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Autore: Angele87    31/07/2004    31 recensioni
"Qulcosa nei tuoi occhi mi fa sentire come se mi perdessi e non sapessi più chi sono. Qualcosa nella tua voce mi fa vibrare come la corda di un violino.Non sai quanto sono stata sola prima che tu mi offrisse la tua amicizia... e adesso mi sento a casa solo se tu mi sei vicino, mi sento felice solo se tu mi abbracci e mi tieni accanto a te... Lo sai cosa ho fatto per ripagarti della tua amicizia, Ron? beh, smeplice... mi sono innamorata di te!"
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hermione Granger, Ron Weasley
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Feels Like Home -6-

Feels Like Home -6-

Somethin' in your eyes, makes me wanna lose myself
Makes me wanna lose myself, in your arms
There's somethin' in your voice, makes my heart beat fast
Hope this feeling lasts, the rest of my life

If you knew how lonely my life has been
And how long I've been so alone
And if you knew how I wanted someone to come along
And change my life the way you've done

It feels like home to me, it feels like home to me
It feels like I'm all the way back where I come from
It feels like home to me, it feels like home to me
It feels like I'm all the way back where I belong

A window breaks, down a long, dark street
And a siren wails in the night
But I'm alright, 'cause I have you here with me
And I can almost see, through the dark there is light

Well, if you knew how much this moment means to me
And how long I've waited for your touch
And if you knew how happy you are making me
I never thought that I'd love anyone so much

It feels like home to me, it feels like home to me
It feels like I'm all the way the back where I come from
It feels like home to me, it feels like home to me
It feels like I'm all the way back where I belong
It feels like I'm all the way back where I belong

Chantal Kreviazuk

 

 

Prima di iniziare i dovuti avvisi.

 

I personaggi di questa one-shot appartengono tutti alla scrittrice J.K. Rowling e a tutti coloro aventi diritti. I fatti narrati non sono mai avvenuti nella saga di Harry Potter (ahimè..)

 

Io li ho utilizzati solo ed esclusivamente per puro divertimento.

 

Questo racconto è stato scritto senza alcuna intenzione di lucro, quindi, si ritiene che nessun diritto di copyright sia stato infranto.

 

 

Sistemo per la decima volta le decorazioni dell’albero di Natale. Oggi fa troppo freddo per allenarsi e tutti i componenti della squadra sono in casa. Ron mi sta aiutano a decorare l’albero e giuro non mi sono mai divertita così tanto.  Mi accarezza sempre le guance, mi da i baci sulla fronte, gioca con i miei capelli e finalmente dopo tanto tempo mi sento in pace con me stessa. E’ troppo bello stare accanto a lui e sentire di nuovo di essere amata.

 

Ho i capelli pieni di brillantini delle palline di vetro soffiato. Ron si diverte ad usare quella polverina scintillante più su di me che sui rami dell’abete.

Mi porto un boccolo completamente fluorescente lontano dagli occhi.

 

-Bilius finiscila!- gli dico cercando di fermargli le mani grandi. Lui ride abbracciandomi da dietro e baciandomi il collo. Adoro quando mi coccola così. Appoggia la sua testa nell’incavo della mia spalla e mi sussurra dolcemente.

 

-Non riesco a stare fermo, mi sei mancata troppo!-

 

Ecco che per la decima volta da quando abbiamo fatto pace devo trattenermi dal baciarlo. È troppo dolce e bello! Lui è il mio Ron e adesso so per certo che ci apparteniamo.

 

Gli accarezzo la nuca e appoggio la mia testa sul suo petto. È rilassante stare così tra le sue braccia. Appendo un’altra pallina prima di rispondergli.

 

-Mi sei mancato anche tu...-

 

Ron sorride contro la pelle della mia guancia che era impegnato a sfiorare provocandomi lunghi brividi su per la schiena. Sento che rafforza la sua resa sui miei fianchi e puntualmente sento il bisogno estremo di assaporare per la una volta quella labbra rosee che mi stanno torturando.

 

-Voi due!- la voce di Harry ci arriva alle orecchie facendoci sobbalzare. Sembra quasi che ci abbia colto in fragrante, in realtà noi non abbiamo fatto nulla.

 

Si avvicina velocemente staccando le braccia di Ron dai miei fianchi e portandomi dolcemente dietro di lui.

 

-La vuoi lasciare in pace!- gli grida falsamente arrabbiato attirandomi a lui dalle spalle. Vedo o sguardo blue cobalto i Ron scintillare.

 

-Ridammela!- esclama avvicinandosi a lui.

