Recensioni per
The Watchers Chronicles-Il Ritorno dei Guardiani
di TotalEclipseOfTheHeart

Questa storia ha ottenuto 71 recensioni.
Positive : 71
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
28/10/16, ore 22:30

Tralasciando le considerazioni sul rapporto katana/"spada medievale", che sono abbastanza false se confrontate con le armi storiche (ma, hey, è la tua storia, quindi il cosmo segue le tue regole xD), trovo che il racconto stia raggiungendo una sorta di maturazione sia sotto il punto di vista dei contenuti che, anche, dello stile.

Come al solito, ancora vorrei saperne di più sul Mausoleum: chi sono gli Angeli guardiani, come sono divisi, perché sono lì, etc, dato che da ciò che sono riuscito a tracapire finora hanno un'organizzazione che, pur avendo alcuni elementi classici, comunque è originale e la cosa mi incuriosisce ^^
Continua così!

P.S. se ti servissero informazioni di scherma con armi medievali, basta chiedere ^^

Recensore Master
28/10/16, ore 15:34

Venimmo congedati il giorno seguente.
I nostri bagagli ci attendevano presso la rampa di lancio, dove Astrea ci attendeva, visibilmente irritata per l’accoglienza inizialmente ricevuta dai nostri ospiti. Per farsi perdonare, e in parte anche per farla stare un po’ zitta, Caesar aveva dato ordine che la servitù si occupasse di tirare completamente a lucido i suoi arredi, così da risparmiarsi ulteriori filippiche da parte del nostro frivolo mezzo di trasporto.
Che in quel momento osservava Gored, che ci avrebbe accompagnati nel nostro viaggio, in modo abbastanza critico.
“Ehi.”, fece, improvvisamente, sempre senza smettere di fissare il drago di Castiel in modo sospettoso, “Non vorrete mica rimpiazzarmi con sto’ lucertolone, spero!”
Il drago la fissò male, evidentemente chiedendosi chi cacchio fosse quella e cosa ci facesse li.
Sorrisi: “Tranquilla, sai bene che non potremmo mai sostituirti!”
“E lo credo bene! Sono una nave di classe, io! Mica mi ci trovate ovunque, no?”, iniziò quella, mentre Castiel la osservava, incuriosito.
“Ehm … posso sapere cosa è con esattezza questa cosa? Non mi sembra molto sana di mente.”, fece, cercando di non farsi sentire.
Ovviamente, io cercai di zittirlo, perché a bordo Astrea può vedere se ascoltare tutto ciò che viene fatto o detto, ma non feci in tempo, al che lei si voltò, scandalizzata: “Brutto piccolo impertinente! Si può sapere chi ti credi di essere? Un Guardiano? Tzè, ma fammi un piacere!”
Chrystal sospirò, accostandosi a noi: “Mi spiace rovinarti la festa ma si, lui e proprio il Guardiano. Incredibile l’ironia del destino, eh?”
Quella ci fissò sbalordita: “Che??? E va bene! Però a bordo si fa quello che dico io, per cui il presuntuoso può anche mettersi e pulire il pavimento!”

Trascorremmo la giornata in groppa a Gored, volando da un Santuario all’altro, e fermandoci solo per i pasti.
Verso sera, Castiel chiese al suo compagno squamato di lasciarci soli, e lui si congedò, non prima di farmi un occhiolino divertito. Rimanemmo quindi da soli, sulla cupola del Santuario del Fuoco, osservando il cielo tingersi del rosso del tramonto, abbracciati l’uno all’altra.
Senza curarmi troppo delle mie abilità disastrose in fatto di cucina, aveva improvvisato un pic nic all’aperto, con focaccine alle olive e pomodori, formaggi e spremuta, per cui, ora che eravamo finalmente sazi, ci appoggiammo l’uno all’altra, rilassandoci felici.
Lo guardai, mentre un filo di preoccupazione si faceva strada dentro di me. Pareva tranquillo, ma nei giorni precedenti era stato sempre così silenzioso, a causa della morte dei suoi fratelli, che temevo stesse cercando di nascondermi una verità fastidiosa. Lui si voltò a fissarmi, incuriosito: “Ehi, tutto bene?”
Sospirai, appoggiami nuovamente sul suo petto caldo. Potevo sentire il suo battito forte e deciso attraverso la fine cotta di maglia che soleva indossare quando non combatteva: “Dovrei essere io a chiedertelo. Come ti senti? Hai appena perso tre persone molto importanti per te.”
Lui sorrise, rassicurandomi: “Visto che al momento ci sei tu qui con me, riesco a non pensarci. Con te al mio fianco, mi sembra tutto più semplice, la vita è più tranquilla e mi sento in pace.”
Sorrisi, sporgendomi verso le sue labbra, e fermandomi a un soffio da esse, tanto per stuzzicarlo: “Eee?”, feci, incoraggiandolo.
Lui mi osservò, divertito: “Lo stai facendo apposta, vero? E va bene. Sono innamorato di te, sono pazzamente, unicamente innamorato di questa antenna parabolica spara folgori che mi ha rapito il cuore!”
“Risposta esatta.”, ribattei, baciandolo.
Prima che potessi anche solo muovermi, lui ribaltò la nostra posizione, mettendomi sotto di lui e bloccandomi le mani sopra la testa, mentre si chinava di più per approfondire il bacio. Gli cinsi il collo, stringendolo a me per fargli dimenticare tutto, per cullarlo e per cancellare quel dolore che aveva dentro.
Lasciai che le sue labbra assaporassero le mie, chiudendo gli occhi per godermi appieno quella sensazione senza prezzo.
Rimanemmo li, soli, per molto tempo, nel nostro piccolo rifugio sicuro, fino a quando le ombre non iniziarono a calare sul Mausoleum.

Io lo abbracciai da dietro, per consolarlo: “Tranquillo, quando avrete finito mi racconterai com’è andata, Ok?”
Mi sorrise, stampandomi un bacio giocoso sul capo, mentre io e Jak ci dirigevamo verso un’altra area delle Arene.

