Promesse
Era
passato circa un mese da quel giorno.
Draco
ed Hermione avevano deciso di
continuare a vivere la loro relazione in segreto, non dicendo nulla
neanche a
Narcissa per il momento, in fondo , la donna aveva bisogno della
massima
tranquillità.
Tutto
si basava su un gioco di sguardi e
sorrisi nascosti, carezze e baci rubati. Quel pomeriggio le due donne
stavano
prendendo il the , quando Draco le raggiunse in salone. Quando
entrò , gli
occhi dei due giovani si incrociarono.
-Stasera
siamo invitati ad una festa in casa
Parkinson.- disse il ragazzo tranquillamente.
-e
cosa si festeggia?- chiese Narcissa.
-il
fidanzamento di Pansy e Theodore.-
Le
due donne si voltarono verso Draco. Fu
Narcissa a dar voce ai pensieri di entrambe.
-Non
sapevo che Pansy e Theodore avessero
intenzione di fidanzarsi.-
-Infatti
non era una cosa programmata … è
stato un ordine del Signore Oscuro.-
Hermione
e Narcissa sgranarono gli occhi.
-è
una barbaria!- disse istintivamente la
giovane. Lady Malfoy invece, mantenne la calma, era abituata, a
differenza di
Hermione, a quel genere di cose.
-Cosa
ha in mente il Signore Oscuro Draco?-
-Vuole
che si sposino e che abbiamo al più
presto un erede sangue puro tutto qui…-
Ma
si vedeva che anche Draco era pensieroso.
Decise così di cambiare discorso.
-Comunque,
preparatevi, vi accompagno da
Madama
McCLan
a
fare acquisti.- e detto questo andò via.
***
Diagon Alley era un turbinio
di persone e di
voci. Tutto era movimentato come al solito. Quando i tre arrivarono al
negozio,
Madama McClan li accolse calorosamente. Draco aprì la porta
facendo entrare
prima la madre e poi Hermione, potendole così poggiare
delicatamente una mano
sulla schiena con falsa indifferenza. La ragazza sorrise e lui
ghignò.
Draco,
inutile dirlo,
fu il primo a terminare gli acquisti per la sera. Quando Narcissa
scelse,
iniziò ad aiutare Hermione a trovare qualcosa di
appropriato. Draco nel
frattempo si malediva per aver deciso di accompagnare le due per negozi
e
guardava l’orologio ogni trenta secondi.
-di
questo passo
potremo andare direttamente al matrimonio …-
-Eccoci
tesoro mi sa
che ci siamo.-
Le
tra donne uscirono
dal camerino . Quando Draco alzò lo sguardo rimase
letteralmente a bocca
aperta. La ragazza era fasciata da un leggero abito in satin color
carne, le
spalle erano lasciate scoperte. Un abito semplicissimo, ma che le
conferiva un
aria quasi regale. Draco la guardò, ma lei teneva,
imbarazzata, lo sguardo
basso. Un impercettibile sorriso si aprì sul volto del
giovane.
-Allora
signor
Malfoy, che ne pensate, può andare bene?-
-Si
… in fondo è la
Dama di compagnia di mia madre, non può certo farla
sfigurare! Ora forza
andiamo o avrò sprecato il mio intero pomeriggio.-
***
Hermione
era in camera sua, stava finendo di
prepararsi quando Draco entrò.
-
Cos’è? Non si usa più bussare? Potevo
essere nuda!- disse lei ridendo, con falsa timidezza.
-in
realtà speravo proprio questo.- avvicinandosi
a lei come un serpente che striscia verso la preda. Un ghigno malizioso
era
stampato sulle sue labbra. Draco si accorse che era ancora
più bella di quella
mattina. I capelli, erano stati lasciati sciolti e portati solo da un
lato,
lasciando l’altra metà del collo scoperta. Si
avvicinò ed iniziò a baciarlo.
-Dr…Draco
dobbiamo andare, faremo tardi…-
-Pensi
che mi interessi in questo momento?-
-questo
pomeriggio sembrava interessarti!-
-questo
pomeriggio ero annoiato …-
Ma
ad un tratto bussarono alla porta e i due,
ebbero appena il tempo di allontanarsi. Narcissa entrò.
-Draco
… che ci fai qui?-
-Niente…
stavo solo … le ho solo detto di
sbrigarsi.-
Narcissa
guardò i due con aria interrogativa,
non credendo, naturalmente,alle parole del figlio.
