Recensioni per
Lieve, l’abisso
di SeleneMarino

Questa storia ha ottenuto 13 recensioni.
Positive : 13
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
04/04/24, ore 00:37

Ciao! Eccomi per lo scambio...mi è piavouta molto la storia, breve, incisiva, diretta. Un botta e risposta credibile e a mio parere IC. Siciramenre appena recupererò l'intera serie saprò giudicare meglio l'imtero contesto, ma già così rende perfettamente. Arrivano la rabbia e la frustrazione per i caduti e anche per la strategia a rischio di Levi e il dolore, accompagnato dall'imperituro ottimismo di Erwin. Spero di riuscire a passare presro per legvere il resto, alla prossima 🌻

Recensore Veterano
11/03/24, ore 22:59

Ciao:)
Perdona il ritardo, sto cercando di concludere alcuni libri che ho acquistato di recente e, ovviamente, dedico con piacere il mio tempo libero alle storie che hanno catturato il mio interesse qui su EFP. Ovviamente rientri nella lista. Diciamo che, io amo leggere, soprattutto i romance, eppure questa raccolta mi ha catturata perché, sei stata brava a cogliere i personaggi attraverso spaccati quotidiani e scene epiche ormai note a tutti ^^
Sai, il bello di questa opera (come in tutte le opere) è guardarla con occhi diversi. Ognuno di noi avrà il proprio pensiero a riguardo e, Isayama stesso ci ha concesso gentilmente di conservarlo, invitandoci a leggere il manga e sviluppare il nostro personale punto di vista, qualunque esso sia. Ho amato ciò, perché la lettura non ha catene, ci rende liberi e, quindi ognuno può avere assolutamente ragione o torto. È tutto opinabile. Levi stesso direbbe che non ha certezze a riguardo, quindi è stato bello scoprire il tuo punto di vista e "inglobarlo" al mio. Ti ringrazio per aver condiviso il tuo lavoro, graditissimo ^⁠_⁠^
Armin è un personaggio che ammiro molto. In quella famosa puntata, quando ha rischiato di perdere la vita, mi sono sentita mancare. È un genio, Levi lo riconosce, Erwin anche. In questa flash hai saputo enfatizzare questo aspetto e mostrarci la brutalità che ne è seguirà. Ha ereditato il gigante colossale, nel suo piccolo ha avuto un compito così grande da portare a termine. La lotta interna e tutta l'insoddisfazione che ha avvertito, mi ha decisamente intrigata. Armin è diffidente verso se stesso e ha addirittura disprezzato Levi per via del suo linguaggio colorito, anche se è stato positivo nei suoi confronti. A parte che le battute di Levi sono esilaranti, mi è anche piaciuto il fatto che nonostante la differenza di alcuni -Hanji- alla fine Armin ce l'ha fatta. Questo potrebbe racchiudere una morale: nella vita ci sarà sempre gente pronta a remarti contro ma, alla fine, conta chi sei, nonostante i pregiudizi che si fermano, in questo caso, alla statura di un personaggio con un cervello grande e un cuore colossale:P
I miei sinceri complimenti!
Spero di rincontrato presto in questi lidi.
Un abbraccio, alla prossima!

Recensore Junior
08/03/24, ore 18:40

Ciao Selene, devo confessarti che non sempre riesco ad apprezzare le one-shot, perché purtroppo chi le scrive spesso non riesce, per quanto si sforzi, a centrare l'argomento con poche, efficaci parole; tu, invece, sei stata molto brava. Già in “Cuori” mi ricordo che ci avevi offerto “un'istantanea” di una delle scene più famose di SNK e anche qui, con questi piccoli sei episodi, hai mantenuto questa linea, che apprezzo molto; Levi è un personaggio particolare e difficile da rendere, e ho apprezzato che tu non ci abbia proposto un “Ora vi dico io quello che pensa” bensì un “Ma secondo voi, gli altri come lo vedono?”, soffermandoti, tra l'altro, intelligentemente, su sei personaggi diversi fra loro che hanno potuto offrire sei punti di vista molto differenti.

