Recensioni per
Gli Dèi - raccolta drabble
di titania76

Questa storia ha ottenuto 47 recensioni.
Positive : 47
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
10/12/11, ore 21:01

Lol!

Ti avevo chiesto di trattarmela bene – giusto per scaramanzia – ma qui sei stata divina! XD Ti voglio bene, scappiamo insieme!
E chissenne se è un azzardo! Nella vita bisogna pure azzardare e sperimentare, no? Dov’è il gusto! Del resto, hai poi un intero Panteon con cui giocare al piccolo chimico!
Mi ero ripromessa di continuare l’essay, ma non ho resistito: dove c’è Artemide, c’è Hoel! Perché quest’ultima fin da piccola ha avuto una fascinazione per lei, s’è pure comprata una statua come souvenir che ha messo in bagno! XD

Ho trovato sublime come tu abbia reso gelida, marmorea e finalmente divina la dèa. La vedo scendere inflessibile, una statua vivente, da quello scranno, severa come un giudice, implacabile come un boia. La sua natura divina è in netto contrasto con quella che osiamo chiamare “Athena”: mentre quest’ultima si dimostra umana fino al midollo (il suo essere supplice, gesto che una divinità non azzarderebbe mai), mentre la prima non dimostra nulla di umano, se non il viso.
E come tale, non riesce a comprendere il gesto di – sigh- Athena.

Perché essere immortale significa dimenticarsi delle vie degli uomini. Dei loro sentimenti, dei loro pensieri. E Artemide, la più dèa nel Panteon kurumadiano, non lo comprende. Non può, non riesce.

Perché lei è troppo bianca, pura, perfetta.
Conoscere gli uomini significa abbassarsi ai loro livelli e sporcarsi. (O rimbecillirsi, nel caso di una certa Saori …)

E Artemide, l’Artemide urlatrice, la terribile, quella che ha serbato un’orribile sorte sia ad Atteone sia ad Orione (che fanno rima con “stupidone”) per aver osato avvicinarla al mondo mortale.
Come la luna, Artemide vede bianco e per avere quel bianco pulisce col rosso. O volge altrove gli occhi, rifiutando quella specie di dèa che le insozza il tempio.

Se non è alterigia questa!
E allo stesso tempo, profonda solitudine.

Bellissima drabble, non ho parole! Ormai, sei il master delle drabble!

Se devo dire, hai fatto poker! XD

Brava, brava, brava!

E chi sarà il prossimo? Apollo?
 
Kissus,
 


H. 

Recensore Veterano
10/12/11, ore 20:43

Wow !

Ormai tu sai che questa è la mia reazione ad ogni tua drabble !
Io ancora mi chiedo come tu faccia a riunire in 110 parole emozioni così profonde e concetti altrettanto significativi! Sei bravissima, davvero!
Dunque, in corsa come un criceto sulla ruota, recupero lo stacco!

Hades.

Un tizio con un curriculum tutto al negativo. Nero, oseremmo dire!
Insomma, malgrado fosse il primogenito maschio, là in una società dove avere il pirulino ed essere nati per primi contava moltissimo, Hades si vede sottratto da quel gran furbacchione di Zeus il cielo. E pure il mare da quell’altrettanto furbacchione di Poseidone. Ovvio, che poi gli viene la malinconia.
A peggiorare le cose, deve rapire sua moglie, perché quale divinità andrebbe a vivere di propria spontanea volontà negli inferi? L’ha dovuta ingannare col melograno!
Poi, Hades ha una suocera psicolabile.
Ha dovuto sopportare dei cialtroni che volevano fregargli la moglie e riportarla in “superficie”.
L’umidità è alle stelle sottoterra. Ma in compenso è il più ricco sfondato degli dèi, visto che ha sotto le divine chiappe oro, diamanti, gas, petrolio, carbone e altro.
Eppure, lui non è una cattiva persona. Dai, oggettivamente: marito fedele, general manager degli inferi modello, si è pure circondato di gente competente come collaboratori! Di carattere tranquillo e schivo, se ne sta per i fatti suoi nel suo bel mondo ultraterreno, più nello specifico nei Campi Elisi.

