Io e mia prendemmo a litigare” penso che tu abbia dimenticato al parola “moglie”.
    “Kathyusha spostò una ciocca di capelli, slanciandosi il lungo tacco” credo tu intendessi “slacciandosi” ma anche in questo caso non si slaccia “un tacco” ma “una scarpa con il tacco” la prima è un’espressione alquanto gergale e che comunque non si adatta all’azione in questione.
    “ma Claudio aveva sempre tutti a meditare bene” credo tu abbia omesso il verbo “invitato”.

    Trama: la trama segue uno sviluppo molto interessante avvicinandosi al racconto corale ma andando poi a sfruttare le storie degli avventori come sottotrame da alternare alla traccia principale riguardante la protagonista e i suoi colleghi; il tutto, unito ad una buona gestione di ciascun personaggio e relativo “spin off”, rendono la storia molto coinvolgente e piacevole.
    Vi sono però alcuni punti su cui vorrei soffermarmi perché credo tolgano brillantezza al racconto.
    Vi sono parti molto “raccontate” e poco “mostrate” per esempio delle capacità oratorie dei vari camerieri ce en viene parlato ma non li si vede mai all’opera.
    Si sarebbe potuto sviluppare molto meglio il rapporto fra i vari membri dello staff, in particolare quello di Claudio con altri che non siano Alicia, per tutto il racconto si sente soltanto una campana, abbiamo dimostrazione del comportamento di Claudio solo nei confronti della protagonista, e tu hai chiarito che con gli altri non è assolutamente così, ma non lo si vede per niente interagire con il resto dello staff e ho sentito in maniera piuttosto palpabile questa mancanza.
    Per concludere trovo che la pecca più grande di questo racconto sia il finale, sino all’ultimo hai creato delle ottime aspettative, hai predisposto un’eccellente chiave di svolta e c’erano tutti i presupposti per un ottimo epilogo, tuttavia ho trovato la tua conclusione un poco deludente: è molto aperto, troppo, non si ha una definizione precisa della situazione sentimentale della protagonista, anche qui è tutto soltanto raccontato, non ci viene data prova tangibile di un cambiamento, insomma il lettore non rimare soddisfatto sotto questo punto di vista, le informazioni centellinate che ci dai sono troppo scarne per essere appaganti e non danno la piena certezza di un lieto fine (ma nemmeno quella di un finale triste per la coppia che hai fatto subodorare per tutto il racconto).

    Caratterizzazione dei personaggi: ho trovato il racconto lievemente carente sotto questo aspetto, forse per la grande quantità di personaggi da gestire trovo che non siano stati mostrati nella loro totalità e che la loro caratterizzazione si sia fermata piuttosto in superficie.
    Prima fra tutti la protagonista, viene costantemente descritta come determinata e appassionata ma viene raramente mostrata come tale, sembra quasi che le sia stato affidato un ruolo da interpretare ma che non sia la sua vera interiorità. Ci sono molti aspetti di lei che avresti potuto approfondire, molte sfaccettature che avresti potuto darle. Nel complesso è un buon personaggio, con i suoi obbiettivi e una sua morale, ma le manca quel tanto in più che la renda viva. Stessa cosa si può dire degli altri, in particolare Claudio, che non è un semplice personaggio di contorno come lo possono essere gli altri, ma si tratta di un personaggio fondamentale alla crescita della protagonista; ho trovato che anche lui non fosse reso al massimo, appare come molto complesso ma non l’hai esplorato a sufficienza per renderlo davvero interessante. Come ho già detto nel punto precedente manca una parte che a parer mio è fondamentale per la sua caratterizzazione, ovvero il suo porsi nei confronti di altri che non siano la protagonista, sì, c’è stata la scena con i due sposini, ma è davvero una briciola rispetto a tutti i momenti di quotidianità che avresti potuto sfruttare.
    Per quanto concerne i restanti personaggi, per essere dei secondari hai lasciato molti dettagli delle loro storie e hai dato loro un certo background, tuttavia, anche qui, hai mancato di lasciare quei piccoli dettagli che li avrebbero resi davvero vivi. In particolare Kathyusha è un personaggio che ho trovato davvero azzeccato, per parte del racconto viene data una certa immagine di lei (anche qui con dettagli un po’ “piatti”) che viene successivamente ribaltata completamente senza però dare un vero peso alla cosa, credo che questa sia una grave perdita perché, in una storia che contiene numerose morali, avevi l’opportunità di aggiungere un’ulteriore sottotrama che avrebbe potuto dare ancor più valore al racconto.
    Detto questo, non sto assolutamente dicendo che i tuoi personaggi siano caratterizzati male né tantomeno che siano anonimi, soltanto che manca loro quel qualcosa in più per renderli memorabili e di certo io – come nessun altro – posso dirti cosa sia perché questo è diverso per ogni autore. Ad ogni modo è bene che tu sappia che la base c’è ed è buona perciò non puoi far altro che migliorare ulteriormente.