Erwin era praticamente obbligatorio da inserire, Isayama negli anni ci ha raccontato il rapporto fra questi due uomini lasciando alla fandom il beneficio del dubbio (penso onestamente per accontentare un pò tutti) e anche se nel tempo il concetto dell’Ackerbond ha subito delle variazioni, non si può negare che qualcosa abbia unito questi due personaggi sino alla fine (e oltre); appare lampante a chiunque abbia letto il manga con un minimo di cervello. L’accenno all’Eruri è velato e piacevole, e anche senza voler vedere la malizia in ogni angolo, sicuramente una persona con le capacità di Levi deve aver colpito sin dal principio, a prescindere, un uomo intelligente come Erwin; una struttura simile la ritroviamo in “Grazia”, dove forse l'Eruri è leggermente più evidente ma dove emergono, soprattutto, il modo in cui Levi conosce Erwin per com'è davvero (quando lo interrompe) e l'affetto (amicale, platonico o altro che sia, qui non è importante) che intercorre fra i due, col perentorio: “E vai a farti vedere quella gamba, o ti ci porto di peso”.

Sono contenta che tu abbia inserito anche Keith Sadis in questa raccolta, perché è un personaggio spesso rimasto in secondo piano ma che tuttavia ha avuto un suo peso e una sua drammaticità (e, fra l'altro, con una delle morti migliori di tutta l’opera… anche se detta così suona un pò macabro 😅). Mi piace come hai descritto il modo in cui il Comandante vede Levi, recalcitrante, chiaramente ostile; ma, e qui sta l'intelligenza, Sadis capisce che una persona come lui “ era meglio tenersela lì “; la questione delle lame è una cosa che mi è rimasta impressa sin da quando ho letto per la prima volta No Regrets (tra l'altro non solo Sadis, ma anche Flagon se n'era lamentato; anche perché oggettivamente tenere le lame così è inutile ma, ehi, Levi è Levi), e per quanto riguarda la questione del saluto beh, non ho potuto non ripensare all'altra tua oneshot, “Cuori”.

Per quanto riguarda la questione Rivetra, sarò sincera, è una coppia che non mi ha mai detto nulla: da un lato proponeva un cliché trito e ritrito, mentre dall'altro mi ha sempre dato un'impressione “sbagliata”, perché si sarebbe pur sempre trattato di un superiore che si intrattiene con una sottoposta più giovane. Ma che Petra potesse ammirare, stimare e, perché no, avere una cotta per Levi quello sì, sicuramente; mi è piaciuto il mini spaccato di cameratismo e di rapporto fra commilitoni che hai proposto e mi è piaciuta anche la conclusione, in cui non ci dici precisamente “e così realizzò che l'aveva sempre amata”, anche perché sarebbe stato un pò stantio, ma invece accenni a qualcosa che era sempre stato lì e che, molto semplicemente, Levi non aveva mai notato, finché non era stato troppo tardi. Molto delicato.

Al pari di Erwin, non potevi non raccontare anche di Hange: i veterani sono stati praticamente la famiglia di Levi, e con la Caposquadra avevi già fatto da apripista in “Cuori”. Sarò un pò controcorrente, ma se dovessi scegliere sceglierei una LeviHan ad occhi chiusi, rispetto a una Rivetra: Hange è forse la persona che, nella vita, è riuscita a comprendere meglio Levi ma, soprattutto, a essere per lui un'amica e un supporto, dal loro primo incontro ( un pò ostico ) fino al salvataggio del Capitano da parte della Comandante. Per questo, ho trovato molto naturale l'idea che Hange si avvicini a Levi dopo il rientro dalla 57esima spedizione per sapere come sta, anche superando l'iniziale ritrosia del commilitone. In fondo, entrambi negli anni hanno visto (e vedranno ancora) tanti compagni cadere, ed è inevitabile che questo crei un legame; sei stata molto brava a tratteggiare tutto questo con poche parole.

