Recensioni per
Dopo il dio, l'uomo
di Blackvirgo

Questa storia ha ottenuto 86 recensioni.
Positive : 86
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
23/02/18, ore 10:00

Ci sta.
Shaka ha preso una solenne mazzata. Il ricordo della battaglia del Santuario è fresco, freschissimo - forse troppo - a dispetto di tutto il tempo che il nostro eroe biondocrinuto (???) ha passato a meditare sull'accaduto. Quindi, via lo sporco, via la pelle vecchia, via la sporcizia, via la corteccia secca attorno al fusto dell'albero. Che è giovane. Tanto. Troppo. Ma è vivo, e se è vivo deve trovare il coraggio di fare un passo avanti e proseguire lungo il cammino.
Ognuno ha il suo prorio modo di affrontare un lutto, una perdita, una batosta - morale e fisica - ma una bella doccia calda è (quasi) sempre apprezzata, più del bagno, più dell'abluzione. Quella puoi farla dopo, quando ti sarai lavato, e l'acqua che scorre via ha il dono di farci credere che si porti appresso tutti i nostri peccati, le nostre colpe, le lordure che insozzano la nostra anima (odio, dolore, rimorso, contrizione, invidia, eccetera eccetera...). Quindi, indulgere sotto il getto caldo e rassicurante è più che comprensibile. È un momento di passaggio, la cui durata varia da persona a persona. Quando uscirà - quando sarà arrivato il momento - l'uomo oltre quella porta non sarà più il vecchio Shaka, coi suoi limiti, ma un uomo nuovo. Possiamo dire che, finora, ci hai mostrato una rinascita lenta, fatta di tappe a cui dedicare diversa e differente durata, ma la stessa cura e la stessa attenzione. Come se Shaka stesse davvero elaborando un lutto: quello per la sua vecchia vita.

Recensore Master
23/02/18, ore 09:53
Cap. 5:

Ecco a chi appartenevano quelle mani, all'unico personaggio in grado di dialogare col pensiero, a colui che nei silenzi trova la misura che le parole non garantiscono. Li ho sempre trovati simili, loro due, anche esteticamente parlando: calmi, pacati, riflessivi, ma capacissimi di snudare le zanne e piantartele dove fa più male quando serve. Se serve.
Gli amici si riconoscono da uno sguardo, da un'annusata e uno sventagliare felice di code (o di cosmi, fai tu), dal fatto che, specchiandoti nei loro occhi, sai che saranno prontissimi a venirti a ripescare se e quando ti immergerai in quegli abbissi dell'anima nei quali è così dolce e anche piacevole scivolare, ma dai quali, alle volte, è quasi impossibile risalire.

Recensore Master
23/02/18, ore 09:47

L'uomo non è fatto per stare da solo. Non siamo piante, bastevoli a noi stessi (e anche lì, la scienza ci ha dimostrato il contrario, negli ultimi anni), l'uomo è animale sociale. Ha bisogno di qualcuno a cui tornare, quando l'anima sente la necessità di rientrare nel corpo, ché il legame fisico è ancora saldo e stabile e la vita - l'essere vivi, il far parte di questa esistenza - ci richiama a sé, prima che sia troppo tardi. È bello vedere come quelle mani siano un po' il faro, la luce che guida i naviganti in alto mare, o nella smarginata immensità della meditazione.

Recensore Master
23/02/18, ore 09:44
Cap. 3:

Sarà colpa del tempo, sarà colpa della mia attitudine giornaliera, sarà che in questo periodo ho addosso una malinconia che la metà basta, sarà che ho il brutto vizio di cercare corrispondenze e lagmi nelle cose che mi gravitano attorno, ma in questa piccola istantanea ci ho visto un forte, fortissimo richiamo all'incipit dell'Heike Monogatari, con la campana del tempio di Gion che ci ricorda come tutto è impermanenza, come tutto sia destinato a sfiorire. Qui non abbiamo una campana, dirai tu, ma il fiore di loto da bocciolo s'è trasformato in sfiorito. Ed io mi chiedo se in quel fiore Shaka non riveda se stesso e i suoi compagni appena appena periti. Ciò che era fresco pochi istanti fa, adesso non è che cenere. E in quel Mala dai centootto grani io ci vedo un calendario morale. Ogni grano, ogni nodo, è come una pagina del calendario che, al mattino, strappiamo via. E che accorcia, impercettibilmente, la nostra esistenza. L'esistenza di tutti. Tutti. Bodhisattva inclusi.

