Recensioni per
Monster
di A_Liebert

Questa storia ha ottenuto 179 recensioni.
Positive : 179
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
21/06/20, ore 22:46

Che capitolo!
Nella sua prima parte ha un'atmosfera quasi ovattata, seppur con qualche momento divertente: Luca che fa la guardia fuori dal palazzo di Daniele, sempre convinto della sua colpevolezza, nonché in ansia per la propria libertà, con tutti i ragionamenti che gli ronzano in testa... questo ragazzo non molla la presa, è impagabile! Ha la tenacia del tenente Colombo, ma completamente mal riposta XD
Però, ancora una volta, se ci sono certi suoi aspetti che ci fanno sorridere, ecco che poi dimostra una grande sensibilità, la capacità di ascoltare, di dare buoni consigli. Ha una visione della vita, a giudicare delle sue parole, che non giudicherei “ottimista”, perché certe volte l'ottimismo è un po' cieco e destinato ad andare a sbattere in maniera violenta contro la realtà; Luca invece accetta ciò che accade, è consapevole di essere in una brutta situazione, ma è deciso a non farsi abbattere, a non perdersi, ad andare sempre avanti. È ammirevole!
Magari a prima vista non sembra sensibile, quando dice a Lidia che i suoi problemi sentimentali sono una cazzata e che dovrebbe voltare pagina, però, se pure il modo brutale, le ha detto la verità e ha cercato di scuoterla. Secondo me ha agito meglio così, piuttosto che riempiendola di compassione standard e di parole di consolazione vuote.
E a proposito, proprio non mi aspettavo di rivedere Lidia in una situazione del genere; dopo il suo racconto possiamo comprenderla meglio, ma comunque non giustificarla, e nemmeno scusarla. Può aver sofferto per il suo rapporto con Daniele, può essersi sentita trascurata, non amata, non capita... però allora che se la prenda con Daniele. Perché prendere di mira una ragazza che non le ha fatto nulla? E 'scherzo' lo chiama... perché sia uno scherzo devono riderne entrambe le parti, e soprattutto non c'è umiliazione di mezzo, altrimenti che lo chiami bullismo.
Ma almeno è pentita, e questo è un primo passo; per il perdono è presto, perché quello va guadagnato con le azioni, non basta dire 'mi dispiace'. Quindi vedremo, magari mi ricrederò su di lui. Intanto ti dico che tutto l'interagire suo e di Luca mi è piaciuto veramente molto, sia la conversazione in sé che il suo ritmo, gli scambi di battute. L'esordio è stato meraviglioso, l'ambulanza e lo spray al peperoncino, ahah! Non so se tu abbia intenzione di fare di loro una coppia, ma anche come amici sarebbe un piacere vederli insieme.
Il fatto che dica a Luca di chiamarsi Miriam non so bene come interpretarlo... l'ho preso come un atto interiore di scusa e di stima verso la vera Miriam, e uno scherzo verso Luca, perché non credo che si aspetti di rivederlo. Ma se accadrà, magari all'università, potrebbero esserci equivoci (buffi o seri, a seconda del livello di sadismo dell'autrice ;-) )
La seconda parte è ben diversa, e decisamente più drammatica. Tesa e violenta. E scoprire il passato di Nicola e Marco spezza il cuore, ancora di più se raccontato in quella maniera, come una fiaba, che sottolinea l'innocenza spezzata dell'infanzia. In apparenza Marco era uno stronzo e Nicola un sociopatico; sembrava una questione caratteriale per il primo, e una questione neuropsichiatrica per il secondo. E sì, quest'ultima componente in Nicola c'è, ma non è innata: erano bambini normali, uniti, spensierati e felici. Ciò che gli è capitato, in un'età così tenera, per mano della persona che più avrebbe dovuto proteggerlo, ha mandato in frantumi il suo equilibrio psicologico, la sua capacità di provare emozioni normali. Sì, ha bisogno d'aiuto, e ce l'ha da molto tempo.
Ho trovato molto significativo, e narrativamente perfetto, il fatto che Nicola racconti tutto in terza persona, come cercando di distaccarsi da quei fatti (ma è un distacco che fa male a chi ascolta, che amplifica l'orrore), per poi cadere nella prima persona nelle ultime righe; come se quella liberazione, la morte del mostro, lo riempisse di sentimenti tanto violenti da rendere impossibile estraniarsi. Le violenze erano state l'incubo, ma quella era stata una liberazione, e il passaggio repentino alla prima persona mi comunica la sua gioia perversa e violenta, e la tanta rabbia accumulata, l'odio lucido. Sì, è stata una scelta narrativa davvero efficace, complimenti!

