Recensioni per
Tutto il gin di Calcutta
di Old Fashioned

Questa storia ha ottenuto 116 recensioni.
Positive : 116
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
31/05/17, ore 20:04
Cap. 5:

Sì, lo so. Sono in stra-ritardo e me ne dispiace molto, ma non ho avuto un attimo di respiro in questi giorni. Scusami carissimo.
Bando alle ciance e passiamo a questo bel capitolo.
Sarkesh è il mio idolo ormai, ma anche gli umani se la cavano discretamente :-). Peccato per Barrett e per Grosvenor che sono rimasti feriti: però il Governatore e la sua bussola sono sani e salvi (almeno per ora!).
Ho riflettuto su quanto detto da Jenkins: per carità, prendi quello che dico con le dovute pinze, le mie sono riflessioni molto all'acqua di rose (dopo l'udienza di stamane i miei neuroni sono a riposo per qualche ora). Secondo me non ha tutti i torti, riguardo ad alcune tradizioni culturali indiane. Io aborro il colonialismo in linea generale, però è anche obiettivamente vero che prima dell'arrivo degli Inglesi nel continente indiano si praticava il satee, ovvero l'immolazione delle vedove sulla pira funebre del marito defunto: una cosa agghiacciante, inaccettabile, disumana, crudele e misogina. Ancora oggi si pratica l'aborto selettivo delle femmine in India: mancano all'appello milioni di bambine, future donne. Ma almeno il satee è stato debellato, e questo  merito va riconosciuto agli Inglesi. 
A volte il bene ed il male sono un'unica faccia della medaglia... e non due.
Tu che ne pensi? conosci benissimo l'India e quindi saprai dire di sicuro qualcosa di più sensato di quello che ho appena esternato: mi farebbe piacere conoscere il tuo parere in merito.
Ed ora, aspettando che Ganesha faccia riprendere il nostro buon tenente, ti rinnovo come sempre i miei migliori complimenti per questa splendida storia.
A presto!
Lou
(Recensione modificata il 31/05/2017 - 08:05 pm)

Recensore Veterano
29/05/17, ore 20:54
Cap. 1:

Considerazioni: hai 39 recensioni. Io quando ho un tot di recensioni che finiscono con il 9 mi deprimo, detesto il 9, ha senso solo nella trinità, quindi, visto che da un po' di tempo a questa parte mi stavo dicendo che avrei dovuto assolutamente lasciarti qualche altra recensione, eccomi qui. Tieni conto che la cosa mi è saltata in mente qualche giorno fa, quando su una pagina di fb che si chiama “Il meglio di EFP e Wattpad” si parlava di te (inquietante, eh? Molto). Ma se ne parlava benissimo, tranquillo, perché effettivamente te lo meriti: penso tu sia uno dei pochissimi autori qui su EFP che si vede lontano un miglio che scrive per passione, non per ricevere commenti. Lo speriamo un po' tutti inconsciamente, in fondo, ma dalle tue storie si legge benissimo che oltre ad avere del talento non cerchi di attirare l'attenzione con storie che acchiappano la massa, e recensisci sempre tutti di rimando, come dovrebbe fare ognuno invece di farsi prendere dalla spocchia. Fidati che dopo 5 anni su questo sito ne ho viste di tutti i colori. Morale della favola: ci vorrebbero più Old Fashioned per un futuro migliore (?)
Deliri da psicotica a parte, veniamo al capitolo: non so se qualcuno ha ancora tirato fuori il paragone in qualche recensione, ma molti elementi, dal tempio alla dea Kali e all'ironia che pervade tutto il pezzo, mi ha ricordato tanto Indiana Jones e il Tempio Maledetto. La saga di Indiana Jones è una di quelle a cui sono più affezionata, da piccola sapevo i film a memoria v.v A proposito di ironia, il modo di fare di Grosvenor mi ha strappato un sorriso in più occasioni. Riesce a far ridere anche mentre i thug stanno per farlo fuori, il che ha del comico e del grottesco se si pensa alla situazione in cui si trova.
L'attenzione ai dettagli mi ha stregata, si vede che hai passato del tempo a informarti e si deve sempre apprezzare un lavoro così complesso nella ricostruzione dell'ambientazione. Le interazioni fra il tenente e Chāyā mi hanno incuriosita parecchio, sembra che possa nascere un bel rapporto fra i due, anche se probabilmente il ragazzo ha scelto di salvare l'inglese per qualche suo interesse nei confronti della missione. Non posso fare a meno di chiedermi cosa vogliano i pandit da lui e dai suoi compagni e in che vortice di follia verrà trascinato Grosvenor.
Insomma, inutile dire che i miei complimenti si sprechino, anche da un punto di vista stilistico: ricordo che in racconti letti in precedenza avevi una scrittura volutamente scarna, ma non per questo fastidiosa (tutto il contrario), mentre qui pensieri e descrizioni sono più presenti, eppure mi piace il modo in cui lasci una certa libertà di immaginazione al lettore.
Spero di farmi sentire il prima possibile con un'altra recensione, sono in piena sessione e il tempo scarseggia, ma cercherò di ritagliarmi qualche minuto v.v
Alla prossima!
Trix

