Oh. Questo paragone con la sirenetta è... è... wow.
Effettivamente il rapporto è lo stesso, insomma, la sirenetta lascia andare il suo amore, e Sherlock... beh, lui fa lo stesso.
La frase finale uccide, noi come il dottore.
Brava, davvero.

Un dolce risveglio... mi piace sempre come riesci a descrivere dei semplici gesti quotidiani tra loro... rendi tutto molto dolce, ma non melenso!
Ok direi che anche per oggi ho fatto sufficientemente incetta di Holmes/Watson!
Alla prossima

Avevo vinto la battaglia non la guerra... anche perchè con Holmes vincere la guerra è ipossibile, per quanto ci si possa opporre al suo volere, la sua smodata intelligenza trova sempre il sistema di circuirti e di condurti lì dove vuole che tu vada.. però per Holmes, l'ostinazione di Watson deve essere anche stata un balsamo per il cuore... intuendo in essa tutto il profondo affetto reciproco

Questa è molto profonda... in fondo ciò che lega Sherlk e Watson insieme è anche la pura che ognuno di loro ha di perdere l'altro.
Per quanto siano forti e sempre pronti a rischiare il tutto per tutto, l'ansia per il benessere del compagno è sempre presente... è questo che secondo me li rende imbattibili!

Il risveglio dopo la prima volta... esperimento interessante, anche se solo dal pov di Holmes (sarebbe stato bello leggere anche i pensieri di Watson, almeno per me)

La fiaba della sirenetta è una delle mie preferite!
La situazione in cui l'hai descritta è decisamente centrata!
Holmes e proprio come la povera sirena... e poi la frase finale è un tocco di genio, chissà se il dottore conoscendo la storia ha infine capito cosa Holmes provava nei suoi confronti...

*.* bellissima !
Mi è piaciuta particolarmente... forse perchè il povero Mycroft l'ho sempre adorato, però nelle fanfic compare poco.
Poi il fatto che riesca con uno solo sguardo a intuire il rapporto speciale che intercorre tra suo fratello e il dottore, ha un che di magico e intimo al contempo!

Ciao cara

pensavi di esserti liberata di me eh? Ed invece eccomi che ritorno a importunarti. A parte gli scherzi... come al solito non ti smentisci mai e quindi anche stavolta hai fatto un mini-capolavoro. Non c'è bisogno di dirti nuovamente quanto apprezzo il tuo stile di scrittura (anche perchè te lo dico tutte le volte che ti contatto e diventerei monotona) perciò stavolta mi soffermerò sull'atmosfera di quotidianità che trasmette questa fic. Racconti in maniera incredibile, la familiarità e la tranquillità del dottore, in una semplice mattina a Baker Street.
E poi la frase di Anna, con cui hai introdotto la tua storia è davvero bella!! Ragazze, ma come fate? sono invidiosa!

Ti rinnovo i complimenti

bye

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Stupenda *-*
Dio, quanto mi mancavano i tuoi scritti su questo fandom e, credimi, non è tanto per dire!
La tua capacità di analizzare con profondità le psicologie dei due personaggi, mantenendo tuttavia una grande eleganza e uno stile sobrio e semplice è una cosa che riesce sempre a sorprendermi e farmi luccicare gli occhi. Non smetterò mai di ripeterti quanto sei brava, mia cara!
E, tuttavia, avevo vinto una battaglia, non la guerra. ç______ç tu! Sei stata davvero cattiva con questa conclusione... ho un magone tremendo...
Per il remix ci penserò, devo rileggere bene il tutto ^^
A presto, un bacio.

Alchimista ♥

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Molto bella, molto delicata e molto toccante. Tutti pensiamo di essere immortali da giovani, benché la vita spesso tenti di farci capire il contrario. Ho adorato la frase finale e penso che dipinga perfettamente il modo in cui Watson si sente. E' difficile stare con una persona che ami e che spesso si concede a comportamenti autodistruttivi.
Ed è bello pensare che, effettivamente, Holmes e Watson sono immortali per noi, sono sempre lì nella loro casetta di Baker Street e ci basta aprire una porta per vederli.

HA! Lo sapevo. Sappiamo tutti (ed è canon! bhè, più o meno) che Holmes adora (e lo fa) guardare Watson mentre dorme. E' bello leggerlo nei suoi pensieri : D (e nel suo POV)

Oh no, spero di averla interpretata in modo giusto: Holmes rinuncia al proprio amore per Watson, a quello che potrebbe avere con Watson, non solo perché teme ovviamente di non essere ricambiato, ma anche per la pericolosità del momento (dell'essere omosessuali in quel tempo). In ogni caso, questa è la tristezza che questo capitolo mi ha reso. <3

La mia preferita è questa, al momento!
-Se riusciva a sopportare di vivere accanto a Sherlock, era di certo una persona paziente e premurosa; lo dedussi dalla cravatta di mio fratello, il quale non era affatto bravo ad allacciarla ed invece, oggi, sfoggiava un nodo perfetto ed identico a quello del suo amico.-
Ommiodio! Sì, lo vedo Holmes, trasandato, troppo occupato in casi e pensieri e sicuramente troppo occupato per pensare ad allacciarsi la cravatta o a come farlo. E Watson, impeccabile come sempre, a farlo per lui.
Inoltre amo Mycroft ed è delizioso leggere anche di come la gente (Mycroft in questo caso) si accorga che effettivamente Holmes ha un po' bisogno di attenzioni (di Watson <3)

Le mie recensioni sono sempre così banali. In ogni caso: decisamente credibile, decisamente IC e decisamente coinvolgente. Credibile, bhè, perché penso che sia normale che un soldato, dopo la guerra, abbia degli incubi e li associ e colleghi ed ampli con il mondo circostante. Ed immagino quanto la morte di Holmes abbia scosso il povero Watson :(

E' bello vedere che Holmes non sa e non ricorda del verso in cui giri la terra, ma del caro vecchio Watson ha memorizzato ogni particolare : D questa è sicuramente una naturale estensione dei libri (nei quali sembra ricordare TUTTO di Watson) <3