Quando, quella sera, io ed Elayne ci ritrovammo nel nostro posto segreto, sul tetto del mio Santuario, la prima cosa che riuscii a dire fu: “E’ ufficiale, io odio quel tizio!”
Mi lasciai cadere a terra, massaggiandomi indolenzito i generosi lividi che il signorino non si era risparmiato di donarmi. Una cosa era certa: quel Ghiacciolo non ci andava affatto piano con i novellini.
Lei mi si accostò, osservando critica le chiazze violacee che, lentamente, iniziavano a formarsi nei punti in cui ero stato colpito più duramente. Sospirò tirando fuori una crema color seppia, e iniziando a spalmarla sulle ferite: “Temevo che sarebbe finita in questo modo, e ho fatto preparare questa da Ainu. Non può guarirti, ma almeno allevierà il dolore.”
Sbuffai, mentre un’idea cattivella si faceva strada.
“Io so come potrei essere guarito, esiste una medicina semplice semplice.”, buttai li, osservando la sua reazione.
Alzò un sopracciglio: “Ossia?”
Mi sporsi verso di lei, facendole cenno di avvicinarsi appena.
Lei mi si accostò, ma prima che potesse fare qualcosa le balzai alle labbra, rubandole un bacio scherzoso.
Lei si ritirò appena, sorpresa: “Ehi!”
Ridacchiai, divertito, fuggendo via mentre lei iniziava a inseguirmi.
Ero ancora parecchi furioso col simpaticone refrigerato, per cui ebbi la geniale idea di indirizzarmi verso l’Arena di Ghiaccio, dove a quell’ora si stava sicuramente addestrando, per poi rallentare e permetterle di raggiungermi.
L’Arena di Ghiaccio era ben diversa da quella del fuoco, in cui ci eravamo allenati per affinare il mio potere. Era costituita da un’ampissima grotta completamente ricoperta da ghiaccio e brina, con appuntite stalattiti che pendevano precarie dal soffitto e profonde pozze di acqua cristallina ed estremamente fredda che si intervallavano qua e la.
Non appena lei mi saltò addosso, lasciai che mi atterrasse, sporgendosi divertita per sfiorare le mie labbra.
Potevo sentire la sue presenza, li intorno, per cui la tirai a me, strappandole un bacio più profondo e passionale e assaporando esultante il sapore quasi elettrico delle sue labbra, morbide e accoglienti.

Elayne balzò in piedi, fissandolo sorpresa, mentre io sghignazzavo, divertito.
Potevo quasi vederlo, rodersi d’invidia!
Elayne si riprese, raggiungendolo ad ampie falcate per poi fissarlo, visibilmente furiosa. Balzai di lato, mentre leggere scariche elettriche si propagavano per il pavimento, e Chrystal iniziava a guardarla, interrogativo.
“Tu!”, esordì infine lei, dandogli quasi addosso, “Si può sapere che diamine hai in quel cervello! Ok, forse non vi amerete chissà quanto, ma non credi di aver esagerato giusto un pochetto, con quei lividi?!? Avevate deciso di collaborare! E questo certo non significa cogliere l’occasione per umiliarlo e ferirlo!”
Quello sbuffò, scostando lo sguardo: “Ehi! È un Guardiano, ormai! Cosa credi? Che in combattimento saranno gentili con lui solo perché è alle prime armi? Faccio solo il mio dovere, ossia abituarlo agli scontri reali!”
Lei alzò lo sguardo, esasperata.
Quella situazione iniziava a farsi veramente interessante, per cui pensai bene di accomodarmi, osservandoli divertito.
“Si, certo! E si può sapere perché invece, con me, non ti sei mai comportato in questo modo? Anch’io ero alle prima armi appena sono venuta qui! E di certo non ci sei mai andato così pesante. Questo come me lo spieghi?!?”
Quello fece per protestare: “Si, ma … ecco … tu sei una ragazza!”, mi morsi il labbro, decisamente, il commento sessista era l’ultima scusa che avrebbe dovuto inventarsi, “Non potevo mica fare sul serio!”
Lei si bloccò, fissandolo scandalizzata.
“Una ragazza? È così quindi, tu pensi che io non sia degna di essere presa sul serio, perché sono una ragazza?!?”, iniziai ad alzarmi, mentre una tripudio di scariche bluette le copriva il corpo.
Divertimento a parte, le cose non si stavano mettendo affatto bene.
Intervenni, mentre una scarica repentina spediva Chrystal qualche metro più in la, e presi, incurante del dolore dell’elettricità che la ricopriva, Elayne per la vita, portandola fuori.
Lei si dimenava, ma la costrinsi a fissarmi: “Ehi, ehi … va tutto bene, Ok? Lascia perdere, è inutile prendersela tanto per uno come lui. Ora fa un bel respiro. Brava.”, le sorrisi, mentre lei accennava a calmarsi.
La strinsi a me, tranquillizzandola, mentre vedevo Chrystal allontanarsi.

E rieccomi di nuovo.

La prima parte l'ho citata perchè è stata troppo divertente, rido ancora adesso al solo pensiero della scena. Giuro, ho avuto un flash. Troppo troppo bella come scena!.

Le altre parti perchè semplicemente sono fan dei baci abbracci. Giuro, Elayne e Castiel sono davvero stupendi. Mi sembra quasi di essere li tra le braccia di lui che mi stringono e che mi guardano con passione e le sue calde labbra premute sulle mie, ah mi sto già immaginando la scena, e che scena! Ok ok, sto fantasticando troppo ma non è colpa mia se amo Castiel da impazzire!
Poi mi sono goduta nel vedere Elayne che si incazza di brutto con Ghiacciolino per una giusta causa. Cattivo, guai a te se picchi ancora Castiel in quel modo, aspetta che venga li e te le suonerò di santa ragione. Ah e sono felicissima che Ariyme sia guarita completamente, hanno mantenuto la promessa e ora finalmente può di nuovo camminare, che sollievo. In fondo mi sarebbe dispiaciuto se fosse rimasta malata per sempre, ottima scelta davvero! Ah poi mi sorge una domanda, per caso sono in un certo senso immortali? Perché visto che Ainu tra loro sarebbe quella con più esperienza mi é sorta questa domanda.