Recensore Master
28/05/17, ore 21:34
Cap. 5:

Ciao ^^ 
Scusami se non mi son fatto sentire. Volevo recensire già stamattina o oggi pomeriggio, ma da romanista oggi è stata una giornata particolare e triste :( 
Grosvenor, finalmente ho scritto bene il suo nome, è riuscito proprio all'ultimo a sventare l'attacco. Tuttavia i guai non sono finiti, non finché la spia russa resterà a piede libero, e il nostro tenente dovrà affrontare le ultime insidie senza alcuni dei suoi fidi ufficiali, uno dei quali ferito durante la traversata sul pachiderma, e che spero stia bene. Dopo migliaia di peripezie, la faccenda è entrata nel suo clue, e che clue: si sono presi a botte da orbi pur di ostacolarsi, addirittura devastando l'ufficio del Governatore. Sono stati momenti molto intesi, pregni di emozione, dove tutti sono stati preda di una frenesia più che giustificata. Curioso che tutto ciò sia finito con il Governatore che chiede della sua bussola: o è qualcosa di importante, o è un momento comico liberatorio, che in ogni caso mi ha divertito non poco ^^
Immagino che il prossimo sarà davvero l'ultimo capitolo. Lo aspetterò con trepidazione.
A presto!
Spettro94
 

Recensore Veterano
28/05/17, ore 09:36
Cap. 5:

Finita la lettura di questo capitolo, ho una domanda: quale bussola? XD
Credo sia uno dei migliori capitoli finora (anche se non ha molto senso fare classifiche di capitoli data la qualità - e non mi dilungo - ma comunque questa è la sensazione) : dall'inizio alla fine un susseguirsi di situazioni che portano allo svenimento finale di Grosvenor (che speriamo - sappiamo- confidiamo ardentemente sopravviva nonostante le circostanze avverse). Mi hai fatto ridere come un'idiota in certi punti (Visnù a cavallo di una giraffa mi ha fatto morireXD) e preoccupare a morte (Barrett: si riprenderà vero, vero? Tra l'altro, durante l'attacco dei thug a Sarkesh per un momento ho temuto che tagliassero i tendini all'elefante - memorie salgariane - e stavo per maledirti: Sarkesh non può morire, fine).
Quindi, in attesa di vedere Grosvenor adempiere ai suoi doveri nei confronti di Ganesha, al prossimo capitolo.
PS: grazie per il chiarimento relativo agli scritturali nello scorso capitolo! ^^

Recensore Master
26/05/17, ore 20:24
Cap. 5:

Introdurre Sarkesh è stato un vero colpo di genio, l'enorme pachiderma contende la scena ai nostri eroi che grazie a lui riescono ad arrivare fin dentro il cuore di Calcutta appena in tempo per sventare l'attentato ai danni del Governatore.
Tu credo che a volte sottovaluti un po' Ellie, in questo caso, lottando ferocemente (pur senza perdere lo humor britannico che lo contraddistingue!) con O'lim si è dimostrato davvero eroico *-*