Il discorso di Nicola sulla malvagità, sul desiderio di distruggere, su quello di morire sono veri: c'è chi si infligge sofferenza per sentirsi vivo, e chi decide di infliggerla agli altri. Nicola è profondamente danneggiato, ma se ne rende conto, e sta male, quando mostra la parte più profonda di sé si vede solitudine e disperazione, non soddisfazione per le proprie malefatte; per questo credo che sia ancora recuperabile. Psicoterapia, farmaci... non sarebbe un processo breve, né facile, ma è vero, dovrebbe provare; è molto giovane, sarebbe più che in tempo per costruirsi una nuova vita. Sarebbe meglio se avesse qualcuno al proprio fianco, ma non mi pare proprio che abbia amici, o persone su cui contare, e certo non si può chiedere a Luca di accompagnarlo in un percorso del genere.
Già, anche qui Luca si è comportato in maniera splendida (povero ragazzo, se continua così finisce in terapia anche lui), e nonostante la collera che prova non gli ha detto 'ammazzati', ma 'fatti aiutare' e questo ancora una volta ribadisce che sia un ragazzo magnifico. Certo, prima si sono scazzottati per bene, ma è normale che la tensione e la rabbia siano esplose, ed è anche giusto, Luca aveva bisogno di sfogarsi, di superare lo choc con una reazione tanto potente; in questo modo, forse, non sentirà più quella sensazione di paralisi e di paura che, mista alla rabbia, aveva incontrando Nicola.
E il finale!
Ma no, Nicola, no! Luca è già in una brutta situazione, già pensano che abbia ucciso Marco, figurati se poi si trova nei paraggi quando il fratello del morto casca giù dal sesto piano!
Considerato che mi sembra improbabile sopravvivere a una caduta simile, posso solo sperare che tu abbia in mente un qualche stratagemma per evitargli la caduta, che Luca riesca ad afferrarlo, che al piano inferiore ci sia un pianerottolo per cui Nicola si ammacca soltanto e magari dopo si prende un'altra dose di legnate... ah, i cliffhanger! Li odio e li amo!
Come sempre, un capitolo appassionante e bellissimo! Complimenti, mi sto proprio affezionando a tutti questi personaggi :-)

Recensore Veterano
20/06/20, ore 00:56
Cap. 1:

Comincio dall’inizio e procedo un passo alla volta, perché i thriller e i gialli vanno seguiti lentamente: il gusto è nell’intuire la disposizione dello scacchiere, nell’intuire i ruoli, per seguire il filo della partita e quello del mistero, sino a dipanarlo.
E qui confesso di partire con un pregiudizio che gioca a tuo favore: a me i gialli piacciono. Ne leggo una quantità spropositata – belli, brutti, indecenti, geniali illeggibili... non ho standard. È per me è un comfort genre, se vogliamo; il corrispettivo letterario di quel cibo spazzatura che farà pure male al giro vita, ma consola l'anima. Così il thriller, il romanzaccio d’azione.
E mi piace che qui il mistero e la tensione che verranno non siano destinati in sorte al McClane navigato ed un po’ consumato dalla vita di turno, ma ad un gruppo di matricole universitarie. Magari non saranno loro i detective o gli action hero (questo, a questo punto, non posso ancora saperlo), magari saranno le vittime sacrificali all’altare del genere letterario (oh, ci vogliono anche loro!), ma l’ambientazione e la focalizzazione su questi personaggi mi garbano, perché sono appunto insolite per il genere e col genere, dunque, giocano.
Il prologo è secco, duro; anche se la prosa è un poco legnosa (problema comune e ricorrente nelle descrizioni di sesso, niente per cui allarmarsi), il tutto mantiene una qualità quasi cinematografica. Così come ha un taglio – è un taglio – cinematografico il passaggio al capitolo vero e proprio. Ed io qui mi chiedo se Paolo non sia una delle parti in causa del prologo, magari il poveraccio che perde i sensi.

La caratterizzazione dei personaggi che muovi è, in questo inizio, l’aspetto più convincente, per quello che ci lasci intravedere e per quello che ci lasci intuire sia nascosto, da qualche parte. Quello di Miriam è un buon punto di vista da cui partire: è una ragazza semplice ma intelligente, una centrata, figlia della classe media lavoratrice catapultata in un mondo medio e alto borghese. Da prodotto del college system, posso dire di aver riconosciuto dei compagni di università, in Miriam, che ai tempi erano le persone migliori e sono rimasti negli anni tra gli amici più cari. Ma, sopra a tutto, Miriam deve misurarsi con una cultura ed una società profondamente razziste, non solo del pregiudizio sociale e razziale della signora delle pulizie, ma di quel razzismo casuale di cui fa sfoggio Sara, col suo imbarazzo ed i suoi complimenti ambigui. Mi piace come hai abbozzato la relazione tra le due.

Non so se anche l’odio di Paolo sia su base razziale, ma ho il sospetto che si tratti di tutt’altro. Marco, a me, non ispira fiducia –– dici che ho letto troppi gialli dove il cattivone in realtà è il belloccio insospettabile, galante e di buona famiglia?
Lidia.. Mah! I modi di fare di Lidia mi ispirano un istinto primitivo di ridurle il cranio in pappa fracassandoglielo contro il muro – troppa confidenza, troppo poche buone maniere, razzismo, una certa cafoneria di fondo… fa molto studentessa di economia! XD – e dunque non sono in grado di inquadrarla bene come personaggio. Chapeau!
I personaggi e le tensioni puerili tra di loro incoraggiano a leggere, incuriosiscono soprattutto con la consapevolezza che il fulcro della storia non sarà la loro quotidianità di universitari fondamentalmente banali.

