Recensioni per
Perdere una parte di sè
di Cdegel
Ciao tesoro! Eccomi qui per continuare questa fantastica raccolta attraverso lo scambio libero del Giardino, dopo una settimana di pausa! 😊 |
Ciao cara! Torno con enorme piacere su questa storia :) |
Buongiorno cara, eccomi qui per procedere con la lettura di questa long. Che bello, hai dedicato una flash al compleanno di uno dei tuoi personaggi preferiti tramite il pensiero di chi lo ama. Il momento del doloroso risveglio, misto ai ricordi passati di cose vissute assieme e godute nella loro semplicità è davvero emotivo, dolce, coinvolto. Qui s’è aperto uno spiraglio sulla mente e sul cuore di Elessar, e tramite le sue parole riusciamo a capire ciò che sente, che vede, che vive; le sue emozioni parlano ed i suoi gesti lo fanno, così da farmi godere della lettura di questa piccola storia dedicata ad un giorno speciale, giorno vissuto con tensione e speranza da parte loro, con la consapevolezza che giorni migliori li attendono, potendoli trascorrere assieme. |
Ed eccomi anche qui a lasciarti un segno del mio passaggio! xD |
Ciao cara, eccomi qui finalmente per lo scambio libero del Giardino! Mi dispiace veramente tanto di aver saltato lo scambio della settimana scorsa, è stato un errore di distrazione, ma così ho l'opportunità di leggere ben due storie di seguito! *^* |
Piano piano arrivo eh, non preoccupatevi! |
Buonasera cara, eccomi per continuare con la lettura delle tue OS. Quanta tenera e nostalgica meraviglia in questo capitolo, mi sono persa a leggerlo sempre più coinvolta dalle sensazioni che i due fanno trasparire dai loro cuori, dai gesti e dalle parole. È chiaro come il sole che entrambi sono sconvolti dall’attuale situazione presente, è davvero palpabile in pratica ciò che riversano uno sull’altro conversando, anche perché sanno che Camus è vivo, lo sanno come non sanno come raggiungerlo e questo li fa stare ancora peggio. Percepisco tensione, desiderio di riabbracciarlo, di saperne di più e poter fare qualcosa, qualsiasi cosa per poter sapere che non sta troppo male. Si affidano all’animale per portare un messaggio, sicuri che arriverà, incrociando le dita… lo scambio di frasi tra i due è efficace e incalzante, ritmato al punto giusto, chiaro e verosimile. Qui trovo buona la formula: dialogo > descrizioni, perché rende molto di più gli stati d’animo di chi partecipa al discorso. Hai caratterizzato bene i personaggi e li stai portando avanti anche meglio, mostrando il loro carattere e le sfaccettature del loro animo. |
Ciao! |
Buonasera cara, eccomi qui per continuare la lettura e le recensioni. Questo è uno dei capitoli più tristi e strazianti che ho letto da te, davvero: c’è molta introspezione qui anche se è un passo breve, perché mi rendo conto di come tu passi con facilità dalla mente di lei, a quella di lui, alle loro interazioni ed i dialoghi: vorrebbero la stessa cosa, stanno vivendo questa loro parentesi amorosa in modo tanto coinvolto quanto difficile e so si capisce, come capisco anche il motivo per cui il protagonista abbia intenzione di chiudere tutto, nonostante il benessere accanto a lei, nonostante il sentimento… |
Ciao cara! Eccomi qui per lo scambio u.u |
Mi sono fatta attendere, ma eccomi qua, dopo una decina di volte che ho letto questa piccola, piccolissima, perla °^° |
Ciao! |
Davvero molto carina, mi ero chiesta cosa ne pensasse e come l’avesse presa Hyoga la decisione della loro dea si investirlo nuovo Aquarius. Sinceramente non me lo sarei immaginato così infame, però ci sta, pensando a come abbia sempre seguito ciecamente la sua dea. |
Ciao cara! Eccomi qui per lo scambio libero del Giardino di Efp! Sono contenta, ormai è diventato un appuntamento settimanale questa raccolta e ogni volta sono curiosa di cosa ci racconterai rispetto a questi tre personaggi! |
Buonasera cara, eccomi qui per continuare questa raccolta del fandom di Saint Seiya. Adoro quando il capitolo è incentrato su un incontro, su un discorso soprattutto tra più persone coinvolte: i tre stanno affrontando un argomento decisamente delicato, qualcosa che a quanto pare fa molto male e che sta creando un certo disagio palese, palpabile. Ciò che spicca dal tuo modo di scrivere non è solo la sensazione che prova l’uomo a parlarne, a sfogarsi, a dar voce finalmente a qualcosa che gli stava attanagliando l’anima e facendo soffrire, ma è proprio la dinamica che sta attorno alle parole: passi dal discorso diretto ai pensieri alle reazioni, alternandoli così da darmi un quadro su come reagisce chi sta ascoltando, senza di fatto descrivere nulla o quasi. Milo lo sto adorando, davvero: ha quel carattere che lo porta a “parlare come mangia”, ad essere schietto, volgare, sincero, a non mandarle a dire a nessuno ecco. Lui sa cosa vorrebbe esprimere l’altro, glielo sta praticamente strappando da dentro ma aspetta, incalza, vuole sentirlo uscire dalle sue labbra proprio senza mezzi termini. E in tutto questo stai aprendo il cuore di Camus a noi lettori e agli ascoltatori che lo stanno sentendo sfogarsi; mi sembra di sentire proprio il tono con cui si sta esponendo, la rabbia, la delusione mista all’orgoglio e tutto il resto. |