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Autore: Maya92    26/09/2012    9 recensioni
La guerra è finita, Voldemort ha vinto. I mezzosangue sono ormai ridotti in schiavitù.
E se Narcissa stesse cercando una Dama di Compagnia? e se questa fosse proprio Hermione? come la prenderà Draco?
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger, Narcissa Malfoy | Coppie: Draco/Hermione
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Perdonate il ritardo, ma gli impegni quotidiani sono ricominciati e il tempo per me stessa, va diminuendo! Detto questo, prometto che cercherò di aggiornare sempre con frequenza, e ringrazio tutti.

Chi commenta, chi ha aggiunto la storia tra le seguite, le ricordate o addirittura le preferite! Come sempre, mi piacerebbe tanto sapere cosa pensate di questo capitolo!

Ultima cosa, mi sono resa conto che, per determinate cose, la storia rende di più com'era all'inizio. Scusate questa confusione prometto che non cambierò più nulla :)

Un bacio grande e alla prossima. :)

Luna

 

-Cosa avete detto?-

Draco guardava la madre stupito. Mai si sarebbe aspettato una richiesta simile.

-         Io … vorrei che tu sposassi Hermione.-

Draco si fece più serio.

-potrei almeno sapere il motivo, di questa richiesta?-

 -Perché prima che io muoia Draco ,voglio avere la certezza che tua abbia al tuo fianco una persona disposta a prendersi cura di te …. E che ti renda felice!-

-Come potete pensare che la Granger possa rendermi felice?-

-lo so Draco … lo so da sempre.-

Draco si rese conto che sua madre era estremamente seria. Per un momento, gli passò per la testa l’idea di accontentarla, ma come poteva?

-Madre … sapete che, pur volendo, non potrei accontentarvi … non mi è permesso.-

Quel minimo barlume di speranza, svanì dagli occhi di Narcissa.

-Hai ragione Draco , che stupida, non dovevo neanche chiedertelo.-

Il giovane Malfoy non sopportava di vedere sua madre in quello stato, ma cosa poteva fare?

-è meglio che riposiate madre, è stata una giornata stancante.-

-si … a dopo tesoro.-

Draco uscì dalla camera.

Non poteva sposarla questo era vero, ma chi dice che non poteva comunque provare ad accontentarla in qualche altro modo.

 

 

***

 

Era sera,dopo l’incontro con la madre, Draco era uscito senza dire una parola e non era ancora tornato. Chissà di cosa avevano discusso, pensava Hermione.

Dopo aver portato la cena a Narcissa e averle fatto un po’ di compagnia, decise di andare a far visita a Talia. Non c’era giorno che non passasse da lei,mattina, notte, non era importante.

Quando arrivò e la vide, il cavallo avvicinò la testa per farsi accarezzare.

-Mi sei mancata anche tu!-

La giovane si sedette vicino a lei e, come ormai faceva sempre, le parlò della giornata appena trascorsa.

Chi avrebbe mai detto che un giorno, il suo confidente sarebbe stato un cavallo.

Aveva con se anche lo specchio di Narcissa, lo guardò e come sempre, vide il volto dei suoi genitori.

-mi mancano così tanto Talia, mi sento così sola qua …per fortuna c’è Narcissa… la vita con Draco è insostenibile e la cosa che più odio… è il fatto che io ci rimango sempre male come una scema.-

Draco nello stesso istante si trovava lì. Sapeva che, a quell’ora, lei andava a trovare quel cavallo. Sentì le parole della giovane e , stranamente, si sentì come in colpa.

È davvero così insostenibile la vita con me?

Decise di andar via, ma purtroppo , fece cadere un secchio. Il rumore rimbombò per tutta la scuderia.

 

-c’è qualcuno?- sentì dire ad Hermione, tanto valeva ormai farsi avanti.

Draco entrò e, ad Hermione, vennero in mente le parole pronunciate poco prima.

E se avesse sentito qualcosa?

 

-sapevo che ti avrei trovato qui.- Nella penombra, gli sembrò di vedere le guance di Hermione colorarsi di rosso. Lei non rispose e si sedetti nuovamente. Era ancora arrabbiata con lui per la discussione di quella mattina.

-Sono passato da mia madre… dormiva.-

-lo so …-

Malfoy ebbe un momento di esitazione ma alla fine si sedette in terra, vicino alla ragazza.

-Attento Malfoy, rischi di sporcarti … -

-non importa … ci penseranno gli elfi.-

Disse ghignando. Bastardo, conosceva bene i suoi punti deboli…

-perché hai tanto a cuore questo cavallo? È vecchio … è malato … non ha più nulla da offrire.-

-Proprio per questo! Perché è vecchia, è malata e , come dici tu, non ha più nulla da offrire.

È questo Malfoy, per te nella vita conta solo ciò che può fruttarti. Sono sicura che tutto per te si basa su un contratto, su un dare e un riceve in cambio qualcosa.-

Draco rimase zitto, pensando tristemente, che era proprio vero.