La qualità della prosa è perlopiù scorrevole; quello con cui ho avuto più problemi è il dipanarsi del tempo narrativo e la consistenza interna di alcune descrizioni.
Per esempio – siamo all’inizio del capitolo – quando Miriam scende dal pullman notturno e si incammina in cerca del suo alloggio designato, le condizioni meteo sembrano cambiare piuttosto nettamente: dapprima abbiamo un vento gelido che le schiaffeggia la faccia e la sveglia di colpo, subito dopo ci ritroviamo con un’aria mattutina fresca ma rinvigorente.
Nel complesso, credo che ci sano problemi col tempo narrativo dell’intera giornata di domenica.
Miriam arriva in camera, si suppone di prima mattina, diritta dalla fermata del pullman; incontra Sara, scambiano due parole mentre Miriam sistema i libri; Miriam si adagia sul letto pensando alla famiglia e al fratello e… è ora di pranzo? O cena? Miriam è ancora nauseata dal viaggio, non può essere passato tanto tempo. Le due mangiano pasta, dunque non è colazione e data la rapidità del movimento precedente sembrerebbe un pranzo, ma finito di mangiare, Miriam rientra in camera, si mette il pigiama e va a dormire – non sembra un pisolino pomeridiano, dato il riferimento all’addormentarsi prima che Sara rientri ed il passaggio diretto al lunedì mattina. Insomma, le tempistiche di domenica non sono molto chiare e richiederebbero un po’ di lavoro di sistemazione e rifinitura, perché lasciano il lettore estremamente perplesso.

Un pensiero finale alla mensa. Invidio da morire questa mesa: io ho mangiato in un sacco di mense di università e collegi in giro per l’orbe terraqueo, in molti posti considerati strafighi, ma le posate disposte ordinatamente sul tavolo sono un lusso raro anche agli hight table dei professori o nei “club” riservati ai membri della facoltà. Io sono una persona pigra. Voglio le posate sul tavolo. O almeno il bicchiere. Perché, dopo anni ed anni, continuo a dimenticarmi di prendere il bicchiere!

Nuovo recensore
13/06/20, ore 07:50

Ciao...molto bella la storia... continua presto perché mi interessa... molto belli daniele e giovanni, davvero carini. Miriam anche e Paolo è davvero interessante. Scrivi molto bene. Aspetto il prossimo capitolo allora, ciao ciao
Monica

Recensore Junior
10/06/20, ore 16:15

Ciao :-)
Ah Daniele! Questo capitolo per lui è statao davvero emotivamente faticoso.
Molto suggestiva l’ambientazione in chiesa, un luogo che, a seconda dello stato d’animo e delle credenze personali, può esacerbare l’angoscia o recare consolazione, può far sentire oppressi o sollevati. L’hai descritta molto bene, fornendo particolari che rendono accurata l’ambientazione, ma senza appesantire la narrazione. Anzi, direi vi si legano molto bene, esaltando tutto ciò che Daniele sta provando.
E Daniele ha tutti i suoi sensi di colpa, quindi di consolazione non si parla nemmeno. Senso di colpa per essere arrivato troppo tardi per salvare Marco, senso di colpa per il considerarlo uno stronzo, per non stare soffrendo come sembrano soffrire tutti… eppure alla fine era lui a conoscerlo meglio degli altri? A sapere quale fosse il suo vero volto; gli altri o sono ipocriti, o non avevano mai visto la vera personalità di Marco. O l’avevano sottovalutata. E non credo comunque che Daniele sia un ‘figlio di puttana insensibile’, perché quella chiesa sarà di sicuro piena di ipocriti a cui non frega nulla della morte di Marco, e che si scambiano battute di consuetidine, piene di ipocrisia, ma senza essere minimamente toccati dal dolore. Odiosi!
Daniele poi è tutt’altro che insensibile: uno che lo fosse non si sarebbe preoccupato dei sentimenti che prova (o non prova), non ci avrebbe nemmeno fatto caso. Lui invece è uno straccio, tormentato e stanchissimo, ha persino le allucinazioni!
In tutto questo, è facile immaginare quanto lo turbi vedere Nicola, lì, con la stessa faccia di Marco; Nicola poi ha sempre questa specie di atmosfera intorno… è lì, presente, eppure è come separato da tutto il resto, dalle altre persone, come se si muovesse su un piano a sé. È vero, è inquietante, ma anche affascinante, a vederlo dal vivo deve avere un che d’ipnotico… o così lo immagino io!
Chiedi di segnalarti se troviamo qualche errore o qualcosa che non ci convince: l’unica cosa che correggerei in questo capitolo è quando ti riferisci alla ‘tomba’. La tomba comprende la fossa, la lapide (o il tumulo, il sarcofago, a seconda); in questo caso a essere esposta in chiesa, e poi trasportata al cimitero, è semplicemente la bara. Se non vuoi ripetere il termine, puoi usare anche cassa, feretro. Se scrivi invece che ‘la tomba era al centro’, e pure aperta, immagino una fossa nel pavimento, stile antica sepoltura di vescovi nelle chiese medievali. Ma questa è davvero l’unica imperfezione!
E veniamo alla seconda parte :-)
Ah, ma che tenero Daniele che si è messo a ordinare pizze per poter vedere il fattorino! E quanto è gentile Giovanni a preoccuparsi per lui e a offrirgli supporto; a parte questo innamoramento ancora in boccio, credo che Daniele abbia davvero bisogno, per superare il lutto, di staccarsi un po’ dal suo ambiente, dai soliti amici, dall’attenzione mediatica. Ha bisogno di respirare, ecco. Per un po’ ci è riuscito, quella sera: un locale così diverso dai posti che frequenta abitualmente, il biliardo, e Giovanni, che ovviamente è una grande fonte di distrazione… tante emozioni, tanta agitazione, tante domande. Quando Giovanni gli dice che si fa troppe seghe mentali, la battuta gli si può adattare per più di un verso! Però è anche normale che se le faccia, visto cosa sta capitando nella sua vita, e visti i nuovi sentimenti che si trova a fronteggiare.
La loro partita a biliardo, vista da Daniele, sembra una scena di seduzione, ma lui è particolarmente sensibile il quel momento, le sue percezioni sono come amplificate (a dir poco, ancora un po’ e gli esce il vapore dalle orecchie XD); Giovanni è più tranquillo, mica si rende conto delle reazioni che sta scatenando… fino a quando non ci sbatte contro! Spero che lo scoprire l’attrazione che Daniele prova per lui non abbia ripercussioni sul loro rapporto, e che non crei imbarazzi. Giovanni non sembra il tipo da avere brutte reazioni, comunque: come ha giustamente detto Daniele, è una persona attenta ai sentimenti altrui; magari al momento non è ancora innamorato, però potrebbe diventarlo, un po’ alla volta. Potrebbe scoprirsi bisessuale, o scoprire che per lui Daniele è tanto speciale da far passare in secondo piano il suo sesso.
La scena tra loro, sul marciapiede, è davvero bella; si prova tenerezza, si tifa per Daniele, ma allo stesso tempo si intuisce subito che non è ancora il momento giusto… e così alla fine si sente anche l’imbarazzo di Daniele, tutto il suo disagio.
Spero che sul serio voglia accettare l’invito di Giovanni, e che non l’abbia detto solo per dire, per sfuggire più in fretta alla situazione. Ah però, era uscito con l’intenzione di distrarsi, e per un po’ ci era anche riuscito, e ora si trova con un pensiero in più (anche se la presa di coscienza prima o poi doveva avvenire)
Come sempre un bellissimo capitolo, emozionante, specie per me che amo in particolare tutta la ‘fase di innamoramento’ delle coppie, con incertezze, batticuori e sfarfallii allo stomaco… non vedo l’ora di leggere che accadrà quando questi due si ritroveranno!
A presto, e buona scrittura :-)
 