 

Harry sorride.

 

-Niente affatto! Ha passato già un sacco di tempo con te a fare questo albero! Ora dobbiamo organizzare i turni di allenamento... non rompere e prepara la scacchiera...-

 

Ron imbroncia le labbra incrociando le braccia sul petto.

 

-Voglio un bacio!- dice guardando di sottecchi Harry.

 

Il moro ride avvicinandosi a lui con le labbra protese.

 

-Non certo da te!- Esclama scansandolo.

 

Io ed Harry scoppiamo a ridere. Ron mi guarda falsamente arrabbiato prima di tirarmi per un braccio e avvicinarmi a lui. Mi solleva di qualche centimetro dal pavimento facendomi raggiungere il suo viso.

 

-Lo voglio da Hermione...- la sua voce e calma e dolce mentre mi parla. Guardo un attimo nei suoi occhi blue e puntualmente mi sento persa senza più bussole. Gli circondo il collo con le braccia e mi chino leggermente per raggiungere la sua guancia morbida.

Le mie labbra sono fredde per l’agitazione e al contatto con la sua gota calda mi trasmettono strane e bellissime sensazioni. La sua pelle profuma di pulito, i suoi occhi profondi...  e mai come in questo momento vorrei poter scendere più in giù, per baciargli le labbra.

 

Sento il mio cuore battere forte e il sangue fluirmi alla testa. Sono così presa dai miei pensieri che non mi accorgo nemmeno quando la porta dell’entrata si apre. Un soffio di vento gelido insieme a qualche fiocco di neve accompagna i nuovi visitatori.

Non riesco nemmeno ad alzare gli occhi che una voce antipatica mi giunge alle orecchie.

 

-Giù le mani dal mio fidanzato!-

 

 

 Lavanda Brown insieme a Seamus è venuta a trovarci per il Natale... ma chi glielo aveva chiesto?

 

Da quando ci ha visti abbracciati quell’oca giuliva non si è più staccata da Ron. Gli siede in braccio quando ci riuniamo intorno al fuoco per chiacchierare, gli prepara la colazione, scivola spesso e volentieri nella sua camera da letto, gli prende sempre la mano ogni qual volta passeggiamo per il parco innevato... è davvero insopportabile.

 

In questo momento siede sulle gambe di Ron e imbocca il mio migliore amico. Giuro, non mi è mai capitato di odiare o di essere gelosa, ma Lavanda Brown risveglia in me tutti questi sentimenti.

 

-Giochiamo alla gioco della bottiglia?- la voce di Seamus mi arriva dalla destra del tavolo. È accomodato accanto a me e di tanto in tanto mi sfiora le dita. È buono Seamus e non mi va di prenderlo in giro. Voglio chiarirmi con lui al più presto.

 

Ron stacca velocemente le labbra di Lavanda dalle sue e guarda sbrigativamente verso la mia direzione, che poi sarebbe quella di Finnigan. 

 

- Cos’è?- chiede guardandoci tutti con aria interrogativa. Ron è l’unico vero purosangue, che non ha mai avuto contatti con babbani. Gli sorrido prendendo la parola.

 

- E’ un gioco babbano. Ci si siede a cerchio intorno ad una bottiglia. Bisogna  farla girare e le persone che sono sedute all’estremità dei lati della bottiglia, quando questa si ferma,  possono scegliere tra il pegno e la verità, a seconda ...-

 

Ron non mi fa finire la spiegazione che mi interrompe. Odio quando lo fa.

 

-Giochiamo!- esclama alzandosi velocemente e facendo quasi cadere Lavanda. Si dirige verso il lavello ed afferra una bottiglia di burrobirra vuota.

 

Non mi va molto, ma vedendo gli occhi di Ron illuminarsi di curiosità non posso fare a meno di acconsentire. Raggiungiamo la camera da pranzo, dove un bellissimo fuoco scoppietta allegro.  Ci sediamo in cerchio. Ron si siede di fronte ad Harry e a me tocca guardare in faccia quell’antipatica di Lavanda. Seamus mi affianca scoccandomi un bacio sulla guancia.  Non credo che ci fosse qualche motivo particolare... ma io gli sorrido arrossendo ugualmente. Sento gli occhi di Ron puntati su di noi. Non è uno sguardo benevolo, anzi.

Beh, se lui può perlustrare la cavità orale di Lavanda davanti a me, non vedo perché, Seamus non può scoccarmi un casto bacio sulla guancia.

