Storie originali > Fantasy
Segui la storia  |       
Autore: shinya_00    05/04/2013    1 recensioni
Ti ho già perso una volta.. non voglio perderti di nuovo!
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Eleonora si sentiva stupida. Anche in macchina non riusciva a non pensare a quel ragazzo. Era strano, prima di alzarsi aveva sentito che lo avrebbe rivisto e per questo era riuscita a guardarlo e poi il sorriso... era bellissimo, le aveva rubato il cuore. ^Come faccio a essere così stupida! Neanche so il suo nome... è impossibile che mi sia innamorata. No non è possibile!^ cercò di auto convincersi. Ma quel sorriso, quegli occhi... per un momento le sembrò di sentire le sue mani sfiorarla, la pressione delle sue labbra... Si sentiva osservata, si girò istintivamente ma (ovviamente) nessuno la guardava. Appena arrivate a casa Eleonora acchiappò il primo libro che aveva trovato ed era andata alla cascata a leggere solo che quando arrivò trovò una sorpresa inaspettata. Il ragazzo era seduto su una roccia e guadava l'acqua scorrere dalla cascata. Era più bello di quanto si ricordasse. Comunque lo ignorò e si andò a sedere sotto a un salice. Lui quando la vide si alzò pulì i jeans e le si avvicinò, si appoggiò al salice. Lei lo senti avvicinarsi, avrebbe voluto alzarsi e passargli la mano fra i capelli, toccargli il viso, ma lo ignorò facendo finta che lui fosse solo immaginazione ce non esistesse, invece era più vero di quanto pensasse. --Ciao-- fece lui. --Ciao-- Eleonora alzò lo sguardo dal libro e lo guardò. Indossava jeans e una camicia a quadri stile country blue e nera. Gli occhi si impigliarono nei suoi, non riusciva a fare a meno di guardarli. --Mi posso sedere-- chiese. --Certo...-- disse lei --... vieni-- e si spostò per fargli posto. Lui si sedette accanto a lei, un brivido percorse Eleonora quando il suo braccio la sfiorò. --Cosa leggi?-- chiese lui. --Sogno di una notte di mezza estate-- disse lei, sorridendogli. --Shakespeare...-- ricambiò il sorriso --... gran bel libro--. --Già, è la terza volta che lo leggo e devo dire che non mi dispiace-- rispose. --Io lo già letto sei o sette volte... credo di aver perso il conto-- sorrise. Lei ricambiò il sorriso. --Oggi ti ho visto, sai?--. --Ti ho vista anch'io, eri con tua madre?-- chiese lui. --Sì... io ero andata a fare shopping, sto per partire--. --Dove vai?-- chiese. --Al college-- rispose Eleonora, sorridendogli. --Dove?-- chiese ancora. Eleonora sorrise di nuovo. I due iniziarono a parlare, Eleonora non era diffidente nei suoi confronti anzi era più aperta che con molti altri. Ma il tempo scorre e arrivarono e sette di sera, ciò voleva dire ora di cena. Eleonora guardò l'orologio. --Oh, è tardi sarà già pronto-- e si alzò. Fece per fare il passo ma lui la fermò. --Posso sapere il tuo nome?-- chiese lui sorridendogli. --Mi chiamo Eleonora--. Si alzò anche lui, era tutta la testa più alto di lei. --Eleonora... io sono William o semplicemente Will-- Lei sorrise. --Ci... possiamo rivedere domani?--. --Ok...-- lei gli toccò la mano con fare dolce --... a domani... Will-- Si sorrisero e poi lei sparì nel bosco. A cena Eleonora parlò di continuo, non si fermò un secondo. Era felice. Poi aiutò sua madre a sparecchiare e scappò di sopra. Entrata nella sua camera si buttò sul letto e rimase a pensare, ma l'unica cosa a cui riusciva a pensare era Will. Il giorno dopo, alla stessa ora, andò alla cascata e, come patuito, trovò Will ad aspettarla. Era bellissimo, era vestito come il giorno prima, forse l'unica cosa diversa era che il giorno prima aveva sotto la camicia una maglietta bianca e oggi non ce l'aveva. Eleonora fu colta dall'emozione, ma senza badarci si avvicinò. --Ciao-- fece lui. Eleonora si sedette. --Ciao--. Will sorrise. --Ti ho pensata ieri sera e a quanto pare non sono stato solo io a pensarti--. --T-tu c-come fai a sapere che ti ho pensato?-- domandò sbalordita. --Non ti sei accorta che vivo dietro casa tua e che la finestra in camera tua è enorme--. Rise. Aveva una voce stupenda. --No, quindi tu abiti nella casetta lassù-- Eleonora indicò sopra la cascata. --Proprio così--. --Quindi non siamo soli...-- pensò ad alta voce --... vivi con i tuoi genitori?-- domandò --Sì... ma loro non sono proprio i miei genitori, sono stato adottato-- e il sorriso abbandonò il suo volto. --M-mi dispiace...-- Eleonora fece una pausa --... ma se ti fa sentire meglio, anch'io sono stata adottata-- allungò una mano e strinse quella di Will. Will sorrise. --Grazie--. Rimasero in silenzio un paio di minuti, era un silenzio imbarazzante. Fu Will a parlare. --Allora... quanti anni hai?-- chiese. --Tredici-- rispose. --Un anno in meno di me, io ne ho quattordici. Quando sei nata?--. --Il 25 dicembre, sono del Capricorno e non chiedermi dove sono nata perché è l'unica domanda a cui non so rispondere-- Eleonora scoppiò a ridere. --Io invece ti dico che sono nato il 24 dicembre, sono anch'io del Capricorno e anche tu non chiedermi dove sono nato perché anche per me è una domanda senza risposta.-- Risero tutti e due di gusto. ^Forse non è così strano che mi sia innamorata di lui... abbiamo in comune più di quanto pensassi ^.
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: shinya_00