Nuovo recensore
10/06/20, ore 12:41

Inizio subito con il dire che la scena della chiesa è stata descritta in maniera impeccabile, leggendo mi sono sentita protagonista di quel momento come se fossi io seduta al posto di Daniele. La comparsa di Nicola poi ha dato un tocco "mistico" al tutto . 100 e lode .

Daniele e Giovanni -> e niente loro a me piacciono tantissimo , probabilmente però, anche se nello scritto è Daniele quello che si pone più domande , pure Giovanni mi da da pensare .Chissà magari Giovanni si riscopre gay proprio grazie a Daniele.
Non so magari sto dicendo una marea di fesserie ma è l'impressione che ho avuto.

I dubbi di Daniele riguardo la sua sessualità-> ecco, trovo che il modo in cui hai dato voce ai suoi pensieri sia un po' la rappresentazione di ciò che molti ragazzi sentono e provano in quella stessa circostanza. Le emozioni, le sensazioni, tutto trattato con molta delicatezza fra l'altro e lo apprezzo perché purtroppo nella vita reale capita spesso di sentir parlare di ragazzi che, sin troppo spaventati da questa sessualità incerta, tentano atti irrimediabili.
Tu, invece, ne hai parlato in modo da far capire che si è una cosa che spaventa, che sconvolge, ma allo stesso tempo è una questione normale che può succedere e che va accettata. Non è un crimine ❌

Detto ciò complimenti, attendo il prossimo capitolo. 🔝

Nuovo recensore
10/06/20, ore 07:22

Io li shippo tantissimo questi due *_* quanto cavolo è adorabile daniele?!? Non riesce a controllare le sue emozioni perché non ha mai provato prima una cosa simile e ne è totalmente stravolto!! Ahhhh avrei voluto che si baciassero!! Però la reazione di Giovanni mi preoccupa... non capisco se anche a lui piace daniele!
Aggiorna ti pregoooo

Nuovo recensore
09/06/20, ore 23:53

Heyy!
Aspettavo questo capitolo!
Inizia con una scena abbastanza drammatica, e per risponderti, sì, per me sei riuscita bene a trasmettere l'atmosfera in chiesa. Hai mostrato un momento in cui la gente spesso scopre una nuova parte di sé (almeno secondo me ), e in cui si vede come la risposta ad un lutto sia molto diversa a seconda delle persone. Ho trovato questa parte ben scritta, anche grazie al flusso di pensieri di Daniele.

In più è presente Nicola! Inquietante come sempre, anche se ora inizia ad uscire dal mistero. È diventato un personaggio più vero e tangibile, rispetto ai primi capitoli. Ora sono curiosa di sapere che relazione ha con gli altri ragazzi...