 

-Chi inizia?- chiede Lavanda adagiandosi comodamente sul petto di Ron. Questo gesto mi fa affluire il sangue al cervello.

Senza pesarci rispondo bruscamente.

 

-Tu di certo no .  Visto che ci vorrebbe quasi un quarto d’ora per spiegarti come si fa a girare una bottiglia senza magia...- sibilo tagliente mentre tutti i presenti mi puntano gli occhi addosso. Ron sorride beffardo dietro Lavanda, Harry si nasconde le labbra con una mano, Dean ridacchia apertamente, mentre, Seamus fa un colpo di tosse alquanto sospetto. Colin e gli altri mi guardano stralunati.

 

Lavanda ci mette qualche minuto per registrare la cattiveria delle mie parole e questo non fa che accrescere la mia convinzione. Lavanda Brown è un’oca giuliva.

 

-Come, scusa?- mi chiede strabuzzando i bei occhi marroni.

 

Con un’aria strafottente mi allungo verso la bottiglia e mormoro tra i denti.

 

-Sei anche sorda oltre che stupida.- Fortunatamente nessuno mi sente ed io giro con un colpo secco della mano il contenitore trasparente.

 

-Inizio io visto che sono la babbana più grande...- dico aspettando che il movimento veloce e circolare di quell’oggetto si fermi.

 

La prima coppia è Ron e Dean. Dopo aver scoperto che il bruno è ancora cotto come una pera di Ginny, e dopo un’opportuna occhiataccia di Harry, il gioco procede.

 

La bottiglia gira e mai si ferma nella mia direzione. I ragazzi sono quelli più gettonati. I pegni sono stati variegati.  Un’ abbaiare,  un leccare la faccia di tutti presenti, qualche schiaffo... ed un bel po’ di risate.

 

Harry gira ancora la bottiglia e questa volta la fortuna vuole che nel gioco entrassero le uniche ragazze. Lavanda mi sorride maligna mentre con molta calma mi scandisce al domanda.

 

-Obbligo o verità?-

 

Mai sceglierò la verità. So già quale domanda potrebbe farmi.

 

-Obbligo-

 

Lavanda sorride melliflua intrecciando le sue dita con quelle di Ron che non se ne accorge nemmeno impegnato com’è a fissare le mie gambe che si intravedono dalla gonna corta. Arrossisco sistemandomi meglio la stoffa di quell’indumento. Ron si scuote riprendendo a respirare e a sbattere le palpebre.

 

Non riesco a fare a meno di sorridere.

 

-Io ti obbligo a baciare Seamus per 1 minuto sulle labbra. Bada deve essere un vero bacio...-

 

Sgrano gli occhi mentre Ron si irrigidisce sul posto. Serra forte i pugni prima di protestare.

 

-Ma che scemenza di pegno le hai dato!- esclama iniziando a guardare in cagnesco Seamus che gli ricambia ampliamente.

 

-Il pegno è pegno...- dice Lavanda incrociando le braccia sul petto e iniziando ad adocchiare l’orologio. -1 minuto a partire dal momento in cui vi sfiorate le labbra.-

 

Mi volto verso Seamus. Pensa forse di farmi paura?

Il mio amico è leggermente osso in volto. Questo mi fa capire che per lui è una cosa importante. Non riesco a non provare tenerezza nei suoi confronti è solo per l’affetto che provo per lui unisco velocemente le mie labbra alle sue.

 

Con infinita dolcezza la sua bocca si muove sulla mia. È un bacio così delicato che penso che lui non stia facendo niente. Con una leggera pressione mi dischiude le labbra e con circospezione la sua lingua perlustra tutta la mia bocca. Vorrei rispondere al bacio... ma non ce la faccio.

 

Non scocca nemmeno il 60° secondo che già mi scollo. Per carità, Seamus ci sa fare ma io voglio dare il mio primo bacio ad una sola persona. Credo che se la sia presa. Timidamente cerco il suo sguardo e senza accorgermene lo trovo. È dolce e comprensivo e in questo preciso istante, capisco che voglio bene a Seamus, gli voglio bene come amico. Realizzo che d’ora in avanti anche lui avrà un posto speciale nel mio cuore e nella mia vita.

Sento di nuovo gli occhi di Ron puntati su di noi. Mi volto lentamente verso di lui e sostengo il suo sguardo. Sono ancora rossa in volto e noto una leggera porpora ricoprire anche la punta delle orecchie del mio amico.

 

-Continuiamo...- dice Harry afferrando la bottiglia. Il movimento circolare e veloce si ferma dopo una manciata di secondi.

 

Harry e Ron.

