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Autore: CathCarey    01/04/2013    1 recensioni
Firenze 1775
Virginia ha sedici Anni e si ritrova ad affrontare un matrimonio dettato dal volere di suo padre.
Virginia data in sposa al libertino Andrea Corsi scopre che il matrimonio non è dei più piacevoli , ma il destino per ironia della sorte le farà conoscere i piaceri e l'amore con il suo Amante Christian Ristori.
Tutto questo scritto in delle pagine di diario.
Genere: Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: AU | Avvertimenti: Spoiler!
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Erano le sette e dovevo fare i conti con questa giornata, ma decisi di non starmi a piangere addosso la vita andava avanti che lo volessi o no, e dovevo chiudere con questa storia, Christian non avrebbe fatto più parte della mia vita.
Mi alzai completamente nuda dal letto e incominciai a vestirmi nel modo più silenzioso possibile , per non fare svegliare Christian sarebbe stato ancora più difficile guardarlo negli occhi e dirgli addio, eppure non ero mai stata una persona vigliacca avevo sempre affrontato tutte le situazioni, io non avevo mai paura di niente, tutto quest'amore mi aveva cambiata decisamente.
Uscì e diedi l'ultimo sguardo a quella camera, e quel letto scompigliato, la mia pelle odorava di sesso.
non andava più via l'odore del sesso che avevo addosso. E ci siamo mischiati la pelle le anime  le ossa Ed appena finito ognuno ha ripreso le sue vite come se niente fosse accaduto.
Erano appena le sette, ma fuori c'era un bellissimo sole che mi riscaldava la pelle, eppure dentro avevo freddo.
Arrivai fino a Villa Amantato a piedi, casa mia era in subbuglio, persone che camminavano avanti e indietro, Tutti eccitati e in fibrillazione per il grande matrimonio.
Mia Zia Barbara, era con Camilla a prepararsi, mio padre e mio fratello fuori in giardino, già svegli e davano ordini alla servitù.
Sarebbe stata una giornata nera.
Era difficile realizzare che da oggi in poi sarei rimasta sola senza lui.
Mio Padre mi venne in contro e mi disse un po' alterato mio fratello ci raggiunse.
" Virginia, posso sapere dove sei stata stanotte? "
Beh si vedeva da lontano un miglio che avevo passato la notte con un uomo, avevo i capelli scompigliati, l'odore del sesso addosso, e i vestiti altrettanto scompigliati.
" Non si vede Padre? " dissi sarcastica.
Mio fratello era imbarazzato.
mio padre era infuriato, ma non poteva di certo scatenare la sua ira proprio il giorno del matrimonio di Camilla.
" Va a prepararti" disse frettoloso.
" Non verrò al matrimonio Padre."
Lui rimase incedulo per qualche secondo " Virginia non ho intenzione di ascoltarti, tu verrai a questo matrimonio, è il matrimonio di tua cugina e tu ci verrai."
Mio fratello si avvicinò a me e mi prese il braccio perchè sapeva perfettamente che sarei esplosa da un momento all'altro.
Io mi avvinai a lui ancora di più e sussurrai " No, sono io che non ho intenzione di ascoltarvi, io non verrò a questo matrimonio, che voi lo vogliate o no. Io non ci verrò!" E feci per andarmene. Mio padre mi prese il braccio violentamente e mi voltò verso di lui " Tu verrai, te lo ordino!"
" Voi non siete nessuno, per ordinarmelo!"
E mi beccai uno schiaffo.
" Tu verrai, o se no ti sbatterò via da questa casa, e ti scorderai di avere un padre!"
Io imprecai e salì su in camera mia seguita da mio fratello, e per i corridoi incontrai Camilla e sua madre, era praticamente perfetta con quell'abito bianco in dosso, il bianco il colore della purezza, peccato che Camilla di puro non avesse niente.
" Virginia, cara cugina, non sei ancora pronta? preparati oggi è il gran giorno! " disse sarcastica.
" Ho saputo che non hai passato la notte qui."
" Eh si, la notte l'ho passata con il tuo futuro marito."
Sorrisi sprezzante e Camilla e Barbara e specie mio fratello rimasero spiazzati.
 
 
P.O.V. Camilla.
 
" Mamma, quella puttana, ha passato la notte con mio marito! con mio marito!"
" Camilla, adesso calmati, e sta tranquilla, non preoccuparti, Christian sarà ugualmente tuo marito anche se è andato a letto con quella piccola Serpe"
" Mamma, io non voglio sposarmi con un uomo che è innamorata di un'altra."
" Tu sposerai Christian, Non voglio sentire ragioni, tu lo sposerai che tu lo voglia o no."
Barbara le andò vicino e le cinse le spalle.
" Guardati, piccola mia"
La fece voltare verso lo specchio 
" Sei Bellissima, Virginia non può competere con una come te, tu sei di gran lunga superiore."
" Lei è molto più bella di me"
" Ha preso la bellezza di mia sorella, ma tu sei sicuramente più bella. Avanti, adesso devi fare il tuo ingresso in scena, hai vinto tu, hai vinto, hai tenuto Christian, ci sei riuscita, e questo era il tuo sogno."
" D'accordo mamma, sposerò Christian"
" Brava tesoro, ordino alla tua cameriera di finire di prepararti, io devo parlare con tuo zio."
E Camilla rimase a riflettere sul letto, si stava realmente chiedendo se valeva la pena sposare un uomo che non l'amava.
 
P.O.V Barbara
 
" Quella inconsciente di vostra figlia, è andata a letto con Christian Ristori, il marito di mia figlia, ne siete a conoscenza? io non permetterò a vostra figlia a quella sciocca di rovinare la felicità della mia Bambina."
Armand mio padre disse afferrandola per un braccio " Ascoltatemi bene, moglie, perchè non lo ripeterò, è mia figlia, Virginia, è mia figlia, e per quanti errori lei faccia rimane tale, quindi non osare parlare così di lei in mia presenza, perchè non risponderò delle mie azioni."
" Quindi non dite niente? vostra figlia è una puttana e non dite niente? era L'amante di Ristori e non dite nulla?"
" Non mi sembra che vostra figlia sia l'immagine della castità. Me ne hanno dette di cose sul suo conto sul suo soggiorno in Francia, quindi smettetela di dire che vostra figlia è una vergine, perchè vostra figlia non ha niente di casto. E quanto a Mia figlia, lei non è una puttana, e se volete rimanere mia moglie vi ordino di tenere a freno la lingua."
Lei rimase in silenzio, e senza parole.
 
P.O.V    VIRGINIA.
 
" Forse l'ho fatta grossa, non avrei mai dovuto dire niente, oh Henry io non so più dove devo cominciare, non so più niente"
Mio fratello venne verso di me e mi abbracciò " andrà tutto bene tesoro, andrà tutto bene"
" No, niente andrà bene niente."
Mio padre entrò in camera mia e io mi infuriai.
" Beh cosa volete? volete schiaffeggiarmi di nuovo? oppure scomunicarmi ?"
Lui venne verso di me e mi abbracciò.
" Scusami" fu tutto ciò che riuscì a dirmi.
Io scoppiai in lacrime. " Non devo perdonarvi niente, niente" 
E rimanemmo abbracciati, mancava davvero pochissimo.
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