Capitolo semplicemente magnifico, i miei complimenti davvero!
Alla prossima!
Baci EF
(Recensione modificata il 29/10/2016 - 08:46 am)

Recensore Master
28/10/16, ore 14:53

Annuirono, ritirandosi e lasciandomi sola con lui, che sospirò: “Wow, non ti è certo capitata in mano una bella situazione.”
Alzai le spalle: “Sono certa che si risolverà. Hanno passato tutti un bruttissimo periodo, posso star loro vicina, ma solo il tempo deciderà cosa fare delle loro ferite.”
“Sembri … diversa.”, disse, osservandomi curioso.
Io sorrisi: “Ho riflettuto sulle tue parole. Durante questa missione, io non ho fatto nulla di realmente utile. Mi sono limitata ad assistere, lasciando che fosse il vento a fare da guida per le nostre strade, così abbiamo quasi rischiato di rimetterci le penne. E quando ho preso in mano il mio Frutto, mi sono sentita dire che non sono ancora pronta per utilizzare appieno il suo potere … dopo tutto quello che avevamo fatto!
Ho capito che sono solo all’inizio. Prima che finissimo dietro alle sbarre, non sapevo nulla della relazione tra Ainuviel e Jakhaal, prima che ci imbarcassimo per Flogon, non sapevo nemmeno che Chrystal teneva il ritratto di un’altra donna in un ciondolo sotto la giacca. E anche ora, sono così tante le cose che ancora non so di loro. Non so da quale famiglia vengano, in che ambiente siano cresciuti né per quale motivo si siano uniti a questa guerra. Tutto quello che so è che sono loro, e voglio proteggerli, e se non riuscirò a prendere in mano questo team non ce la farò di certo.”
Lui sorrise: “Bhe, per ora sei solo salita sul cavallo del comando. La parte difficile arriva ora, nel rimanerci in sella.”
Mi mise una mano sulla spalla: “Sono certo che, comunque, il mio popolo sarà contento di sapere che i suoi salvatori sono così forti. Anche se non sembra, vi ammiro. Ne avete passate tante, ma siete qui, e questo è tutto quello che c’è da sapere.”

“Ehi.”, lei era alle mie spalle, e mi osservava, divertita.
“Non posso farcela, morirò, me lo sento.”, dissi, in preda alla disperazione, “Anzi no, prima farò una delle mie figure di merda, che faccio sempre alle occasioni importanti. Poi stramazzerò al suolo morto.”
Lei mi cinse la vita, poggiando il capo sulla mia spalla: “Smettila di commiserarti. Sono certa che lascerai tutti a bocca aperta. Tuo padre non ti ha scelto per questo incarico per nulla, sapeva quello che faceva e conosceva suo figlio, e ti conosco anche io. So che sarai fantastico.”
Misi su uno dei miei finti bronci, sapevo che la facevano impazzire, e quindi li sfoderavo ogni volta che potevo: “Si ma … questa toga fa schifo! Sembro omo!”
Lei scoppiò a ridere.
Dio, è magnifica.
Non c’è nulla come la sua risata, giuro. È unica, è … sua, viva, infinitamente meravigliosa. Semplicemente lei!!!
Mi stampò un bacio sulle labbra: “Meglio, così nessuna cercherà di avvicinarsi a te. Tu sei MIO, ricordi?”
Sorrisi, gongolante. La adoravo quando faceva la gelosa.
“Certo.”, dissi, convinto, “Tutto tuo. E devi dire ad Astrea di mettere da parte una camera solo per noi due, che stanotte festeggiamo il mio splendore durante la cerimonia!”

“Non sono mai stato bravo a imparare i protocolli.”, dissi.
Ero li, di fronte a il mio popolo, che mi fissava, in attesa che eleggessi il loro nuovo re e sovrano, con la corte intera a fissarmi.
Sorrisi, riprendendo: “Per oggi, avrei dovuto impararmi un intero manoscritto di formulari, preghiere e costumi da seguire per questa occasione unica, ma, francamente, mentre leggevo quel librone, non facevo che chiedermi a cosa potesse servirmi. Quelle parole mi suonavano vuote, ridondanti e prive di un reale significato, come molte altre cose da cui ho sempre tentato di fuggire, mi parevano troppo pompose e false per essere realmente utilizzate. Effettivamente …”, dissi, osservando la reazione interdetta del mio pubblico. Si erano aspettati il solito protocollo, e vedermi prendere l’iniziativa in quel modo li spiazzava non poco, “… penso che, per certi eventi, non esistano parole adatte a essere pronunciate. A volte, semplicemente, non ci si può esprimere col linguaggio comune.
Qui oggi io non sto mettendo solo un pezzo di metallo in testa a un uomo, come alcuni potrebbero pensare. Perché ci sarà sempre qualcuno che metterà un pezzo di metallo sulla testa di qualcuno, dandogli in mano le chiavi per governare un regno. No, io qui sto riconoscendo il fratello, un amico … un mentore, che per tutti questi anni non ho mai considerato veramente. Sto creando un legame, che va al di là delle belle parole, delle tuniche scomode ma obbligatorie o dai sussurri di corte, sto riunendo una famiglia che per anni pareva essere sull’orlo della distruzione.”, guardai Ariyme, che sorrise, dalla terrazza in cui si trovava, poco lontano.
“E penso che sia questa la cosa realmente importante. I legami, tutti hanno dei legami qui. Che si tratti del nobile più puro o del servo più mediocre, tutti abbiamo delle persone che amiamo e vogliamo proteggere. E il compito di un re è il più doloroso di tutti, perché al di là del potere, delle armate e dell’oro a sua disposizione, un sovrano deve far si che i suoi legami siano il suo popolo, che il suo regno sia la sua famiglia. Anche se questo significa rimanere solo, o sopportare un peso enorme.
Per anni non sono riuscito a capirlo, e ora che ci sono arrivato, so che, anche quando non ci sarò più, mio fratello sarà sempre qui. Perché i re muoiono, le leggende vengono dimenticate e gli eroi cadono, ma i legami … i legami restano per sempre.”
Mi voltai, osservando mio fratello.
Caesar sorrideva, e, giuro, per un istante lo vidi quasi piangere.
Gli feci cenno di inchinarsi, mentre prendevo la corona: “Fratello, io qui ti nomino Imperatore Supremo di Draconia. D’ora in avanti, lei sarà la tua sola moglie e amante, sarà la tua famiglia e tu la proteggerai come tale. Ti affido il nostro regno, il nostro popolo e, soprattutto, i nostri legami.”
Un boato ci avvolse, mentre ci alzavamo, fratelli e guardiani di quel regno, osservando, ancora una volta, il nostro popolo esultare.

Grazie alla magia di Ainu, erano riusciti a farla tornare al suo aspetto originario, prima delle torture e della morte, e in quel momento era più splendida che mai. Non avrei mai potuto ringraziare abbastanza la mia amica per ciò che aveva fatto. Sapevo che doveva esserle costato uno sforzo immane, e che in quei lunghi giorni l’avevo forse trascurata troppo, e quindi non sapevo proprio quanto esserle grato.
Avvolta nel suo abito color porpora, con le insegne del suo rango stampate sul petto, era stata adagiata su un letto di girasoli, i suoi fiori preferiti. Non c’erano fiori a Flogon, ma lei aveva sempre sognato di visitare il mondo esterno, solo per poterli vedere, ed ora eccola li, il mio bellissimo sole. Non avrei potuto pensare a un modo migliore per dirle addio.

