Ehi ciao,
devo dirti che questo capitolo mi è davvero piaciuto, complimenti. Nonostante non succedesse nulla di davvero importante ai fini del continuo della storia nella prima parte è stato comunque pieno di riflessioni e dettagli su eventi passati che mi sono veramente piaciuti. Quindi cominciamo ad analizzare questo bellissimo capitolo più dettagliatamente. Come sempre, mettiti comoda.
Una cosa che adoro dei tuoi Harry e Louis è il loro passato difficile e travagliato che tu, fin dall’inizio, hai reso molto bene. Per questo motivo ho molto apprezzato il loro scambio di ricordi e conforto che avviene a inizio capitolo, un confronto avvenuto per caso, da una semplice frase detta per dire, con noncuranza: dove hai imparato a farlo? Quando l’ho letta ho subito pensato “Davvero Louis? Davvero?” e ho immaginato una chiusura da parte di Harry, un allontanamento. Sono rimasta piacevolmente stupita dallo scambio avvenuto successivamente che ha reso ancora più chiara la differenza tra i due e di come affrontano i loro demoni. Harry ha meno problemi a parlare della sua vita passata, si confida più facilmente e, anzi, sembra quasi non abbia problemi a farlo con Louis. Quasi. Louis rimane sempre schivo, senza mai voler far conoscere altro del suo passato a nessuno ed è per questo che, anche se pur breve, questo scambio di battute è stato dannatamente importante.
Un altro tuffo, questa volta molto più approfondito, nel passato di Harry, lo abbiamo, naturalmente, con il flashback che ci riporta ai primi tempi in cui Harry lavorava per Del Toro. Ti giuro che mentre lo leggevo ho sentito per tutto il tempo come un macigno sul petto. Per tutta la durata del flashback una frase, un concetto è quello che viene ripetuto più spesso di tutti: un concetto che fa più male di qualsiasi violenza fisica o schiaffo che riceve Harry. A lui piaceva il suo lavoro. Il flashback si apre e si conclude con questa frase e per tutta la scena c’è un continuo richiamo a essa. Una frase che ha fatto si che Harry tenesse duro per i successivi tre anni ma che lo ha distrutto nel profondo: una bugia ripetuta così tante volte per convincersi che fosse una verità. Sembra quasi che questa sia davvero la verità, dai pensieri di Harry e ci si rende conto che non lo è dalla quantità di volte che lui deve ripeterselo. È sempre stato chiaro che questo fosse stato il modo di Harry per tirare avanti, fingere di essere felice, ma non era mai stato detto che questo punto di vista glielo aveva messo in testa Del Toro e che non era stato farina del suo sacco.
Quello che fa più male è sapere come questa frase così terribile da leggere, questo lavaggio del cervello, gli abbia effettivamente salvato la vita. È stato interessante mettere ora questo flashback così forte e duro, quando il ricordo di come veniva trattato Harry si stava sbiadendo nelle nostre menti, anche perché, immagino, che Harry, una volta “catturato” non verrà trattato in maniera molto diversa da questa ed è giusto ricordare quanto quella esperienza lo abbia traumatizzato tanto da non lasciarsi andare completamente nemmeno con Louis.
Il fatto che Harry continui a sostenere che gli piaccia essere sottomesso durante il sesso, non so perché, ma non mi convince del tutto, non dico che non gli piaccia, ma continua a farmi strano che, dopo anni di torture, non gli provochi un minimo di paura l’essere usato come un oggetto durante l’atto sessuale, nonostante dall’altra parte ci sia qualcuno che ama e che sa che non gli farebbe de male: ricordiamo che ancora Harry praticamente non tocca Louis durante il sesso. A mio parere il suo rimarcare il fatto che gli piaccia venire sottomesso potrebbe seriamente essere causato dall’alone di terrore di dover accontentare in tutti i modi il suo partner, e a Louis piace dominare… oppure no, è solo una mia teoria che ho sempre voluto esprimere.
Ma andiamo avanti che sto parlando troppo e questa recensione verrà lunghissima aiuto.
Lottie. La aspettavo ed è arrivata accompagnata dall’adorabile gelosia di Harry (nota di apprezzamento perché Harry geloso è fantastico e esilarante). Il discorso che fa ad Harry è qualcosa di meraviglioso. È un punto di vista particolare, che non mi sembra avessimo ancora esplorato. Quando i due si mettono a parlare io mi immaginavo il classico “Lo odiavo, ma quando ho capito di averlo perso per sempre ho capito quando ci tenevo in realtà a lui ed ora non ha senso continuare a mantenere le distanze perché ho capito che potrebbe morire da un momento all’altro e voglio godermi tutto il tempo che ho a disposizione in modo da non avere rimpianti.” che ci sarebbe stato. Ma naturalmente era troppo banale per te che invece hai messo su un discorso molto profondo e sensato sulle motivazioni per cui una persona agisce e sul fatto che troppo spesso noi critichiamo qualcuno senza nemmeno provare a capire il perché delle sue azioni, oppure semplicemente basandoci su una risposta che ci siamo dati noi stessi, una risposta che potrebbe essere benissimo essere sbagliata.