Infine veniamo ai nostri piccioncini...
Onestamente, non vedevo l'ora di sapere come si sarebbero sviluppate le cose ;). Adoro come Daniele si sia preso la sbandata del secolo per il nostro fattorino delle pizze e ancora abbia dei dubbi a riguardo ( e lo dico perché mi riconosco assolutamente in questo XD). Per tutto il tempo il povero Daniele è agitato come non mai, e se ne va in autocombustione davanti ad un inconsapevole Giovanni. Che poi...inconsapevole? Siamo sicuri? Mah...
Ho trattenuto il fiato, nel finale, ma effettivamente era troppo presto per una qualsiasi mossa, anche se c'è mancato poco...;)


Non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo, a quanto pare porterà grandi novità!
Ah, e mi sono dimenticata di risponderti la volta scorsa! Il format della storia secondo me non ha problemi, io leggo sempre da telefono, e mi trovo bene.:)


Alla prossima,
~Ste
(Recensione modificata il 09/06/2020 - 11:55 pm)

Recensore Junior
06/06/20, ore 18:37

Ciao!
Che bello, io aspettavo tanto un chiarimento fra Miriam e Paolo, e anche se non si può dire ci sia stato del tutto, di sicuro sono stati compiuti dei passi avanti.
Ma per prima cosa parlerei di Miriam, che nonostante tutto quel che ha subito, le delusioni, il trauma dell’omicidio, l’aggressione, è ancora in piedi. Non indenne, no… e certo non potrebbe esserlo, ma non si è lasciata sconfiggere, e cerca di mostrarsi ancor più forte per non far preoccupare la famiglia, torna all’università nonostante tutto quello che è successo. Sembrava mite e indifesa, forse un po’ ingenua, in mezzo agli altri ragazzi che in confronto erano lupi, e invece ha tirato fuori una grandissima forza, e coraggio, determinazione. Non è corsa a nascondersi, anzi, tutto ciò che le è capitato mi pare l’abbia indurita… brava ragazza! Sono sicura che un po’ alla volta si riprenderà del tutto, gli incubi finiranno, l’ansia pure e che, se ora ritiene che non le siano capitate, le accadranno cose bellissime.
M’è piaciuto molto il momento in cui trova Paolo intento a scrutare i citofoni del suo condominio: per un momento mi è quasi sembrata una scena a parti inverse: lui titubante, come un po’ intimidito, lei aggressiva a diretta, già pronta a difendere la propria famiglia… Miriam è una leonessa, quando vuole!
Attraverso gli occhi di lei, e la sua perplessità, hai descritto bene l’atteggiamento di Paolo, si capisce alla perfezione quanto si senta imbarazzato, pare proprio di vederlo, in ogni espressione e nel linguaggio del corpo. Noi lettori ormai abbiamo tutte le nostre teorie, quindi interpretiamo il suo comportamento in un certo modo, mentre ovviamente Miriam pensa subito che sia per via del suo razzismo… mi piacciono moltissimo questi momenti in cui lettore e protagonista vedono gli eventi attraverso lenti diverse!
Però è ovvio che a un certo punto pensi di avere a che fare con un emulo di Dr. Jekyll e Mr. Hyde, visto che il Paolo che lei aveva conosciuto era sempre stato cattivo e aggressivo nei suoi confronti, mentre questo sembra molto più mite, dimostra di essere stato in rapporti civili con la sua famiglia, e il giorno dopo addirittura le chiede scusa. E io sono così contenta che faccia capolino la vera personalità di Paolo; non vedo l’ora che lui si chiarisca del tutto, e spieghi il perché del suo comportamento. Non che sarebbe una buona scusante, nessuna lo è per il razzismo, ma se le ipotesi fatte sono corrette, Paolo era davvero molto giovane quando è stata uccisa quella ragazza... e lo è ancora, molto giovane… quindi è facile che, accecato dal dolore, abbia cercato uno sfogo, trasferendo la colpa da un individuo a tutta una categoria di persone. L’importante è che ora si renda conto dell’errore e ponga rimedio.
Però mi piace anche che la sua aggressività non sia stata del tutto cancellata, ma che sia ancora lì, nel look, nel modo in cui traspare quando si parla dell’aggressore di Miriam  (tra l’altro, ragazza, non c’è niente di male a essere felice che quel delinquente finisca in galera, io festeggerei).
Ma veniamo a Sara. Pensando a come era tornata quella famosa sera, al fatto che abbia lasciato l’università e che ora si rifiuti di vedere Paolo, mi fa pensare che anche lei abbia subito una violenza, ma che non ci sia stato nessuno lì a salvarla. Ovviamente il pensiero va subito a Marco, l’avevo già detto e lo ribadisco, e il fatto che non voglia vedere Paolo me lo conferma. Non che creda che sia implicato in qualche maniera (come potrebbe, visto il suo odio per gli stupratori?), ma era comunque un amico di Marco, faceva parte di quel gruppetto di ragazzi che a Sara sembravano così belli, perfetti e desiderabili… eppure uno di loro si è rivelato un mostro. Quindi potrebbero essere mostri anche i suoi amici, e in ogni caso devono evocarle bruttissimi ricordi, e magari anche sensi di colpa per essersi fidata troppo.
“Marco doveva morire” mi suona più come un ‘se lo meritava’, non un’ammissione di colpa… e poi era davvero troppo distrutta per pensare che potesse avere il controllo necessario per andare da Marco e ucciderlo. E poi il discorso che Miriam ha udito… no, non poteva essere Sara.
Ciò non toglie che potrebbe essere la mandante!
… certo che però avrebbe trovato un assassino disponibile molto in fretta, mmhh…. mi sembra difficile. Direi che l’omicidio di Marco non sia legato a ciò che ha fatto a Sara, ma a qualcosa di più datato. Forse l’uccisione della ragazza per cui è stato mandato in galera Segun Keshi?
Qui mi vengono in mente altre ipotesi su chi potrebbe essere l’assassino, e il suo movente, ma per adesso non dico nulla.
Ancora un bellissimo capitolo, complimenti! E scritto con uno stile agile e molto adatto al genere, che scorre via benissimo, tanto che, quando sono arrivata al fondo, mi son detta  “ma no, ma come, già finito?” nonostante sia bello lungo :-)

Recensore Junior
01/06/20, ore 21:25

Prima di tutto, ti dico subito che mi ha fatto morire Luca che pedina Daniele e pensa “sì, guarda che faccia da serial killer, è senz'altro l'assassino” XD E sì che fino a quel momento se l'era cavata, come investigatore. Ma povero Daniele, è tutto abbacchiato, come si fa a scambiarlo per il colpevole?