Quand’ecco, che un’oscura entità malefica gli ruppe le uova nel paniere. Il Kurumada.
E per Hades furono cavoli amari.
Ora, io mi domando e mi dico, perché questo accanimento contro Hades, l’unico che non rompeva le balle nella mitologia greca?! Ha avuto il suo momento di gloria con Persefone e Orfeo e poi si è ritirato a vita privata! Che diavolo! E poveri i suoi collaboratori, ridotti a sopportare i tantrums di una sacerdotessa complessata. (Si vede che sono partigiana, eh?)
Il Kuru ha proprio sparato sulla croce rossa!

In ogni modo, adoro questa drabble.
E trovo strano, ma delizioso, che proprio il dio dei morti aneli alla luce. Forse è per questo che vuole distruggere la terra (ma che originalità): è invidioso! Come disse il nipotino di Aiacos: “Non cercare di consolarmi, Ulisse, preferirei essere l’ultimo servo nella casa di un miserabile, ma ancora vivo sulla terra, piuttosto che regnare sui morti!”
Lezione del giorno: nella casa dell’Ade non ci si diverte.
E ancora più curioso di come un dio accusato di sequestro di persona si sia scelto il corpo più puro per risvegliarsi. Dubitiamo che Persefone apprezzi.
Vorrei scusarmi se questa recensione è un bordello, ma come vedi: a) sono nel bel mezzo dell’essay di francese; b) ho appena pubblicato una one-shot; c) sto rincorrendoti per regolare i conti degli arretrati che ti devo recensire.
Detto questo, mi dilungo in una serie di complimenti per queste magnifiche drabble e non vedo l’ora di passare ad Artemide!
Brava ancora!
 
Kissus,
 

H.
  
 

Recensore Junior
05/12/11, ore 00:24

Non è per niente semplice trattare una divinità che appare per pochissime pagine (tanto per rimanere in tema manga) e non fa altro che dare qualche spadata e fare il ritroso lusingato in occasione dei complimenti che gli vengono fatti per gli occhi. Effettivamente Hades vive più dei racconti di chi lo adora piuttosto che della sua forza reale. Tanto rumore per nulla insomma. Tra lui e Poseidone, direi che il genere umano puo' vivere sonni tranquillissimi.

Hades lo percepisco come la reincarnazione mitologica del nano Cucciolo. Viene descritto come un violento mietitore che si diverte a torturare le anime degli uomini per i peccatucci commessi, che sono sempre ad ampio spettro: non importa che tu abbia reciso un fiore o cospirato contro un Dio, sempre eternamente verrai punito. Il tutto contrasta poi con il suo aspetto (dicono) affascinante e la completa assenza di ostilità. Fa il suo dovere di signore dell'oltretomba senza metterci molto di personale. Mi piace tanto che questo contrasto come lo vedo io viene fuori tra le prime e le ultime righe. All'inizio mi sembra una descrizione mitologica che richiama la morte, tra le tenebre e la solitidune di chi in fondo vorrebbe fuggire. La faida di lunga data con Athena introduce il contesto. Ottimo poi il riferimento alla vanità, l'illusione di sentirti invincibile nel preservare il suo corpo in un luogo inaccessibile. Per tutti, ma non per loro cinque. E la morte, o forse la provvisoria scomparsa, inizia ad assumere un altro senso

Perfettamente in tema anche il riferimento agli occhi, descritti perfettamente per come vengono presentati. Occhi da divinità, indifferenti a tutto. Forse sono la parte che risalta di più e nonostante la bellezza non promettono nulla di buono

E come mancare l'asfaltata finale con la celebre pala della pizza e la sparizione effettuata con il cancellino. Non aveva fatto i conti con la predica supermoralizzatrice e con un ostinato ragazzo che, come urla lui nel suo sclero, è tornato in vita per ferirlo. Ancora. Dai tempi del mito. Mancava davvero l'urlo "Emmobbasta!!!" e poi eravamo completi

