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Autore: Maya92    09/10/2012    5 recensioni
La guerra è finita, Voldemort ha vinto. I mezzosangue sono ormai ridotti in schiavitù.
E se Narcissa stesse cercando una Dama di Compagnia? e se questa fosse proprio Hermione? come la prenderà Draco?
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger, Narcissa Malfoy | Coppie: Draco/Hermione
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Incomprensioni.

Hermione fu svegliata da un raggio di sole. Lentamente, iniziò ad aprire gli occhi assonnati ma, quello che vide, la destò completamente.  Draco Malfoy era disteso li, accanto a lei, ricoperto solo da un leggero lenzuolo. Hermione si mise lentamente a sedere, nel tentativo di non svegliare il ragazzo.

I ricordi iniziarono a riaffiorare nella mente! Lei era andata da lui … per ringraziarlo …e poi? Cosa era successo?

Si erano baciati … e …

Le gote di Hermione si tinsero di rosso nel ricordare la notte precedente.

Cosa ho fatto? …

Guardò Draco ancora una volta. Aveva un aria così rilassata. La ragazza ebbe l’istinto accarezzarlo … avvicinò la mano, ma subito, si bloccò e la ritrasse. Doveva andarsene e subito.

 

***

Quando Draco si svegliò, allungò pigramente il braccio verso il posto accanto al suo, ma non trovò quello che cercava. Aprì gli occhi, la Granger era andata via senza dirgli nulla.

Il suo profumo aleggiava ancora nella stanza. Decise di alzarsi e andarsi a fare una doccia, poi sarebbe andato alla ricerca della mezzosangue.

 

Sceso a colazione, come di consueto, trovò Narcissa ed Hermione, sedute a fare colazione, ma stavolta, la ragazza teneva lo sguardo basso, come se volesse evitare il suo.

-Hermione la tua famiglia è veramente deliziosa, adesso capisco da chi hai preso.-

-Grazie Narcissa …-

La donna capì che c’era qualcosa che non andava, vedendo la sua dama di compagnia così silenziosa.

-io vado a prepararmi, oggi vorrei andare a fare una passeggiata …a te va Hermione?-

La ragazza cadde come dalle nuvole.

-Oh si .. certo …-

Lanciandole un ultima occhiata, la signora Malfoy salì in camera sua. La ragazza però, sembrava non avere tutta questa voglia di rimanere sola con il ragazzo così, si alzò e tentò di uscire dalla stanza. Draco le fu subito dietro e la prese per un braccio.

-Granger posso sapere, di grazia, cosa ti prende?-

-Non capisco di cosa parli Malfoy, scusa devo prepararmi o farò tardi.-

Cercò di divincolarsi ma la presa si fece più serrata.

-Stamattina te ne sei andata senza dire una parola e adesso cerchi di evitarmi … ti servono altri esempi?-

-Avevo delle cose da sbrigare … e comunque non ti facevo certo il tipo da questi dettagli Malfoy!.-

-Ed io ti credevo più coraggiosa, perche scappi?-

-IO non sto scappando!-

-Ma se non hai neanche il coraggio di guardarmi negli occhi?-

Finalmente Hermione di divincolò dalla presa del ragazzo  e lo guardò.

-è stato un errore Malfoy!-

-un errore?-

-SI …. Io … non posso fare questo a Ron …-

Gli occhi di Draco divennero freddi come il ghiaccio . Quegli stessi occhi che poche ore prima bruciavano di desiderio per lei…

-Non mi sembrava però che la scorsa notte pensassi al tuo caro Weasley, mentre ti facevi scopare da me.-

Quelle parole colpirono Hermione come una pugnalata. Gli occhi le pungevano ma mai, gli avrebbe dato l’ulteriore soddisfazione di vederla piangere. Il Draco Malfoy di sempre era tornato.

-Stai facendo tardi Sangue sporco, vattene …-

 E detto questo, le voltò le spalle e se ne andò.

***

I giorni passavano e la tensione che si era creata tra i due ragazzi, poteva essere tagliare con un coltello.

Lui o la ignorava palesemente, o tentava in tutti i modi di ferirla con cattiverie di ogni genere.