-certo
… beh, io sono venuta per dare una
cosa ad Hermione.-
Le
porse una scatola e quando la ragazza la
aprì, vi trovò dei bellissimi orecchini in
diamanti.
Hermione
tentò di dire qualcosa ma fu
bloccata immediatamente da Narcissa.
-Prima
che tu dica qualcosa, è solo un
prestito, li indosserai stasera e poi me li restituirai
quindi… accettali per
favore!-
La
ragazza sorrise e, non dicendo nulla, li
indossò.
***
Quando
arrivarono, molti degli invitati erano già li. Furono
accolti da due sorridenti
festeggiati. Se anche fossero stati contrari a quella farsa, erano
bravi a
nasconderlo. Blaise li raggiunse e li salutò.
-Hermione
… sei veramente bellissima! Non cruciarmi Draco, dico solo
la verità.-
Disse
Zabini ridendo. Narcissa li guardò, Hermione era arrossita e
Draco, se avesse
potuto, avrebbe fulminato l’amico con lo sguardo.
-Che
dici Blaise … puoi dire ciò che vuoi! Sei
scemo?- aggiunse poi piano. Blaise era l’amico di
sempre e, anche se Draco
non l’aveva ancora ammesso, lui lo conosceva fin troppo bene
per non capire.
Narcissa
raggiunse le altre donne ed Hermione,da brava dama, fu costretta a
seguirla.
Ad
un tratto si accorse che Astoria, aveva raggiunto Draco e come al
solito, si
era avvinghiata a lui.
Non
la sopportava e non sopportava lui soprattutto! Perché
diavolo non la mandava
via, perché non la cacciava e le diceva di stargli alla
larga.
È un
uomo Hermione, e chi non si
compiacerebbe delle attenzioni di una donna bellissima come
lei…
-.. tu sarai
sempre e solo una serva
mezzosangue …-
-come
Hermione?-
Hermione
non si era accorta di aver detto qualcosa ad alta voce, e a quanto
pare,
Narcissa l’aveva sentita.
-oh
nulla dicevo che … ho un po’ caldo e mi gira un
po’ la testa, vi dispiace se
esco a prendere un po’ d’aria?-
-No
cara, vai certo… -
Hermione
si allontanò dirigendosi verso la terrazza, passò
davanti a Draco non
degnandolo di uno sguardo,ma era sicura che si fosse accorto di quanto
fosse
contrariata.
Quando
uscì non si era accorta, a causa della penombra, di una
presenza accanto a lei.
Sembrava stesse piangendo, quando mise più a fuoco
l’immagine , notò che era
Pansy.
-Scusa
io, non mi ero accorta che ci fosse qualcuno… -
Fece
per andarsene ma lei la fermò.
-tranquilla
… puoi restare… -
Hermione
si avvicinò con passo un po’ esitante a lei.
-Va
…tutto bene?-
Un
sorriso amaro le si aprì sulle labbra.
-Si
… a parte il fatto che sto per sposare un uomo che non amo
… si , va tutto
bene.-
L’ex
Grifondoro si rese conto troppo tardi di aver fatto, probabilmente una
domanda
stupida. Com’è strana la vita, lei, Hermione Jane
Granger,che consolava una
Pansy Parkinson in lacrime.
-mi
dispiace Pansy …-
-L’amore
non è fatto per gente come noi Granger…
è colpa mia che,come una stupida, mi
illudevo ancora che un giorno, sarei potuta essere felice magari con
l’uomo che
veramente desideravo…-
Hermione
provò una punta di gelosia a quelle parole.
-Draco
…-
Pansy
la guardò e … scoppiò a ridere!
-No
… no Granger, so che tutti siete convinti che io ami alla
follia Draco ma … lui
è stato il sogno scolastico di una ragazzina,
il ragazzo bello e impossibile che mi vantavo di poter
avere.. no,
l’uomo che amo è un altro. Un uomo gentile, dolce
… Blaise.-
-Blaise?-
Hermione non se lo sarebbe mai aspettato ma , doveva ammettere, che
quella
confessione la fece sorridere. Però, le dispiaceva vedere la
ragazza in quello
stato.
-Ma
scusa, anche Blaise è un purosangue! Cosa cambierebbe a
Voldemort? perché non
provi a parlargli.-
Pansy
rise.
-Non
si può parlare con il Signore Oscure mezzosangue,
ciò che dice il Lord è
legge…Non che Theodore non sia un bravo ragazzo, gli voglio
bene e anche lui me
ne vuole ma …-
Non è
LUI…
Pensò
Hermione capendo perfettamente cosa provasse la ragazza in quel momento.
