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Autore: Smeme    16/04/2007    2 recensioni
Ciao raga!Questa storia parla del settimo anno a Hogwarts, dove Harry sarà alle prese con il mistero di RAB tra nuovi amori, nuove alleanze e un nuovo nemico. RECENSITE!!!
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Il trio protagonista, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Eravamo rimasti a…” Purtroppo Hermione non riuscì a storcere niente dal professore, ma questo di certo era l’ultimo dei suoi p

Eravamo rimasti a…” Purtroppo Hermione non riuscì a storcere niente dal professore, ma questo di certo era l’ultimo dei suoi problemi in questo momento; infatti, si era trovata di nuovo a faccia a faccia con quel ragazzino, e a quanto pare lì intorno non c’era anima viva.”

 

Lacrime di fata

 

  -Ma guarda chi si rivede!! La Mezzosangue-

Hermione era totalmente paralizzata dalla paura. Di solito non le capitavano queste cose, ma ora come ora non riusciva più a muovere un solo muscolo.

  -Che diavolo vuoi?- disse con tono strozzato

  -Ucciderti mi sembra logico- accennando ad un ghigno –Ieri sera sei stata fortunata, il tuo amichetto traditore è arrivato proprio giusto in tempo ma…-

  -Ma cosa?-

  -…Ah..oggi non lo farà!!- e iniziò a ridere in un modo che faceva accapponare la pelle.

  -Cosa gli hai fatto, stupido moccioso?!- Urlò dietro a Morgan.

  -Attenta a come parli Mezzosangue o te ne pent…-

  -Stupeficium- Il ragazzino non riuscì nemmeno a finire la frase che fu scaraventato contro il muro del corridoio.

  -Tu piccola lurida..-

  -Taci!- lo interruppe Hermione –Dimmi cosa hai fatto a Malfoy, subito!!- puntandogli la bacchetta dritta in mezzo agli occhi.

  -Scoprilo da SOLA!- e così dicendo estrasse velocemente la bacchetta e colpì Hermione con lo stesso incantesimo con il quale lo aveva colpito lei prima.

La Grifondoro si ritrovò di nuovo a terra, ma questa volta Draco non poteva ricorrere in suo aiuto: avrebbe dovuto reagire con tutte le sue forze.

  -Sectumsempra-

Morgan cercò di schivare il colpo ma rimase lo stesso ferito. ‘Maledizione’ pensò ‘quella stupida..

  -Expelliarmus- pronunciò Hermione scagliando via la bacchetta del ragazzino.

  -Non finirà qui…è una promessa- disse Morgan guardando con odio Hermione e poi scappò via.

La ragazza lo vide correre lungo al corridoio fino a quando non svoltò l’angolo verso il dormitorio dei Serpeverde. Si lasciò cadere sulle ginocchia, stremata sia per via dello scontro appena subito, sia per via dell’immensa paura che aveva provato. Ad un tratto senza quasi accorgersene, sentì due calde lacrime percorrerle il viso. Se le asciugò con la manica della divisa e cercando di essere il più forte possibile si rialzò in piedi e si diresse verso l’abitazione di Malfoy.

  ‘Che cosa gli avrà fatto quel mostro! Se non fosse stato per la mia incompetenza di ieri sera a quest’ora a Draco non sarebbe successo niente’.

Senza neanche accorgersene Hermione iniziò a correre per i corridoi.

“Poverina cosa le sarà successo?” ecco qual’era la frase che ripetevano molti studenti quando vedevano passare la Grifondoro; infatti senza rendersene conto aveva di nuovo iniziato a piangere, e questa volta la paura che prima le aveva stretto lo stomaco ora le attanagliava il cuore.

 

****

 

Harry continuava nervosamente a camminare da una parte all’altra della stanza; doveva trovare un piano per concludere quella situazione in cui sfortunatamente si era ritrovato, ma per quanto si sforzasse, Ron riusciva sempre a sfuggirgli cercando il più possibile di evitarlo. Ora era deciso a mettere fine a tutto questo anche a costo di legare il suo migliore amico ad una sedia; infatti quello era l’ultimo giorno in casa Weasley prima del ritorno a scuola e, in cuor suo, si era promesso di chiarire la faccenda prima della partenza….e quel giorno stesso l’avrebbe mantenuta.

Uscì dalla stanza e si diresse in sala dove sapeva che avrebbe di certo trovato Ron.