E poi niente, solo lui poteva reagire in quel modo davanti ai soldati che facevano i propri comodi  nell'angolo e continuare per la sua strada augurandogli buon proseguimento.
A questi due credo che siano evaporati almeno dieci anni di vita in un nanosecondo :D

Aspetto il seguito, perchè credo che la spia Russa non sia il tipo da lascia una missione a metà, ma quant'è figo O'lim l'ho già detto? Si? Non importa, lo ribadisco :D
(Recensione modificata il 26/05/2017 - 08:24 pm)

Recensore Master
25/05/17, ore 14:40
Cap. 5:

Ecco un altro capitolo di questa meraviglia, che come sempre non mi dispiace affatto rileggere.
La parte che ho preferito in questo capitolo, a parte la scena del rocambolesco scontro tra Grosvenor e O'lim che ha qualcosa di incredibilmente realistico e adrenalinico, è stato lo scambio tra Barrett e Thayes, subito prima che Barrett venisse ferito. E poi il subito dopo. Da una scena così semplice viene fuori tutta la caratterizzazione dei personaggi, tutti i retroscena, tutto quello che non ha bisogno di approfondimenti perché è già limpido e cristallino come il sole.
Ganesha li protegge, Sarkesh fa la rompighiaccio e Eldred Grosvenor mette la ciliegina sulla torta di questa splendida storia. Geniale anche la scena dei due soldati colti a brache calate, e sappi che per tutto il capitolo ho riso di nuovo. Molto.

Ci risentiamo presto!

~Sky

Recensore Master
25/05/17, ore 14:39
Cap. 5:

Buon pomeriggio.
Ehm, ok, il mio personaggio preferito, in assoluto, è l'elefante ^^
Ah ah, davvero, ottima idea quella di inserire questo curioso ed intelligente pachiderma nel racconto ^^
Riguardo al resto, i soldati, molto provati, sono riusciti a giungere in tempo presso il Governatore, ma anche il russo ce l'ha fatta.
Ed ecco la colluttazione finale.
Il nostro tenente, forse, è riuscito davvero a salvare la pelle del superiore, ma... quest'ultimo era troppo impegnato a pensare alla sua bussola xD
Bellissimo capitolo, complimenti anche qui.
Buon proseguimento di giornata e a presto :)

Recensore Master
25/05/17, ore 13:19
Cap. 5:

Ma ciao carissimo, eccomi qui, non potevo certo mancare!
Mi sono precipitata quando ho visto l'aggiornamento sulla pagina delle storie seguite.

“Avanti, Sarkesh, e non fermarti nemmeno se vedi Visnù a cavallo di una giraffa.”
A parte questa frase che è solo una di quelle che mi ha fatto venire da ridere a cascata quando le ho lette, questo capitolo continua a giustificare la bellezza di tutta la storia fino a questo punto. Il viaggio di Grosvenor è arrivato a un punto cruciale: Calcutta. E il Governatore.
Il tipo che si è lagnato del fatto che Grosvenor non aveva l'alta uniforme meritava di essere preso e strigliato per bene, appeso da qualche parte e dimenticato per sempre. Grosvenor gli ha risposto per le rime e direi che ha fatto pure bene, considerato ciò che è successo subito dopo!
La baruffa - perchè certo non mi sento di chiamarla "duello", baruffa è proprio il termine giusto - che poi è diventata un combattimento disperato tra Grosvenor e O'lim - il quale è piuttosto stizzito dalla bravura di Grosvenor nello stargli sempre tra i piedi - è stata narrata davvero bene. Io sono preoccupata per Grosvenor adesso, e voglio sapere che cosa succederà a questo punto!
“Tenente, voi cominciate a essere piuttosto fastidioso,”
Eh già, caro O'lim!