“E io non intendo essere da meno. Nei giorni passati al suo fianco, ho visto il mondo aprirsi a nuovi orizzonti, ho imparato ad amare me stesso e a non rinunciare mai alla mia unicità. Mi ha insegnato a combattere per ciò che amo e ciò in cui credo, e ora che non c’è più vi prometto una cosa.
Avete perso una meravigliosa principessa e un’incredibile guerriera, ma ora avete me. Ho giurato che mai avrei abbandonato ciò che lei amava, e d’ora in poi farò tutto ciò che è in mio potere per proteggere voi come avrebbe fatto lei al mio posto, se fosse rimasta in vita. Porterò avanti i suoi ideali, alzerò verso il cielo la fiaccola della speranza che lei per prima ha acceso, nella speranza che, un giorno, non solo io, ma tutti voi avrete il coraggio di seguire la sua strada. E combattere, per ciò che amate e desiderate, per questo paese per cui lei ha lottato e protetto. Per lei.”


E rieccomi qui! Non appena hai detto che avevi pubblicato mi sono fiondata a leggere. Passiamo ai commenti.

La prima parte l'ho citata perchè mi è piaciuto molto il confronto tra Elayne e Caesar, soprattutto quando lei ha detto che anche se non li conosce fino in fondo come vorrebbe li proteggerà fino alla fine poichè nonostante questo per Elayne sono diventati molto importanti e non vuole perderli. E' ancora all'inizio ma sono certa che sarà un'ottima leader!
La seconda parte perchè amo i momenti teneri e dolci come questo, sono proprio adorabili! E un pochino sono gelosa. A volte vorrei tuffarmi nella storia e strapazzare Castiel di baci e abbracci eheheh.
La terza perchè il discorso di Castiel mi è piaciuto moltissimo, davvero molto originale e senza nessuna pecca, i miei complimenti davvero. Se fossi stata nei suoi panni avrei fatto anch'io così.
La quarta e la quinta parte perchè sono state davvero molto toccanti e strappalacrime giuro, stavo per mettermi a piangere.

Passiamo ai personaggi.

1.Elayne: è una protagonista fantastica e a parer mio sarà una grande leader. E' forte e coraggiosa e sa il fatto suo, insomma è semplicemente unica e fantastica.

2.Ainuviel: è davvero carina e coccolosa, ha una dolcezza fuori dal comune ed è molto simpatica, gentile, coraggiosa e forte, e anche sicura. Davvero meravigliosa.

3.Chrys e Castiel: loro due insieme sono la coppia perfetta del mio ragazzo ideale giuro. Ovviamente è chiaro che io amerò Castiel per sempre. E' favoloso, semplicemente da sposare. Ma in fondo in fondo anche Chrys non è male. Castiel sposiamoci!

4.Arianne: non la dimenticherò mai e poi mai. Non doveva morire in quel modo così crudele. Era semplicemente magnifica, unica nel suo genere. Lei, Ainu e Elayne insieme formano la mia Dafne eheh. Rimarrai sempre nel mio cuore dolce Arianne, un sole che non smetterà mai di splendere.

Il capitolo in se è magnifico, uno dei più toccanti che abbia mai letto giuro. Ora passo al prossimo e poi inizio a revisionare il 6 dei miei Guardiani. Alla prossima!
Baci EF

Nuovo recensore
25/10/16, ore 00:12

Cos... anche Castor? Vorrei che la smettessi di uccidere personaggi come J.R.R Martin. Comunque ho letto anche il capitolo dopo, e non vedo l'ora che esca il prossimo. Ok, dico sempre la stessa cosa, ma è cosi.
E bho... niente. Continuo a shippare Castiel e Elayne, e aspetto che tiri fuori altri guardiani. Intanto voglio vedere Castiel al tempio dei guardiani. Spero che non ci voglia tanto per altri guardiani.
Questa storia comunque mi emoziona sempre di più. Ottimo lavoro.

Recensore Junior
23/10/16, ore 16:50

Questo capitolo secondo me ha perso un pochino, non per la narrazione o gli avvenimenti, ma semplicemente perché segue il XVIII, che è pregno azioni e feels.
Non vorrei fare il passo più lungo della gamba, cercando di darti già ora un parere generale su tutta questa "saga di Flogon".
Devo essere sincero, all'inizio pensavo che si sarebbe risolta in tre capitoli o poco più, non mi aspettavo questo carico di informazioni e approfondimenti su tutti questi personaggi, nota di merito anche per il tuo lavoro sui secondari, che non si sono ridotti a semplici macchiette.
Caesar mi ha sorpreso un poco, qui, non mi aspettavo un carattere del genere. Solo... io non ho ancora visto questo Elayne-centrismo, finora i personaggi mi hanno dato l'impressione di muoversi secondo un proprio piano e proponendo la propria fiducia in tutti gli altri, piuttosto che fare capo a qualcuno, ma sarei ben felice di sbagliarmi.
Io chiuderei qui.
Alla prossima!
Vago

Recensore Junior
23/10/16, ore 16:22

Ok. Non so cosa diavolo scrivere, ora.
Direi che questa storia ha preso davvero una gran nota dark, negli ultimi due capitoli.
Hai dato delle bellissime note a queste morti, davvero.
Forse potrei farti un solo appunto. Mi sarebbe piaciuto vedere la... versione berserker (?) di Jakhaal (scusa ma non saprei definirla in altro modo). Hai sparso delle immagini molto particolari su quello che accade quando un guardiano si incazza davvero ( Crystal è il primo che mi viene in mente) però non ho ancora "visto" dal vivo questo potere.
Per ora ho finito. Corro a leggere il prossimo capitolo.
Vago.

Recensore Master
22/10/16, ore 19:24

Quello scoppiò a ridere, era un bel suono, profondo e sincero, cosa che non mi sarei mai aspettata da parte sua: “Non te ne sei accorta? Loro girano attorno alla tua presenza. Forse è troppo presto perché tu lo capisca, ma sono stato addestrato al comando da quando sono venuto al mondo, e posso dirlo con certezza: tu sei il perno di questa squadra. La colonna portante, loro girano attorno a te, come un centro gravitazionale. Si vede, dal modo in cui ti guardano, dalla loro fiducia verso di te, dal modo in cui la tua sola presenza è sufficiente per farli sentire più forti.”