Sgrano gli occhi mentre il bruno guarda con cattiveria Lavanda. Credo che anche lui non la sopporti più di tanto. Sposta i suoi occhi smeraldini su Ron e sorride mellifluamente.

 

-Obbligo o verità?- chiede cercando con gli occhi stranamente anche me.

 

Ron regge il suo sguardo e con un sorriso sornione risponde.

 

-Obbligo.- 

 

Harry sorride sfregandosi le mani.

 

-Ron, io ti obbligo a baciare...-

Tutti rimaniamo col fiato sospeso mentre io divento rossa. So benissimo chi vuole che baci. -Hermione...- conclude  voltandosi verso di me ed indicandomi con entrambi gli indici. Sento il mio cuore saltare e le mie mani iniziano a sudare.

Non posso baciare Ron. Andrebbe tutto a mare! Mi tradirei con le mie azioni...

Guardo la sua reazione e con sommo piacere noto che ha un sorriso trionfo sulle labbra. Si avvicina ad Harry e gli mormora qualcosa all’orecchio. Non riesco a sentire niente.

 

-Ma non puoi dare questi pegni!- Lavanda esplode portandosi in ginocchio.

 

Harry sorride mellifluamente alzando innocentemente le spalle.

 

-Il pegno è il pegno...- come un assurdo scherzo del destino Harry gli raggira la risposta. L’espressione scandalizzata di Lavanda è impagabile.

 

-1 minuto e mezzo. Ne uno di più e tanto meno uno in meno...- guarda Ron sottolineando la parola “più” con la voce.

Ron si alza in piedi raggiungendomi in due passi. Mi porge la mano scoccando un’opportuna occhiata a Seamus che a lettere cubitali dice: “Guarda ed impara come si bacia Hermione, Jane Granger”

 

Il mio cuore inizia a battere forte mentre mi passa le mani attorno ai fianchi. Si china leggermente alla ricerca delle mie labbra.  Si inumidisce leggermente le sue prima di unirle alla mie. In questo momento, sento la terra mancarmi sotto i piedi, fortunatamente lui mi sorregge tra le sue braccia forti.

Non riesco a credere di come le nostre labbra si incastrino alla perfezione. Ron le muove così abilmente  sulle mie.

E’ un bacio completamente diverso da quello che ho ricevuto qualche minuto prima. Quello era dolce e leggero, come una pioggia estiva... invece questo... Dio, è passionale e dolce allo stesso tempo.

Sono una miriade di contrasti insieme.  Il calore bollente delle sue labbra si oppone alla freschezza del suo alito, il suo profumo di pulito si oppone a quello mio di primavera, la sua esperienza si oppone alla mia inesperienza, le sue mani grandi sulla mia schiena alle mie più piccole tuffate nei suoi capelli.

Non mi accorgo nemmeno quando mi solleva di peso per attirami maggiormente verso la sua bocca e meno che meno mi accorgo quando la sua lingua inizia la sensualissima danza della passione con la mia.

Le sue dita affusolate percorrono la mia schiena con movimenti lenti e precisi. Lo attiro maggiormente a me quando, all’improvviso, la voce di Harry ci interrompe.

 

-Ron, avevo detto non un secondo in più....-

 

Sento il mio amico allontanarsi mal volentieri da me. Abbiamo entrambi la bocca gonfia e rossa. Si passa la lingua sulle labbra e prima di lasciarmi andare mi sussurra.

 

-Sai di fragola e vaniglia, le mie preferite...-

 

Arrossisco terribilmente mentre mi mette giù. Sento immediatamente la mancanza di quel contatto caldo. Di quelle braccia sul mio corpo, di quelle labbra contro le mie. Mi sistemo i capelli risedendomi al mio posto. Sono così scombussolata.

 

Lavanda mi lancia occhiate di fuoco mentre, come per evidenziare la sua proprietà, riprende la mano di Ron. Ancora una volta lui non se ne accorge. È troppo impegnato. Mi sta fissando le labbra.

Chissà, forse anche lui sta pensando che forse ha esaudito un suo grande desiderio...

 

 

 

 Ancora una volta cerco di ignorare il pomiciare eccessivo e fastidioso di Ron e Lavanda. Da quando due giorni fa io e lui ci siamo baciati, lei non fa altro che stargli appiccicata. Sono un po’ nervosa perché adesso so cosa significa sfiorare quelle labbra carnose e ben disegnate.

Sospiro muovendo un altro scacco bianco contro quelli neri di Harry.