Pretendo presto il prossimo aggiornamento <3
_morgengabe

Recensore Veterano
23/05/17, ore 13:25
Cap. 4:

Ciao! Prima di tutto, complimenti per il meritatissimo primo posto!^^ (Pochissimi dubbi in proposito, era un testa a testa tra questa e Ritornerò da te, nella mia classifica personale).
Parliamo di questo nuovo capitolo, in cui mi sono resa conto che anch'io, come Sarkesh, provo il grande desiderio di abbracciare Jenkins (purtroppo non con una proboscide), non fosse altro per il sangue freddo dimostrato nel salvataggio di Grosvenor. Quel *Non posso lasciarvi solo un secondo*meritava un abbraccio, punto e fine.
*Fine delle astrazioni mentali di Jordan*
Un capitolo ben strutturato: il viaggio in treno che si trasforma - più o meno prevedibilmente, trattandosi dei nostri eroi - in un attacco nemico, con conseguente salvataggio e proseguimento della situazione. L'elefante Sarkesh mi sembra una buona aggiunta al quartetto, e sono sempre più curiosa di vedere come si evolverà la vicenda.
Lessico e sintassi come sempre perfetti e adeguati al contesto (a proposito, che cos'è uno scritturale? Dopo andrò a cercare nel dizionario, perdona l'ignoranza), descrizioni che mi fanno desiderare ardentemente un viaggio in India (anche se senza Grosvenor non sarebbe la stessa cosa temo) e una fila di battute che arricchiscono tutto l'insieme.
Al prossimo capitolo!
Ah, dimenticavo: sto iniziando desiderare compulsivamente di provare un gin and tonic, o anche due. XD

Recensore Master
22/05/17, ore 02:16
Cap. 4:

"Beati monoculi in terra caecorum", come si dice "beati gli orbi nella terra dei ciechi". E mai citazione fu più appropriata (mon cher, adoro quando citi il latino, lo sai). Non perdo occasione di farti i miei auguri di tutto cuore per la meritatissima vittoria al contest, quindi goditeli tutti e sappi che te li meriti.
Secondariamente, ma non certo per importanza: hai descritto delle scene stupefacenti in questo capitolo. Tutto azione, ma un'azione con la "A" maiuscola. Scena del treno da farmi rimanere con il fiato sospeso per tutto il tempo. Poi, finalmente, i nostri arrivano a Calcutta e...arriva Sarkesh, la bestia più potente di tutta l'India.
Me la voglio vedere tutta, questa avanzata da prodi in elefante!
Ho fiducia in Grosvenor e nel suo avvenire. E nella buona riuscita della sua missione. <3
_morgengabe

Recensore Master
21/05/17, ore 22:30
Cap. 4:

Mi sto ancora chiedendo come mai O'lim conoscesse così bene la cultura inglese. Se avesse senso, ti chiederei uno spin-off su questo personaggio.

Detto ciò, sappi che la scena sul treno è in assoluto la mia preferita della storia, in particolare nella parte in cui O'lim minaccia Eldred con un coltello alla gola.
In queste rapide scene viene fuori tutto il carattere dei personaggi. Quello del tenente, quello di Olim e quello di Jenkins, e i loro scambi sono il perfetto specchio delle loro personalità. Dopo aver letto questo capitolo, ho avuto l'impressione di conoscerli da sempre, come se fossero tutti e tre dei vecchi amici.
Ma poi abbiamo il mitico Sarkesh e i nostri eroi ripartono nella loro missione di salvataggio. Lo ripeto di nuovo, questa storia è troppo bella.
Recensirò anche il prossimo capitolo quando uscirà, ovviamente :3
A presto, e prossimamente io o Emme passeremo a lasciare anche l'ultima recensione premio che hai richiesto ^^
(a proposito, grazie per la mail!)

