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Autore: lulubellula    31/12/2012    2 recensioni
Cosa butteresti via del passato prima di iniziare l' anno nuovo?
La bicicletta di Mark (Addison)
Il ventilatore (Cristina)
Gli stampini per i muffin (Izzie)
Le scarpe con le rotelle (Arizona)
La chitarra (Owen)
L' agendina rossa (April)
Il vecchio taglio di capelli (Callie)
La matita portafortuna (Jackson)
I ferri da maglia (Meredith)
La palla di vetro con la neve (Lexie)
Le scarpe di Addison (Derek)
La pasta al formaggio (Teddy)
Sicuri che basterà gettare via un oggetto per eliminare il problema alla radice?
Io non ne sarei così certa.
Genere: Generale, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Arizona Robbins, Callie Torres, Cristina Yang, Izzie Stevens, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più stagioni, Contesto generale/vago
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Meredith
I ferri da maglia: ecco qualcosa di inutile e di insensato di cui mi dovrei proprio sbarazzare prima dell' inizio del nuovo anno.
Rappresentano un compromesso, uno stupido ed inutile venire a patti con me stessa.
Io non sono una donna che lavora a maglia, non ne sono nemmeno capace, sono una frana in queste cose.
Dovrebbe servirmi a farmi togliere dalla testa gli uomini, anzi, uno in particolare, eppure non sembra funzionare un granché questo stratagemma.
Lui mi ama ma ha scelto Lei.
Lui é felice con me ma si sveglia al mattino accanto a sua moglie.
Lui vive con lei ma mi osserva da lontano e poi finge indifferenza.
Lavorare a maglia non sta avendo i risultati sperati, quelli che Izzie aveva previsto.
Un punto diritto e uno rovescio.
Lui beve un caffé guardando distrattamente una cartella clinica.
Un punto diritto e uno rovescio.
Lui sale in ascensore e ci ignoriamo in silenzio, finché uno dei due sta per dire qualcosa, quando le porte si aprono ed entrambi usciamo facendo finta di niente.
Un punto diritto e uno rovescio.
Un lancio secco nel cestino.
Lavorare a maglia non era di certo la soluzione.

[180 parole]

Lexie
La palla di vetro con la neve: ecco che cosa non voglio portare con me nel nuovo anno.
Cinquanta dollari, cinquanta verdoni e che cosa va a comprare lei?
Una dannata palla di vetro che raffigura la città di Seattle sotto la neve, ecco che cosa Sloan gli aveva comprato.
Non aveva speso più di quindici dollari per acquistare il regalo di Natale a suo padre.
Il resto l' aveva sicuramente sperperato in trucchi o in un capo d' abbigliamento.
E io che avevo anche cercato di ricostruire il loro rapporto, io che avevo ingoiato più di un rospo e me n' ero stata zitta, tutto questo per nulla.
Ho solo venticinque anni, non voglio dei figli, non ora almeno e, mio malgrado, sono diventata la matrigna di una diciottenne.
Io amo Mark, lo amo davvero, ma l' amore non sembra bastare in questo caso.
Sono la sua fidanzata, nella scelta tra me e lei non avrei alcuna speranza, sarei sicuramente io a rimanere sola, a perderci.
Posso resistere un altro po', posso stringere i denti ed andare avanti, gettare quell' odioso ninnolo nell' immondizia.
Posso farlo, ma non servirà a nulla.
La nostra storia avrà vita breve se continueremo di questo passo e noi due potremo solo restare a guardare mentre tutto il resto se ne andrà in mille pezzi.

[210 parole]

Derek
Le scarpe di Addison: ecco che cosa non vorrei più avere tra i piedi.
Quelle dannate e infinite paia di scarpe con cui mia moglie ha intasato la roulotte.
Dico io, cosa se ne farà una donna sola di oltre cinquanta paia di scarpe?
Scarpe con il tacco, stivali, ballerine, scarpe di ogni tipo e di colore.
Stamattina però mi sono svegliato di buon umore, sarà perché é una bella giornata e c'é il sole, sarà per il fatto che Doc ha fatto colazione direttamente nella scarpiera di Addison, mandandola su tutte le furie.
Per la prima volta dopo tanto tempo, abbiamo riso di gusto, non un semplice sorriso, ma una risata vera e propria.
Sembravamo tornati indietro di una decina d' anni, un vero e proprio tuffo nel passato, ai giorni felici, ai giorni passati insieme senza litigare o ignorarsi.
Osservando quelle scarpe rotte e morsicate in più punti, il mio sorriso si spegne e rifletto sul fatto che il nostro matrimonio sia così, consumato, diverso da ciò che era all' inizio.
Mi accorgo che i suoi oggetti, le sue scarpe, i suoi vestiti, i suoi libri, mi infastidiscono, mi opprimono persino.
Buttare via tutte le sue scarpe non risolverà i nostri problemi, ormai non c'é più nulla che possa sistemarli.

[204 parole]

Teddy
La pasta al formaggio: ecco un piatto che non vorrei più mangiare nel nuovo anno.
E' troppo doloroso assaggiarla di nuovo senza avere lui vicino.
Ho mangiato quella dannata pasta tutte le sere, dopo che Henry se n'é andato, per un mese intero.
Pensavo che mi sarebbe servito a qualcosa ripercorrere le serate trascorse con lui, riprovando quel sapore, quel sapore che prima sfociava in un bacio, in un abbraccio, nelle sue labbra sulle mie.
Sapeva di ritorno a casa, di lui, di Henry, sapeva di famiglia e di affetto.
Sapeva di tutte quelle cose che non ho capito prima che fosse tardi e che mi faranno male per il resto dei miei giorni.
Ho passato nottate intere a pensare, giornate interminabili immersa nel mio lavoro per dimenticare.
Ho trascorso il mio tempo alle riunioni, fino a che sono riuscita a dire a voce alta ciò che sono.
Io sono una vedova.
Smettere di comprare quella pasta al formaggio non ti riporteà da me.
Nulla potrà riportarti indietro.

[158 parole]


NdA:
Eccomi arrivata all' ultimo capitolo, spero di aver fatto un buon lavoro.
Buon Anno Nuovo e divertitevi questa sera!
A presto
lulubellula



   
 
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