  -Ciao, ti posso parlare?- chiese in modo schietto il Prescelto.

  -No guarda..ehm..ora ho delle commissioni-

Ron cercò di alzarsi dal divano su cui era seduto per andarsene via ma Harry di scatto lo bloccò e con una spinta lo fece risedere.

  -Ma sei impazzito per caso?-

  -Ora basta Ron sono stufo! E’ da una settimana che cerco di parlarti ed ora tu mi ascolterai, capito?-

Harry non sapeva bene il motivo per cui aveva usato un tono così duro con Ron, ma di certo aveva avuto il suo effetto, infatti il Rosso rimase seduto sul divano senza neanche dire una parola.

  -Come ben saprai è da un bel po’ che volevo parlarti..- fece una pausa –So che stai male per via di Hermione e so anche che sei arrabbiato con me per non avertelo detto. Io ora non voglio dare la colpa a Hermione per ciò che è successo, ma sicuramente ha metà della colpa e sicuramente l’altra metà ce l’ho io. Quindi io voglio chiederti scusa per ciò che è successo. Avrei dovuto dirtelo lo stesso ciò che stava accadendo tra quei due, dopotutto sei il mio migliore amico e..-

  -Smettila!- lo interruppe Ron –Non è colpa tua..In questi giorni ho pensato molto e..bè..tu non hai colpa e nemmeno Hermione. Dopo tutto sapevate benissimo come l’avrei presa..ma..alla fine…non è questo segreto che mi fa più male…- Ron si rialzò dal divano, e questa volta Harry non lo fermò, ma prima di uscire disse:

  -Sei ancora innamorato di Hermione non è così?- Il Rosso annuì e poi scomparve dietro la porta.

Harry si sedette sul divano e si prese il viso tra le mani: la faccenda era più grave del previsto.

 

****

 

Hermione irruppe ancora in lacrime dentro la casa di Draco. Lo trovò disteso a terra privo di sensi e sporco di sangue.

  -Draco!- urlò la ragazza andando verso di lui –Oh no! Draco svegliati! Ti prego!-

  -Mezzosangue nessuno ti ha mai insegnato a bussare?- disse con voce roca mentre cercava di rialzarsi da terra.

  -Sei vivo!!- e così dicendo abbracciò il ragazzo.

  -Ahi fai piano Hermione-

  -Scusa è che..-

  -Perché stai piangendo?-

  -Pensavo fossi morto..perché..io..ho incontrato Morgan e mi ha detto..-

  -Si si ho capito..ti ha di nuovo attaccata?-

  -Si ma sono riuscita a sconfiggerlo…e..poi se ne è andato-

Prese Draco per un braccio e cercò di farlo sedere sul divano..o per lo meno di quel che ne restava. La casa era letteralmente distrutta. Non c’era una cosa che non ricordasse la battaglia avvenuta in quel luogo.

  -Stai bene?- chiese Draco

  -Si e tu?-

Sbuffò –Ma per chi mi hai preso Mezzosangue io sto benissimo- lanciò un urlo

  -A parte il braccio a quanto pare!- disse ridendo.

  -Era ora che ti mettessi a ridere! Prima sembravi un cadavere!-

  -Bè tu lo sembri sempre Malfoy!-

  -E ti è tornato anche l’umorismo a quanto pare!..- accennando a un sorriso -..ehm senti io..ti ho preso una cosa..ma niente di che..per Natale intendo..-

Natale! Hermione si era scordata del Natale dopo quello che le era successo.

  -Tieni- Le porse il regalo.

  -Grazie ma il mio..-

  -Lascia stare me lo darai la prossima volta-

Hermione scartò il pacchetto e si ritrovò in mano una custodia di velluto blu. Lo aprì e dentro ci trovò una catenina d’oro bianco con al centro una piccola pietra che emanava una luce intensa. Hermione rimase senza fiato.

  -Ti piace?-

  -E’…E’ bellissima-

  -E’ semplice, ma appena l’ho vista ho pensato subito che fosse adatta a te. La pietra che c’è nel mezzo è chiamata “lacrima di fata” per via dello splendore che emana e..bè..tu sei come lei..e..-

Draco non riuscì nemmeno a finire la frase..Hermione gli depositò un casto bacio sulle sue labbra e un secondo dopo le sue labbra poggiavano su quelle di lei, regalandole il più bel bacio della sua vita.

 

  
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