-Forse
un giorno imparerò ad amarlo…- L’ex
Serpeverde asciugò le guance ancora inumidite
e cercò di ricomporsi.
-è
meglio che rientri o mi daranno per dispersa. Posso darti un consiglio?
Ho
notato come lo guardi e come lui guarda te.Non so cosa ci sia tra te e
Draco ma
… non lasciarti catturare da questo mondo, sei troppo pura e
di certo, non ti
merita.-
Stava
per rientrare quando si voltò di nuovo.
-Grazie
…-
E
andò via. Anche la giovane decise di rientrare, e tornata da
Narcissa, iniziò a
fissare Draco ancora in compagnia di Astoria. Le parole di Pansy le
rimbombavano in testa, forse aveva ragione, forse quel mondo non era
fatto per
lei, che, stupidamente, pensava di poter far parte della vita di Draco.
La
verità è che tra loro due, c’era un
abisso incolmabile.
-Un
brindisi ai futuri sposi.- Hermione si risvegliò dai suoi
pensieri, era stato
il padre di Pansy a parlare.
Tutti
sembravano felici, la giovane mezzosangue si soffermò sulla
futura sposa.
Rideva, ringraziava tutti, fiera del fatto che presto sarebbe diventata
la
Signona Nott, ma dentro… dentro Pansy Parkinson moriva
lentamente.
***
Quando
tornarono a casa Narcissa salutò i due giovani, andando
subito in camera.
Hermione a sua volta, iniziò a salire velocemente le scale.
-Granger-
La
ragazza proseguì …
-Granger
…-
…
-Granger
ti vuoi fermare?-
La
prese per il braccio e la fermò.
-Draco,
sono stanca … è stata una giornata lunga e vorrei
andare a letto, buona notte.-
-Granger
è da tutta la sera che sei strana, pensi che non me ne sia
accorto?-
-OH
… pensavo che il signorino fosse troppo impegnato a fare lo
scemo con la sua
amica bionda, per accorgersi di certi dettagli.-
-Granger
ti ho già spiegato che a me non importa niente di Astoria!
Ma cosa posso fare?
Cruciarla ogni volta che tenta di avvicinarsi?-
-
mmm… non sarebbe una cattiva idea. Buona notte Malfoy.-
Lei
aprì la porta ma lui , con la mano la richiuse.
-Aspetta
… ho una cosa per te, solo una cosa! Poi potrai sbattermi la
porta in faccia.-
La
ragazza si voltò scocciata. Draco la prese per mano e la
portò in camera sua.
La fece sedere sul letto e andò ad aprire un cassetto. Poi
si voltò.
-
È
da un po’ che pensavo di dartelo … penso sia
arrivato il momento. –
La raggiunse e
aprì il piccolo cofanetto di
velluto blu. Dentro c’era un anello. Un bellissimo anello con
un grande
smeraldo al centro, contornato di diamanti.
-Questo anello
… La mia famiglia se lo
tramanda da generazioni. Mia madre anni fa, me lo diede, dicendo che
avrei
dovuto darlo al momento giusto alla donna giusta. Hermione …
io non posso
sposarti in questo momento e questo tu lo sai bene, ma tu sei la mia
donna,
l’unica donna che voglio e vorrò sempre nella mia
vita e questo lo sapevo da
tempo, ma mai avrei pensato … sperato, di avere la
possibilità di renderlo
possibile e reale. Prendila come una promessa, la promessa che tra me e
te, non
ci sarà mai nessun’altro. E ti prometto anche
… che farò di tutto per renderti
fiera di me!-
La
ragazza si commosse a quelle parole.
-Draco
io …-
Non
finì la frase, le parole erano superflue, qualsiasi cosa lei
avesse detto, non
sarebbe stata abbastanza.
Fecero
l’amore quella notte, felici, sapendo che quella promessa
sarebbe valsa più di
qualsiasi altra cosa.
Eccomi
qua
con un nuovo capitolo spero vi sia piaciuto! Ma le sorprese
continueranno …
Come
sempre
lascio, per chi volesse vederli, le immagino da cui ho tratto spunto:
Gold
dress
of Lily Aldridge
http://www.jewelrybloguncovered.com/wp-content/uploads/2009/05/hw_495k-emerald-ring.jpg
Grazie come
sempre a tutte le seguite,
ricordate e preferite , a chi mi lascia i suoi pensieri e a chi legge
solamente! Grazie a tutti a presto :)