Hermione dal canto suo, si sentiva in colpa …  per aver infangato il nome di Harry andando a letto con un Mangiamorte , per aver tradito i suoi amici che ancora lottavano segretamente contro il male e contro il Signore Oscuro. Per aver tradito Ron…

Alla fine della guerra, con la morte di Harry, tutti i mezzosangue, nati babbani, o traditori del mondo magico, erano stati imprigionati e privati di qualsiasi diritto.

Hermione , Ron, e tutti quelli che rimanevano dell’Ordine , avevano continuato però a combattere segretamente quel male che si stava impossessando, a poco a poco, di tutto il mondo magico. Vivevano nascondendosi dove capitava,cambiavano sede quasi ogni giorno per non farsi scoprire.

Un giorno però, a causa di una spia forse, furono scoperti e alcuni di loro catturati. Tra questi c’era anche Hermione. Era stata reclusa ad Azkaban per un certo periodo, poi , venduta ad un commerciante di schiavi mezzosangue. In seguito, era arrivata Narcissa …

Hermione e Ron dovevano sposarsi … lui gliel’aveva chiesto qualche giorno prima della cattura e lei, felice, aveva accettato.

Ron era il suo miglior amico, l’unica persona che poteva capire tutte le sofferenze che aveva patito nel corso del tempo.

Ma lo amava veramente?

Si … è naturale che lo amo … non essere sciocca Hermione…

Guardò Narcissa, che era seduta intenta a prendere la sua solita tazza di the e pensò che, nonostante tutto, era stata una fortuna aver trovato lei.

Il rumore di una materializzazione la risvegliò dai suoi pensieri! Era Draco …ed era ferito! Entrambe le donne si alzarono di scatto alla vista del ragazzo in quelle condizioni, ma subito il giovane, parlò

-madre sto bene, non preoccupate è un leggero graffio … -

Ma dal volto dolorante del ragazzo traspariva tutt’altro. Narcissa si avvicinò con la bacchetta e subito si premurò di curare le ferite del figlio.

-Draco cosa è successo?-

Draco si avvicino con calma al mobile bar del salone.

-Oggi abbiamo finalmente trovato e catturato un gruppo di ribelli.-

Si sentì un tonfo, madre e figlio si girarono verso la direzione dal quale proveniva. Hermione aveva fatto cadere dei libri che teneva in mano. Si chinò subito a raccoglierli.

-Scu … scusate …-

Draco ghignò soddisfatto. Voleva ch soffrisse e ci stava riuscendo! Narcissa invece, capendo la gravità della situazione tentò di riportare la calma tra i due.

-Hermione tesoro, mi sono ricordata che devo fare una cosa, mi aiuteresti?-

-c …certo …-

-Aspettate madre, Hermione vi raggiungerà tra un momento, devo scambiare due parole con lei…-

Narcissa guardò un attimo il figlio, poi andò via. Draco si avvicinò con passo lento alla ragazza ancora inginocchiata a terra.

-sai  … non è stato facile trovarli! E non è stato facile neanche catturarli devo ammetterlo ...-

Fece una pausa per vedere la reazione della ragazza, lei era impassibile. Si era alzata e si stava dirigendo verso la porta. Bene, non voleva dargli alcuna soddisfazione? Sapeva come comportarsi …

-C’era anche il tuo caro amico Weasley …-

La ragazza si bloccò. Si voltò furiosa, raggiungendolo con passo veloce. Si fermò ad un centimetro dal suo viso.

-Cosa gli hai fatto?-

Draco ghignò …

-oh … sei preoccupata mezzosangue? Comunque non ho fatto niente al tuo caro amichetto … per ora…-

Le voltò le spalle e iniziò ad andarsene ma lei lo bloccò.

-Se solo tu osi toccarlo …-

-cosa mi fai Granger? Prendi la tua bacchetta e mi schianti? Oh, ma tu non hai una bacchetta, sei solo una lurida schiava sangue sporco!.-

Hermione esplose. Tentò di schiaffeggiarlo ma , purtroppo per lei, Draco la bloccò. Si avvicinò di più al suo viso.

-Ricorda mezzosangue … o sei con me, o sei contro di me!.-

La lasciò e andò via.

