Devo recensire di nuovo... ance se più di una recensione si tratta di un semplice commento. Ok, la situazione di Homunculus e Von Hohenheim (se l'ho scritto bene) mi piace da impazzire, già letta in Full Metal Alchemist, ma fatta così... una novità assurda, travolgente e cavolacci! Priva di falle (già, quando una cosa non mi convince non mi metto sicuramente a leggere una cavolo di giornata intera ne' lascio recensioni qua e là con tanta disinvoltura... anche se le suddette recensioni finora sono state solo due...)!
Vabbé, a chi voglio darla a bere, ho interrotto la lettura solo per completare la pulizia delle porte di casa mia se no mia madre avrebbe continuato a stressarmi fino a domani. Mi sa che adesso devo pure smettere di scrivere sciocchezze e tornare a leggere!
Ps Odio il nome Saverio, lo odio con tutto il cuore, quindi il tuo protagonista mi da sensazioni completamente opposte!
Adoro 'sta cosa.

Ora... non capisco come mai quando trovo qualcosa di nuovo scritto da te, non posso vivere la mia vita senza prima aver letto tutto. E' da ieri sera che leggo questo... come posso chiamarlo... semicapolavoro, che proprio niente, pulizie di fino, studio o altro mi riesce a distrarre. Mannaggia a te che sei così brava da calamitare la mia attenzione! Mannaggia a te che hai una fantasia, una linguistica e una simpatia unica!
Mannaggia a te, insomma! E cavolo, basta scrivere, torno a leggere!

Esco da questo viaggio senza fermate nella tua storia con un sorriso e un pò di malinconia. mi è piaciuta molto la storia e mi è piaciuto l'intreccio cosi come la sorpresa di sabrina e il piano, assai più complesso, di Tobia. ho trovato simpatico la scelta di attingere alle creature immortali come da film e interessante l'unione con la figura di paracelso. e milena è una grande :) testarda e coraggiosa, ma anche un'adolescente con le sue fragilità e il grande amore per la sua famiglia, e la consapevolezza che il suo posto è li, in mezzo a loro. Mi sarebbe piaciuto vedere un pò di Milena e Saverio felici insieme, ma è giusto che siano rimasti i connotati della favola, e che rimanga solo mia l'immagine di una Milena un pò più grande e un Saverio che ripassa dalle sue parti :) grazie per la storia, alla prossima! 

Eccomi a leggere questa storia! mi piacciono molto i personaggi e Milena è davvero interessante e schietta. Ho sofferto un pò nel primo capitolo.. sai il latino per noi poveri diplomati alle scuole tecniche crea qualche problema :p Proseguo con la lettura.

Ma! Ma! Ma questa storia è bellissimaa! Ehm. Perdona la recensione random al capitolo otto, che in effetti è un po' stramba, ma è tutta la mattina che leggo e... uao! La adoro di già.

Le ipotesi stupide sul mistero della famiglia Lazzari ovviamente non mancano: sono vampiri, sono cannibali che mangiano le ragazze che odorano di buono, oppure sono l'opposto delle Amazzoni e fanno sparire tutti i componenti femminili della famiglia, allevando solo i maschi.

