Ciao carissima, finalmente ho modo di tornare su questa storia che, nonostante sia catalogata come thriller, mi ha presa fin da subito e che proseguo volentieri. Ti dico subito che questo capitolo è quello che maggiormente mi ha fatto sentire il classico cuore in gola, più del primo che comunque mi aveva trasmesso una certa ansia. Qui il senso di angoscia, che poi si trasforma in schifo, ti avvolge sin dalle prime battute, per quanto ancora non sia successo niente, almeno in apparenza. È come se il nostro sesto senso ci avverta, una sorta di campanello d'allarme che ci avvisa che c'è qualcosa che non va, e ti giuro che per un attimo ho pensato che in questo capitolo ci fosse l'omicidio. Invece non è stato così, ma onestamene non so se sia un bene o un male.
Hai introdotto un nuovo personaggio, Luca, e solo verso la metà del capitolo ci dai un appiglio per riuscire a inserirlo all'interno del gruppo di personaggi che ci avevi già presentato: è uno dei coinquilini di Giovanni, e proprio come quest'ultimo, sembra quasi un pesce fuor d'acqua rispetto a tutta quella serie di studenti più che benestanti che grazie ai due capitoli precedenti abbiamo ben imparato a conoscere.
Ce lo mostri poi in una situazione non abituale, almeno per lui, tutto studio, musica e videogiochi, ovvero a una festa di compleanno di uno dei suoi coinquilini, dove qualcuno ha bevuto troppo e lui, da un certo momento in poi, si ritrova da solo a vagare per le strade per tornare a casa, nel cuore della notte. Fino a qui non ci sarebbe nemmeno nulla di male, apparentemente una situazione che può accadere, nulla di particolare insomma. Il brutto lo iniziamo a percepire dal giorno dopo, dal risveglio di Luca, e da qui inizia l'angoscia che ci accompagnerà fino alla fine del capitolo.
Hai preso in considerazione un tema molto delicato e altamente terribile, il tema dello strupo, aggravato poi dall'utilizzo di droghe, che spiegano anche l'amnesia di Luca, che fatica tantissimo a ricordare ciò che è accaduto durante la notte. Fa un male cane leggere e mettersi nei suoi panni, seguire passo dopo passo lui che scava nella propria mente quasi in maniera spasmodica per comprendere che cosa sia accaduto, perché lui non si ricordi nonostante sappia di non aver bevuto troppo, nonostante ci venga presentato come un ragazzo che non si lascia andare a divertimenti tali da giustificare uno stato mentale simile. Ci troviamo a scontrarci con questo nuovo personaggio che, te lo dico suubito, dal suo modo di parlare e dal suo modo di agire, mi ha ricordato quelli che in CSI Las Vegas venivano definiti "predatori sessuali" (sì, nonostante le mie mille paure amavo questa serie e ho visto tutte le stagioni). Quella sua finta gentilezza, quel suo apparire così perfetto e "superiore" agli occhi di Luca, vestiti firmati, auto costosa, citazioni dotte che, se si fa un minimo di attenzione, fanno capire, o almeno intravvedere, la sua vera natura. Qualcosa di terribile che Luca non comprende appieno sul momento, e in questo mi ha colpito molto una frase che hai scritto: "Era il sorriso di un angelo che gli rivolgeva un atto di bontà." Ecco, a volte il peggio si nasconde proprio dietro un volto angelico, dietro un atto di gentilezza, portandoci a perdere totalmente la fiducia negli altri.
Quando finalmente tutti i tasselli tornano al loro posto, a Luca rimane prima la rabbia, che sfoga cercando di picchiare Nicola, e poi la sensazione di schifo, di sporco, che nemmeno mille docce potranno togliergli di dosso. A me, lettrice, rimane il dolore di una situazione sempre attuale, e si badi, per entrambi i sessi, perché una violenza può essere subita da una donna come da un uomo, ma è orribile allo stesso modo! Dicevo, mi rimane il dolore, lo schifo e la rabbia di Luca, il desiderio di vedere una vendetta, o almeno la possibilità di una punizione legale per questo mostro e la consapevolezza che un'eventuale accusa da parte di una persona normale nei riguardi di una persona benestante potrebbe non finire bene.
Vedremo come andranno le cose nei capitoli successivi, ma ora come ora ti devo fare nuovamente tanti complimenti, hai uno stile che permette di leggere i vari capitoli in maniera scorrevole, senza intoppi, e il fatto di aver usato il barbatrucco di mostrarci prima il presente e poi di scavare nel passato per arrivare alla soluzione, ha accresciuto di molto le sensazioni in chi legge. Davvero brava, non c'è che dire! <3
Spero di poter proseguire presto la lettura. Un bacione!
Lina Lee |