 

***

I giorni passavano ed era come se il freddo pungente dell’inverno, si fosse impadronito anche della casa e tutti i suoi abitanti. Il gelo calato sui due giovani aveva spento l’allegria ed il calore degli ultimi mesi. Anche Narcissa sembrava soffrirne, ma non aveva mai chiesto ne’ al figlio ne’ alla giovane cosa veramente fosse accaduto. Draco era tornato il ragazzo distaccato di un tempo. Sbraitava con tutti, alla prima occasione se la prendeva con i poveri elfi domestici, che non perdevano tempo ad auto flagellarsi con le punizioni più impensabili.

 

 

Quella sera la cena si era svolta in silenzio, come sempre negli ultimi giorni e non appena finì, Draco si alzò lasciando le due donne sole.

-Hermione … sai che sono una persona molto discreta ma … è successo qualcosa con Draco?-

Hermione si rabbuiò. Era da quella mattina , la mattina in cui lei gli aveva detto che la notte precedente era stato un errore! Ma perché aveva ricominciato a trattarla come ai tempi di Hogwarts? Lui era cambiato, non era più il bambino viziato di un tempo e allora perché? Che ci fosse rimasto male? Figuriamoci … Malfoy che soffre per il rifiuto di una mezzosangue. Quando lo guardava, vedeva di nuovo il gelo e l’odio nei suoi occhi.

-No Narcissa, non è successo niente … vado a prepararvi un bagno caldo.-

 

 

 

Nonostante al neve le arrivasse alle caviglie, aveva deciso di andare da Talia per distrarsi e provare a scacciare i brutti pensieri che la tormentavano negli ultimi giorni.

Quando arrivò però, il cuore si fermò. Il cavallo era disteso a terra, gli occhi chiusi.Le corse subito incontro.

-Talia!-

Si inginocchiò e iniziò delicatamente ad accarezzarle il muso. Talia, al tocco delicato di Hermione aprì lentamente e con fatica gli occhi.

-Talia … sono qui piccola, ci sono io ora, andrà tutto bene! –

Il cavallo provò ad alzare la testa, come a volerle dire di non preoccuparsi, che andava davvero tutto bene, ma ricadde immediatamente a terra, lo sforzo era troppo. Il respiro era affannoso, calde lacrime iniziarono a rigare il viso di Hermione.

-Torno subito Talia, aspettami.-

Corse via. Doveva trovarlo, lui era l’unico che poteva aiutarla …Nel salone non c’era, decise di correre su per le scale e provare in camera.

Bussò senza sosta finchè la porta non si aprì. Il suo volto era duro come sempre, ma alla vista della ragazza in lacrime qualcosa dentro di lui scattò.

-Granger che succede?-

Hermione tentò di parlare , ma la voce era spezzata dai singhiozzi.

-Talia!- fu l’unica cosa che il ragazzo riuscì a capire, ma quello, bastò.

 

 

 

 

Corsero lungo il giardino in quella fredda notte d’inverno, finché, non arrivarono alla scuderia. Talia era ancora li distesa, ma le sue condizioni sembravano essere peggiorate. La ragazza si riposizionò accanto a lei, voleva farle capire che lei era li e non l’avrebbe lasciata.

Draco guardava la scena, vedere la mezzosangue così fragile e indifesa gli provocò un senso di inquietudine. Quella notte l’aveva desiderata davvero, aveva voluto toccarla, baciarla , aveva voluto farla sua e quando la mattina dopo, lei gli aveva detto che era stato tutto un errore, la rabbia si era impadronita di lui, specialmente quando la causa di tutto era quell’insulso Weasley.

Puro orgoglio maschile …. Si, come no! Fammi il piacere…

L’aveva odiata, disprezzata, voleva vederla soffrire e ora … ora era li in lacrime e l’unica cosa che desiderava veramente era stringerla, e placare quel pianto. Ma non lo fece.

-Mezzosangue … così soffrirà inutilmente ….-

Hermione sapeva che quella era l’unica soluzione per questo aveva chiamato lui. Lei non avrebbe mai avuto il coraggio.

-si … lo so … - si avvicinò all’orecchio del cavallo, continuando ad accarezzarla.

-Adesso … adesso starai meglio piccola … non soffrirai più …. –

Talia sembrò aver capito, avvicinò il muso al viso di lei, come per ringraziarla.