~Sky

Recensore Master
21/05/17, ore 22:20
Cap. 3:

Recensione premio per il primo posto al contest: DIRE CIRCUMSTANCES

Ed ecco il bellissimo capitolo che da il nome a questa bellissima storia.
Pare che l'offerta abbia funzionato, in questo caso, perché il maledetto uomo in nero li ha effettivamente lasciati in pace.
In questo capitolo spiccano i cambi repentini di atmosfera, da rilassata ad assurdamente adrenalinica, e tutti i conseguenti comportamenti che adottano i personaggi per far fronte alle situazioni.
Inoltre vediamo uno scorcio di questa India bellissima anche se calda al punto di appiccicarsi addosso, con tutte le minuzie storiche del caso, inserite in maniera eccellente a creare uno sfondo di un realismo incredibile.
L'ho già detto che amo questa storia?

Vado a recensire anche l'altro capitolo perché se te lo meriti <3

Recensore Master
21/05/17, ore 21:34
Cap. 2:

Purtroppo devo scriverlo. è brutto, ma devo farlo per forza. Jenkins direbbe che il regolamento è il regolamento.

Recensione premio per il primo posto al contest: DIRE CIRCUMSTANCES

Dunque, il piacere di rileggere questa storia non poteva togliermelo nessuno. Una delle più belle in assoluto che io abbia mai letto su EFP, e forse in generale nella mia vita, e non sai quanto sono felice e onorata che tu l'abbia scritta proprio per il mio contest.
Non ho molto da dire che non ho già detto in recensione, per cui mi limiterò a citare delle parti epiche di questo capitolo.

"Grosvenor pensò intensamente a quanti galloni di gin e quanti di tonica sarebbero stati necessari per riempire la vasca. Impegnò la mente sul problema di trovare anche un adeguato rifornimento di scorze di limone."
Eldred alle prese con la fallacità delle teorie di Mesmer è qualcosa di epocale.
Ah e sappi che il suo argent de poche mi ricorda l'Imperial Platinum di Darth Vader, in una certa distorta maniera XD

Barret invece è la quota adorabile della storia, anche se miete p*CENSURASPOILER*elo Michele. Si è censurato solo un pezzo.
Va bene sto delirando. Vado a recensire anche gli altri capitoli!

Ah a proposito, ti avverto che i banner sono pronti: trovi il suo sempre sulla pagina forum del contest. Spero che ti piaccia <3

~Sky

Recensore Master
21/05/17, ore 10:59
Cap. 4:

Cavoli. Volevo farti le mie congratulazioni per la vittoria del contest alla fine della storia, ma qui sembra andare per le lunghe. Perciò, complimenti vivissimi ^^ È una storia di un livello superiore, e questo capitolo in particolare mi è piaciuto assai; la parte dell'interrogatorio è stata scritta in maniera magistrale, come se fosse un film di guerra o di spionaggio: veramente ben fatto. Questa spia non si arrende mai, e così il tenente e il suo gruppo di intrepidi, tra cui Jerkins spicca per serietà ed efficienza; e guarda un po' chi è che si è fatto fautore del membro comico con il pachiderma se non lui? Sono rimasto davvero colpito da questa grande avventura, e ancora non è finita. Credo proprio che questa corsa sfrenata si concluderà proprio alla fine, forse se lo prende proprio Grosenor il colpo destinato al Governatore, senza morire, ovviamente: ha tutta la vita davanti per strafarmi di Gin, sarebbe uno spreco madornale morire proprio nei suoi anni più belli. Ora, non so onestamente quanto possa mai essere veloce un elefante, ma spero vivamente che la spia non trovi cavalli lungo la strada, perché non credo proprio che quel pachiderma possa tener testa ad animali destinati per correre. In ogni caso, aspetto con ansia il finale di questo racconto, e ancora complimenti per aver scritto questo ottimo lavoro ;) Quel che è giusto e giusto, e quella differenza di sette punti si sente eccome xD
A presto!
Spettro94
(Recensione modificata il 21/05/2017 - 11:01 am)

Recensore Master
20/05/17, ore 16:08
Cap. 1:

PRIMA CLASSIFICATA al Contest 'DIRE CIRCUMSTANCES' indetto da Sagas sul Forum di Epf.
[Attenzione questa valutazione contiene spoiler sullo svolgimento della storia]
Tutto il gin di Calcutta di Old Fashioned – TOTALE: 75/70

