Recensioni per
Asor della Prima Stirpe
di _Polx_
Posso dire che Asor se lo merita, vero? È colpa sua se il bambino sta morendo. |
È ufficiale, il QI di Diamante è fortemente compromesso. |
Eccomi qui a recensire l'ultimo capitolo. La tensione dei capitoli precedenti viene sciolta e distesa, pur lasciando ancora molte domande in sospeso. Come si suol dire 'Finalmente una gioia' il nostro Astar si è salvato non solo dal rogo nella fossa comune, ma sembra che anche la malattia stia recedendo, pur lasciando ricordi del suo passaggio. Sarà merito del suo sangue di Prima Stirpe? O forse è avvenuto qualcosa dietro le quinte che non abbiamo visto? |
Okay, mi piange il cuore. Spero ancora che Astar sia vivo anche se non immagino come potrebbe mai essere possibile, ma in fondo c'è ancora un capitolo da leggere! |
Ciao Polx, |
Mi sono immaginato mentre constatavo, vicino ad Asor "Mi sa che questa non è febbre, nono". Boiate a parte, se c'era una parte che non mi aveva propriamente convinto nel capitolo precedente, era quella dei dialoghi: non mi avevano convinto del tutto, ma in questo secondo capitolo mi sono ricreduto, ora li ho sentiti fluidi e naturali. Mi piace la piega che sta prendendo il personaggio di Asor, il mutamento che sta avvenendo dentro di lui sotto la spinta della preoccupazione e dell'amore paterno. Un amore che mi sento di definire 'imbranato' ma che pure è amore, capace di spezzare tutte le sue convinzioni sul ruolo e su questo fantomatico onore (che poi tanto onorevole non è). Mi è dispiaciuto sapere che la storia sullo sfondo non sarà approfondita come mi hai detto nella risposta alla precedente recensione, ma sono impaziente di vedere questo "progetto più grande" a cui stai lavorando! |
Ciao Polx, |
Una delle regole principali delle soap opera è che non puoi dire che qualcuno è morto, se non hai la certezza di vederlo cadavere davanti ai tuoi occhi. E in questo, la regola non fallisce, mai. :) |
Ciao! Eccomi qui! |
Non ho provato tristezza alla sorte di Astar. Il modo in cui hai scritto questo capitolo rende bene, invece, la frustrazione e l'impotenza di Asor, e la sua rabbia. Quella sì, si sente forte. Vorrei Ruben morto, nello stesso modo in cui lui e il Generale hanno insistito tanto a tranciare ogni possibile legame che il comandante avesse con la sua scomoda famiglia. Non so, l'intera vicenda gli viene servita quasi come un trattamento di favore, di quelli che rendono i soldati dei reparti speciali più freddi, distaccati e pronti a combattere. |
Più vado avanti nella lettura, più ammiro la fermezza d'animo di Diamante, a cui dovrebbero dare un premio, non solo per aver accudito Astar da sola per otto anni, ma anche per la dignità e l'amor proprio mostrati di fronte ad Asor. La sua reazione al dolore e di fronte le azioni dell'ex-amante è più che comprensibile: sinceramente non so come abbia fatto a resistere, quando il medico ha pronunciato la verità sulla cura della piaga. |
Mi chiedevo quando Asor si sarebbe accorto che il figlio era in condizioni davvero gravi. Forse Diamante lo rispetta solo per ciò che è stato, per il titolo che ha, ma non la vedo fiduciosa riguardo l'esito della vicenda. Insomma, il vecchio amante non è corso subito ai ripari per una semplice questione d'orgoglio, che potrebbe anche avere un fondamento, ma Astar ha solo una parte del suo sangue... aspettarsi che avrebbe reagito bene al morbo era solo una rosea previsione. |
Devo dire che l'inizio della storia incuriosisce molto, anche se ha lo stampo classico dell'introduzione e descrive per sommi capi i personaggi protagonisti e alcuni fra gli eventi più importanti che fanno da sfondo alla vicenda. Questo regno non ha ancora un nome, non ha un governo, almeno precisamente specificato. Hai evitato di presentare le generalità del luogo perché forse intendi introdurle in seguito, come la storia di questa "Prima Stirpe", e va bene perché incita il lettore a saperne di più. |
Quello che descrivi è un conflitto vecchio come il mondo: il dovere o la famiglia, quando entrambi ti portano verso direzioni diverse? |
Ciao! |