Ma andiamo con ordine! Aspettavo e temevo il momento in cui sarebbe stato interrogato dalla polizia, chiedendomi se avrebbe rivelato il motivo dell'aggressione. Temevo di no, perché avrebbe significato rivelare di essere stato drogato e stuprato, e comprendo benissimo i suoi dubbi e i suoi timori. Però, l'inventarsi su due piedi una fidanzata e pure un tale Gerardo non è una mossa astuta, perché non ci vorrà nulla alla polizia per scoprire che non esistono, e così dovrà pure giustificare la menzogna, oltre che l'aggressione. Insomma, il ragazzo alterna momenti di genio ad altri di...uhm... l'opposto del genio :-D Però gli si vuol bene!
Immagino poi il colpo che gli è preso quando si è trovato davanti Nicola in perfetta salute, e il modo in cui il suo stato d'animo cambia all'improvviso. Prima era abbastanza tranquillo, per essere appena stato interrogato dalla polizia... bramava la tranquillità e la Switch, ed ecco invece il panico e l'istinto di fuggire. Comprensibile, sia per quello che Nicola gli ha fatto, sia perché era certo che fosse morto... per un istante avrà creduto di stare vedendo un fantasma!
Quella di Nicola (quindi è proprio il fratello di Marco) è una mossa che non mi aspettavo, rivolgersi proprio a Luca per hackerare il computer, e pure io come Luca mi chiedo come faccia a sapere che è in grado di farlo... lo stava già tenendo d'occhio da un po'? Lo aveva scelto da ben prima di avvicinarlo quella sera?
Tra l'altro, mi chiedo anche chi sia la persona che Nicola vuole proteggere... non è il fratello, visto che ormai è morto. Ecco, a proposito di questo, tutto ciò che Luca scopre entrando nel pc mi fa davvero sospettare di Marco. Visto il suo vero volto, non mi è difficile immaginarlo mentre uccide una ragazza, magari mentre è strafatto, magari non proprio volontariamente... ma la uccide. E visto che le loro famiglie sono ammanicate, il padre di Daniele interviene e trova un capro espiatorio, un poveraccio che pur di garantire un futuro ai propri cari era disposto a finire in galera e a sopportare tutto l'odio che gli sarebbe stato rovesciato addosso.
Inoltre, penso alla ragazza uccisa, a Segun Keshi che è finito il galera per l'omicidio, e mi viene in mente l'odio di Paolo verso i neri, così strano in quello che per altri versi ha dimostrato di essere una persona a posto. Non dimentichiamo che intervenuto per salvare Miriam, quindi le sue regole morali riescono a sovrastare tale odio... e con la madre di lei si è dimostrato rispettoso, mostrando una certa tensione solo verso il padre. La ragazza uccisa era cara a Paolo? E molto cara, direi... così lui ha proiettato il suo odio su tutta una categoria di persone. Se tutta questa ipotesi fosse giusta, chissà come si sentirebbe se si venisse a scoprire che il colpevole era Marco!
Ma a questo punto, se il movente dell'omicidio di Marco è legato al suo avere ucciso la ragazza, il suo assassino sapeva/aveva scoperto la verità, e qui non riesco proprio a immaginare chi possa essere, fra i personaggi che abbiamo già incontrato.
Oddio, mi rendo conto di aver fatto un discorso un po' sconclusionato, ma spero che si capisca! È che è tutto così intricato e ben pensato che sbrogliare i pensieri mi viene difficile :-)
Oh, ma ora che ci penso, Nicola quel computer dove l'ha preso?
Da qui ritorno a ciò con cui avevo iniziato: Luca passione detective XD Lo adoro, è stato in gamba fino a questo punto e ora pedina Daniele (gli mancano giusto l'impermeabile e il giornale) e si convince che sia uno psicopatico assassino ^^ Sherlock, come no! Il suo ribadire questa idea, nonché darsi ripetutamente del genio rende tutto ancora più divertente. Mi ha fatto sorridere, con affetto, s'intende. È molto umano, Luca, nelle sue genialità e nelle cavolate che commette, nella rabbia e nel timore che prova verso Nicola, nella sensazione di furia e panico che lo prende quando lo incontra. Sono davvero curiosa di scoprire come si evolveranno le cose fra loro, se Luca riuscirà a prenderlo a pugni, se scopriremo qualcosa di più su Nicola, che pare avere una moralità tutta sua. Sempre che moralità si possa definire.
Sono certa di essermi scordata qualcosa, in questo commento, ma nel caso ci tornerò sopra con i prossimi. Intanto, complimenti: bello e coinvolgente come sempre :-) , sai tenere sempre desta l'attenzione.
Buona serata e buona scrittura! (e buona festa per il 2 giugno!)
 