Nella vita suo padre, gli aveva insegnato che l’importante è solo ciò che si poteva guadagnare, non importa a chi dovessi pestare i piedi.

Gli vennero in mente le parole della madre.

‘Perché prima che io muoia Draco ,voglio avere la certezza che tua abbia al tuo fianco una persona disposta a prendersi cura di te …. E che ti renda felice!’

Felice …. Che strana cosa era la felicità … nella vita forse, poche cose l’avevano veramente reso “felice”.

Guardò Hermione che stava accarezzando ancora il cavallo.

Poi vide in terra lo specchio della madre, si stupì di vederlo li, ma di Hermione si poteva dire tutto, ma non che fosse una ladra.

Guardò meglio, vi erano riflessi due volti , uno maschile ed uno femminile … dovevano essere i suoi genitori.

-Ti mancano?-

Gli occhi di Hermione si velarono di tristezza.

-si … molto … ma almeno so che sono al sicuro-

-da quanto non li vedi?-

Lei ebbe un momento di esitazione.

-da prima della guerra ma in realtà … loro non si ricordano di me! Prima della guerra gli feci un incantesimo e non sono mai potuta tornare a cancellarlo …È triste sapere che per i tuoi genitori tu non sei mai esistito, ma almeno vivono al sicuro …-

La voce di Hermione si incrinò.

Faceva di tutto per non piangere e Draco lo notò.

La guardò e, se pur a malincuore , dovette ammettere che la Granger era veramente bellissima.

Quei capelli, un tempo ispidi, erano ora dei perfetti boccoli che ricadevano leggeri sulle spalle. Quegli occhi dorati velati da una leggera tristezza, era una parte di lei che non aveva mai visto.

Istintivamente, le portò una ciocca di capelli dietro l’orecchio. Lei si voltò e si guardarono. Draco non capiva da cosa nascesse quell’irrefrenabile desiderio di toccarla , baciarla , farla sua. Rimaneva pur sempre la Granger, la mezzosangue.

Si alzò improvvisamente, tanto che Hermione saltò in aria.

-Non fare troppo tardi Granger, hai molte cose da fare domani.-

Dicendo così le voltò le spalle e andò via, così velocemente, che ad Hermione sembrò una fuga.

 

***

Era passato quasi un mese da quella notte. Narcissa si era ripresa, era ancora debole e non doveva affaticarsi troppo, ma aveva ripreso le sue attività quotidiane.

Draco ed Hermione quasi non si parlavano.

Il giovane padrone di casa tentava di evitarla in tutti i modi possibili. Purtroppo le cene, erano gli unici momenti in cui era costretto a stare in sua presenza.

Quando quella sera torno a casa, ciò che vide lo fece rimanere letteralmente a bocca aperta. Le due grandi scalinate che portavano al piano di sopra, erano ricoperte da ghirlande. Si diresse subito verso il grande salone. Anche questa stanza era ricoperta di ghirlande e, al centro, vi trovò un immenso albero di natale. Era totalmente ricoperto di luci dorate e ricadevano eleganti, leggere decorazioni in preziosi cristalli. Hermione stava finendo di sistemare le decorazioni mentre Narcissa era seduta sorridente sulla poltrona.

-Cosa sta succedendo qui?-

Le due donne si voltarono.

-Draco! Hai visto che bella idea ha avuto Hermione?-

Draco si avvicinò. Era stupito. Da quando era morto suo padre, Narcissa non si era più occupata di decorare la casa in vista del Natale. Anche a causa della malattia.

E adesso, lei era li, sorridente e felice come non era da tanto … e tutto per merito della mezzosangue. Malfoy si voltò a guardarla.

Quello sguardo limpido, privo di cattiveria, nonostante tutto quello che era stata costretta a subire.

Cuore da Grifondoro, pensò Draco …

Quella ragazza,era riuscita a portare in così poco tempo, allegria e gioia in quella casa, in cui l’oscurità e la tristezza prevalevano su tutto.

 

-Beh … potevate almeno evitare di addobbare la casa di rosso e oro… mi sento nella sala Grifondoro.-

Entrambe risero.

-oh Draco , sei sempre il solito.-

-Per vostra informazione, signor Malfoy, il rosso e l’oro sono i colori tipici del natale. E comunque dovreste ringraziare vostra madre, se fosse stato per me anche l’albero avrebbe gli stessi colori.-

E detto questo, rise.

Una risata bella, cristallina, capace di scaldarti il cuore …

Ma cosa gli stava succedendo! Perché la mezzosangue era sempre nei suoi pensieri?

Perché non riusciva a non staccarle gli occhi di dosso, perche desiderava solo scappare via lei…

-Ceni con noi Draco?-

-si … certo …-

 

***

Finita la cena, come spesso accadeva, venne in visita Blaise.