    Utilizzo dei prompt: credo che tu abbia davvero centrato il prompt, hai espresso perfettamente come le vite che vengono in contatto possano modificarsi radicalmente, l’hai descritto in ogni cliente del cafè, nella protagonista stessa e in chi l’ha circondata. Pur non essendo mai fisicamente inserito nel racconto è chiarissimo come ne sia il fulcro e la morale preponderante, hai fatto davvero un lavoro eccellente.

    Sour-factor: purtroppo temo che tu non abbia centrato il tema del contest, pur avendo esplorato egregiamente il prompt ed essendoti calato in più storie personali dandone un introspezione tutto sommato buona vi è la quasi totale mancanza di qualcosa di essenziale: non è una commedia. Si tratta di una raccolta – una bella raccolta – di momenti di vita legati da un comune denominatore, tuttavia la trama centrale non ha abbastanza forza per ergersi a sostenere tutto il resto e appare un po’ troppo sottotono, ha quasi lo stesso spessore degli altri rami che invece dovrebbero risultare secondari. Questa debolezza toglie coesione al racconto mostrandolo molto più come un “procedurale” anziché una storia che strizza l’occhio al corale.
    In aggiunta sono assenti molti altri tratti caratteristici quali l’ironia, il flow rapido e istantaneo e l’assenza di cliché (che qui compaiono, pur non inficiando la qualità dello scritto, ma ci sono).
    In sostanza non era propriamente questo il tema richiesto dal contest, ma essendo questa una storia edita è comprensibile che avrebbe faticato ad avvicinarcisi.

    Originalità: il racconto è di per sé una raccolta di slices of life, un genere il cui cavallo di battaglia non è certo l’originalità, tuttavia questa storia è resa molto particolare dalla sua ambientazione, che è stata sfruttata piuttosto bene e ha un peso decisamente consistente sulle scelte dei personaggi.
    Alcune cose sono però già viste, in particolare lo staff del cafè presenta dei prototipi di personaggi decisamente tipici e già visti in situazioni analoghe; un esempio fra tutti può essere il manga Host Club, in cui è presente un locale per molti versi affine a quello della storia e che presenta fra i personaggi due gemelli sgargianti e un ombroso ma educato e quando vuole gentile ragazzo dai capelli neri, gli occhiali e altera bellezza. Non sto dicendo che siano identici o non autentici, però sono tipologie di personaggi proprie del genere e presenti proprio perché ognuna di esse incarna una modalità di comunicazione, di conseguenza non si può dire che fossero qualcosa di mai visto.

    Opinione personale: ho molto apprezzato questa stria, l’ho trovata piuttosto coinvolgente e piacevole alla lettura, avrei voluto qualcosa in più dai personaggi e magari degli argomenti un tantino più forte, ma l’ho gradita molto comunque. Personalmente mi ero fatta grandi aspettative su Alicia e Claudio come coppia e mi sarei aspettata un finale ben diverso, tuttavia non è questo il motivo per cui non troppo gradito la conclusione, penso che nella lettera finale avresti potuto fare molto di più, renderla davvero conclusiva e d’effetto, invece l’ho trovata un po’ moscia e stereotipata e di questo mi è dispiaciuto molto.
    In ogni caso, come ho già detto, la storia mi è piaciuta, l’ho trovata leggere e godibile anche se forse priva dell’atmosfera sofisticata che pure hai cercato continuamente di dare.