 

-Tutto bene?- mi chiede il moro voltandosi a guardare quello spettacolo che si sta svolgendo sul divano.  Vorrei tanto andare lì e strappargli quella biondina dalle labbra.

 

-Sì benissimo...- mi limito a rispondere con un sorriso. Dentro sento una tempesta scuotere il mio cuore.

 

-Vi andrebbe un gita fino a quel lago ghiacciato?- la voce di Dean ci interrompe tutti. Ron si scolla finalmente Lavanda di dosso e raggiunge il moro al tavolo degli scacchi. L’oca lo segue come un cagnolino.

 

-Possiamo pattinare...-

 

Sgrano gli occhi. L’unico sport che sono in grado di fare è proprio quello.

 

-Magnifico... come ci andiamo?- domando. 

 

-Con le scope...-

Mi mordo il labbro inferiore. Io non so salire nemmeno su un manico.

 

-Bellissimo! Io volo bene...- esclama Lavanda sedendosi di nuovo in braccio a Ron.

 

I miei due amici mi guardano. Sanno benissimo che non sono capace di utilizzare una scopa.

 

-Non preoccupatevi. Rimango qui...- mi affretto a dire alzandomi dalla sedia.

 

Ron mi scruta con le sue pozze azzurre. Harry sospira aprendo la bocca per dire qualcosa ma il rosso lo blocca.

 

-Voliamo insieme!-

 

Mi volto a scrutare Ron. Lavanda ha gli occhi ambrati leggermente sgranati. Non si aspettava di certo questa proposta. Ron si alza facendola scivolare giù dalle sue gambe.

-Sarà divertente. Ti fidi di me?-

 

Ecco quelle classiche frasi che mi fanno sciogliere. Certo che mi fido di lui. Potrei chiudere gli occhi e lasciarmi guidare da lui attraverso la foresta proibita tanto è la mia fiducia!

 

Mi porge la mano aspettando che io l’afferri.

 

-Potrebbe portarla Harry!- esclama all’improvviso Lavanda. Ron sbatte le palpebre, osservandola come fosse un insetto fastidioso.

Il moro si tira indietro con la sedia. So che lui potrebbe portarmi meglio del mio amico rosso... ma non voglio che sia lui.

 

-Niente affatto!- esclama Ron facendoci sobbalzare tutti. –Harry è troppo minuto per portare agilmente due persone su una scopa... e poi voglio portare io Hermione!- 

 

Quelle parole mi fanno sobbalzare il cuore nel petto. Mi porto una ciocca di capelli scuri lontano dagli occhi e mi sento una perfetta cretina... Perché di punto in bianco arrossisco.

Lavanda mi guarda arrabbiata incrociando le braccia sul petto.

 

-Fai come vuoi...- si gira velocemente  facendo ondeggiare i lunghi fili d’oro.

 

Ron la osserva mettersi il mantello ed andare via.

 

Si volta verso di me e con un sorriso a trentadue denti mi dice:

 

-Andiamo?-

 

 

 Non avrei mai immaginato che volare fosse così divertente.  Forse è la vicinanza di Ron, ma su questa scopa mi sento completamente al sicuro. Mi stringo forte a lui e il suo profumo mi invade le narici.

 

Lavanda vola dietro di noi. Osserva la mia schiena e un senso di fastidio e mal sopportazione mi nasce dal cuore.

 

-Sai, credo sarebbe stato meglio se fossi rimasta a casa...- gli dico gridando un pochino.

 

Ron si stringe nelle spalle.

 

-Lasciala perdere. È solo gelosa... non ha ancora capito che prima di lei c’eri tu, e sarà per sempre così!- grida voltandosi di tanto in tanto.

 

Che diamine vuole dire?  Mi stringo a lui annuendo contro la sua schiena.

 

-Tu sei Hermione... e lei questo deve capirlo ed accettarlo se vuole stare con me!- mi sfiora la mia mano con le sue dita. –Se pensa che io mi dimentichi di te solo perché adesso c’è lei... si sbaglia, ma di grosso anche!-

 

Mi sento molto lusingata. Ma non posso dirmi felice. Lui ha bisogno di me come amica. Non sono nient’altro per lui. Ecco che la mia disperazione cresce e senza volerlo qualche lacrima mi bagna le guance rosse.

 

 

 -Io credo che mio padre potrebbe aiutarti ad entrare in un posto migliore al Ministero...- sento dire a Lavanda che è seduta vicino al fuoco accanto a Ron. Entrambi sorseggiano una burrobirra calda. Io giro un po’ di caffè nella mia tazza. Come fa a dire queste sciocchezze! Ron non diventerà mai un impiegato del ministero. Sarà un Auror speciale come Harry.