Recensore Master
21/02/18, ore 02:15
Cap. 31:

Ciao!
Mi sono ritrovata la raccolta in cima e non ho potuto evitare di leggerla. Dall'ultima, sono tornata in cima e ho ricominciato da capo.
Che dire? Fantastiche.
Hanno ragione i vecchi commenti, a dire che alcune sono pura poesia. Delicata, eppure forte.
E questo è Shaka, semplicemente.
Quello Shaka che parte bambino, piangente e sofferente ai dolori del mondo, che diventa uomo superbo e spocchioso, tanto da non voler aprire gli occhi, da non voler vedere la realtà. Quello Shaka che poi è costretto a sbattere contro un muro, che scopre di avere paura della morte -anche se un Dio non dovrebbe- che scopre di dover -poter- chiedere aiuto, che scopre la bellezza di stare con i propri pari. E che torna di nuovo un po' bambino, quello stesso bambino che piangeva ai piedi del buddha. Più uomo, meno Dio.
Uno Shaka che adesso piange i compagni -Aldebaran- e si fida di loro -Camus, Shura, Saga- permettendogli di proseguire la propria corsa, mentre aspetterò Athena in Ade, e poi anche loro.

Io, in Ade, ho visto ben poco dello Shaka semidio delle 12 case. Io, in Ade, ho visto solo l'uomo, e forse per questo è la mia saga preferite, forse per questo ho amato e sto amando le tue Drabble.
Perché tu mostri l'uomo -il vero Shaka- non il Dio -il Buddha.

Ti seguirò sicuramente.
Complimenti, davvero.
Un bacio,
Asu

Recensore Master
20/02/18, ore 23:36

In uno stillicidio, si nasconde la penitenza di un uomo. Un uomo che non può riportare indietro i compagni caduti - e che si chiede se ci fosse davvero bisogno, di arrivare a questi estremi - e allora che, come espiazione, riporta indietro una corazza troppo esuasta per rigenerarsi da sola.
È bello vedere come quest'uomo - questo ragazzo, ché Shaka ha solo vent'anni, bontà divina! - si accorga della sua mortalità, della sua fragilità, del suo sangue, che è caldo come quello di tutti gli altri mortali. Come se, assieme alla corazza di Ikki rinascesse anche lui.

Recensore Master
20/02/18, ore 23:33

Quanto. Tutto. Ciò. È. Deliziosamente. Doloroso.
Shaka è ineffabile, sul suo piedistallo altissimo, irragiungibile. Uno che si presenta come un dio sceso in terra - l'unico nobile, per sua stessa ammissione - è un qualcosa che la mente umana fatica a concepire. Eppure, quei cinque mocciosi - anche se Shaka non userebbe un linguaggio così basso, il senso è quello - hanno fatto cadere il dio dal piedistallo troppo alto su cui era salito (o l'avevano messo, vall'a sapare?), facendogli dare una solenne culata (pardonnez-moi) e costringendolo a rivedere le sue convinzioni e le sue posizioni. E a scoprire, ma tu guarda un po', che quello sulla mano del Buddha era proprio lui.

Recensore Master
20/02/18, ore 23:20
Cap. 31:

È una tristezza cupa, ma è balsamo sulla tua anima.
Non hai rimpianti, mentre chiudi la porta che sempre hai custodito.

Io Shaka lo detesto, nel senso che non lo capisco. O meglio, fatico ad inquadrarlo e, come poche cose, è meglio fare qualche passo indietro per capirlo per bene. Solo che con lui, occorre farne ben più di qualcuno, scoprendo poi di essere rimasti sulla mano del Buddha.
Ma la frase che mi sono permessa di riportare in calce - le frasi, ad essere precisi - centrano il bersaglio in maniera quasi dolorosa.
I rimpianti non permettono la reincarnazione, e anche se Shaka sa che ci vorrà un po', non può permettersi di abbassare la guardia, nemmeno da morto (sennò col cavolo che raggiungi l'Arayashiki).
Dev'essere bello andarsene sena rimorsi, rimpianti, senza "se solo avessi detto/fatto/provato". Lo rendi molto umano. Moltissimo. Credo che seguiro questa raccolta à rebours, come fanno i gamberi.
Intanto, bentornata
(ti leggiucchiavo in silenzio, lo confesso)

Recensore Veterano
02/01/12, ore 23:36
Cap. 30:

Saint Seya è un cartone che guardavo da bambina, con un altro titolo, senza neanche capirci granché. Purtroppo non ho più avuto modo di rivederlo, né di leggerne il manga, per cui non posso apprezzare fino in fondo questo tuo immenso lavoro, di contenuti, di introspezione, e di labor limae.
Ci sono però diversi particolari che anche da profana posso cogliere senza alcuna esitazione: innanzitutto, l’abilità che hai nell’utilizzare la lingua italiana per piegare cento parole, così poche, al tuo volere. Sai perfettamente come utilizzare tutti gli strumenti a disposizione di uno scrittore (punteggiatura, stile, discorso diretto ed indiretto, punti di vista, figure retoriche, et cetera) per spaziare e descrivere con estrema lucidità ciò che vuoi.
Oltre a ciò, ho apprezzato moltissimo la vividezza di alcune immagini, caratteristica che molte drabble perseguono senza tuttavia raggiungerla; invece, quasi subito, nella mia mente sono partiti alcuni flash ed immagini della mia infanzia, scolorite e confuse, sono state sostituite da quadri molto precisi.
Infine, mi sono documentata un po’ sul personaggio da te descritto, prima di affrontare la lettura della tua long fic; non ricordavo nulla di lui, ma mi sembra un personaggio molto complicato, che compie un’evoluzione durante la trama, che riesce a mettersi in gioco ed a cambiare idea, e tutto questo traspare anche dalla tua fanfic; inoltre, nei pochi passi in cui accenni ai protagonisti (quei cavalieri dello zodiaco che seguivo da bambina), li ho rivisti esattamente come li conoscevo (in particolare, mi è piaciuta la numero 11, per questo motivo).
Ho poi apprezzato molto la 14, per via del tema della morte, che mi è molto caro.
Non ho ben capito, infine, se la storia sia terminata così: nell’introduzione dici di avere 50 prompt per altrettante storie, ma ve ne sono solo 30, eppure la storia risulta “Completa”; forse dovresti sistemare questo aspetto!
Complimenti vivissimi per queste piccole perle! See ya!

Recensore Master
03/11/11, ore 13:20
Cap. 30:

 Sparami ti prego ._. l'avevo letta quando l'hai pubblicata e mi sono dimenticata di recensire, che bestia che sono ._.
ad ogni modo mi piace anche questo capitolo, il momento dei petali che volano su fino alla Dea è splendidamente rappresentato sia nell'anime che qui con le tue parole. Shaka mi piace sempre di più come riesci a presentarlo, sembra sempre di essere vicini a lui mentre si legge ed è una sensazione bellissima sai? come sempre brava, attendo il prossimo e legnami se mi dimentico di commentare >____< ciao!

Recensore Master
11/10/11, ore 11:09

credevo di avere già recensito! scusami davvero per il ritardo >__< allora anche questo davvero un bel capitolo zizi e sappi che è tutta colpa tua se si allaga qua da me xd che io la morte di shaka non.. non riesco mai a sopportarla troppo a lungo T__T così triste.. così dannatamente inevitabile >_< vabbè xd ok ho sclerato abbastanza zizi resto in attesa del seguito rinnovandoti i complimenti^^ ciau!

Recensore Master
24/09/11, ore 12:13
Cap. 28:

eccomi*arriva puntuale* allora come sempre bel capitolo, mi par di essere sempre li vicina a Shaka e mi vengono i brividi al pensiero visto che mi sembra di provar sulla mia pelle quello che prova lui. quindi ancora brava. immagino che quando accadrà che muore mi verranno i lacrimoni e si allagherà l'emilia-romagna preparati che ti manderò il conto con i danni u.u ciao!

Recensore Master
17/09/11, ore 17:37
Cap. 27:

Capitolo stupendo come sempre.
Non ho parole, davvero, hai espresso alla perfezione i dubbi e le perplessità cui si è trovato davanti Shaka quando gli si sono parate davanti quelle persone che credeva di conoscere così bene.
Complimenit, questo capitolo mi ha davvero colpito molto.
Alla prossima!

Recensore Junior
16/09/11, ore 09:39
Cap. 27:


Sublime.
E perfetta. Come sempre.
Ho riletto e riassaporato con immenso piacere la capacità che hai di descrivere Shaka: di rendere vivo Shaka nelle sue sfumature, nelle pieghe appena accennate. Sono felice che tu abbia ripreso, perchè lavori come i tuoi sono preziosi. Non solo per il Fandom. Ti arricchiscono. Dentro.
Grazie.
Davvero.
Un abbraccio.

P.S.
Appena avrò un po' più di tempo, aspettati una recensione più dettagliata (la meriti tu e il tuo lavoro).
 


(Recensione modificata il 16/09/2011 - 09:42 am)

Recensore Master
15/09/11, ore 15:09
Cap. 27:

eccomi! attendevo con ansia *w* anche questo altro esempio della tua fantastica abilità nel descrivere shaka zizi sembra proprio di essere li con luI! avrei solo un piccolo appunto aka pignoleria mia: ma le surplici non sono nere, sono viola.. o mi sbaglio io? vabbè cambia comunque poco xd al prossimo capitolo! ciao!