Poi, c’era Chrys.
Era sempre silenzioso, distante, ma vedevo che era combattuto. Per quel che mi riguardava, pensavo fosse ridicolo che ancora non riuscisse ad ammettere con sé stesso di essere innamorato di Elayne. Eppure lui era lì, e sapevo che aveva veramente sperato di essere ricambiato da lei, e ora che la vedeva, stare sempre appresso a Castiel, senza badare ad altro, e quella vista lo rodeva dentro.

Insomma, a chi interessava quello che stava accadendo a me?
Mi facevo pena da sola.
Arianne era appena morta, e io invece non facevo che pensare al fatto che lui non aveva tempo che per lei, anche se ora non c’era più. Non riuscivo a smettere di sperare che potesse essere di nuovo mio, che potessimo tornare assieme, ed era incredibile, perché stavo veramente male per come si sentiva, ma, semplicemente, non era tutto li.
So che sembrerà patetico.
Eppure non dissi niente. Sapevo di aver bisogno di parlarne con qualcuno, ma non lo feci. Avevano tutti problemi molto più importanti a cui pensare, perché avrebbero dovuto badare proprio a me?

Eppure, nonostante tutto, noi ci sentivamo come sospesi nel tempo.
Sospesi nel nulla, e forse, chissà … forse era la cosa migliore.

E rieccomi di nuovo. Ho citato la prima parte perché le parole di Caesar mi sono piaciute molto e non me lo sarei aspettata da lui.
La seconda per il fatto che si è capito che Chrystal sia innamorato di Elayne ma non riesce a dirglielo.

La terza mi ha lasciato perplessa perché mi spiace che Ainu si senta così male, perché certe volte anch'io mi sento come lei.
La quarta perché mi é piaciuta moltissimo come frase, davvero molto bella dico davvero.

Il capitolo mi ha davvero emozionato, un po' di quiete per i nostri Guardiani ci vuole. A parte qualche piccolo errorino di battitura é spettacolare. I miei complimenti e alla prossima!
Baci EF 😘

Recensore Master
22/10/16, ore 12:42

Tra le braccia, reggeva il corpo ormai deturpato di lei.
“Non è stata colpa tua, nessuno avrebbe potuto impedirlo. E sono certa che, se ora fosse qui, nemmeno Ari vorrebbe vederti in questo stato. Spero solo che, ora, tu possa sentirti meglio.”

“Credi veramente che ne sia valsa la pena? Ti senti veramente meglio, ora che hai avuto la tua vendetta?”

Abbassai il capo, un sapore amaro che mi riempiva la bocca.
No, non stavo meglio.
Anzi, se possibile, stavo anche peggio.
Uccidere quella megera non mi aveva restituito la mia Arianne, non aveva lenito il mio dolore. Aveva solo reso il tutto persino più amaro, più doloroso.
Alzai il capo, disperato, le lacrime che ormai sgorgavano copiose sulle guance: “Cosa devo fare? Dimmelo, ti prego! Come posso liberarmi di questo dolore?!? È … semplicemente troppo … perché? Perché proprio lei? Cosa dovrò fare d’ora in poi? Mi sento perso! Quale strada dovrei seguire?”
Sentii gli altri avvicinarmisi, abbracciandomi, solidali.
Fu Elayne a sussurrare, sulla mia spalla: “Io non posso dirti che strada seguire, però posso dirti una cosa: lei vorrebbe che tu continuassi. E se proprio non vuoi andare avanti per te stesso, fallo almeno per lei.”
Elzabeth sorrise: “Fa in modo che il sacrificio di mia figlia non sia stato vano. Continua a proteggere questa dimensione, così come lei avrebbe fatto se avesse potuto vivere. Continua a combattere, e un giorno, forse, potrete riunirvi. Così, quando la rivedrai, potrai guardarla negli occhi, sapendo di non aver fatto nulla, che anche lei non avrebbe fatto che ti fosse stata accanto.”

Annuii, alzandomi, determinato.
Un caldo tepore mi riempiva il cuore.
Mi asciugai le lacrime, e sfoderai Magmaar, il mio Frutto.
Lo guardai. Dopotutto, era sempre stato con me. Se avessimo intrapreso quella strada, lo avremmo fatto assieme.
Lo sentii annuire.
Facciamolo.
Disse, semplicemente.
Mi inchinai, abbassando il capo: “Lo prometto, proteggerò Flogon, come se fosse la mia casa, la mia famiglia, il mio cuore. E continuerò a camminare, anche per coloro che non ci sono più. Anche per lei. E questa … è una promessa.”

un tonfo sordo mi sorprese alle spalle, e voltandomi, vidi Castor a terra.
Gli corsi accanto, e sentii il cuore fermarsi.
Durante l’ultimo assalto, aveva utilizzato tutte le energie rimastegli, e in quel momento un profondo taglio di attraversava il torace.
Lo scossi, cercando di farlo rimanere sveglio, e strappandomi la maglia sotto la cotta di metallo per avvolgergliela attorno, e fermare quindi l’emorragia.
Che cavolo.
Non poteva morire proprio li, dopo che avevamo fatto tutta quella strada assieme. Non gliel’avrei mai permesso!
“Ehi, razza di imbecille!”, dissi, la voce che tremava appena, tradendo la paura che, lenta, si faceva strada dentro di me, “Non morire, ok? Ora ti porto da Ainu, sono sicuro che lei saprà come risolvere la cosa. Quindi non chiudere gli occhi, intesi?”
Quello sorrise: “Cast, ascoltami.”
“NO!”, gridai, sconvolto, “Ascoltami tu! Ho passato la vita a convivere con una famiglia destinata al baratro, e ora che sono riuscito a trovare il fratello che avrei sempre desiderato, non gli permetterò certo di morire! Noi torneremo a casa, ci torneremo assieme, e guai se crepi, chiaro? Hai la tua guardia da mandare avanti, le truppe hanno bisogno del loro capo e sappiamo bene che nessun altro potrebbe mai prendere il tuo posto! Sei il solo che possa farlo, e non ti permetterò di mollare proprio ora, mai e poi mai!”
Quello mi strinse la spalla, scuotendo il capo.
Tossì, e un grumolo rosso gli coprì la casacca, ormai completamente sporca di sangue e polvere. L’emblema della nostra famiglia, il simbolo per cui lui aveva sempre lottato, non era che una pallida immagine ormai.
“Ora stammi a sentire. Voglio che tu dica queste parole a nostro fratello. Di a Caesar che mi dispiace. Gli avevo promesso che gli sarei sempre stato a fianco, che avremmo protetto insieme questo paese e la gente che lo abita, ma non ho potuto mantenere questa promessa. Sono stato debole, e me ne pento.
E di a Ariyme che deve continuare a sorridere, e che è la sorella migliore che avessi mai potuto desiderare. E ad Arianne, a lei di che è una grande guerriera. E che anche se ho sempre detto il contrario, non importa che sia una donna, sono certo che farà comunque carriera e diventerà una grande spadaccina. Stai a fianco di Eamyr ed Efnir, so che possono sembrare un po’ difficili a volte, ma sono dei bravi ragazzi.”
Lo guardai, non volevo crederci.
Non potevo crederci
Era Castor, per la miseria!
Solitamente, era lui ad ammazzare gli altri, e non il contrario.
Strinsi i pugni, mordendomi il labbro e sforzandomi di parlare: “C’è altro?”, chiesi, scostando lo sguardo, perché non vedesse come i miei occhi avevano iniziato a luccicare.
Lui sorrise: “Si. Ti affido Draconia.”
Mi voltai, sorpreso, guardandolo incredulo: “Ma, io … insomma, io non sono come te. Non potrei mai prendere il tuo posto.”
Lui indicò il mio petto: “No, ed è proprio per questo che sono certo che tu possa farcela. Proteggi questa dimensione, come mai io avrei potuto fare. Sono certo che ci riuscirai. Sei più forte di quel che pensi.”
Feci per dire qualcosa, ma le parole mi morirono in gola.
Lo guardai, annuendo, convinto.
Lui sorrise.
Non l’avevo mai visto sorridere in quel modo.
Era sereno, era … felice.
E fu così che spirò Castor, Secondo Figlio dell’Imperatore di Draconia.
E mio fratello, il migliore, che avessi mai potuto desiderare.