Stavo per scriverti: “Anomalo” è stata la mia oneshot preferita ma niente, poi ho letto “Abisso” e Hange è scivolata in seconda posizione, sorry. Armin è un personaggio che spesso nelle fanfiction passa in sordina, rispetto a Mikasa ed Eren, ma in realtà è molto più intelligente di loro e, soprattutto, è nato per essere leader; e il fatto che non se ne renda conto, o meglio, che sia convinto di non essere degno di certi riconoscimenti o oneri lo rende estremamente realistico e molto umano per quanto lui per primo, come hai notato giustamente anche tu, più volte affermi che per vincere chi combatte è costretto a spogliarsi della sua umanità e a smettere di essere “buono” ( cosa che, per l’appunto, lui è convinto di non essere).
Il terribile “momento della siringa” è sempre stato qualcosa di straziante, per me, e non nego che all'inizio ci rimasi malissimo, convinta che Levi avrebbe dovuto scegliere Erwin per quanto, come lo stesso Isayama avrebbe detto in seguito, l'arco narrativo del Comandante avesse trovato la sua conclusione, e come personaggio non avesse più nulla da offrire (anche se io piango ogni volta che rivedo la scena, non posso farci nulla).
Armin, viceversa, aveva ancora molto da dare, e non dico solo a livello narrativo, ma anche come “persona” all'interno della trama; Armin ha il suo sogno, Armin ha il mare. E Levi questo l'aveva capito, così come aveva sempre considerato quel ragazzo molto intelligente, anzi, “un cazzo di genio”.
Mi è piaciuto come hai analizzato, in poco ma molto bene, l'excursus dei pensieri di Armin, il contrasto fra la sua intelligenza (che lui sa di avere ma che non vede come un vanto, perché per tanto tempo ha avuto solo quella, e gli ha valso pure delle botte) e la forza bruta di cui ormai dispone, la sua insicurezza e quell'idea di essere “non buono” in quanto sa che, prima o poi, quella forza bruta lui la dovrà usare; il dono, secondo gli altri, la maledizione, secondo lui. Nel caso volessi cimentarti in qualcos'altro riguardante Armin, approvo calorosamente, perché si percepisce che è uno dei tuoi personaggi preferiti, e l'hai centrato in pieno!

Scusa se magari ti ho scritto un poema, ma ho letto tutte le oneshot di fila e ho preferito fare un'analisi collettiva; se ti sono sembrata logorroica, scusa ancora 😅. Grazie per aver condiviso questa raccolta, spero che proporrai qualcos'altro, prima o poi.
Alla prossima!

Recensore Veterano
07/03/24, ore 09:31

Buongiorno:)
Quello che più apprezzo di questa flash, è l'estrema fedeltà che hai nello scrivere, rispettando appunto l'opera originale. Sembra in effetti di star leggendo dei momenti che non abbiamo visto, quindi molto reali. Per esempio questa parte di Erwin e Levi sarebbero potuta benissimo succedere, nella stessa modalità e con le stesse identiche battute. Levi è un personaggio diretto, e non usa mai aforismi per camuffare le sue azioni o i risultati. Infondo quel famoso Sasageyo, l'ha detto proprio alla fine di ogni cosa, stupendo addirittura Hange San. Quindi, ho davvero apprezzato il momento in cui ha fatto tacere Erwin. Mentre si lava sembra proprio che voglia eliminare dalla pelle anche i ricordi più terrificanti e soprattutto i sensi di colpa. I soldati caduti a causa di quella spedizione sono morti a causa loro, ma nessuno dei due ha davvero desiderato questo. Erwin è il classico uomo tutto d'un pezzo, che non si scompone mai, magari è quello che ha sofferto più di tutti (io credo di sì) ma ciò che ha fatto è stato per dare un futuro alla gente dentro le mura. Invece Levi è molto umano, a dispetto di ciò che potrebbe apparire. Infatti odia gli inutili spargimenti di sangue e ricorda con profondo rispetto coloro che sono caduti a causa della guerra. Hai saputo rendere il rapporto fra questi due meravigliosamente tramite uno scritto sì breve ma incisivo;) lo definirei un diamante! Questa flash è per ora la mia preferita!
Complimenti, sei brava, continua a scrivere!
Un abbraccio, alla prossima!

Recensore Veterano
06/03/24, ore 17:58

Rieccomi:)
Hai descritto davvero un bel momento tra Hanji e Levi, li hai resi bene entrambi. Ti faccio i complimenti perché lui ti esce proprio bene,👏🏻 i dialoghi infatti li ho tutti adorati, specie l'ultimo quando Levi prima di lavarsi ammette di puzzare di morte. Il nostro capitano è di certo fenomenale e persino Hanji ne rimane colpita tanto da considerarlo simile a un gigante anomalo.
Sei sempre brava, complimenti ^^