Suggerimento: #Lingua d’argento – “armistizio”
Immagine personaggio: 22, 23, 24
Immagine oggetto: 27, 33, 35, 44
Immagine paesaggio: 101, 102, 103, 104


Attinenza al tema ed uso suggerimenti/immagini – 10/10 + 6

La storia comincia in medias res e si attiene perfettamente al tema del contest, ovvero quello dell’acqua alla gola. Il suggerimento scelto di “armistizio” è usato in maniera eccellente non solo nella fase iniziale, ovvero quando il tenente evita di venire sacrificato alla dea Kali, ma anche per quasi tutto il resto della narrazione.
Eldred Grosvenor è una vera e propria “lingua d’argento”; riesce a trovare un commento ironico per qualsiasi situazione, dalle più semplici alle più disperate, addirittura quando parla con se stesso.

Delle immagini scelte sono state conteggiate come valide la 22, la 23, la 24, la 27, la 44 e la 101. Delle altre, o non siamo riuscite a riscontrare la loro effettiva presenza nella trama, oppure ci siamo trovate a non poterle considerare come valide (nel caso della chiave e della bussola) poiché non avevano una reale attinenza con quelle presentate dall’immagine, ma poteva trattarsi una qualsiasi chiave (fatta in qualsiasi modo) e di una qualsiasi bussola, dato che non vengono descritte nel dettaglio.


Contesto/Atmosfera – 10/10

Un contesto perfetto, anche nelle minuzie di dettagli, e un’atmosfera degna dei romanzi di Emilio Salgari, condita con uno sfondo ironico che più volte strappa una risata.
Tutto ciò che accade in narrazione è supportato da una resa del contesto gestita in maniera millimetrica, che si incasella perfettamente nelle vicende storiche che hanno caratterizzato l’India di quel periodo (con tanto di riferimenti culturali spiegati con accurate terminologie, senza sbavature). Non resta alcun dubbio o incomprensione, e le vicende rocambolesche dei personaggi prendono note di colore realistiche nonostante l’assurdità di ciò che gli accade, grazie al lavoro di contestualizzazione svolto.

Alcuni dettagli storici come quello dei pandit sono stati opportunamente romanzati, in un modo che né infastidisce né crea confusione nel lettore, e anzi contribuisce alla resa altrettanto eccellente dell’atmosfera. Le descrizioni del clima umido e degli usi e costumi locali facevano venire voglia di accendere il ventilatore, e bere qualcosa di fresco per far fronte alla calura (magari proprio un gin tonic, ma per rispetto al tenente abbiamo preferito della semplice acqua). L’atmosfera varia di volta in volta da frenetica ad ansiogena, da soffocante a graffiante, creando un ritmo incalzante che non consente al lettore di distrarsi e di perdere la concentrazione, tenuto sul filo del rasoio dei tumultuosi eventi.
Ogni scenario ha la sua particolare “aria”, dal tempio di Kali alla giungla afosa, dalla piccola locanda alla groppa dell’elefante, dal fortino abbandonato ai vagoni del treno. Il tutto è condito dallo humor inglese di Grosvenor, ma anche dagli scambi tra lui e gli altri tre che creano degli adorabili stacchetti comici.