 

-Ron non entrerà al ministero...- le dico sorseggiando il caffè. Harry annuisce.

 

-Io e lui diventeremo auror...- aggiunge scoccando uno sguardo d’intesa al rosso.

 

-Giustissimo fratello...- Ron gli sorride alzando la bottiglia verso Harry.

 

Lavanda mi scruta con i suoi occhi grandi. Si porta una ciocca liscia lontana dalle labbra e riprendere a parlare.

 

-E tu Hermione? Cosa vuoi fare? Con la tua media non deve essere così difficile...- mi dice stranamente con gentilezza.

Io mi stringo nelle spalle. Non ho mai realmente pensato a cosa fare dopo. O meglio l’ho sempre saputo.

 

Ron mi precede prendendo la parola.

 

-Hermione diventerà o il primo ministro della magia donna, o un’insegnante di Hogwarts, o una ricercatrice, o una medimaga, o tutto quello che vuole... Lei è l’unica tra tutti noi che può fare davvero qualsiasi cosa- Mi sorride dolcemente. Lo so che queste cose le pensa davvero. Ma io non voglio fare nulla di questo.

L’idea mi è venuta in mente qualche anno fa. Io vorrei diventare Auror... come Harry e Ron. Ma ho paura di esprimere la mia idea. Tutti mi potrebbero dire che lo faccio solo perché non voglio distaccarmi da loro. Ma non è così!

 

-In realtà, non ho ancora ben capito cosa vorrei fare...- rispondo diventando rossa.

 

Lavanda ride.

 

-Sai, è strano sentirti dire questo. Io avrei pensato che un tipo come te avesse pianificato la propria vita fino alla morte... ed invece!- mi sorride maligna. –Hai la stessa indecisione di Neville Paciock!-

 

Chissà perché, ma quel commento non mi fa affatto piacere. Non perché mi abbia paragonato a Neville ma solo perché non voglio che lui venga preso in giro da una... una come lei. Un’oca giuliva.

 

-Chi ti ha detto che Neville non ha ancora deciso che cosa fare?- le chiedo con astio appoggiando con poca grazia il mio tazzone sul pavimento. Lei mi guarda con aria di sfida spostandosi una ciocca bionda dagli occhi. Sorride ancora come un’oca.

 

-Mi vorresti dire che Paciock ha già scelto?-

 

- Neville sa già cosa vuole fare dal primo giorno che ha messo piede ad Hogwarts.-  dico alzandomi sulle ginocchia.

 

-Ah, sì?- mi dice fissandomi. –e perché non l’ha detto?-

 

Sento il sangue andarmi al cervello ed ancora prima di riflettere, se è più o meno opportuno, le parole mi escono dalle labbra come le perle di una collana.

 

-Perché anche lui come me, ha paura delle cattiverie che la gente come te, Lavanda, potrebbe dire!-

 

Lavanda rimane a bocca aperta. Un leggero rossore le sale sulle guance. Sembra che io l’abbia schiaffeggiata.

 

-Tu hai paura dei giudizi della gente come me- esplode all’improvviso rovesciando un po’ di burrobirra a terra. –Solo perché sai che quello che loro ti mettono frettolosamente in faccia è la pura verità. Ho capito benissimo cosa vuoi fare dopo Hogwarts, cosa credi, che sia Stupida, Granger? Tu vuoi diventare auror e vuoi farlo solo perché hai paura di perdere Harry, il tuo migliore amico... ma hai ancora più paura di perdere Ron, il ragazzo di cui sei segretamente ed irrimediabilmente innamorata da quasi 7 anni!-

 

Quel fiume di parole mi ha travolto mettendomi davvero di fronte alla pura verità. Sento le gote diventare rosse e qualche lacrima inizia a percorrerle. Ron mi guarda con gli occhi sgranati e, prima che lui o Harry o qualsiasi altro presente mi possa fermare, corro fuori all’aperto, sul piccolo porticato della villa. Mi sento così straziata e triste che non riesco nemmeno a filare via da quel precario nascondiglio. Mi accascio al suolo vicino agli scalini e senza che le possa fermare tante lacrime iniziano ad annebbiarmi gli occhi. la testa mi pulsa e il cuore mi batte veloce.

 

Non sono arrabbiata con Lavanda. Ancora una volta sono incazzata nera con me stessa. Tutto quello che l’oca ha detto è vero. Forse non totalmente. Ma comunque resta il fatto che adesso Ron sa benissimo che io sono innamorata di lui. E l’idea non mi va giù per niente. Non amo espormi ed adesso invece sono completamente scoperta.