Hermione chiuse gli occhi e poi lo sentì.

-Avada Kedavra!

Adesso Talia non soffriva più.

 

 

 

 

Avevano raggiunto il manor senza dire una parola. Non c’era nulla da dire in realtà. Draco la riaccompagnò  in camera, come per volersi assicurare che stesse bene.

-Cerca di riposare Granger.- Lei annuì solamente. Stava per chiudere la porta quando si fermò. Uscì un attimo dalla camera, lui si stava allontanando.

-Draco…. Grazie!-

Non aspettò risposta, rientrò in camera e chiuse la porta.

Il giovane Malfoy si era bloccato, non tanto per il ringraziamento … Anche quella notte lei l’aveva chiamato per nome. Pronunciato da lei, aveva tutt’altro suono. Sembrava dolce, gentile. Da quanto tempo si chiedeva come sarebbe stato quel momento? Anni? Ma mai si sarebbe aspettato, potesse essere così bello …

 

 

 

 

Quella mattina Narcissa aveva ricevuto visite da altre mogli di mangiamorte, Hermione aveva finito di sistemare alcune cose e la stava raggiungendo quando una voce la fermò.

-Mezzosangue … ho una cosa per te!-

 

 

L’aveva portata nella scuderia, si mise inevitabilmente a ripensare alla sera prima e divenne subito triste.

-Non sono sadico fino a questo punto … non con te almeno … vieni.-

La portò davanti ad un cavallo color nocciola, aveva un pelo bello e lucente e una lunga criniera bionda.

-Lei è Eltanin. È una delle figlie di Talia. So che questo non potrà sostituirla ma … è tua se vuoi.-

Hermione si voltò di scatto. Draco evitata il suo sguardo , guardando direttamente il cavallo. Quello, quello era il Draco degli ultimi giorni, quello che poteva essere gentile, sensibile , quello per il quale aveva iniziato a provare qualcosa. Perché, anche se Hermione Granger lo negava, aveva iniziato a provare qualcosa per quel ragazzo, per quel nuovo Draco Malfoy che aveva a poco a poco iniziato a conoscere ed apprezzare, per il quale aveva iniziato a provare qualcosa… e questo la terrorizzava.

e se seguissi il mio cuore? Ma cosa vuole il tuo cuore Hermione?

-Grazie Draco …-

- ti lascio fare amicizia con il tuo amico …-

E detto questo se ne andò.

 

 

La cena quella sera si svolse più tranquillamente! Draco era meno nervoso e l’aria meno tesa.

Venne Blaise in visita e Draco rimase per tutto il resto della sera con lui.

Hermione dopo aver accompagnato Narcissa a letto decise di andare subito in camera ma prima  le venne in mente una cosa. Scese per le scale e bussò alla porta del salone, si sentivano delle risate dall’interno e , quando entrò Draco sorrideva ancora. Era veramente bellissimo.

-Si?- disse Draco.

-io … volevo … volevo darti la buona notte! – disse arrossendo.

Il ragazzo si stupì, ma allo stesso tempo le parve di vedere un mezzo sorriso.

-Buona notte mezzosangue.- quel nomignolo in quel momento sembrava quasi tenero.

Tornò in camera. Fece un bagno caldo e poi si distese a letto pensando ancora alla follia in cui si stava cacciando.

Ad un tratto tese una mano verso il comodino… aprì con timore il cassetto e prese lo specchio che le aveva regalato Narcissa. Esitò un attimo, temendo ciò che avrebbe visto, temendo che la sua paura scrutandola, diventasse realtà. A poco a poco, la sua immagine iniziò a svanire lasciando posto ad una nuova figura. I boccoli castani furono sostituiti da fili color oro e gli occhi nocciola, da due pozze d’argento … Draco era li … Inutile negarlo, Draco era quello che il suo cuore desiderava.

 

Chiedo umilmente perdono per tutto questo ritardo ma l’università mi consuma! Spero comunque, di aggiornare sempre, senza eccessivi ritardi! In questo capitolo, come avete visto, le cose iniziano a chiarirsi. Grazie a tutti i preferiti ,ricordati , seguiti e a chi, continua a farmi sapere cosa ne pensa! Un bacio a presto!

  
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