Recensore Master
05/03/24, ore 12:34

Ti chiedo scusa se commento u n po' a random, ma purtroppo sono in un momento della mia vita che si potrebbe riassumere con: pieno come un uovo. (ARGH!)
Questa tra tutte per ora è la mia preferita.
Qui c'è Levi al 100% chapeau!
Picola digressione: credo che anche il tuo avatar si riferisca alla "trottola" di Levi o sbaglio?
Beh comunque la faccenda delle spade al contrario è stata una delle cose di lui che ho adorato fin da subito.
MI è piaciuto un sacco che tu abbia evidenziato il fatto che Levi non faccia il saluto.
In quell'arco temporale a lui non frega niente della causa del Corpo di Ricerca e neppure del sogno di Erwin. Levi è molto intelligente  e alla fine ha solo colto un'occasione che gli permette di vivere in superficie facendo quello che più gli è congeniale: uccidere. Non c'è niente di romatico o di nobile dietro la sua scelta senza rimpianto, ma solo l'autentica particità di chi sa cosa vuol dire sopravvivere in una fogna, per cui ogni alternativa diventa migliore. Almeno questo è ciò che io ho introiettato dall'opera originale.
Ottimo lavoro, ho anche molto apprezato come hai reso Shadis un personaggio che ho molto amato, soprattutto alla fine della storia e per cui ho pianto pure!
Grazie e alla prossima!
 

Recensore Master
05/03/24, ore 10:19

Ho trovato davvero interessante questo tuo punto di vista fatto passare attraverso gli occhi di Armin, sul nostro capitano. Noi siamo onniscienti come spettatori e conosciamo bene anche le parti meno note di Levi, i ragazzi no.
Non ho mai pensato che Armin potesse vederlo in un modo, passami il termine, "così negativo" ma non è una cosa così improbabile, l'ho trovava plausibile. Armin è diametralmente opposto a Levi e sono d'accordo sul fatto che scegliendo di "salvarlo" lo abbia invece condannato, perché Levi non sapeva a quel punto come sarebbero andate le cose e un "fottuto genio" sul campo di battaglia gli faceva di sicuro comodo. Certo anche Armin alla fine si sporca le mani e non poco, ma questo fa parte dell'ottima caratterizzazione che Isayama ha dato ai suoi personaggi. Nessuno è totalmente cattivo e nessuno è totalmente buono, a parte Floch che è quello che è, porello, più di lì non ci arriva, ma soprassediamo 😁
Riguardo l'annosa questione del siero la penso come te. Io ho odiato la morte di Erwin tanto da abbandonare SNK per anni. Ma con il senno di poi ho capito che era una scelta ponderata e giusta. Erwin non aveva più niente da dire in seno alla storia, il suo arco narrativo si era già concluso con la perdita del braccio e la sua salvezza non avrebbe avuto molto senso, non per come era stato impostato il suo personaggio. Con il tempo ho amato alla follia come Isayama abbia studiato e reso i personaggi prendendo a schiaffi i lettori con una maestria invidiabile. Tutto torna alla fine come le tessere di un puzzle. Nessuna morte e nessuna vita salvata è fan service o pura cattiveria narrativa. 
Ecco mo' che ho fatto il pippone pure io, mi posso congedare.
Complimenti anche per questo punto di vista!
Un sauto e alla prossima!

 

Recensore Veterano
05/03/24, ore 00:23

Molto bella, anzi bellissima!
Doverosa premessa: ho shippato Levi e Petra dal primo istante per via della chimica che c'era tra loro due; sarà anche che per "deformazione professionale" ho desiderato vederli insieme perché sono una gran fan dei romance, eppure così non è stato. Questo per dirti che ho apprezzato la parte finale (ma anche quella iniziale) in cui abbiamo visto Levi quasi affascinato dagli occhi dolci di Petra. Ho avvertito un po' di frustrazione, come se il comandante fosse rimasto talmente dispiaciuto da rimpiangerla. Petra è stata sempre sotto il suo naso, ma si è accorto di certe cose solo alla fine, quando ormai non avrebbe potuto più fare nulla.
Le discussione con Nanaba mi hanno regalato un sorriso, questo perché è evidente la cotta di Petra. Sei stata molto brava a tratteggiare con poche parole una situazione così profonda...
Siccome è tardissimo, per stasera mi fermo qui.
Un abbraccio, a presto!

Recensore Veterano
05/03/24, ore 00:07

Rieccomi:)
Dunque, io continuo sempre ad essere dalla parte di Levi, eppure ho sorriso a leggere queste righe. Diciamo che sei riuscita a far intuire tutta la testardaggine del nostro bel capitano. Ci sta che alcuni non l'abbiano preso di buon occhio, sia perché Levi non è il classico soldato che obbedisce agli ordini sia perché bè, Levi è Levi, quindi come hai detto tu all'inizio o si ama o si odia.
Complimenti ancora, è un piacere leggerti, corro alla prossima!

