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Autore: samy_97_    11/06/2012    6 recensioni
[Storia ambientata in un ipotetico futuro, in cui grazie alla licenza poetica di cui mi avvalgo (xD) Inu Taisho è vivo. Sono presenti quasi tutti i personaggi di Inuyasha, più qualche altro nuovo pazzo personaggio inventato da me =) Buona lettura]
"E' iniziato tutto una domenica di ottobre, lo stesso giorno in cui, alta in cielo, c'era la luna piena.
E, nel mio personalissimo gergo, Luna Piena è uguale a Niente Poteri Demoniaci.
Aspettate un attimo! Forse è meglio che mi presenti: mi chiamo Ayame Taisho e sono una mezzo demone diciottenne. Vivo in una kawaiissima villa, insieme alla mia famiglia adottiva a Tokyo, in Giappone, nel Mondo."
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Sesshoumaru
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Songs of Life'
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Set Fire To The Rain


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1. Quando capisci che non è bene minacciare le persone con i coltelli da cucina.

E' iniziato tutto una domenica di ottobre, lo stesso giorno in cui, alta in cielo, c'era la luna piena.

E, nel mio personalissimo gergo, Luna Piena è uguale a Niente Poteri Demoniaci.

Aspettate un attimo! Forse è meglio che mi presenti: mi chiamo Ayame Taisho e sono una mezzo demone diciottenne. Vivo in una kawaiissima villa, insieme alla mia famiglia adottiva a Tokyo, in Giappone, nel Mondo.

Inu Taisho, mio padre adottivo, è un demone maggiore molto affascinante, con i capelli color della luna e sorriso ammaliante. E’ proprietario di una catena di hotel che mamma Izayoi, famosa arredatrice (umana), arreda con particolare buongusto.

Inu ha due figli: Inuyasha, un mezzo demone cane, e Sesshomaru un demone completo che purtroppo non ho mai avuto l’occasione di conoscere.

Il mio fratellone mezzo demone ha quattrocento anni portati anche troppo bene: intellettualmente ne dimostra circa cinque o sei, invece fisicamente è un gran pezzo di gnocco.

Mai come nostro padre, comunque.

Questo è l’unico giorno al mese in cui io, come tutti i mezzo demoni al mondo –anche se siamo veramente pochi- perdo tutti i poteri demoniaci e resto una semplice e inutile umana.

Non che avere i capelli castani e gli occhi color del cioccolato come quelli di mia madre naturale mi dispiaccia, ma quando perdo i poteri mi sento molto vulnerabile e, nel remoto caso, in cui Kyosuke mi attaccasse non sarei capace di difendermi.

Anzi…nel caso Kyosuke decidesse di farmi il culo io non potrei farlo a lui.

Parentesi: Kyosuke è un demone lupo, sconfitto molti anni orsono da Inu, che, come tutti gli sconfitti che si rispettino, vuole la sua vendetta.

E, ironia della sorte, la sua vendetta sono io, perciò si diverte come un matto attaccarmi e –ma questo non lo sa nessuno- cerca continuamente di rubarmi un bacio. E' il suo morboso e malato desiderio.

Detto tra noi, è successo una sola volta e si è preso tanti di quelle botte che se le sarebbe ricordate per il resto della vita e ci avrebbe ripensato pure all’Inferno. Chiusa parentesi.

Comunque, l’unica cosa soprannaturale che ho anche quando sono totalmente umana è l’immancabile inclinazione a cadere, inciampare e finire con il muso a terra. E quando non hai la robustezza da mezzo demone è particolarmente doloroso.

Sto proprio cercando di arrivare incolume in cucina per un bicchiere d’acqua. Sfortunatamente tutto il resto della famiglia è andata al centro commerciale, mentre io preferisco non uscire in questi giorni. E’ sempre meglio per un mezzo demone tenere nascosto l’unico giorno al mese in cui rimane totalmente indifeso.

Prendo un bicchiere dalla credenza e lo metto sotto il rubinetto quando, tra lo scroscio dell’acqua, mi sembra di sentire la porta all’entrata aprirsi.

Sono tornati presto… chiudo l’acqua e aspetto di sentire il solito coro di saluti.

Invece nessun suono arriva alle mie orecchie, se non dei passi felpati che si avvicinavano alla cucina. Ok, inizio a preoccuparmi.

Se fossi nelle mie normali condizioni sarei schizzata fuori dalla porta e, magari, sarei saltata addosso a chiunque si fosse infiltrato in casa mia, ma essendo umana afferro di riflesso un coltello e lo punto verso la porta.

Quasi quasi mi aspetto che a sbucare dalla porta sia Kyosuke, visto che era da parecchio che non si fa vedere –ringraziamo Kamisama per ciò!-, ma colui che varca la porta non gli assomiglia per nulla. Il mio cuore inizia a battere furiosamente, ed è una cosa che odio visto che è perfettamente udibile da orecchie demoniche.

Per un attimo sono tentata di dire “Inu, cosa hai fatto ai capelli e alla faccia?” visto che il ragazzo gli assomiglia parecchio. Mi correggo: sono due gocce d’acqua.