Questa era una drabble complicata, ma è risultata emozionante nonostante non ci fosse materiale su cui lavorare. Sembrava alternare il venticello gelido della fine con il caldo della speranza. Davvero notevole e riuscita, all'altezza di stare insieme alle altre. Mi sto stufando di essere ripetitivo e di promuovere sempre a pienissimi voti, pubblica qualcosa di brutto altrimenti sembro monocorde XD

Recensore Junior
04/12/11, ore 10:57

Non sapevo di questa tua raccolta.
E adesso che l'ho scoperta per caso mi rammarico di non averlo fatto prima. E' davvero stupenda: mi affascina soprattutto il ritmo che hai dato alle drabbles, così simili ad una ntica preghera greca, dal suono cadenzato e malinconico. Riassunti che non si limitano a raccontare, ma mostrano quel qualcosa in più che anche gli dei possiedono. Quell'"umanità" che non esiste davvero, ma è l'uomo a cogliere.
Sono tre, finora. Ma il Pantheon è prolifico.
La prossima, con calma, l'aspetterò in trepidazione.
Complimenti. Vivissimi.

Un sorriso,
Avalon

Recensore Master
04/12/11, ore 09:59

Ed ecco la terza divinità!!!!!!!!!!!!!!! Hades, così abbiamo tutti e due gli zii di Atena, nonhcè suoi nemici, ma che bella famiglia...
molto bella questa drabble... in effetti Ade è proprio sfigato, insomma.. gli è toccato il mondo dei morti, è più che naturlae che desideri al luce del sole... ed è anche anturale che cosnervi il suo corpo, anche perchè a differenza del fratello lui ha ancora un corpo
molto bella questo, un po' malinconica ma veramente bella, la malinconai cui ha un suo fascino devo dire
aspetto con ansia el altre
[Questa recensione partecipa all'iniziativa Recensioni d'Autunno 3D di maridichallenge]

Recensore Master
27/11/11, ore 20:30

Non pensavo che avessi intenzione di continuare anche questa raccolta di drabble sugli dei, è stata davvero una piacevole sorpresa ^^.

Anche in questa drabble  , come e anche più di quella precedente (almeno secondo me) su Atena , sei riuscita a cogliere e a trasmettere ai lettori, perfettamene , più che l' immagine umana , la vera e propria essenza divina di Poseidone .
In ogni parola di questa drabble, specialmente nella prima parte, era quasi tangibile l' immagine forte e terribile del dio , proprio com' è descritto anche nella mitologia  .
Inoltre, nell' ultima parte della drabble hai saputo trasmettere benissimo anche il suo sentimento di odio verso Atena.

Complimenti anche questa volta . Come al solito , scrivi sempre delle bellissime drabble ^^
 

Nuovo recensore
14/11/11, ore 08:36

Mi piace quest'immagine di Poseidone, racchiusa in poche significative parole, in grado di rendere un'intera esistenza e in fondo di rendergli un po' di giustizia, lui che spesso è solo il cattivo e basta. "Tu, anima sopita nell’oblio del tempo, celata nelle profondità del tuo regno, richiamata ora in un tempo non tuo": in questa frase sembra esserci racchiuso tutto. Ti dirò, normalmente non vado pazza per le drabble, ma questa raccolta l'ho letta con piacere e curiosità. Attendo il seguito!

Recensore Junior
14/11/11, ore 02:06

Sgombriamo il campo dagli equivoci prima di iniziare: questa è la tua miglior drabble.

Punto.

