Recensioni per
Inside me
di loveart7

Questa storia ha ottenuto 8 recensioni.
Positive : 7
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Master
27/12/16, ore 16:53

Ciao, noto ora che erano parecchi mesi che mancavi con questa raccolta, che mi ha fatto piacere ritrovare qualche giorno fa. Devo ammettere che mi sono domandata come mai fossi sparita dalla circolazione e mi dispiaceva perché trovavo questa raccolta molto interessante e soprattutto non scontata e coraggiosa in certi passaggi. Ti ritrovo con piacere in una breve riflessione su John e sugli eroi, apparentemente una serie di pensieri banale e forse incomprensibili nelle sue sfaccettature complesse che sottintendono tante cose del rapporto con Sherlock e che di certo sfuggerebbero a qualcuno che non conosce la serie. Per mia fortuna io non rientro tra costoro... Come accennavo il discorso di John e la breve digressione che fa sull'esistenza a questo mondo di un qualcuno da annoverare in quella schiera di uomini straordinari e coraggiosi, è molto sfaccettata e sottintende una serie di fatti e sentimenti che arrivano molto bene. John sa cos'è un eroe. Lo sa bene come tutti e proprio perché ne conosce il significato sa che trovare un eroe è una coda più unica che rara. Sherlock dice che gli eroi non esistono (e comunque lui non sarebbe uno di loro) perché è un razionale e sa che le favole non esistono. Sa che per ogni azione eroica ne viene fatta una molto meno valorosa. Ma John è un romantico e crede negli eroi e non solo ma pensa che Sherlock sia uno di loro. Ne è convinto, ma qui è come se facesse una ricerca del concetto. Come se tentasse di razionalizzare e di dirsi che Sherlock ha ragione, eppure questi pensieri perdono. Alla fine, anche se è più che altro dato a intendere, vince il pensiero che sì esistono e Sherlock Holmes è uno di loro.

Ottima flash.
Koa

Recensore Master
01/04/16, ore 16:36

Arrivo, in ritardo, ma arrivo. A dire il vero l'ho letta qualche giorno fa, ma la recensisco solo ora anche perché metabolizzarla non è stato per niente semplice. Non che non mi sia piaciuta, al contrario, ma diciamo che è l'effetto Moriarty. A mio avviso lo hai ritratto come meglio non si poteva, hai trovato il giusto equilibrio tra il suo essere un uomo ragionato e geniale, e l'essere completamente folle e sopra le righe. C'era anche molta gestualità nella tua storia, che ha contribuito a renderlo molto vivo, quasi come se volesse uscire dallo schermo. Mi è piaciuto anche parecchio il piccolissimo riferimento a Sherlock, io credo che sia molto vero e che pensasse a Holmes spesso, anche quando magari non c'era ragione di farlo. O che paragonasse di continuo l'intelligenza sua e di Sherlock, con quella del resto del mondo.

Ecco, una storia non facile anche da recensire. Infatti non ho troppe parole da spendere. Posso dire che ritengo tu abbia centrato il personaggio e descritto Jim come meglio non potevi.
Spero raccoglierai altre sfide.
Koa

Recensore Master
25/03/16, ore 16:29
Cap. 2:

Ho letto questa flash quattro volte, e sono seria quando dico "quattro". Inizialmente perché non riuscivo a vederci Mycroft e sentivo il bisogno di leggerla di nuovo perché magari avevo mal interpretato certi passaggi, e poi perché non riuscivo a farmi un'idea specifica. Premetto che tutto quello che ti dirò è un'opinione personale, non so onestamente che cosa tu possa fartene di questa recensione, ma è che quando vedo Mycroft io sento sempre l'orribile impulso di dire la mia.

Ecco, ho l'impressione che questa cosa dei colori ti sia un tantino sfuggita di mano e che ora della fine risulti con l'essere dispersiva e inconcludente. Leggendo, soprattutto la parte finale, ho avuto la sensazione che per dare un senso al grigio di cui parli nel titolo, tu abbia finito col perderti. Non ho capito dove volessi andare a parare per davvero, ci sono alcuni passaggi che ho letto e riletto e che non ho ancora capito cosa vogliano dire. Inoltre... lo so che il problema sono io e il mio modo fisico di percepire il personaggio, ma non ho visto nulla di Mycroft. Io ho le mie idee su di lui e per questo il parere è del tutto personale, ma qui lui fa delle cose che non credo farebbe mai. Come dedurre i passanti, per esempio. Mycroft non è come Sherlock, non cerca una fuga dalla noia, non ha bisogno di sfogare il cervello o di "passare il tempo", anzi preferisce abbandonarsi all'apatia e starsene in poltrona a dormire. Sarebbe molto più produttivo trascorrere il tempo in questo modo. Non si soffermerebbe mai a sprecare energie nel dirsi che le persone sono "pesciolini rossi da guardare dall'alto" la sola ragione per cui lo dice in The Empty Hearse è per dar fastidio a Sherlock. Inoltre, non berrebbe mai il tè in piedi, di fronte a una finestra per giunta. Perché significa che farebbe sempre in questo modo. Non dimenticare che Mycroft è ossessivo-compulsivo e questo lo porta a fare le cose in un certo modo, sempre nello stesso modo, e il tè è un rito troppo importante.

