E voilà^.^
Meraviglie delle meraviglie, arrivo anche in questa nuova sorprendente avventura!
Ho così tanti complimenti da farti che sicuramente ne perderò qualcuno per strada. Il primo da cui voglio assolutamente partire è quello dei tuoi progressi. Se Srarborough fair era una storia dinamica e caotica con uno stile pulito ma molto sintetico, dove le descrizioni erano più caratteriali che fisiche, e dove ogni personaggio secondario veniva pensato come cornice del capitolo, "cacciatori di sogni" mostra sicuramente uno stile più pieno, con una dimensione descrittiva più concreta e completa, dove i personaggi non sembrano essere solo cornici ma avremo modo, credo, di poterceli godere un po' di più, dove i protagonisti sono pur sempre misteriosi e intriganti e dove, credo che sia un tratto che dovresti portare avanti perché io lo adoro e lo trovo molto originale e interessante, dove l'elemento dinamico si fa più definito e più ampio, comprendendo addirittura intere gilde con diverse pedine a fare casino. Non vedo l'ora:D
Ancora un'ultima cosa: la punteggiatura nei dialoghi. Non so se stai cercando di seguire i miei consigli ma è molto migliorata, c'è stato un salto di qualità che mi ha sbalordito. Complimenti.
Giusto per non smentirmi mai, ti riporto alcuni pezzi in cui sei ricaduta nelle vecchie abitudini.
“Ho servito nell’esercito, primo reggimento, terzo battaglione,” ogni parola del Minotauro era sottolineata da un colpo di mazza avversario andato a vuoto, “ci vuole altro per impressionarmi.” Concluse afferrando la mazza ferrata con l’unico braccio e gettandosela alle spalle seguita dalla Schiera che la impugnava.
“Magia?” Ipotizzò
"Concluse" e "Ipotizzò" vanno in minuscola, per il resto lavoro impeccabile. Anche la grammatica e la sintassi sono perfette, davvero un lavoro delizioso che invoglia a leggere per la sua cura e, sopratutto, per il tuo stile chiaro, di comprensione immediata, con periodi più o meno lunghi ma mai astrusi o complessi. Le descrizioni sono perfette, mi hanno fatto immaginare il luogo alla perfezione, pur mantenendo la loro sinteticità, sono comunque più ampi e visivi. I dialoghi perfetti come sempre, e tu sai che li adoro perché c'è sempre di che divertirsi, inoltre rappresentano molto bene i personaggi e sono coerenti con la loro presentazione, nonché caratterizzazione. Infine, ancora una volta, bellissime le scene che hai descritto, gli accenni di combattimento e la presentazione delle dinamiche governative e storiche del luogo. Davvero un primo capitolo che non manca di nulla, dagli elementi di presentazione, dalla forma immediata e pulita a un incipit interessante e subito coinvolgente.
A proposito della trama...
Mi piace l'idea delle gilde e dei cacciatori, ultimamente è un'idea in cui mi imbatto spesso e che comunque si mostra sempre con trattazioni differenti e personali. Tu ne hai dato un aspetto leggero ma non troppo, divertente ma non troppo, intrigante al massimoXD
Quello che voglio dire è che questa storia si presenta con una trattazione più "seria" rispetto a quella di Cecilia, molto comica e frizzante. Le gilde si odiano e la scintilla è diventata un mezzo incendio che non si è del tutto spento; c'è il gioco e la sfida, che comunque la rendono frizzante e entusiasmante, ma c'è anche "lo sbaglio" che getta un'ombra misteriose e attraente sulle due figure principali, anche se ancora ai margini, sempre secondo il tuo personale stile della "cornice" che io adoro: Corin e Rayla. Due nomi con dietro due personaggi tutti da scoprire.
Per il momento posso dirti che ho amato il Guercio e il Minotauro, a livello fan ho sdegnato Crizia - troppo acida in modo antipatico, ma ottima la caratterizzazione. Il Minotauro, sopra tutti, è il mio preferito. La battuta implicita del suo nomignolo è divertente, dello stesso stampo sagace di quelle dell'ambiente e dell'ambientazione sociale, che rende il tutto un miscuglio perfetto per un fantasy all'insegna dell'avventura.
Nello specifico, Tales è un paradosso: un minotauro, che dovrebbe rappresentare caos e impulsività feroce tipiche dell'immaginario collettivo di questo essere imponente e bestiale, diventa l'emblema del soldato rigoroso e onorevole, ligio e un po' distaccato dai modi rozzi e attaccabrighe e fuori legge delle gilde nel pieno delle loro risse da piazza.
Il Guercio invece è l'esatto opposto: dai toni più sboccati e colloquiali, si getta nella mischia ma è anche un personaggio attento e misterioso, sai un po' come uno di quelli che non sta nella cerchia più stretta del giro ma abbastanza vicino da saperla lunga, quasi con quel suo tono serio e "drammatico".
Io comunque una cosa non ho potuto fare a meno di notarla: lo sbaglio! Un incantesimo, se ho capito bene, che lega una donna e un uomo che si odiano di due gilde differenti, dove il ruolo di Rayla è superiore a quello che ricopre Corin nella sua gilda. Inoltre c'è la nuova missione che dovrebbe far arrabbiare le Schiere Rosse, e che secondo me non passerà inosservata... mhmm, posso dire di aver già fatto flash mentali che hanno dell'incredibile?
Non vedo l'ora di continuare. Bravissima!
A presto!
P.S. Scusami tanto se ti ritrovi con trecento email di modifica di questa recensione, ma ogni volta che chiudevo mi veniva un altro particolare in mente che volevo osannare, e allora tornavo indietro.
Non potevo resistere. Credo di aver finito stavolta. Spero... >.<(Recensione modificata il 17/10/2017 - 02:59 pm) (Recensione modificata il 17/10/2017 - 03:02 pm) (Recensione modificata il 17/10/2017 - 03:03 pm) |