Partendo già dal suono che le parole producono durante la lettura, non ho sentito davvero nessuna stonatura. Sono legate in modo armonico e non contrastano tra di loro. Non ho trovato nessun passaggio che non mi sia piaciuto, nemmeno una sbavatura. Ottimo. In così poche righe restituisce la figura di Poseidone che ho sempre visto io. Non vorrei partire dalla fine ma lo farò, chissene. "Nuovamente sconfitto, ritorni al tuo riposo" (stavolta l'ho incollato affinché fosse precisamente come l'hai scritta, tu sai il motivo XD). Ho sempre visto questo Poseidone come una divinità dei poveri, un vorrei-ma-non-posso, schiaffato in un'anfora da cui potrebbe (e addirittura lo fa) uscire in ogni secondo e si astiene, propinandoci discorsi credibilissimi come "Quel sigillo non significa nulla per me, non è che non esco perché non posso, semplicemente non voglio". La frase finale è meravigliosa: quel "nuovamente" pesa come un macigno e sottolinea le umiliazioni perpetue che si prende in ogni guerra sacra. Tornare al tuo riposo mi dà l'idea di una figura mite, destinata a fallire e a riflettere qualche secolo su dove ha sbagliato senza mai venirne a capo. In origine il paragone era più pesante, ma un cavaliere sa quando non è il caso di infierire XD

Che dire poi di come è resa bene la figura di Colui che non ha bisogno di essere nominato per risultare ugualmente il numero 1. Una sveglia improvvisa, un tempismo tanto perfetto quanto è stata la bravura nel coglierlo (alla faccia delle Latrine che non migliorano di certo mettendosi un vestito elegante). Una divinità soggiogata e manipolata, per quanto gli concedo che i 3 minuti dopo il risveglio rincretiniscono qualsiasi essere del creato. Normale che la rabbia di essere stato raggirato porti a sacrifici di massa. Non so se all'epoca esisteva già la criptonite, ma per una divinità l'uomo rappresenta il Fato, l'impossibilità consapevole di sfuggire alla superiorità degli essere umani. Puo' un uomo opporsi ad una divinità? Mmmmmmh... sì. Non solo si oppone ma se la rigira come un guanto. A quel punto, non c'è collera che tenga

Una battaglia che si ripete dal Mito, una vittoria del cuore, una tridentada che mi causa un travaso di bile ogni volta che penso all'anime per le carni impure che ha toccato. Pentirsi è ammettere un errore, senza drammi. Concedersi di sbagliare e ricominciare. Questo potrà sembrare irrispettoso dal punto di vista divino, ma è il confine che separa i vincitori dai perdenti: chi ci crede di più.

Drabble fantastica, mi tolgo il cappello e mi inchino per come è scritta.

Recensore Master
13/11/11, ore 21:53

hai fatto anche un sequel, e chi sono io epr non correre a leggerlo????
Allroa, qui si aprlerà di Poseidone, che nel manga è il seocndo dio dopo Atena..... metterai solo quelli del amnga o anche quelli dell'anima, mi riferisco a odino, e quelli degli OAV, Artemide e Apollo???
mi è piaciuto coem ti sia richiamato ai tempi del mito e a quando Poseidone e atena si affrontarono per il dominio di Atene, che ovviamente toccò ad Atena XD
eppoi il richiamo a quell'anfora, come un'anfora contenga l'essenza di un dio è per me un'enigma ma sorvoliamo
la drabble è bellissima, incentrata su Poseidone e non su Julian, quindi tanto di cappello

[Questa recensione partecipa all'iniziativa Recensioni d'Autunno 3D di maridichallenge]

Recensore Master
13/11/11, ore 20:47

ohlà!
eccomi qua a recensire anche questo Dio. Tra l'altro la guerra contro Poseidone era il pezzo dell'anime che mi era piaciuto di più (escludendo la scalata delle 12 case che rimarrà sempre nella storia).
Beh che dire chi l'uomo ferisce.. di uomo perisce e qui non può non essere in questo caso. Lui che voleva uccidere tutta l'unmanità è stato sconfitto proprio da quegli uomini che al fianco di Athena difendono la terra e tutti i suoi abitanti.
Mi dispiace Poseidone, mettiti nuovamente da parte e lascia a chi sa governare la .. a chi sa veramente proteggere .. a chi sa perdonare!
lo so che non c'entra nulla ma grazie alla guerra di Poseidone abbiamo riavuto il nostro Kanon.

