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Autore: CathCarey    23/03/2013    3 recensioni
Firenze 1775
Virginia ha sedici Anni e si ritrova ad affrontare un matrimonio dettato dal volere di suo padre.
Virginia data in sposa al libertino Andrea Corsi scopre che il matrimonio non è dei più piacevoli , ma il destino per ironia della sorte le farà conoscere i piaceri e l'amore con il suo Amante Christian Ristori.
Tutto questo scritto in delle pagine di diario.
Genere: Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: AU | Avvertimenti: Spoiler!
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Stavo prendendo una tazza di the caldo, avevo molto freddo e cercavo di non pensare ero davanti al camino e cercavo di non pensare agli ultimi avvenimenti.
Quando All'improvviso sentivo dei passi dietro di me, era mio marito.
" Andrea" gli sorrisi e mi alzai.
Lui si avvicinò a me e mi fece sedere tra le sue ginocchia.
" Virginia, ho una cosa importante da farti vedere."
Alzai un sopracciglio " Cosa devi farmi vedere? sono curiosa! ma è bella o brutta?"
" Lo lascio giudicare a te"
" Mi sto preoccupando, è successo qualcosa? "
Lui sospirò e prese dal farsetto delle carte e me le porse.
Le guardai attentamente. " Ma Andrea, cosa sono? "
" Leggi"
sospirai e il mio sguardo lesse le carte, erano le carte dell'annullamento del matrimonio  ma non avrei mai potuto pensare che fossero le mie.
" Andrea ma cosa significa? non capisco"
" Quello che vedi tesoro mio, vedi Virginia, io con il tempo ho potuto scoprirti ho potuto apprezzarti, ho imparato ad amarti, ma per quanti sforzi tu faccia tu non puoi costringerti ad amarmi. Tu non sei felice Virginia, io so che quando sei con me il tuo cuore è da un'altra parte, so che il tuo primo pensiero quando ti alzi la mattina non sono io e non sono sicuramente l'ultimo.
Vedi, Virginia, edi io ti amo, in un modo veramente incredibile, cerco di amare tutto di te. Potrei saltare dalla montagna più alta se me lo chiedessi e ciò che mi porta ad odiarti mi spinge ad amarti.
Io so che i miei sentimenti non sono i tuoi, ma io non posso vedere nei tuoi questo velo di tristezza che ti affligge, non sono cieco. Tu meriti più di questo, perciò io ti chiedo se vuoi veramente fare qualcosa per me firma queste carte"
Io rimasi impalata, scioccata, rimasi pietrificata senza parole.
" Andrea" Gli presi le mani " Io apprezzo tutto quello che stai facendo per me, ma non puoi sciogliere questo matrimonio consacrato difronte a dio, non puoi renderlo nullo questo matrimonio c'è stato."
" Ci sono cause che possono dichiarare che il matrimonio è nullo"
" Andrea, non posso metterti in imbarazzo davanti all'intera Firenze dichiarando che tu sei privo di virilità, andiamo lo sa tutta Firenze che sei tutto ma tranne questo."
" Non c'è solo questa possibilità, Cara le motivazioni possono essere altre.
Ne ho parlato con la tua famiglia.
Io ero già promesso a un'altra nobildonna , il matrimonio non è valido. Sono vincolato da un matrimonio precedente e tu hai tutto il diritto di dichiarare che questo matrimonio non è valido."
" Andrea ti prego" dissi con le lacrime agli occhi.
" Virginia, io so che tu lo vuoi quanto a me, ti sarò per sempre grata per quello che c'è stato tra di noi, ma non è questa la nostra strada.
Il matrimonio tra tua cugina Camilla e Christian non è ancora reso ufficiale, ma manca poco, perciò devi sbrigarti, devi firmare queste carte e andare lui, non puoi permetterti di aspettare"
Mi porse le carte e l'occorrente per scrivere.
La voce mi tremava " Dove devo firmare"
" Qui" Mi indico.
Sospirai come se non ci potessi credere e firmai. Ero libera, non ero sposata, ero una donna libera da ogni vincolo.
Presi le carte, preparate dal tribunale dove dichiaravano il mio matrimonio nullo.
" Corri va da lui" scoppiai in lacrime, ma prima di andai corsi verso di lui e gli diedi l'ultimo bacio d'addio.
" Non ti ringrazierò mai abbastanza Andrea, ti ringrazio, non sai quanto possa valere per me tutto questo, ti sarò per sempre debitrice" Lui si staccò da me e mi baciò a stampo dolcemente.
Io lo guardai e gli sorrisi, mi inginocchiai e gli baciai le mani.
Lui mi alzò da terra " Sono diventato un uomo migliore grazie a te, tu mi hai insegnato questo. Ma le nostre strade non si divideranno mai"
" Mai" " Se tu fossi arrivato in un altro momento, ti giuro che ti avrei amato."
" Non era destino piccola Mia, ma adesso devi giurarmi che farai di tutto per averlo"
" Non hai mai creduto ai giuramenti"
" Ora voglio crederci"
" Lo giuro"
" Corri va da lui."
Corsi verso l'uscita principale.
" Virginia, farò preparare alla servitù i tuoi bagagli, da questa sera sarai di nuovo a casa tua"
" Mio padre lo sa? "
" Si ha accettato la cosa, Dovresti vedere tua zia e Camilla sono delle belve"
" Questa guerra non è finita la vincerò io"
" Me l'hai giurato"
" io mantengo sempre i giuramenti"
" Adesso corri"
E così andai via, correndo non feci nemmeno preparare la carrozza, dio mi aveva permesso ancora di essere felice, forse questo era il mio destino, ero felice, forse egoista, ma felice.
" Virginia Amantato" sussurrai
" Sono tornata a vivere."
  
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