Eccomi qui. Allora le due frasi le ho citate perché mi sono piaciute moltissimo. Sono felice che non lo abbia fatto sentire in colpa. Poi c'è la questione della vendetta che é sempre la strada sbagliata che causa solo più dolore e rimorso.
Poi lui che si rialza e fa quella promessa, é stata una cosa bellissima.
L'ultima parte mi ha lasciato con il fiato sospeso. Povero Castor, quanto mi dispiace. Mi sono sentita come dentro la storia. Castiel che lo supplicava di non morire e il fratello che gli affida Draconia mi ha davvero sciolto.

Parlando del capitolo, semplicemente spettacolare. Ho apprezzato il modo in cui hai descritto le sensazioni di Jakhaal dopo la morte di Arianne per mano della sacerdotessa madre. Sinceramente però non mi aspettavo che fosse stata lei a darle il colpo di grazia. Poi Belzebub é morto, quanto sono contenta. Se lo meritava quel bastardo dopo quello che ha fatto. I miei più sinceri complimenti e alla prossima!
Baci EF 😘

Nuovo recensore
16/10/16, ore 16:49

Ok... ho trovato la tua storia... mezz'ora fa? E l'ho letta tutta d'un fiato. È una delle migliori che abbia mai letto, e non scherzo. Sei riuscita a caratterizzare i personaggi e a dargli una profondità, in modo che quasi nessuno sia stereotipato. Solo i cattivi per ora sono "piatti", ma è troppo presto per parlare, gli hai presentati davvero poco. Vedo molti riferimento a Riordan vero? Un sacco a Percy Jackson, poi a Magnus Chase per la spada parlante. E non riesco a fare a meno di immaginarmi i Frutti come i Frutti del Diavolo di One Piece, non so se l'avevi mai vista in quest'ottica.
Poi... non posso credere che Arianne sia morta... non ero preparato, ecco tutto. È successo tutto troppo, troppo velocemente. Non è che fosse uno dei miei personaggi preferiti, ma... non ci credo.
Forse non dovrei shippare Castiel e Elayne, ma anche nei manga, preferisco sempre il simpaticone allo tsundere, non ci posso fare niente., anche se credo che alla fine Chrys e Elayne finiranno col metterso insieme.
Aspetto con ansia il prossimo capitolo. Sappilo.
(Recensione modificata il 16/10/2016 - 04:50 pm)

Recensore Junior
15/10/16, ore 00:26

Ok. Sono spiazzato.
Davvero, non ho idea di cosa scrivere ora.
Cioè, i primi due "paragrafi" di questo capitolo sono molto belli, ho apprezzato molto il sacrificio di Chrystal e l'arma con un'anima propria.
Poi però... boh. Hai ucciso un personaggio a sangue freddo, senza avvertirci per farci preparare! Io non ero pronto a una roba del genere!
Mi è piaciuto davvero tanto come capitolo, però ora che scrivo ho davvero un senso di amarezza in bocca. Adesso non so nemmeno se complimentarmi con te per questo o maledirti!
Alla prossima. (Ed ora sono pure curioso di che diavolo farà Jakhaal.)
Vago

Recensore Junior
14/10/16, ore 23:29

Ciao!

Riesco a farti una recensione prima di dormire e mi scuso già per il ritardo!
Ti segnalo due cosucce prima della recensione vera e propria:
"Se si desiderava non finire in guai, e guai grossi" credo sarebbe piu corretto scrivere nei guai.
"Dubitavo sarebbe servito a qualcosa, con quella cosa, ma almeno era meglio che niente." non è un errore, ma qualcosa e cosa suonano molto come una ripetizione secondo me, sono un tantino cacofonici.

Comunque non ho trovato nessun errore, per questo primo capitolo la trama fila e nonostante io abbia mille cose in testa che voglio capire in realtà non mi è rimasto nulla che non abbia capito. Si distingue il tuo stile caratterizzante che ho imparato ad apprezzare, pervaso di comicità e ironia, senza però esagerare. Come storia originale la trovo bilanciata in quanto a ironia, i personaggi non sono "grotteschi" (ti prego di passarmi il termine, non ne ho trovati di migliori) ed essenziali come nelle tue OS, ma hanno anche un certo spessore caratteriale, riguardo al quale approfondirò piu avanti dopo aver letto altri capitoli!
La tematica che hai deciso di trattare, mitologia riguardante i vari tipi di draghi, mi intriga moltissimo e per ora mi piace la resa che stai danto, in cui un custode deve trovare la guardiana della sua dimensione. Il ragazzino-kishin credo sia il tipo di personaggio puccioso ma cazzuto che piace a me, spero che non faccia una brutta fine!

Abbiamo già nel primo capitolo una morte, e se questi sono solo pesci piccoli ho quasi paura a leggere. Avranno mai pace questi poveretti? Nel prossimo capitolo non credo proprio, dato che dovranno combattere coi mostri ringhianti che li hanno ribaltati!