Recensore Veterano
13/11/11, ore 17:23

Allora ... mi sono presa uno dei miei soliti colpi, quando mi hai avvertita “Ho postato una drabble”: infatti, dopo l’anteprima che mi hai dato, devo assolutamente ottenere il primo posto nelle recensioni. Quindi, sono corsa immediatamente a quelle di LC e non ho trovato l’aggiornamento; allora, ho pensato: “Non sarà che …” Corro alle ricordate e … l’aggiornamento! O____O

Bene, benissimo! Drabble, flashfic, fic sugli dèi sono rare come un criceto albino! Il che è strano, visto che sono loro i casinari per eccellenza, senza le loro cavolate, i Saints &Co. se ne starebbero a casuccia a fare la maglia!

Comunque, ritornando a zio Poseidone … (Pollon docet)

Tu, anima immortale, ingannata dall’uomo, sfruttata dall’uomo. E quale uomo! :3 Dai, diciamola tutta che Poseidone è il più sfigato delle divinità citate in Saint Seiya! Dentro una giara, che sembra una sputacchiera!  O peggio! Ogni tanto, poi, arriva qualche rompipalle a svegliarlo e lui, giustamente, invece che prendersela col suo scocciatore, se la prende col mondo.

Adeguato.

Ma la ciliegina sulla torta, è l’essere stato sconfitto per la milionesima volta e questo grazie anche all’aiutino dell’irrispettoso uomo, che poi nell’anime abbiano cambiato, mi riempie solo di bile.

L’impressione che ho avuto, leggendo questa drabble, è di osservare il movimento di un’onda marina: tutta la tensione mentre si forma all’inizio, la rabbia quindi di Poseidone che si risveglia per colpa di mani indegne e ambiziose; la travolgente schiuma che galoppa significante la sua furia distruttrice e vendicativa verso il genere umano e le terre emerse. Ma che alla fine scema fino a ritornare tranquilla, fondendosi nella rena e l’ultima frase “Nuovamente sconfitto, ritorni al tuo riposo”, la rende alla perfezione.

Ecco, secondo me, la parabola dell’esistenza “terrestre” del dio del mare: un’onda minacciosa che si forma, che ruggisce abbattendo e distruggendo chi intralcia il suo cammino, ma destinata a placarsi alla fine.

Bravissima come sempre, aspettiamo il prossimo zio, che già penso di sapere chi sia! XD

Thumbs up!

XXX
 
 

H. 

Recensore Veterano
13/11/11, ore 17:06

Sei riuscita a riassumere l'intera storia di un dio in meno di 100 parole, mettendo in evidenza gli aspetti più importanti della sua esistenza. Direi che è un'impresa non da poco e che ti è riuscita davvero molto bene :)

Recensore Master
11/11/11, ore 23:22

Mi scuso in anticipo per il commento breve ^^".

Comunque, anche questa drabble è stupenda,cara ^^.
Come al solito hai saputo esprimere bene, tramite un ottimo stile,  avvenimenti, pensieri e sentimenti in sole poche righe come nelle altre drabble che ho letto (ti ho già detto che ti riescono davvero bene questo tipo di storie?).
Non mi aspettavo da parte tua una fic su questo personaggio  , come al solito mi sorprendi sempre.
Comunque hai davvero caratterizzato benissimo Atena (più che Saori , quella descritta nella tua fic era proprio Athena) e il suo dolore (in un certo senso credo sia la parola giusta per esprimere il suo stato d' animo , trasmessomi benissimo da questa drabble) di essere una semplice osservatrice senza  poter intervenire per evitare i dolorosi eventi che accadono.
Come ha detto anche Manichan, è una situazione di impotenza uguale a quella che tutti noi proviamo quando assistiamo a fatti che purtroppo accadono senza che noi possiamo far niente.
L' hai tratteggiata davvero molto realisticamente .