E che gocce d'acqua: stessi capelli color argento, stessi occhi d’ambra e perfino le stesse voglie sulle guance, solo che quelle del mio padre adottivo sono blu, mentre quelle del ragazzo davanti a me sono rosa-violette e -ora che lo guardo bene- ha una mezzaluna stampata in fronte.

E poi Inu non ha uno sguardo così gelido. Questo tipo tra poco mi azzanna, altro che!

E’, comunque, da stupro immediato.

Non smetto di brandire il coltello, tanto per sicurezza, e, quando il tipo si avvicina ulteriormente, lo porto più velocemente che posso davanti a me e lo tengo con entrambe le mani: meglio evitare che mi cada in un piede.

Il ragazzo-demone non sembra avere fretta e tanto meno paura o timore e si avvicina lentamente, scrutandomi con sguardo indagatore.

-Chi sei?- chiedo prendendo coraggio. Dopotutto, anche se senza poteri, sono una mezzo demone.

Lui non mi risponde subito, ma continua ad avvicinarsi a me, lento ed elegante. Quando è un po’ più vicino -maledetta vista scadente!- noto che è assolutamente rilassato, neanche gli stessi chiedendo se desidera un the.

La sua figura è alta e slanciata e il suo volto è talmente bello da farlo apparire un Angelo, come quelli che si vedono nei libri di religione occidentale.

-Potrei farti la stessa domanda.- sussurra e la sua voce pare, alle mie deboli orecchie umane, la più suadente e carezzevole del mondo. Affila gli occhi di una delicatissima forma a mandorla non troppo pronunciata.

Mantiene sempre la stessa espressione, di beneamata neutralità. Che abbia qualche malattia che riduce la mimica facciale?

Si ferma quando è a pochi millimetri dalla punta del coltello, come per farmi intendere che il fatto che glielo puntassi addosso non gli faceva ne caldo ne freddo. Ad un tratto mi arriva una zaffata del suo profumo: non riesco a capire esattamente che odore sia, ma lo trovo estremamente piacevole.

-A dire il vero…- tento di spiegare, e lui stringe ancora di più gli occhi, riducendoli a una fessura e continua a guardarmi da testa a piedi, la fronte leggermente aggrottata come se lo schifasse la sola vista del mio corpo.

Potrei prenderlo anche come un affronto personale, caro il mio Angelo.

Per fortuna sento la porta aprirsi nuovamente e odo i passi della mia famiglia dirigersi in cucina, forse con l’intenzione di salutarmi, parlando a gran voce.

Il primo ad entrare nella stanza è proprio Inu Taisho che si gela alla vista del ragazzo che era davanti a me. Egli non cambia espressione alla vista del padrone di casa.

Io abbasso il coltello più tranquilla, tanto ora l’avrebbe sistemato lui, vero?

Silenzio…

Vero???

Inu non sembra volersi muovere e il demone lo degna solamente della rotazione totale del corpo, dopo di che c'è solo un intenso scambio di sguardi.

-Ehi, sento odore di demone!- Inuyasha irrompe in cucina seguito a poca distanza da Izayoi e, entrambi, spalancano i loro occhioni.

Alla fine, dopo secondi intensi in cui sono l’unica che non stava scrutando qualcun altro, Inuyasha si decide a parlare e, di conseguenza, ad illuminarmi.

-Sesshomaru!- dice con rabbia, rivolto al demone davanti a loro.

Eh?

Un attimo, Sesshomaru non è il nome dell’altro figlio di Inu? Questo ghiacciolo sarebbe il primogenito di Inu Taisho?

Spalanco la bocca dalla sorpresa e, come per confermare la conclusione a cui ero appena arrivata, l’Angelo occidentale si decide a salutare: -Padre, Inuyasha… Izayoi-

Fu più o meno in quel momento che mi resi conto di aver appena minacciato mio fratello adottivo con un coltello da cucina.

A quanto pare, però, oltre ad essere umana sono anche invisibile oggi e scompaio di fronte –anzi dietro- all’immensa magnificenza di Sesshomaru, tanto che Izayoi si accorge di me solo dopo svariati minuti passati in sua contemplazione.

Non che, dalla mia parte, mi dispiaccia tanto guardargli il didietro visto che, fasciato in quei pantaloni, è veramente un bel sederino, ma preferisco che le persone sappiano che ci sono pure io, tutto qui.

-Oddio, tesoro!- esclama ad un tratto Izayoi e distoglie tutti gli altri da quello scambio di sguardi. Anche l’Angelo occidentale gira di poco la testa per fissarmi.

E adesso per quale motivo mi stanno fissando tutti preoccupati?

-Cosa ci fai tu con quel coltello in mano?- mi chiede –Lo sai che ti puoi far male!-

Ma certo, la mia immancabile imbranataggine potrebbe anche decidere di farmi cadere di mano il coltello e nel giro di pochi secondi potrei anche trovarmi una ferita da pronto soccorso. –Izayoi, lo so che sono incapace a fare qualsivoglia attività, ma non certo fino a questo punto!- borbotto colpita nell'orgoglio lasciando però che Izayoi mi prenda di mano l’arma contundente e la riponga nel cassetto.