Tralasciando il discorso avvenuto e parlando di Lottie in generale, mi è davvero piaciuto come l’hai presentata e mi ha anche incuriosito e spero che questa non sia l’unica volta che la vedremo comparire nella storia.
Sorvoliamo su Louis che prova a fare il romantico senza riuscirci dimenticando fiori e non avendo macchine (sono scoppiata a ridere ti giuro) e arriviamo al tanto atteso discorso di Harry e Louis nel quale finalmente Louis, vedendosi costretto a scegliere se aprirsi con Harry o vederlo andare via per sempre, parla dei suoi sentimenti e di tutte le sue paure. Si dimostra debole in un modo in cui non aveva mai fatto prima, ammette che ha davvero pensato di mollare tutto senza giri di parole, non fa un mistero che anche Harry stesso per lui è un problema, rischiando davvero tutto. È appunto rischiando che Louis riacquista finalmente la fiducia di Harry, che riesce a vedere davvero per la prima volta nel cuore prima impenetrabile del liscio e, dopo l’Odissea che è stato il loro rapporto fino ad ora, decidono di mettere la testa a posto e ufficializzare la loro relazione.
ERA ORA.
Ce l’abbiamo fatta! partono i Queen con We are the Champions, i tamburi, le trombe, si scopre una nuova galassia, Giove esplode e gli One Direction tornato assieme!
Tralasciando queste frasi che non hanno un senso compiuto nemmeno a cercarlo e tornando a noi, riprendiamo a recensire questo capitolo con un sorriso stampato sulle labbra che tanto morirà nel prossimo.
È stato bellissimo il discorso sulla parità dei sessi. Davvero davvero ben costruito. Hai reso dannatamente bene l’idea di come la violenza e qualcosa terribilmente sbagliato spesso diventa la quotidianità, una routine, qualcosa di mostruosamente normale. Zayn dice “ero abituato a mio padre che trattava così mia madre e ai miei fidanzati che trattavano così me che non è che mi sembrasse giusto, ma quasi” qualcosa a cui non dare peso, insomma, qualcosa da non denunciare. È un ragionamento terribile che, purtroppo, non è comune solo ai cittadini di Nightville ma a troppi abitanti di tutto il mondo ed è sempre giusto rimarcare quanto la violenza domestica contro qualcuno ritenuto da te inferiore sia sbagliato e deplorevole. Qualcosa di inumano.
Passiamo ad un argomento più leggero, ma pur sempre pesante. Louis non può avere figli. Non so perché io lo avevo sempre dato per scontato per tutta la ff ma ok, mi fa piacere che ne hai parlato con una scena che mi ha lasciato inizialmente perplessa dato che, come ha detto Louis, è sempre stato chiaro come il Sole che Harry e Louis non avrebbero potuto avere figli nel modo naturale e che quindi bastava lo sperma di uno dei due per avere un figlio, che può benissimo essere di Harry. Nella mia testa si sono delineate due opzioni alla tristezza di Harry: o anche lui è sterile (anche se mi sembra improbabile dato che immagino glielo avrebbe detto) o la sua reazione è dovuta alla nuova realizzazione di quanto gli esperimenti compiuti su Louis gli abbiano tolto. Infatti questi non hanno intaccato solo il suo passato, ma anche il suo futuro, impedendogli per sempre di diventare padre biologicamente. La seconda per me è vera sia che la prima lo sia o no, immagino.
E continuiamo la serie “Theo deve farsi perdonare da Louis” con una scena da spezzare il cuore. Io ho seriamente paura che tu mi ammazzi Theo prima che lui riesca a spiegarsi o magari subito dopo, sarebbe davvero sadico ma incredibilmente d’effetto.
Sorvoliamo su Harry e i sensi di colpa (ho apprezzato la scena, davvero ben scritta) e arriviamo alla fine del capitolo che vede un Harry con un istinto suicida e un Louis innamorato che si vede nuovamente portare via la sua felicità dopo averla appena ritrovata. Quanto gusto ci provi da 1 a 10?
È interessante come tu sorvoli sulla scenata di rabbia di Louis (non so se per questione di lunghezza o per scelta stilistica) e passi direttamente alla sua disperazione che è, effettivamente, l’emozione prevalente nell’animo di Louis assieme alla rassegnazione. Sa che Harry si presterà al piano comunque per rimediare ai suoi errori passati e anche, a mio parere, per far pagare Louis per come lo ha lasciato credere la sua morte. C’è sempre quel vago senso di devi soffrire anche tu come ho fatto io. Anche se ciò porterà anche Harry a soffrire nuovamente. E con la realizzazione di poter perdere nuovamente Harry, Louis scoppia a piangere per la seconda volta il questo capitolo.
OK HO FINITO!
Mi dispiace davvero tanto che in soli altri quattro capitoli questa storia volgerà al termine, mi ci sono davvero affezionata e mi piange il cuore al pensiero di abbandonare questi personaggi. Ma non poteva durare per sempre.
Come sempre dimmi se mi sono completamente inventata qualcosa e ho detto cose che non stanno né in cielo né in terra e ho frainteso tutto.
Aspetto con ansia il prossimo capitolo,
un bacio :D
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