La cosa che meno mi è piaciuta, però, è quel frangente in cui si paragona al nero e dove ammette di voler essere completamente privo di emozioni e sentimenti. Sì, è vero. Ce lo vedo, Mycroft a pensare una cosa simile perché: caring is not an advantage significa proprio questo. Preoccuparsi non è un vantaggio per il proprio cuore, sarebbe molto meglio non essere tanto in pensiero per il fratellino prediletto. Il problema è che è troppo breve lo sviluppo di questo ragionamento. Sembra che neanche ci si soffermi a pensarlo, che sia un ragionamento che ha già fatto e che gli torna in mente lì in quel momento. Ma se lo ha già fatto, perché ci ripensa? E perché proprio adesso. Come ho detto, è tutto molto scivolato. Mycroft a mio avviso richiede una quantità di introspezione massiccia e, cosa ancor più importante, ha bisogno di un qualcosa che qui ho visto solo sfiorato: incoerenza emotiva. Tanta incoerenza.

Apprezzo lo sforzo che hai fatto, perché so che per molti Mycroft è difficile. Ma per quel che mi riguarda l'ho trovato molto OOC o meglio, sarebbe occorsero molte più parole perché fosse nel personaggio.
Koa

Recensore Master
25/03/16, ore 15:37
Cap. 2:

Grigio scuro.
È un colore adatto a Mycroft.
Hai proprio ragione.
Mi ha fatto ridere il messaggio che Mycroft ha ricevuto.
C'è tutta l'irriverenza del fratello minore.
Torniamo al maggiore, però.
Hai colto Mycroft in pieno.
O meglio, hai colto come vorrebbe essere, ma come non sarà mai.
Per quanto si cerchi di non amare nessuno, esiste sempre qualcuno che supera le nostre difese.
E il Signor Governo Inglese, con il suo ombrello, non fa eccezione.
Dopo Sherlock e Mycroft, mi posso aspettare John?
Sarei curiosa di leggere qualcosa di tuo su di lui! :-)
Se i tuoi esperimenti sono tutti così, sarà sicuramente un bel racconto.
Continua a sperimentare.
Alla prossima!
Ciao! :-)

Recensore Veterano
25/03/16, ore 13:10
Cap. 2:

Vado a memoria e cerco di "riportare" più o meno correttamente quanto scritto nell'altra recensione, andata persa:
intanto ringrazio nuovamente di avermi donato due anni di giovinezza, magari fosse "89" 😂

Secondo poi rinnovo l'affermazione di aver fatto poco, se non dare qualche piccolo "indirizzo" e suggerimento, e aver limato un paio di cose, davvero sciocchezze rispetto allo scritto in sé, di ottimo livello fin dall'inizio.

Come sempre ti invito a continuare a sperimentare, a limare, aggiungere, immaginare.

Scrivere è una droga, come ti ho detto più volte, ma anche uno dei viaggi più emozionanti che si possano compiere.

Ok, spero di non aver dimenticato nulla.
Ah, sì: brava.
Ma questo ormai te l'ho ripetuto fino allo stremo.

Ora sotto con Jim! 😄
B.

Recensore Master
24/03/16, ore 13:16

Faccio una premessa, sono contenta che tu sia riuscita a sistemare l'html perché sarebbe stato un vero peccato non leggere una perla di questo livello. Detto questo, spero che tu non ti offenda se te lo dico, ma il tuo stile mi ricorda un po' il mio, per certi aspetti. In più qui ho trovato delle finezze stilistiche non da poco. L'uso degli incisi, che sottolineano ma non appesantiscono, l'espediente (pericolosissimo) degli elenchi. E poi non in tanti usano la seconda persona, il che è un vero peccato perché crea una vicinanza unica ed estremamente profonda tra l'autore e il personaggio, ma tu lo hai fatto in maniera egregia. Sono davvero stupita, non ti conoscevo come autrice e ti posso assicurare che non tutti scrivono in un modo del genere in questo fandom.

Per quel che riguarda Sherlock, innanzitutto non mi preoccuperei per la caratterizzazione. In primo luogo perché analizzare i sentimenti di Sherlock non lo porta automaticamente OOC. Sherlock prova emozioni come chiunque, solo che lo sa nascondere molto bene. Non mostra ad anima viva ciò che prova, il che è tipico delle persone che introverse, ma questo non vuol dire che sia una macchina. Inoltre sono fermamente convinta che ognuno abbia di lui una visione ben precisa e che nessuna sia assolutamente giusta o assolutamente sbagliata (salvo casi estremi, ovviamente). Quindi non preoccuparti, il lavoro che è hai fatto è ottimo. L'introspezione è buona e approfondita, nonostante la brevità. Lo scritto è incisivo.

Spero di ritrovarti presto in questo fandom o in altri.
Koa

Recensore Master
22/03/16, ore 20:11

Non c'è voluto molto coraggio per arrivare in fondo al tuo racconto.
È ben scritto e sottolinea bene il momento in cui Sherlock si rende conto che John lo abbia cambiato.
Sembra quasi un missing moment della serie.
Anche io credo che, nel momento
in cui Sherlock si è accorto dell'importanza che John ha assunto per lui, si sia fatto molte domande, senza darsi una risposta.
Almeno fino alla caduta.
Per non parlare del monologo al matrimonio.
Continua a scrivere.
Alla prossima!
Ciao! :-)

Recensore Veterano
22/03/16, ore 19:41

Ho avuto la fortuna (o privilegio) di leggere questa OS (forse più una flash) in "anteprima". Come ho già avuto modo di dire, mi è particolarmente piaciuta.
Trovo che abbia un buon ritmo, e decisamente un grado di introspezione non indifferente. Non è facile gestire i periodi lunghi, specie se particolarmente complessi, ma tu lo fai con una certa "naturalezza". Alcuni pensieri, poi, sono decisamente profondi, nonostante l'esiguità di parole.
Quindi rinnovo qui quanto detto in altra sede: continua. Sperimenta. Lima. La partenza è ottima, non può che migliorare. ^_^

B.