Recensore Veterano
05/03/24, ore 00:01

Ciao ^^
Levi è un personaggio che si odia o si ama, io onestamente lo amo alla follia, per cui eccomi qua a commentare questo gioiellino. Innanzitutto i miei sinceri complimenti per lo stile. Hai usato dei paragoni poetici, associando i movimenti di Levi al valzer. Erwin è palesemente meravigliato per ciò che ha visto e, la tua visione del loro primo incontro è stata veramente ben pensata.
Sono curiosa di leggere il proseguo.
Un abbraccio, a presto 😄

Recensore Master
02/03/24, ore 09:05

Eccomi anche a commentare questa che avevo già letto in precedenza e mi aveva piacevolmente colpita.
È davvero interessante come tu abbia instillato nella mente di Hanji dei dubbi riguardo alla forza "non umana" di Levi, ma anche e sopratutto alla sua stoica capacità di sopportazione del dolore. È proprio da lei farsi queste domande e voler andare a fondo per capire se in lui c'è qualcosa di "anomalo". Questo lo rende un interessante e arguto missing moment che ho molto apprezzato.
Per quanto riguarda la caratterizzazione di Levi e Hanji ti faccio i miei complimenti li ho trovati assolutamente IC e molto ben calibrati.
Mi piace anche il tuo modo di scrivere e fluido e con descrizioni sapienti e poco invadenti. Mi è piaciuto molto anche vedere Levi attraverso i pensieri di Hanji ed proprio ben reso:
La prima volta che aveva visto quegli occhi, non erano ancora così disperati. Tetri e taglienti, però, sì. Ardenti di una soddisfazione repressa, per aver abbattuto quel primo Anomalo con innaturale noncuranza.
Questa frase, semplice e asciutta dipinge Levi in modo perfetto e mi ha davvero colpita!
Ti rinnovo i miei complimenti e a presto!
 

Recensore Master
02/03/24, ore 08:34

Avevo letto questa piccola e deliziosa shot ma come sempre sono di corsa e lì per lì non l'avevo commentata, rimedio adesso.
Hai descritto un'ottima istantanea dell'elegante agilità di Levi. Tra l'altro ammetto la mia ignoranza, non  sapevo che cosa fosse Korbut flip, ma direi che la tua rappresentazione calza a pennello e io ho imparato una cosa nuova.
Personalmente non ci vedo quel pizzico di Eruri che suggerisci nelle note perché L'Eruri, insieme all'Ereri sono due accoppiate, che per dirla all'inglese maniera, non sono la mia tazza di tè, ma di scuro Erwin prima di accalappiarselo e portarlo a combattere nel Corpo di Ricerca avrà studiato i talenti do Levi, quindi la trovo anche plausibile. Ben fatto!
 
(Recensione modificata il 02/03/2024 - 08:50 am)

Recensore Master
27/02/24, ore 10:41

Ho trovato adorabile questo breve scorcio su Petra. Uno dei personaggi che più ho amato nel primo arco narrativo di SNK, ma che sfortunatamente, troppe volte, per futili motivi di shipping è un po' bistrattato dal fandom. Leggere cose IC su di lei è abbastanza difficile dato che viene spesso descritta come la ragazzina sciocchina infatuata di Levi dimenticando che è stata soprattutto una guerriera con contro attributi, oltre che una valida spalla per il Capitano. Infatti è lei che lo rassicura quando Levi avendo assistito alla morte di un suo sottoposto si chiede se l'abbia sentito, come se temesse di non essere stato utile nel momento ultimo di quel giovane uomo. Sono piccole briciole, ma sottintendono (almeno per me) un rapporto di affetto e stima reciproca.
Mi è piaciuto molto come attraverso le sue parole e quelle di Nanaba hai saputo tratteggiare Levi. Un momento "leggero" che ho apprezzato.
Le ultime quattro righe poi sono una vera pugnalata al cuore. Sei stata magistrale nel racchiudere in poche parole la drammaticità di quella morte e il dispiacere di Levi che più che nello sguardo si manifesta poi nell'efferatezza con cui attacca il gigante femmina.
Bel lavoro, complimenti!
(Recensione modificata il 27/02/2024 - 10:42 am)