Trama/Intreccio – 10/10

La trama di questa storia è un continuo tumulto di adrenalina e ansia, il tutto mescolato dalla gravosità della missione del protagonista che però non rende la narrazione nemmeno lontanamente pesante.
Tutte le svolte narrative sono risultate fluide, così come i retroscena supportati da un contesto reso alla perfezione, e non è presente alcun “punto cieco” che fa inarcare un sopracciglio al lettore. Tutto ciò che accade è perfettamente realistico anche nell’assurdo, e incasellato in una dinamica credibile nonostante i notevoli colpi di fortuna dei personaggi in gioco (al punto da portare lo stesso tenente a pensare che Sri Ganesha in persona stia proteggendo lui e gli altri da un destino infausto).
Fortuna sì, ma anche perizia: dopo la morte di Chāyā, già nel secondo capitolo, la sorte dei personaggi sembra volgere al peggio. Ma Eldred Grosvenor e i suoi non si perdono d’animo, e chi in un modo chi in un altro contribuiscono tutti alla riuscita della missione, e soprattutto collaborano efficacemente per portare a casa la pelle.
La trama stessa della storia inoltre appare vasta sotto la superficie; vi sono i thug alla ribalta dopo mezzo secolo, spie russe, il Grande Gioco di sottofondo. Ma ci concentriamo solo su questo piccolo episodio e va bene così, e alla fine della storia si spera che Eldred e compagnia possano godersi il meritato riposo al circolo ufficiali, e lasciare il resto a chi è stato addestrato per farlo.
Gli spunti narrativi comici poi sono eccezionali. Più volte le scene sono passate dall’adrenalinico al delirante, come nella parte del treno. Il tenente è arrivato a un soffio dalla morte, e subito dopo vediamo un gigantesco elefante da guerra che sviluppa una fascinazione per il sergente Jenkins, e sembra corrisposto.

Tutti i piccoli colpi di scena sono ben gestiti, come quello finale della bussola, e contribuiscono a tenere il lettore in equilibrio sulla sedia, attento a non perdersi nessun passaggio.


Caratterizzazione dei personaggi – 10/10

Caratterizzazione impeccabile sia per quello che riguarda il protagonista, Eldred Grosvenor, la cui immagine risulta talmente iconica che non si faticherebbe a immaginarlo come il protagonista di una lunga saga di successo, sia per i personaggi secondari. Ognuno di loro resta impresso e tutti hanno una loro particolarità degna di nota; Barrett il piccoletto angelico che “miete pagani come l’Arcangelo Michele”, Thayes l’energumeno burbero ma con un evidente cuore d’oro, Jenkins sempre compito e in grado di recuperare un fazzoletto candido anche dopo aver nuotato nella melma.
Ma anche il personaggio secondario di Chāyā risulta interessante e piacevole da leggere, con un carattere che ne evidenzia le abilità e contemporaneamente la giovinezza. Ci si affeziona a lui in poche righe, e la sua morte difatti dispiace, nonostante si abbia avuto a che fare con lui per un periodo di tempo narrativo molto breve.
Per quello che riguarda le cosiddette “comparse” non è stato possibile un approfondimento ma va bene così: anche se non hanno un ruolo importante non risultano affatto piatti, nemmeno il signor Jaidev che vende Sarkesh ai nostri eroi, e addirittura Kaur, personaggi che compaiono per non più di una scena ma che sono ugualmente ben delineati sullo sfondo della narrazione.


Utilizzo dei POV – 9/10  

C’è una generale oscillazione tra narratore esterno e interno.
Non abbiamo sottratto un punteggio elevato da questo parametro perché era tutto perfettamente seguibile e comprensibile, e non abbiamo mai fatto fatica a discernere chi fossero i soggetti parlanti e gli oggetti riceventi, ma ci sono diversi punti della storia in cui sono presenti intromissioni da parte del narratore esterno.

Un esempio: “Ufficiale e sottufficiale reputarono la frase decisamente sospetta.”
Questa frase appartiene ad un paragrafo narrativo che fino a quel momento è stato strettamente POV Eldred, ma è pronunciata chiaramente da un narratore esterno, che conosce l’interiorità di entrambi i personaggi (e per cui sa, di fatto, che entrambi reputarono la frase decisamente sospetta, mentre Eldred non potrebbe saperlo, non leggendo i pensieri degli altri).

Un altro esempio, più semplice, è questo: “Era già voltato verso l’uscita, per cui non si accorse che il cameriere li raccoglieva e se li metteva in tasca.”
Come lo stesso narratore sottolinea, Eldred non può accorgersi che il cameriere aveva raccolto i dadi e se li era messi in tasca, per cui anche qui c’è stata un’intromissione di narratore esterno nel POV di Eldred (che per tutta la storia “racconta” la vicenda dai suoi occhi ed è tramite quelli che sono le sue percezioni, tant’è che quando perde conoscenza, anche per il lettore si fa “tutto buio”).