 

 

Sono quasi l’una di notte. Sono ancora fuori seduta sul dondolo. Ho un freddo incredibile ma non ho nessuna intenzione di tornare dentro. Preferisco morire congelata.

 

Mi muovo un po’ sulla piccola altalena.

 

Sono ancora rossa in viso e spero con tutta me stessa che Ron fosse diventato sordo in quel preciso istante.

 

-Posso sedermi?- la voce più calda e dolce che nella mia vita vorrei sentire ogni minuto in questo momento è quella meno gradita. Mi volto a guardarlo e Ron è in piedi vicino al dondolo. Il mio giubbino su un braccio e due tazzoni colmi di qualcosa profumata  e fumante  tra le mani.

 

Non rispondo mi limito a stringermi nelle spalle e a fargli posto sul sedile.

 

-Ne vuoi?- mi chiede offrendomi una tazza di cioccolato. Sono triste ma non di certo pazza. Con un gesto del capo afferro la tazza. È davvero calda. Butto giù un lungo sorso e finalmente inizio riscaldarmi. Ron mi posa con infinita leggerezza il mio cappotto sulle spalle. Il suo profumo di pulito mi fa sentire strana e indifesa.

 

-Non dovresti essere qui Lavanda ti starà cercando...- gli dico senza guardarlo in faccia. Non posso incontrare i suoi occhi so benissimo che effetto mi fanno.

Ron si stringe nelle spalle.

 

-Non credo.- dice sorseggiando il liquido bollente. –Ci siamo lasciati qualche minuto fa....-

 

Senza volerlo un po’ di cioccolata mi va di traverso. Inizio a tossire senza ritegno. Non vorrei sapere per quale motivo... ma come un’idiota gli chiedo.

 

-Come mai?-

 

Ron sorride.

 

-Sono un po’ confuso.-

 

Io inghiotto il vuoto attirando le mie gambe al petto.

 

-Ecco io... beh, tu non dovresti credere... ecco in realtà... le cose non stanno esattamente così...-

 

Ron si gia sorridendomi; mi prende una mano tra le sue e mi sussurra con infinita dolcezza.

 

-Io non credo a quello che dice Lavanda... ma crederò a quello che le tue belle labbra mi diranno.-

 

Sento le mie gote andare a fuoco. Mi stringo nel giubbotto e, all’improvviso, per la prima volta nella mia vita, sono impreparata. Mi mordicchio le labbra inferiori cercando qualcosa da dire.

In fondo, Ron ha diritto ad una spiegazione.

 

-Cosa vuoi sapere?-

 

Un lungo silenzio intercorre dopo la mia domanda. Ron rigira il poco cioccolato rimasto nel suo bicchiere. Ha il capo chino e le punte delle orecchie si fanno rosse.

 

-Voglio... voglio sapere, cosa provi per me, Hermione.- la sua voce e dolce e un po’ incerta è emozionato. Lo vedo dal comportamento vispo delle sue dita attorno al manico dalla tazza.

 

Io sospiro. Il momento della verità è arrivato e non posso più rimandarlo.

 

-Ecco, Ron. E’ difficile dire cosa io provi per te... Qualcosa nei tuoi occhi mi fa sentire come se mi perdessi e non sapessi più chi sono. Qualcosa nella tua voce mi fa vibrare come la corda di un violino. Non sai quanto sono stata sola prima che tu mi offrissi la tua amicizia... e adesso mi sento a casa solo se tu mi sei vicino, mi sento felice solo se tu mi abbracci e mi tieni accanto a te... Lo sai cosa ho fatto per ripagarti della tua amicizia, Ron? beh, semplice... mi sono innamorata di te! Scusami, sono una sciocca ma è così. Io sono irrimediabilmente e consapevolmente innamorata di te, Bilius- non pensavo che questo discorso mi potesse uscire con questa facilità. E’ stato facile parlare con lui. E’ bella la sensazione di tranquillità dopo che ci si libera di un peso enorme...  

 

Vedo Ron girarsi la sua tazza tra le dita. Non sembra... lui beh... non ha nessuna reazione. Sorseggia l’ultima goccia di cioccolata e mi guarda.  I suoi occhi blue sono profondamente rivelatori. È... è... contento! Glielo leggo nello sguardo.

 

-Vuoi sapere da quanto aspetto questo momento?- mi chiede avvicinandosi a me.