Non vedo l'ora di avere tempo per continuare la lettura, il primo capitolo ha tutte le caratteristiche di introdurre la trama e incuriosire il lettore, svelando ma non troppe cose. Molto ben costruito, complimenti!

Un saluto!

Recensore Master
14/10/16, ore 17:36

Mille increspature colorate pulsavano, come vene piene di vita, al suo interno, mentre quell’oggetto, come vivo, iniziava ad attrarmi a esso, senza che potessi far nulla per opporre resistenza.
Tesi la mano, trepidante, e in un attimo sentii una scossa di energia, nuova e fresca, travolgermi le membra, lenendo il dolore delle ferite e spazzando via la stanchezza come acqua pura.
Lentamente, il Frutto iniziò a mutare, sotto le mie mani, mentre la sua forma si allungava, fino a prendere le sembianze di una lunga katana.
Il pomolo, in oro, raffigurava un kishin ruggente, mentre l’elsa soffice era rivestita in un morbido velluto nero, e la lama, seghettata e sempre color inchiostro, pulsava di vene ametista, che parevano renderla viva.

“Ehi … mi sono perso qualcosa?”, sussurrò, sorridendo dolorante.
Lo fissai, basita, le lacrime agli occhi.
“Tu … tu … hai idea di quanto mi sia preoccupata?!?”, esplosi, furibonda, “Saresti potuto morire! Avresti potuto rimanere menomato a vita! Hai idea di come mi sia sentita? Pensavo saresti morto! A tutto perché sei un immenso, colossale, apocalittico imbecille!”
Lui mi fissò, con quella solita faccia da stoccafisso, e poi sorrise, scanzonatorio: “Non mi dirai mica che inizio a piacerti, eh?”
Mi bloccai, fissandolo fuori di me.
Lui?
Piacermi?
Era del tutto assurdo!
Lo fissai, poi dissi sbuffando: “Come no, aspetta a spera. Ora alzati, dobbiamo trovare gli altri.”
Lui sorrise, poi si alzò, ciondolando appena.
“Ok, non abbiamo molto tempo. Dove si va?”
Sorrisi: “Qualcosa mi dice che dovremmo solo seguire le macerie …”

La guardavo, immobile.
Insomma, non era certo la prima volta che vedevo qualcuno ridotto in quel modo. Eppure, per qualche strano motivo, con lei era diverso.
Solitamente, una visione simile non mi avrebbe nemmeno smosso.
Però, era lei.
E ciò bastava perché non riuscissi nemmeno a muovermi.
Era lì, ansante, con la febbre sempre più alta e le ferite che non smettevano di sanguinare, tra le mie braccia. E io non potevo fare niente. Assolutamente niente. Ero del tutto inutile, un peso, un ostacolo.
Non mi ero mai sentito così superfluo, così impotente.
Avevo assistito al suo dolore, senza poter fare nulla per difenderla, per proteggerla. Io, che di tutti i Guardiani dovrei essere quello più forte, quello migliore nella difesa degli altri. Io, la roccia che difende i deboli.
Continuavo a fissarla mentre, nascosti tra le macerie, mimetizzati a quasi invisibili agli occhi degli altri, il tempo passava, senza aspettarci.
Per un istante, il mio pensiero si spostò agli altri. A dove potessero essere, cosa stessero facendo. Avevano portato a termine la missione? Avevano sconfitto Lilith, o Belzebub?
Il suo solo pensiero mi dava alla testa. Non riuscivo a sopportarlo.
Se solo lasciarla sola non avesse significato condannarla, sarei partito senza pensarci due volte, solo per ridurre quel bastardo a un cumulo di carne informe e senza identità. Ma non potevo, dovevo restare al suo fianco.

Ci voltammo, mettendoci sull’attenti, ma prima che potessimo anche solo reagire una fascio di magma bollente ci superò, colpendo Arianne in pieno petto.
Feci appena in tempo a vederla portare la mano al mio viso, sorridendo appena, che sentii le sue membra accasciarsi, mentre la morte me la strappava via, crudele.
Sentii il mondo diventare buio, e la rabbia invadermi il petto mentre, con un grido, accedevo alla mia riserva di potere, ormai quasi esaurita, e comandavo alla terra di destarsi. E distruggere.
Distruggere qualsiasi cosa.
Perché nulla, senza di lei, aveva più alcun senso.

E rieccomi qui! Allora, la prima parte l'ho citata perché gli effetti speciali sono stati a dir poco stupendi e la katana é uno spettacolo, e il fatto che possa parlare é davvero divertente!
La seconda perché ormai mi sto rendendo conto che ahimè l'amore tra Elayne e Castiel non è destinato a durare come speravo, si capisce troppo bene che lei ha sempre amato Chrystal sin dall'inizio e lui lo stesso anche se finora non lo hanno dato a vedere. Davvero molto tenera.
La terza perché Jakhaal mi fa davvero pena, é così cucciolo quando si sente impotente sul fatto che non può fare niente per Arianne.
E arriva il momento che temevo, mi dispiace un sacco per Arianne, mi ci ero davvero molto affezionata, anche perché era la mia copia e la sentivo come me in un certo senso e vederla morire così mi ha fatto piangere. Chiunque tu sia sappi che assaggerai la mia ira assieme a quella di Jakhaal, stanne certo.
Il capitolo mi é piaciuto moltissimo, i miei complimenti, pieno zeppo do colpi di scena e scontro, certo che Lilith é parecchio tosta giuro, e la odio a morte. Peccato che non sia morta subito ma vabbè. Quello che conta è che la missione sia stata portata a termine nonostante la morte di Arianne. Ah sappi che aspetto un bel bacio passionale eheh
I miei complimenti davvero e alla prossima!
Baci EF 😘

Recensore Junior
13/10/16, ore 10:07

Eilà, sono di nuovo qui.
Bel capitolo, davvero. Mi è solo sorto un dubbio, ma ne parlerò alla fine.
Continuo a pensare che stai delineando i personaggi e i loro rapporti sempre meglio. Come Castor, per esempio. Subito l'avevo dato come personaggio abbastanza secondario, con questa caratteristica della parlantina, ma non molto più. Invece mi hai fatto ricredere.
Ora sono curioso di vedere come se la caveranno contro Lilith.

Ed ecco il mio dubbio. Ad ogni cambio di punto di vista (bell'idea, comunque!) i personaggi si prendono qualche riga per rivendicare quello spazio. Il punto è: lo fanno perchè sanno di essere in una storia, parlano direttamente al lettore o allo scrittore oppure altro? Perché poi nel resto del racconto non si comportano più così evidentemente.
In ogni caso mi era venuta questa curiosità, leggendo.