Si fermarono tutti e quattro nel salone a parlare e, quando si fece l’ora, Hermione accompagnò Narcissa in camera.

Decise poi di andare nella grande biblioteca a leggere e a rilassarsi.

Purtroppo la stanchezza ebbe il sopravvento e , senza neanche rendersene conto, si addormentò.

 

 

Si svegliò, non sapendo bene quanto tempo fosse passato. Il fuoco del camino si era spento. Era ora di andare a dormire, a meno che non fosse già l’alba. Guardò fuori dalla vetrata, il cielo era ancora stellato.

Iniziò così, ad incamminarsi verso la sua stanza ma, in lontananza, le sembrò di sentire qualcosa.

Prestò più attenzione, sembrava un pianoforte … possibile che Narcissa si fosse alzata a quell’ora della notte? Decise di scoprire da dove provenisse quella musica…

Era arrivata ad una stanza, la porta era socchiusa così la spinse leggermente per guardare.

Era Draco a suonare. Li , solo, al buio, illuminato solo dai raggi della luna che entravano prepotentemente in quella stanza, dove Draco si stava nascondendo dal resto del mondo.

La musica era dolce, ma estremamente triste …

Cosa stai provando Draco … stai soffrendo vero? Perché non mi permetti di aiutarti?

Chiuse gli occhi, e ascoltò in silenzio quella melodia.

Rabbia, tristezza .. solitudine, questo Hermione provava ascoltandola …

Purtroppo, non si accorse di essersi appoggiata troppo alla porta e che questa, iniziò ad aprirsi emettendo un cigolio fastidioso ed inquietante.

Draco si bloccò di colpo e si voltò verso di lei.

Hermione rimase li, impalata, incapace di dire qualcosa.

-scusa, non volevo interromperti.-

Disse velocemente e girandosi per andare via.

-No … aspetta …  non mi hai interrotto, solo , non pensavo ci fosse qualcuno.-

Hermione si rigirò e iniziò piano, ad avvicinarsi al ragazzo ancora seduto al piano.

-non sapevo sapessi suonare il piano …-

Draco sorrise tristemente.

-Mia madre mi ha insegnato … so suonare molti strumenti, ma il piano … è l’unico con cui riesco ad esprimere tutto ciò che provo senza vergognarmi .Da bambino, quando ero triste o avevo voglia di piangere e non potevo perché, un vero Malfoy non piange, venivo qui e suonavo … note senza senso … ma alla fine, riuscivo a sfogare tutto quello che ero costretto a tenere dentro …-

-Suoneresti qualcosa per me? …-

Draco si voltò verso di lei. Non si aspettava quella richiesta, ma la ragazza, non gli sembrò mai fragile quanto in quel momento.

-siediti-

Le fece posto e, senza aspettare oltre, cominciò a suonare.

HErmione, imbarazzata si sedette. Non sapeva perche glielo avesse chiesto, ma quella, fu la cosa più bella che avesse mai sentito.

E Draco, non era mai stato più bello …

Quando il ragazzo finì, si girò verso di lei.

-Sei … veramente bravissimo …-

-grazie … ma non penso che questo, sia di conforto per tutte le persone che ho fatto soffrire nella mia vita …-

-Una persona che sa suonare così, non può essere cattiva come vuole far credere …-

Draco la guardò, non sapeva perché, non sapeva come, ma le prese il volto tra le mani e la baciò.

Hermione si bloccò, per un attimo non seppe come reagire, ma alla fine, cedette a quel bacio.

Le loro lingue iniziarono una dolce danza, le loro mani iniziarono a toccarsi. Quando l’aria iniziò a mancare, furono costretti ad allontanarsi l’uno dall’altra.

Draco poggiò la sua fronte su quella di Hermione.

Entrambi avevano gli occhi chiusi, entrambi non parlavano per non spezzare quella magia che si era creata.

Entrambi sapevano che era una cosa sbagliata. Lui era il male, Lei era il bene … avrebbero mai potuto tradire i propri ideali per stare insieme?

Aprirono gli occhi e si guardarono. Ghiaccio e fuoco si mischiarono.

Calde lacrime iniziarono a cadere dagli occhi di Hermione.

-Perché piangi?-

-perché è sbagliato … perché non posso lasciarmi andare così, perché non posso fare questo a Ron …-

Draco si allontanò …

-Ron …-

Accarezzò il viso della ragazza asciugandole le lacrime.

-Non piangere mai a causa mia mezzosangue … non ne vale la pena …-

Dicendo questo, si alzò e andò via .

Hermione rimase lì, poggiando le dita in quei tasti , sfiorati poco prima da Draco .

Guardando la luna … complice fedele e silenziosa .

 

Musiche che mi hanno ispirato nella realizzazione del capitolo:

la prima suonata è ‘Victor piano solo’ di Danny Elfman . (quella de La sposa cadavere per intenderci xD )

La seconda si chiama Sparrow - Sad Piano Music Beautiful Calm (Original)

 

  
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