Comunque, ti ho scoperto! Ammettilo, hai un fetish per gli occhi verdi XD

Ho letto tutto d'un fiato, incollando gli occhi nel primo pomeriggio e chiudendoli a notte fonda, con pause solo per i pasti. E mentre calava il sole sentivo qualche brivido, perché sono facilmente impressionabile e, soprattutto, mi immergo totalmente in un racconto che mi avvince. Dire "avvincente", di Ab Aeterno, è però poco. E' assuefacente.
Cresta del Gallo è il tipico paesino sul genere del quale anche io passo un po' delle vacanze estive, dalla nonna, sperduto fra i boschi e lontanissimo da internet. Penso che ogni volta che andrò alla fonte (c'è anche una fonte al confine della nostra proprietà!) immaginerò di trovare Tobia ad aspettarmi. Adoro l'atmosfera che riesci a ricreare senza un apparente sforzo, molto semplicemente e disinvoltamente: è facile vedere, tramite gli occhi di Lena, il verde del prato, lo specchio del lago, la porta del bagno della gelateria, la panchina lì fuori e la casa della nonna. Lena, con i suoi libri e la sua curiosità, è un personaggio in cui riesco bene ad immedesimarmi e che ho lettermalmente amato. Le sorelle Rossella e Sabrina, seppure dai caratteri opposti, le ho trovate molto simpatiche: Rossella non è una ragazza scontata e Sabrina, per quanto sia fuori dagli schemi, a mio parere è un portento. Non voglio mettermi a citare ogni singolo personaggio di contorno, ma tutti, da Filippo al papà, e persino le anonime voci pettegle di paese, sembrano trovare il loro esatto posto, all'infuori del quale non potrebbero stare e che rendono l'intero quadro rifinito in ogni particolare, come una miniatura antica. Ho apprezzato la citazione in latino all'inizio di ogni capitolo e, non so per quale motivo, mi piaceva tanto "hic sunt leones", ma sarà perché sono un po' stramba. Tu sei un genio, conoscevo già la tua abilità nel dipingere i peronaggi, intessere la trama e forgiare battute ironiche comiche e pungenti, senza dimenticare l'usare magistralmente la punteggiatura (e le virgole!), ma pure tutte queste citazioni dotte mi fanno pensare che te ne stai a un livello superiore rispetto a tutti noi.
Quando Saverio parlava con Milena sentivo davvero caldo. All'inizio ho provato una specie di eccitazione nelle conversazioni alla fonte con Tobia, ma somigliava più ad amor proprio; poi, pian piano, mi sono innamorata anche io di Saverio. Ne percepivo lo sguardo, il tono della voce, l'odore, caldo sulla mia pelle, come se mi fosse realmente a distanza ravvicinata.
Pensavo di aver intuito il seguito degli svolgimenti, ma, andando avanti nella lettura, mi sono stati rivelati parecchi particolari, anche sconvolgenti e inaspettati, con cui ogni pezzo del puzzle è andato al suo posto. Alla morte di Tobia sono sobbalzata, l'ho vista un po' a rallentatore e un po' troppo velocemente, come tutte le cose confuse e sconcertanti. Sono stata in tenzione per tutto il combattimento contro l'Immortale e l'ho ingenuamente allentata al tanto atteso bacio. Quella terribile intuizione, però, che alla fine Saverio sarebbe diventato un Immortale e avrebbe dovuto lasciare Lena, si è dolorosamente rivelata fondata. Ho letto fino alla fine con la speranza di un ultimo capovolgimento, un colpo di scena, un epilogo, non so neanche di preciso cosa, perché in fondo lo sapevo che era così che doveva assolutamente finire, ma non potevo fare a meno di tenere accesa quella fiaccolina. Sono rimasta con un nodo alla gola, ma non ho potuto arrabbiarmi: ci si innervosisce per le cose fatte male, affrettate, ingiustificate, ma qui tutto aveva senso. Si deve amare una storia anche quando fa male.
Ab Aeterno mi ha coinvolta emotivamente e fisicamente, ne ho sentito il background scuotere le foglie impercettibilmente attorno a me e i personaggi respirarmi attorno, mi ha divertita, intristita, impaurita e rapita. Un capolavoro.
A presto, fedelissima
Ilaria.

!!

Sono estasiata! Sparisco una settimana e al mio ritorno cosa trovo? Niente popò di meno che ventitré capitoli freschi freschi! Ti giuro, la lista di storie sulla tua pagina mi ha tormentato a lungo (maledetta curiosità) perché le volevo leggere tuuuutte... adesso posso morire felice XD

Coomunque, per ora ho letto solo il prologo. Molto intrigante, devo ammettere, anche se mi costringe a rispolverare l'odiato latino ;P
"Mors omnia solvit" Brrr..una di quelle frasi ad effetto che non preannunciano niente di buono! È un giallo? Mi sa di giallo. Figurati poi se ci sono religiosi che si aggirano sospettosamente e che dispensano perle di saggezza in latinorum!

..Si vede che ho appena finito di leggere Il nome della rosa? XD

Sono finita sulla tua pagina (beh, non è raro che io ci finisca, ma sai, oggi mi ero goduta tutta beata e soddisfatta l'ultimo capitolo di "Assolutamente perfetto" e quindi cos'alto sperassi di trovare sulla tua pagina è un mistero, diciamo che ormai è quasi un'abitudine) e...
Un colpo.
Quando ti ho scoperta, con Geometrie, leggevo nelle recensioni (te l'ho detto che per qualche arcano motivo mi diverte leggere le recensioni degli altri) dei paragoni con Ab Aeterno e pensavo "Ah, che bello, non vedo l'ora di leggerlo". Il giorno dopo (il giorno dopo!) la storia era sparita. Un colpo.
E ora eccola di nuovo qui! Perché proprio domani mattina devo partire? Mi sarei buttata a capofitto nella lettura, ma sfortunatamente devo rimandare e così tutti i miei elogi (perché è ovvio che adorerò la storia) arriveranno più in là. Nel frattempo la mia meno blaterona sorella non invischiata in EFP avrà il privilegio di gustarsi questa delizia.
Mah, non è un granché di recensione questa, mi dispiace. A presto,,,,,,,,,,,,,,,,,
Maestra Bisdrucciola

Primo!
Si fa per dire, dal momento che siamo ad un ritorno.
E credo che molti altri verranno a tributarti omaggio per il tuo "classico", Ab Aeterno.
(Riprendo perché ho postato al volo per restare primo. Non dirlo ad Erika :-P)
Ho letto finora solo questo prologo. L'uso del latino proietta subito il lettore in una atmosfera di arcano, antico, mistico.
Forte della conoscenza di tutta la storia devo però puntualizzare che avrei rivisto questa parte, lasciando che il figuro misterioso che parla (non spoilero ai nuovi lettori) alternasse la recita di una "formula" a frasi in lingua corrente.
Ma questa disomogeneità che mi ricordo di averti puntualizzato già illo tempore, è una delle pochissime quasi insignificanti osservazioni per una delle tue creazioni più convincenti e coinvolgenti.
Ti rinnovo un "brava" di cuore, mia diletta, e vedo di centellinare la lettura per apprezzare con la dovuta calma il tuo lavoro.
Un abbraccio, Rik
(Recensione modificata il 12/07/2011 - 03:27 pm)