Complimenti anche questa volta ^^

Recensore Veterano
09/11/11, ore 00:42

Massì, dai! Perché non c'è uno senza due; perché Urano è nella mia casa; perché così tu non mi puoi sfottere più di tanto che ho una lista lunga la Parigi-Dakar di storie da recensire!

Dunque, davvero un personaggio inaspettato: Saori! (Parlo proprio io che l'ho messa come un personaggi principale in una mia fic ...)
Ma, grande donna che sei, non è la sciocca e insopportabile Saori tramandataci sia dal Kuru che dalla leggenda metropolitana.
E' la dea Athena. Con la A maiuscola.

Ed è favoloso come tu rendi quella dolorosa partecipazione della divinità e allo stesso tempo la sua impotenza: congelata nella serenità di una statua, piange per i suoi fedelissimi ma non può soccorrerli.  MA allora, che razza di aiuto può dare loro? E' da arrabbiarsi! Eppure, fa compassione.

Magnifica drabble come sempre, ormai ci stai prendendo sia il gusto che la mano! Aspetto la prossima con trepidazione!

XXX.


H.

Recensore Junior
26/10/11, ore 00:14

Uno scorcio in cui la rappresentante di Athena in terra non si prende insulti? In cui mostra un lato dignitoso e toccante? L'ho visto e farò da testimone: io c'ero. Questa è da tramandare, mi travestirò da profeta e vagherò per le terre del mondo a raccontare il lieto evento.

Mi è sembrato di vedere la figura della divinità divisa in due parti. La statua che osserva dall'alto il massacro avvenuto alle dodici case, in cui alla fine dei conti si scontravano i suoi fedeli contro i suoi fedelissimi, mi dà l'idea della vera e propria Athena. Una divinità non avversa al genere umano che però non puo' intervenire e deve subire il doloroso corso degli eventi senza poter far nulla. Accettarlo anche se riluttante, soffrire senza potersi sfogare e chiedersi con insistenza il perché di quegli atti di guerra insensanti. Un senso di impotenza (di una divinità!) che rende bene il dolore. Per quanto possibile, uno stupido essere umano riesce a compiere il miracolo solo per aver creduto che fosse possibile e realizza ciò che nessuno credeva possibile: il lato umano perennemente impegnato a causare spargimenti di sangue nel tentativo di evitare gli spargimenti di sangue si riprende, si rende conto della situazione e puo' sfogarsi nel modo più comune, piangendo per l'accaduto. In quel momento, le due figure sembrano ricomporsi. Il pianto le unisce e risana la frattura: entrambe riescono a esprimere quel malessere fin troppo trattenuto, una parte per aver assistito alla guerra e l'altra parte per le conseguenze che ha generato.

Ne viene fuori un ritratto molto malinconico, proprio come quando dobbiamo assistere da spettatori nella vita di tutti i giorni a eventi su cui non abbiamo controllo. Se non è possibile cambiare le cose e al tempo stesso non ci si puo' sfogare come natura umana richiede, che cosa resta? Bisogna tenersi tutto dentro? Naaaah, certe volte la volontà fa miracoli e con un po' di cinismo (non pretendere l'impossibile e accettare le cose per quello che sono) e un po' di cuore (concedersi di liberarsi del disagio che si prova in ogni forma che abbiamo a disposizione) le cose sono destinate a migliorare. Per quanto la drabble sia triste, preferisco vederci la speranza di poter arrivare là dove si desidera, nonostante le brutture abituali che fanno parte del gioco.

Bel lavoro anche stavolta, in una forma che a me piace troppo e che qui è stata perfettamente onorata. Nonostante mi impunti a vederci cose positive, il senso di tristezza è arrivato a fondo e ha colpito. Sembra strano che un essere immune allo scorrere del tempo (sempre considerando il lato esclusivamente divino) possa interessarsi a vicende umane e a soffrire per essere. Questo rafforza molto il magone e il peso che si porta dentro, rendendo il tutto meritevole della quinta o sesta lettura. Tanto le drabble sono belle per questa ragione: più sono concentrate e più si fanno rileggere con piacere.

P.s. 494. Ore no kachi da XD