Alla prossima!
Vago

Recensore Master
11/10/16, ore 10:41

Feci per alzarmi, ma quando vidi quel dolce musetto appoggiato e addormento sul mio petto, mi passò completamente la voglia.
Sarei rimasto a fissare Elayne per ore.

Infatti, Castor era li.
Non pareva passarsela esattamente bene.
Lo sguardo solitamente strafottente era spento, fiaccato, e l’armatura prima luccicante era ora ammaccata e rotta in più punti. Un profondo taglio rosso gli imbrattava la gamba, e una delle sue corna era completamente rotta, come se fosse stata strappata via di netto. Cercò di sorridere, ma non ebbe molto successo: “Non appena l’allarme per la vostra fuga si è sparso, Caesar ha inviato me e alcuni uomini fidati a cercarvi.”, abbassò lo sguardo, era la prima volta che vedevo i suoi occhi luccicare, “Non ci aspettavamo certo un esercito ad attenderci. I miei uomini sono morti tutti, e anche Alistair … anche lui non ce l’ha fatta …”

Sentii il cuore sprofondare.
Era vero, Castor si era sempre comportato come un pezzo di merda nei miei confronti.
Però, aveva perso il suo drago. E per quanto noi Draconiani possiamo essere diversi, ci sarà sempre una cosa ad accomunarci: il Legame. Perché nessun Draconiano vale niente senza il proprio Drago, sono come una parte di noi, sono la nostra anima: non possiamo perderli, e loro non possono perdere noi.
Mi morsi il labbro.
Avevo sempre pensato che quel colosso avesse dei problemi.
Era una dannata testa calda, come il suo padrone, ma era anche un guerriero, e sapevo che sarebbe morto pur di proteggere il suo regno.
Strinsi i pugni, e feci la cosa più incredibile e assurda che mi sarei mai sognato di fare. Lo abbracciai.
Si! Ok, l’ho ammesso!
Ho abbracciato quel demente di mio fratello!
Contenti ora?
Bhe, che altro avrei dovuto fare?
Era distrutto, e io li ero il solo a poterlo capire. Persino Gored si calmò, smettendo di fissarlo truce e guaendo appena, triste.

Sospirai.
Certo, non era bello doverlo ammettere, ma non doveva morire. Non che a me importasse molto, ma se ci avesse rimesso le penne Elayne sarebbe stata certamente male, per cui gli dissi, furioso: “Ehi, Fiammifero!”
“Si?”, chiese, forse pronto a reagire a un’altra provocazione.
Abbassai lo sguardo: “Non crepare, Ok? Solo io ho il diritto di ammazzarti di botte!”
Quello si esibì in un sorrisone a trentadue denti, e alzò il pollice, forse convinto di apparire più figo: “Non ci penso nemmeno. E non morire neanche tu, chiaro? Mi devi una rissa!”
Annuii, poi ci voltammo, lasciandoli al loro avversario senza più guardarci alle spalle.

Hola, rieccomi qui.
Allora la prima parte l'ho citata perché era troppo tenera detta dal mio Castiel, ohhhh é da sogno💖, giuro, il mio tipo ideale con qualcosa anche di Chrystal e diventerà il mio ragazzo definitivo!
La seconda l'ho citata perché Castor mi ha fatto davvero troppa tenerezza, da pezzo di merda é diventato un piccolo innocente agnellino, da strapazzare proprio di coccole.
La terza invece perché ho adorato la loro riconciliazione fraterna. Quando Castiel ha detto quella cosa sui draghi mi sono davvero sciolta come neve al sole, dico davvero.
L'ultima perché una cosa detta così da Ghiacciolo non me la sarei mai aspettata giuro, é stato davvero bellissimo da parte sua! Si vede che sotto sotto gli sta simpatico anche se non lo ammetterebbe mai.

Parlando del capitolo, a parte qualche errorino da nulla é a dir poco fantastico! Spero vivamente che i due fratelli prendano a pugni come si deve quel bastardo per aver osato fare del male ad Arianne, voglio vendetta!
Poi spero anche che i nostri ragazzi riescano a battere Lilith come si deve, perché proprio non mi va a genio ed é una gran bastarda spudorata proprio come il generale, o anche peggio.
Il bastone di Chrystal é bellissimo! E qui ahimè ho scoperto una piccola parte non piacevole del suo passato...poverino, anch'io mi arrabbierei se fossi nei suoi panni, non vedo l'ora di scoprire il tutto!
I miei più sinceri complimenti e alla prossima!
Baci EF 😘
(Recensione modificata il 11/10/2016 - 11:28 am)

Recensore Junior
05/10/16, ore 12:50

Bene, decisamente non possiedo la tua velocità di lettura, è da domenica che sto cercando di rimettermi in pari con questa storia. E decisamente non sono un recensore bravo come te, tant'è vero che ho preferito fare un'unica mega recensione finale piuttosto che delle schifezzuole sotto ogni capitolo.

Ma passiamo alle cose serie.
Wow.
Si, reputo il Wow una cosa seria.
Allora: Giuro che non so come fai a scrivere un'intera storia in prima persona, io ci ho provato più volte, fallendo miseramente. Mi levo il cappello in segno di profondo rispetto.
Non saprei nemmeno da dove cominciare.

Facciamo i personaggi, che sono il centro di questa storia.
Forse mi ripeterò, ma wow.
C'è un'introspezione spettacolare, davvero. Sarà che io non sono capace a farla, ma, veramente, completamenti.
Per non parlare dei singoli caratteri. Subito avevo paura che Jakhaal ed Elayne (scuse se per caso ho sbagliato i nomi) rischiassero di somigliarsi troppo, ma mi sono ricreduto quasi subito.
Per quanto riguarda le pene d'amore... Io ammetto di non essere un amante dei crucci di cuore, ma questo non mi impedisce che hai sicuramente fatto un gran bel lavoro anche su quel fronte.

Credo di aver detto quasi tutto il possibile sui personaggi, dimenticandomi, ovviamente, le cose più importanti per strada. Passerei quindi alla storia in sè e per sè.
(stavolta mi tratterrò con i wow, lo prometto)
Mi piace. Mi piace davvero. è intrigante ed ora che l'atmosfera si sta facendo più cupa me ne rendo conto sempre meglio.
Davvero, complimenti.

In quanto pessimo recensore, ora chiuderei. Sicuramente non ho detto tutto, sicuramente mi sono dimenticato passaggi fondamentali che mi ero appuntato chissà dove, ma mi rifarò, più avanti. Promesso.
E niente. Al prossimo capitolo.
Vago