Nuovo recensore
29/05/20, ore 23:52

Be' allora...io sono innamorata di Paolo. Lo hai reso un personaggio particolare e - a parer mio- intrigante più degli altri.
Idem Miriam l'ho amata sin da subito , poi te l'ho anche detto in qualche recensione precedente se non erro, che amo il suo carattere ed il suo modo di fare.

Ora, permettimi di sparare quattro cavolate -> ma Sara!? 😱 secondo me o Marco ci è andato a letto quella sera che lei era tornata ubriaca e qualcuno l'ha "vendicata" , o si è vendicata da sola o la persona che era in stanza con lui mentre Miriam era dietro la porta era un ragazzo (non so perché ma ho pensato anche a questo epilogo) .... perché non so il fatto che ci potrebbe essere una seconda ragazza gelosa che lo ha potuto uccidere , mmh mi suona plausibile ma scontato . Questo ovviamente se si prende in considerazione solo il personaggio di Sara escludendo tutti gli altri . Non penso che sia stata lei ma se così fosse , penserei ad uno di questi motivi
Attendo il prossimo capitolo 🤩
(Recensione modificata il 29/05/2020 - 11:53 pm)
(Recensione modificata il 29/05/2020 - 11:56 pm)

Recensore Junior
28/05/20, ore 17:52

Ciao!
Eccomi qui, il capitolo l’ho già letto da un po’, ma queste ultime sono state giornatacce, e solo ora riesco a commentare.
Un altro capitolo denso di eventi, e molto coinvolgente nel modo in cui hai descritto le scene. Mi è piaciuto tutto, ma particolarmente i sentimenti contrastanti di Daniele verso Marco. Era pur sempre un suo amico d’infanzia, era legato a lui, sebbene negli anni Marco fosse diventato un tipo di persona che Daniele non apprezzava. A quanto pare quei lati del suo carattere che lo infastidivano sin da bambino non si erano smussati, con la crescita, non erano migliorati, anzi… Daniele da una parte gli voleva bene, dall’altra lo disprezzava, e immagino quanto questo gli susciti sensi di colpa, ora che lui è morto. Anche se magari era un legame destinato a finire, un’amicizia che prima o poi si sarebbe sgretolata, credo che ci sia sempre una sensazione di perdita e di rimpianto.
Ma veniamo con ordine!
Molto bella la scena del ritrovamento del cadavere, con Daniele che passa dalla noia e dalla seccatura alla frenesia, allo spavento; la sensazione di irrealtà che si prova quando affrontiamo un evento traumatico e completamente al di fuori delle nostre previsioni. Una tempesta che colpisce anche Carlo, quando dice di chiamare l’ambulanza perché Marco sta male, quando sicuramente ha capito che è morto, ma si rifiuta di ammetterlo. D’altra parte, al primo posto nelle cinque fasi dell’elaborazione del lutto o del dolore, c’è proprio la negazione.
Poi, proprio come era facile immaginare, il primo a essere indicato come possibile colpevole è proprio Luca, dopotutto se di fronte a numerosi testimoni urli ‘ti ammazzo’ e il tipo poi muore ammazzato, beh, non ti devi stupire troppo.
Daniele riesce a essere razionale e padrone di sé praticamente per tutto il tempo, anche durante la deposizione, per questo è molto toccante vederlo poi lasciarsi andare con Giovanni, che in fondo è poco più di un estraneo. Fa davvero tenerezza in quel momento di fragilità, e Giovanni è splendido nella sua sensibilità, nel modo in cui gli si dimostra amico, anche nel suo essere un po’ impacciato. L’abbraccio è splendido, e già si vedono gli striscioni sventolare a supporto della ship :-) (magari ci andrà taaaanto tempo, ma non importa, amo le lente cotture, in cucina e nelle lovestory)
Poi, in questo capitolo abbiamo anche la conferma che è stato Paolo a salvare Miriam. Bene, vuol dire che sarà razzista, ma è evidentemente recuperabile, se le è andato dietro dopo averla vista tanto sconvolta, e se è intervenuto per difenderla. Un vero razzista se ne sarebbe fregato, o magari sarebbe stato tanto criminale da partecipare, ma se lui la salva, evidentemente odia la violenza sessuale e chi la perpetra più di quanto ‘odi’ le persone di colore. Il che mi fa ponderare qualcosa sul perché di questo odio verso i neri… mi auguro che, avendo magari adesso occasione di parlare con Miriam, riveda le proprie posizioni.
Le mie ipotesi sul possibile omicida le ho fatte per lo scorso capitolo, e per ora non riesco a farne altre… era una persona di cui Marco si fidava, se l’ha fatta entrare. O, al massimo, una persona che non temeva. (anche se, col suo carattere, non temeva nessuno, manco quando avrebbe dovuto). È stato pugnalato, quindi l’altro/a aveva un coltello con sé, e a meno che tu non sia un criminale, non vai in giro con un coltello in tasca. Quindi, premeditazione? O magari il coltello era nella camera di Marco, ed è stato preso in un impeto di rabbia… e non è detto fosse un coltello, magari un tagliacarte molto appuntito e affilato (io ne ho uno che riproduce una spada medievale e sì, penso ci si potrebbe tranquillamente pugnalare qualcuno).
Un altro dubbio che mi è venuto è se in effetti il messaggio con cui invitava Miriam sia proprio stato mandato da Marco, perché se l’avesse attesa per i suoi loschi motivi, certo avrebbe fatto sloggiare chiunque fosse con lui.
Insomma, è molto divertente fare ipotesi su quello che può essere successo, e non vedo l’ora di scoprirlo :-)
Come sempre complimenti, spero di riuscire a commentare presto il prossimo capitolo!