-No, certo che no cara.- mi dice accondiscendente, poi sembra ripensarci –Ma cosa ci facevi con un coltello in mano?-

Adesso anche Inuyasha e padre mi fissano curiosi. Dannato giorno di Luna Piena!

-Ehm… beh…- su su Aya-chan, sai mettere tre parole in riga? –Io, uhm, stavo bevendo e l’ho sentito entrare, così ho preso delle precauzioni.-

-In pratica- Inuyasha, tieni chiusa quella boccaccia! –Pensavi fosse un ladro e hai pensato di poterti difendere con un coltello?-

Piego la testa da un lato e incrocio le braccia sotto il seno.

-E con questo?- sbotto irritata. Inuyasha non si prende nemmeno la briga di rispondermi e scoppia a ridere di gusto.

Era così ridicolo secondo lui? Se avessi avuto i miei poteri demoniaci di sicuro gli avrei mostrato le zanne, ma com’è che si dice?, Rimedi estremi, estremi rimedi.

Dannato cagnolino, la pianti di aggravare ancora di più la figura da chiodi che ho appena fatto?

Inu si passa una mano sul viso e, finalmente, accorre in mio soccorso –Inuyasha, smettila di ridere di tua sorella.-

Si, Inuyasha, smettila di ridere di tua sorella, dannazione!

-Credevo che la ragazzina che avevate adottato fosse una mezzo demone- dice Sesshomaru, tornando a fissarmi.

Aspetta, è una mia impressione o il fratellino è un tantinello disgustato?

-Infatti è una mezzo demone.-

Lui non si prende la briga di rispondere e mi lancia un’ultima occhiataccia prima di rigirarsi verso suo padre, senza degnare di uno sguardo Inuyasha.

-Bene, figlio, andiamo in salotto. Sono proprio curioso di sapere dove sei stato in questi ultimi anni.- dice Inu tentando di alleggerire l'atmosfera pesante che si poteva tagliare con delle forbici. Anzi, con delle cesoie, quelle belle grosse.

Sesshomaru non si scompone e si limita a sorpassare il padre e svoltare a destra, diretto al salotto.

Quando i due demoni scompaiono, mi giro verso Izayoi un po’ sorpresa.

-Cioè… non ha salutato e ha sibilato si e no due parole messe in croce…-

Izayoi si appoggia con la schiena al lavabo e sospira affranta.

-Sesshomaru non ha mai avuto un bel rapporto con gli altri, in particolare con gli umani o i mezzo demoni.-

Inuyasha sbuffa risentito correggendo la madre –La verità è che disprezza tutti, indifferentemente che siano umani o mezzo demoni.-

Abbasso la testa.

-Ma com’è possibile?- dico pensando a voce alta. –Non può essere così cattivo come dite voi.-

Mio fratello mi squadra sospettoso –E perché mai?-

-Beh, semplicemente perché è parente tuo e di Inu. E voi siete così buoni…-

Inuyasha e Izayoi si sorridono, poi il mio fratellone viene verso di me e mi circonda le spalle con un braccio.

-Chi lo dice che sono buono, micia?- ironizza mentre con una mano mi scompiglia i capelli.

-Quante volte ti ho detto che odio quel soprannome, Fuffy?-

Inuyasha scoppia a ridere e, poco dopo, ci uniamo anche Izayoi ed io.


Image and video hosting by TinyPic Angolino dell'autrice: Buongiorno a tutti, bella gente! Allora, avrei un sacco di cose da dire, per cui inizio subito. Questa fic, come avrete capito, è ambientata in un ipotetico futuro in cui Inu Taisho non è morto e si è fatto una nuova famiglia, con la reincarnazione della sua dolce Izayoi e con il figlio minore Inuyasha. A questa bella combricola si è aggiunta Ayame, una piccola e sbadata mezzodemone. Teoricamente la ragazzina raffigurata nella foto a inizio capitolo è proprio lei; ovviamente il disegno non l'ho fatto io, ma l'ho trovato girovagando per il web.

La fic è sopratutto comica (o almeno così la vorrei far sembrare), ma non mancheranno romanticismi e colpi di scena (si, perché le scene romantiche proprio non posso saltarle!).

I titoli dei capitoli (che come vedrete in seguito iniziano tutti con “Quando capisci che...”) si riferiscono al percorso di Ayame, che nel corso della storia imparerà diversi valori. Non vi dico quali, altrimenti vi rovino la sorpresa ;)

Ringrazio Lirin Lawliet che con la sua meravigliosa fic “Smells Like Teen Spirit” mi ha dato l'ispirazione e Anto_P che, con “Blue”, mi da la forza di andare avanti e scrivere sempre meglio.

Grazie ragazze!

Spero di non aver fatto errori (non esitate a segnalarmeli) e di non aver reso i personaggi OOC; nel caso prendetelo come licenza poetica ;)

Infine, spero che a tutti voi il primo capitolo di questa pazza storia sia piaciuto e che la seguirete e recensirete!

Un abbraccio,

°°Samirina°°



  
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