Recensore Master
02/05/14, ore 14:43
Cap. 7:

Buonsalve!
Ben ritrovato, buona festa del lavoro! (anche se in ritardo, XP)
Anche se, come di tuo solito ormai, lasci in sospeso qualcosina, questo capitolo mi piace molto.
Sopratutto perché si parla sia di un cliente che di addirittura due dipendenti del Cafè.
Louis ed Hervè sono i miei personaggi preferiti dopo Alicia e Pierre, che sono delle perle di personaggi.
Mi piace il fatto che siano gemelli, che sappiano destreggiarsi con persone di qualsiasi età e sopratutto ragazze.
Questi due ragazzi mi ricordano in qualche modo Hikaru e Kaoru dell'anime "Host Club", ma potrei anche sbagliarmi.
Solo che presentano tante caratteristiche che potrebbero ricongiungerli a loro.
Alicia sta dimostrando d'esser anche una ragazza curiosa, nel suo piccolo, e questo gioca ancora tantissimo a suo favore, come tutti gli altri "componenti" diversi del suo meraviglioso carattere.
"Ma più dell’atteggiamento da pantera di madame Amethyste, erano Louis ed Hervé ad incuriosire maggiormente Alicia, anche in ragione di una cosa incredibile capitatale poche settimane dopo la sua assunzione ufficiale al Coeur Bleu."
Sono d'accordo. A me hanno incuriosito molto di più i loro atteggiamenti - da come li hai descritti deduco che ci sappiano fare, :) - piuttosto che il carattere un po' singolare della cliente.
In conclusione - è pacchiano scriverlo, lo so, ç_ç - il capitolo, come già detto, mi è piaciuto tantissimo come gli altri, ovviamente ^^
Alla prossima!
X, Kikka

Recensore Veterano
29/04/14, ore 16:42

Ohei! Capricornus è qua! Beh che dire... commovente. Veramente commovente.
La storia che pian piano viene fuori da Uomo che legge è fantastica, anche la strana psicoanalisi di Alicia, forse dovrebbe pensare di studiare psicologa! E poi che grinta per rispondere per le rime a Claudio, che nonostante tutto mi sta pure simpatico... La mia mente contorta ha già iniziato a macchinare strane situazioni di coppia! (shipper!shipper!)
Mi dispiace per il contest, perchè la tua storia meritava veramente... per quanto riguarda l'epilogo posso dirti solo una cosa:
Vai dove ti porta il cuore fratello!
E dopo questo clichè di frase riesco solo a pensare che avrei voluto dirlo almeno una volta nella vita.
No, sul serio. Credo che l'autore debba avere il controllo totale sulla storia e quindi penso che ne possa fare un po' quel che ne vuole. Dipende da come se la sente :)
Anche se preferirei si posticipasse l'epilogo, mi sono affezionata alla storia!
Baci dal Capricorno Pazzo

Recensore Master
29/04/14, ore 15:05

Buonsalve!
Parto subito a recensire rispondendo alla tua domanda, la principale.
E sinceramente, l'epilogo lo vorrei veramente leggere. Mi incuriosisce sapere che ne hai già scritto uno - dato che non sono molto esperta di contest non sapevo che bisognasse già scriverlo - quindi mi piacerebbe che tu lo postassi.
Chiusa parentesi epilogo, aperta quella sul capitolo.
Questo è uno dei miei preferiti, perché elogia in qualche modo il voler mettersi in gioco di Alicia, il provare ed essere disposti a fallire, anche.
Poi, il fatto che queste sue caratteristiche siano venute fuori grazie ad un frequentatore del Cafè poco "apprezzato" dai colleghi, le esalta in modo particolare.
Per questo mi piace moltissimo.
Il fatto che tu abbia lasciato il sospeso il nome di Uomo che Legge lo rende anche enigmatico, e mettendo da parte il fatto che molto spesso non prediligo il mistero e la suspance, sta volta mi è veramente piaciuto moltissimo.
La sua storia è davvero toccante, non c'è che dire.
Alicia ha tanta perspicacia ed è un'eccellente osservatrice, il che fa onore a lei e a te, che la racconti divinamente.
Bello, davvero molto bello.
Alla prossima, spero in un'altro mini-racconto coinvolgente come questo!
X, Kikk.a

Recensore Veterano
27/04/14, ore 19:13
Cap. 5:

Oh eccomi eccomi!
Sono riuscita a recensire adesso perchè il maltempo ha ucciso il mio segnale wifi!
E dopo questa (inutile) premessa iniziamo a recensire!
Mi ha sempre ispirato la pasticceria che può essere considerata una vera e propria scienza, perchè se si sbaglia una dose si rovina tutto! Mi ha attirato fin dall'inizio Pierre, ha quel qualcosa che te lo fa rimanere in testa... la classica simpatia dei cuochi!
E se fino ad adesso è stata una sorta di introduzione non vedo l'ora di apprendere le storie dei vari avventori del cafe!
Come sempre complimentoni per la storia!
Baci dal Capricorno Pazzo

Recensore Master
25/04/14, ore 19:20
Cap. 5:

In quanto alla lunghezza dei capitoli avevi veramente ragione! Quelli precedenti erano lunghissimi rispetto a questo!
Buonsalve!
Devo dire che l'idea dei mini-racconti mi alletta molto, e l'inizio promette davvero bene!
Stile pulito, trama precisata, argomentazioni ben strutturate... non c'è che dire, veramente una storia degna di partecipare a dei contest!
Alicia fa a poco a poco conoscenza dei suoi colleghi di lavoro, questa volta tocca ad uno dei pasticceri, Pierre. Uno stregone.
Sono curiosa di scoprire se qualche altro dipendente di Auguste è uno stregone o una strega, perché la cosa si fa davvero interessante!
Il Cafè Coeur Bleu si sta rivelando un posto pieno di sorprese, oltre che un luogo di pace e tranquillità.
"«In verità, trovo che la magia e la cucina non siano poi così diverse. Entrambe servono a dare vita a qualcosa di spettacolare. Io ho cercato di fonderle, ma per quanto mi sforzassi non sono riuscito a far capire che pur non toccando materialmente le mie creazioni, non vuol dire che non le percepisca»."
Questa è la mia parte preferita in assoluto del capitolo. Verità scritta al computer.
Ho capito anche che hai una passione per la gastronomia in generale grazie a questo capitolo, non solo per i variegati tipi di caffè che hai proposto nei precedenti capitoli.
Il che ti fa onore.
Spero aggiornerai presto, alla prossima!
x, Kikka.

Ps: ti ringrazio per il ringraziamento sentito! (?) Ahahah

Recensore Junior
24/04/14, ore 23:40
Cap. 4:

Dovevo fermarmi al terzo capitolo per recensire, lo so, però questa storia mi aveva talmente preso che mi sono sentita assolutamente in dovere di leggere tutto! Non dovevo fermarmi prima, semplicement enon potevo! Ero come incollata allo schermo del computer e questo direi che è un buon segno ahahahahaha 
Mi sono affezionata anche io al Café Cour Bleu per diversi motivi. Primo fra tutti perché è da tanto tempo che io stessa sono alla ricerca di un luogo come quello descritto in questa storia. Quello dove trovare la pace, la tranquillità, dove si possa scambiare opinioni con altre persone e magari gustarsi un momento di pausa...un'oasi in poche parole. (sinceramente spero di trovarne uno vero presto)
In più è un "componimento" scritto bene, molto bene a parte degli errori di distrazione (per es. quando Auguste prima dà del lei alla protagonista e poi in ultima battuta le dà del tu) e qualche periodo da snellire perché troppo lungo.
Ho deciso che inserirò questa raccolta nelle storie da ricordare, voglio assolutamente sapere come andrà avanti! Complimenti, complimenti, complimenti. In più i personaggi mi piacciono, mi piace il loro modo d'interagire (Claudio? La cosa non mi convince....), mi piacciono le descrizioni.
Spero a presto, (ma non sono sicura perché per leggere tutti i capitoli di Tales of Celestis credo ci metterò un po')
Tear of another world

Recensore Master
23/04/14, ore 14:15
Cap. 4:

Buonsalve (?)
Premetto subito che sto recensendo dal cellulare, e visto che sono solita scrivere dei papiri per recensioni, non so quanto lunga verrà questa. E poi è cambiata anche la grandezza del font nel riquadro adibito per recensire, quindi ancora peggio.
Mi presento: sono Chiara, e sono rimasta completamente ammaliata da questa tua storia.
Sono davvero grata alla mia noia, che questa mattina mi ha fatto girovagare senza meta per Efp, e mi ha condotta tra le storie originali fantasy.
Il primo titolo nella pagina principale era "Cafè Coeur Bleu".
Di primo acchitto, leggendo l'intro presente nella pagina del sito, la tua fan-fiction mi ha riportato alla mente vari anime che ho visto.
Un misto di Host Club, poco Special A, e sicuramente qualcuno che mi sfugge, ora.
E già questo mi piace.
Poi sono passata per il tuo profilo - perché la curiosità è sempre stata una mia pecca, se così vogliamo chiamarla - e ho scoperto che in materia manga e anime sei veramente esperto!
Perché non appena ho letto "Black Lagoon" o "Zero no Tsukaima" ho sorriso come un idiota. Revy è il mio idolo in tutti i sensi, e poi Louise "Zero" la seguo da anni, in tutte le serie dell'anime.
Un punto in più per te. Ma passando alla storia.
Il tuo stile di scrittura è davvero altolocato, non c'è che dire. E' anche molto fluido, scorrevole e invoglia a leggere, altro punto a tuo favore.
La trama è originale, e ho notato che hai già scritto una fan-fiction su Kyrador, che a me è sembrata più un paradiso che una città.
Il Cafè Coeur Bleu lo definirei un paradiso nel paradiso. Un luogo colmo di pace e serenità, fondato al fine di ricreare quell'atmosfera perduta dei vecchi Cafè.
E un po' ricorda i pub giapponesi: dei sorrisi sinceri, qualcuno con cui parlare, il dolce aroma delle torte e degli svariati caffè che ti avvolgono come una coperta.
(Citazione revisionata e palesemente rubata a Rock, ne prendo atto)
Tutta questa cultura per i Cafè come ti è nata? Provandoli, forse? Io ho una ristretta conoscenza nel campo di questa bevanda - avendo dodici anni è pure ovvio, non lo bevo nemmeno il caffè! - e questa comprende il caffè corretto, quello macchiato, zuccherato, amaro e gli "standard", diciamo.
Adesso che hai capito quanti anni ho puoi giudicare, però io continuo a recensire, :P
I dialoghi sono ben strutturati, il lessico che usi - come ho già detto - ti fa onore, e le riflessioni di Alicia sono spettacolari.
Le descrizioni ci sono e sono impeccabili, e l'inventiva non manca di certo.
Altro punto a favore.
Alicia ha un carattere davvero singolare. Vuole mettersi in gioco, si impegna, se non riesce ci riprova, è determinata, emotiva e semplicemente Alicia.
Poi c'è Claudio. E non saprei a chi paragonarlo, perché non mi viene in mente, ma ricordo un personaggio di un anime che era la sua fotocopia.
Dato che ho scritto un papiro vero e proprio, concludo qua la tortura e mi dileguo, sperando che quando aggiornerai mi avvertirai.
Alla prossima, bel lavoro!
X, Kikka.

Recensore Veterano
22/04/14, ore 19:54
Cap. 3:

Salve! Ho letto di fretta questi tre capitoli girovagando per caso e quando ho visto che non avevano nessuna recensione mi sono detta "Dobbiamo rimediare!"
Davvero, la storia è fantastica e benchè io non abbia letto tutta la serie non mi sono trovata tanto in difficoltà nel capire come funzionasse!
Molto bella, scritta bene e si legge che è un piacere! Quasi mi sono immaginata il Coeur Bleu, con le seggiole raffinate e i tavolo lindi, persino i camerieri e quel piacevole chiaccericcio in sottofondo! Il cafe deve essere una manna dal cielo e nonostante io non possa fisicamente andarci, mentalmente è tutto lì!
Una genialata assurda che nella sua semplicità cattura! Ecco perchè mi sono alquanto stupita quando non ho letto nessuna recensione!
Il mio giudizio è senz'altro positivo, questa storia fa tornare il buon umore e la voglia di lavorare di Alicia è di sicuro da prendere come esempio.
Vedrò se riesco anche a leggere tutta la serie e magari ci lascerò anche una recensione, so bene che sono quelle a mandare avanti uno scrittore!

P.S
Provo un'immensa invidia! Quanto vorrei avere un po' del tuo (posso darti del tu?) talento!