Nuovo recensore
28/05/20, ore 06:56

Io amo Miriam!!! Lei e Paolo sono fantastici! Li trovo super carini insieme oddio. Poi Sara?!?!? Rivelazioni!!! È stata lei? Credo che sia stato un uomo però ora ho il dubbio. Che le ha fatto Marco?? O forse Nicola?!? Aiutooo non capisco! Aggiorna presto ti prego devo assolutamente sapereeee

Nuovo recensore
27/05/20, ore 22:14

Ciao!
Eccoci col capitolo su Miriam! Mi è piaciuto, vederla in un altro ambiente, interagire con la famiglia. Penso sia il personaggio piu complesso della storia: gliene capitano tante, ma non è esattamente una santa, e questo la rende ancora più realistica.

Per quanto riguarda invece Paolo... beh, è un grande cambiamento! Mi piace, come si stia rivelando, un ragazzo molto protettivo, come del resto si intuiva anche dal rapporto con gli amici.

Speriamo che si sia finalmente tolto dalla testa i pregiudizi , e conoscendo Miriam... scatti qualcosa <3
Infine Sara... sicuramente qualcosa le è successo, e riguarda Marco (o Nicola).

Non so cosa pensare su questi due. Nicola abbiamo capito che tipo è, ma Marco non era neanche lui una bravissima persona. Non riesco a vederlo come vittima innocente XD

Detto ciò, questo capitolo ha avuto per tutto il tempo un clima sospeso, perciò penso che tra poco potrebbe esserci una svolta :)
Attendo con pazienza <3
~Ste
(Recensione modificata il 27/05/2020 - 10:15 pm)

Recensore Junior
27/05/20, ore 00:10

Allooooora
In realtà non ho molte teorie per questo capitolo.
Però non credo sia stata Sara, ecco.
Il motivo per cui penso che Paolo si comporti così adesso con lei te l'ho già detto nel capitolo precedente.
Evidentemente Paolo vede negli uomini neri lo stesso che ha fatto del male alla ragazza, il proprietario del computer che ha Luca.
Infatti, per quanto possa cambiare idea sulle donne dopo averne salvata una, non riesce a combattere contro il suo istinto quando si tratta di un uomo (il padre di Miriam, in questo caso).
Comunque, coppia Miriam/Paolo mi piace. Cioè proprio li voglio vedere insieme.
Mi piacciono.
E ho la sensazione che Miriam a tutti quei piercing e tatuaggi cederà, trasgredirà.
A Sara è sicuramente successo qualcosa, così su due piedi immagino che qualcuno abbia abusato di lei.
Che fosse stato Marco mi pare di averlo già ipotizzato, però sappiamo che la tendenza allo stupro è prerogativa di Nicola.
Poi, un'altra cosa mi mette il dubbio.
Marco dice che provava una certa soddisfazione a scoparla, mi chiedo quindi se Sara possa davvero portare a tale sensazione.
In fondo ci ha parlato due volte.
Penso che la persona di cui Marco parlava non fosse Sara, ma un'altra ancora. E... fulminazione dell'ultimo momento... che stesse parlando di quella ragazza lì?
La ragazza per cui quell'uomo di colore è in carcere?
Se è così le mie teorie della scorsa recensione trovano solide fondamenta.
E niente... aspetto ora Daniele (il mio preferito).
A presto!

Nuovo recensore
26/05/20, ore 14:48

Tanto per cominciare il mio sproloquio su quanto questa storia mi emozioni , parto subito dicendo : MIO DIO!
C'è ci sono letteralmente rimasta di stucco quando è emerso che il padre di Daniele ha a che fare con qualche situazione losca che sfocia in un omicidio 😱 .
Riguardo ciò, ho ipotizzato che Segun Keshi potrebbe essersi preso la colpa dell' omicidio di questa ignota ragazza e che sia stato pagato come killer cosi da lasciare impunito Mario Romano che sicuramente da mandante lo potrebbe aver pagato una fortuna🤔. La ragazza potrebbe avere a che fare con Paolo dato che hai sottolineato il suo odio per le persone di colore. Ora il punto è: perché proprio una ragazzina? Di che genere di contenzioso si parla, per poter architettare un omicidio? E mi pongo domande a non finire da quando ho terminato il capitolo.
Un'altro punto che mi lascia parecchi dubbi é Nicola. Il fatto che si stia prodigando per aiutare Luca mi fa saltare parecchi grilli in testa 🙈 come il modo in cui ha reperito il pc. Che sia stato proprio questo Segun Keshi a darglielo ?
Non so magari mi sto facendo una marea di film mentali che mi hanno fatto perdere qualche pezzo della storia. Se così fosse ( e ho detto qualche cavolata) ti chiedo scusa in anticipo .
Ottimo capitolo come sempre 🤩 ho già iniziato quello su Miriam 😍 vediamo che succede.
A presto 😄