 

Scuoto la testa mentre il mio cuore riprende a battere. Mi stringo ancora di più le gambe al petto e cerco di non guardarlo negli occhi. Si appoggia allo schienale del dondolo. Allunga una mano verso di me. Il mio cuore tambura nel petto, mentre con estrema gentilezza mi sposta un boccolo dalle labbra. Si china un po’ in avanti. Posso sentire il respiro caldo stuzzicarmi la pelle.

Socchiudo gli occhi e mi godo la sensazione che mi da sentirlo così vicino.

 

-Da quando ti ho visto la prima volta sul treno. Da quando sei diventata la mia migliora amica, da quando ti o visto al ballo del ceppo tra le braccia di Krum, da quando ho scoperto che sei molto importante per me, da quando ho scoperto di essermi innamorato di te...-

 

Sorride timidamente raggiungendo con estrema facilità le mie labbra. Nuovamente mi stupisco quando si incastrano alla perfezione l’una sull’altra. Ancora una volta quella meravigliosa sensazione di contrasti si impossessa di me. Ron è così impetuoso, dolce ed esperto. Mi passa le braccia intorno alla vita e mi attira maggiormente a sé. Io gli passo le braccia sul collo salendo sulle sue gambe senza volerlo.

Il contatto diviene più profondo ed io assaporo la sua bocca. Da di cioccolato e menta. I miei preferiti. Mi massaggia languidamente la schiena mentre non accenna a distaccarsi.

Ron prende tutto il suo tempo per esplorare le mie labbra e quando mi passa a mordicchiare il labbro inferiore non posso fare a meno di mugugnare soddisfatta.

 

-Lo sai che avrei potuto svenire se non mi avessi baciato al più presto?- mi chiede  dandomi dei piccoli bacini sulle labbra rosse. rido contro la sua bocca riprendendo a baciarlo. Ormai ci ho preso gusto.

 

-Indovina da quanto ti amo in silenzio?-

 

Io sorrido prendendogli il viso tra le mani. Lo bacio di nuovo con la stessa identica passione prima di rispondergli.

 

-Da troppo tempo, Ron, troppo tempo!-

 

FINE

 

 

Harry scosta la tendina del salone. Sbircia fuori e trova i suoi due migliori amici avvinghiati come non mai.

 

-Allora?- Lavanda lo sprona sedendosi pesantemente sulla poltrona, accanto a Seamus gli prende una mano e lo bacia sulle labbra. –Finalmente, posso farlo di nuovo...-

 

-Missione compiuta!- Harry sorride avvicinandosi ai due sul divano. Batte il cinque con entrambi e si lascia cadere stanco sulla poltrona.

 

- E’ stato divertente prendere in giro quei due...- dice Lavanda accavallando le gambe.   

 

Harry incrocia le braccia.

 

-Noi non li abbiamo presi in giro... li abbiamo solo dato una spintarella nella direzione giusta! Il resto l’hanno fatto tutto da soli...-

 

Cala il silenzio nell’allegra stanza calda.

 

Harry sente gli occhi dei due puntati addosso.

 

-Va bene... E’ stato stramaledettamente divertente!-

 

 

  Ciao ragazzi! Avete visto... cattivo Harry? No assolutamente! Ha voluto solo aiutare i suoi amici e dar loro una spinta nella direzione giusta... Naturalmente Lavanda non ha fatto nulla che non le andasse di fare, e Seamus ha davvero un piccolissima ed insignificante cotta per Hermione! Cmq, mi sono divertita davvero tanto a scrivere questa ffc lampo! Spero vivamente che vi sia piaciuta e che continuerete a leggere le mie storie! Io ora inizio il nuovo chap di DAAB... voi nel frattempo lasciatemi un commentino!

 

Prima di salutarvi e di scrivere finalmente la parola fine su una mia ffc voglio fare un saluto ed un ringraziamento speciale a

 

Silvix

 

EMMA

 

AvaNa Kedavra

 

Marty88

 

Yuna

 

Sylvy

 

Vale

 

Seya

 

Phi Phi

 

Wolf o Ron Weasley

 

Clo87

 

Vale e Mely

 

AngéleJ

 

Ah, un’ultima cosa le canzoni che mi hanno ispirato questa ffc (oltre naturalmente Feels Like Home) anche “With or Without you” degli U2, “Two beds and a coffee machine” dei Savage Garden. Grazie a tutte quelle bellissime canzoni che ti ispirano e che ti fanno sognare.

 

Buone vacanze a tutti.

 

...Lasciatemi un commentino...

   
 
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