Ci è sembrata per certi versi una scelta voluta, ma che a tratti è risultata in qualche modo stonata, per cui abbiamo preferito segnalarla.


Gestione dei dialoghi/Gestione dell'introspezione – 10/10 

Sia dialoghi che introspezione sono uno dei punti di forza di tutta la narrazione.
Gli scambi di battute tra i diversi personaggi, così come i dialoghi interiori del tenente e le sue riflessioni, sono non solo utili a svelare dettagli di trama, ma creano dei siparietti tragicomici assolutamente deliziosi. Siamo più volte scoppiate a ridere nel leggerli, vuoi per la situazione vuoi per lo humor del tenente.
Inoltre i dialoghi danno forza alla caratterizzazione dei personaggi, soprattutto quelli dei quattro inglesi, facendoli apparire non solo connotati di carattere e sfumature, ma anche… estremamente inglesi. Se non fossimo assolutamente certe di aver letto questa storia in italiano, quasi ci sarebbe da credere di aver seguito i loro dialoghi nella lingua madre di Eldred Grosvenor.
La loro nazionalità trapela da ogni frase, così come il modo in cui ognuno di loro vive la propria nazionalità (per esempio nella profonda differenza di parlato che c’è tra Jenkins, per cui gli indiani sono tutti dei mangiacurry, e Barrett, cresciuto in una grande piantagione a Darjeeling e difatti parla correntemente bengalese).
Inoltre, nei dialoghi tra il tenente e O’lim, appare chiara la profonda conoscenza della cultura inglese di quest’ultimo, il che gli da una connotazione che non è quella del semplice assassino-spia. È quasi un peccato che fosse dalla parte dei “cattivi”, e che quindi non abbia potuto fare da personaggio parlante, poiché si prospettava anche lui degno di approfondimento per quel poco che è stato possibile vederlo.

Dal punto di vista tecnico niente da eccepire: i dialoghi sono scritti in modo tale per cui non c’è alcuna confusione di soggetti, è sempre chiaro chi stia dicendo cosa e le tempistiche di azione/reazione dei personaggi a una frase o all’altra sono perfette.


Gradimento personale – 10/10 

Questa storia è eccezionale. L’abbiamo divorata talmente in fretta che è stato necessario per entrambe rileggerla più volte, consce che non potevamo perderci nessun passaggio, ma l’abbiamo fatto con estremo piacere e ridendo tutte le volte. Abbiamo amato follemente tutti i personaggi, ma con un’ovvia predilezione per lo splendido Grosvenor, che si spera avrà il riconoscimento che merita dopo questa prodezza eroica.
Spiritoso e ironico com’è, non ci aspettavamo di vederlo modesto sul finale, ma è riuscito a sorprendere una volta di più.
Che altro da dire che non è stato già scritto in valutazione? Le descrizioni sono fantastiche, da far credere di trovarsi realmente nell’India di quei tempi, e complimenti per tutte le minuzie culturali che hai aggiunto qua e là, che non fanno mai sentire spaesati. Gli scambi tra i personaggi sono appassionanti e/o fanno piegare in due dalle risate, così come alcune scene che sono davvero impagabili… come quella dei due soldati colti in flagrante con le “brache calate”, letteralmente, e annessa imperturbabilità “british” di Eldred.
Siamo rimaste incollate allo schermo su ogni minuscolo passaggio e li abbiamo amati tutti, così come abbiamo amato i dialoghi, le offerte mentali di Eldred a Ganesha, a cui il nostro beneamato prometteva “tutto il gin di Calcutta”, il coraggio imprevedibile del tenente che sembra proseguire svagato sulla strada della vita, ma che non esita a gettarsi in un corpo a corpo con O’lim per salvare la vita al Governatore, mostrando un coraggio da fiera.
Insomma, complimenti per questo capolavoro.