A Riddle Manor l’aria era
particolarmente tesa. Lord Voldemort aveva convocato
i suoi due Mangiamorte più fidati, Lucius Malfoy e Severus Piton, per avere nuova informazioni su Potter, ma
non avevano saputo dirgli nulla.
Tramite
il suo legame col ragazzo, poteva percepire che qualcosa in lui stava cambiando da quando era morto Silente, lo sentiva più
potente, ma gli sfuggiva l’entità del suo cambiamento. Non capiva perché ora la
mente di quel ragazzo gli era preclusa. Chi mai poteva insegnargli come
chiudere la mente in quel modo?
Stava
ancora ragionando su questo, quando un gufo a lui sconosciuto gli planò di fronte, recando una pergamena ed una piccola
boccetta. Subito i due Mangiamorte analizzarono la
missiva, ma non trovando nulla di sospetto, la diedero al Lord perché ne
leggesse il contenuto. Rimasero alquanto stupiti quando
videro l’oscuro Signore alzarsi improvvisamente ed uscire precipitosamente
dalla stanza.
Una
volta da solo, l’uomo rilesse quello stano messaggio.
Ti sei mai chiesto perché l’incantesimo
utilizzato per ridarti un corpo non abbia funzionato a dovere? Cosa mancava per rendere tutto perfetto?
Io sì, e ti offro la soluzione
Ho fatto la mia mossa. Attendo la tua.
Chi
diavolo gli mandava quella pergamena? Nemmeno con la sua magia riusciva a
carpire l’identità del messaggero. Chi poteva essere tanto potente da
nascondere le proprie tracce magiche? In ogni caso era qualcuno che conosceva
profondamente le arti oscure. L’incantesimo utilizzato per avere nuovamente un
corpo era antichissimo e conosciuto da pochi. Si era sempre chiesto come mai
non avesse funzionato del tutto, dandogli quell’aspetto
orribile.
Era
stato un affascinante giovane, fiero del proprio aspetto e gli bruciava ancora
non aver riacquistato tale bellezza. Sapeva che tutto ciò era avvenuto per la
mancanza di un ingrediente nella pozione utilizzata, ma
Piton gli disse che si trattava di una cosa
impossibile da ottenere. Lui si era fidato del pozionista,
ma ora voleva controllare di persona quale fosse la
sostanza mancante. recuperò il libro dove era
contenuta la formula e si apprestò a leggere le indicazioni relative
all’incanto.
Ore
dopo era seduto con lo sguardo fisso sulla boccetta, incredulo.
Lucius e Severus erano decisamente
preoccupati, da quando, giorni prima, il Lord aveva ricevuto quella lettera, si
era rinchiuso nelle proprie stanze. Poi ,
improvvisamente, erano stati convocati per un incontro strettamente confidenziale. Stavano ancora
cercando di valutare come cosa fosse da interpretare, quando le porte della
sala si aprirono e il Lord comparve.
I
due Mangiamorte rimasero esterrefatti da ciò che
videro, specialmente Piton.
Quello
che avevano di fronte non era più l’essere dall’aspetto serpentino e iridi
rosse che avevano sempre visto, ma un uomo dai lineamenti attraenti, con folti
capelli corvini ed occhi neri dallo sguardo profondo.
-
Noto che anche i miei due migliori Mangiamorte
possono essere ancora stupiti -
-
Mio Signore, come è stato possibile? - chiese Lucius,
ancora attonito.
-
Ha trovato come sostituire l’ingrediente mancante? - si informò
Piton sbigottito .
-
Di cosa stai parlando Severus? - si
informò Lucius.
Piton attese che il Lord gli desse il
permesso di parlare, dopodichè raccontò all’amico della pozione e
dell’ingrediente mancante, rallegrandosi che il loro Signore avesse trovato
rimedio alla cosa.
-
Non ho trovato un ingrediente sostitutivo, ma mi è stato donato l’ingrediente
mancante -
Piton, se possibile, era ancora più sbalordito di prima. Lucius, non riusciva ancora a capire - Perché questo ingrediente ti sconvolge tanto Severus?
-
Fu
Voldemort stesso a rispondere - Perché quello che
mancava era il sangue dell’erede donato senza essere chiesto. -
- E ... erede? - balbettò Lucius -
Lei ha un figlio? -
- A quanto pare, sì. Alquanto preparato sulle formule oscure,
considerato che conosceva quella utilizzata quella
notte al cimitero, e anche abbastanza furbo e
potente da non farsi rintracciare, anche se mi ha scritto che attende di
vedere cosa farò io. -
-
Se mi permette, Lord, credo che chiunque sia voglia mettervi alla prova -
decretò Piton - Probabilmente vuole vedere quanto voi
teniate a conoscerlo. -
-
Allora sarà accontentato, farò tutto quello che sarà necessario per trovarlo -
Il
Signore Oscuro ora non aveva altro pensiero che
trovare quel figlio sconosciuto, non riusciva a concentrarsi su nient’altro.
L’idea di avere un erede gli procurava una strana sensazione, sapere che da
qualche parte viveva qualcuno generato da lui era emozionante. Non aveva mai
provato sentimenti positivi, ma ora si sentiva
riconoscente verso la vita stessa. Quanto avrebbe voluto
conoscerlo.
Aveva
ripensato intensamente a tutte le ragazze che aveva posseduto, ma di molte non
ricordava neppure il viso. Improvvisamente, sentì qualcosa, come una vibrazione
dei suoi flussi magici e si rese conto che qualcuno stava cercando di
comunicare mentalmente con lui. Si concentrò ed accolse quella voce, sperando
che fosse quella del figlio che, oramai da svariati giorni, stava cercando.
- Hai gradito il mio dono?
- il Lord non si stupì più
del dovuto quando si accorse che quella voce parlava in serventese, quello che
lo costrinse a sedersi era l’aver capito a chi apparteneva.
- Harry
Potter - rispose utilizzando il canale mentale
attivato dal ragazzo.
- Mi fa piacere notare che
non sono l’unico che è rimasto sconvolto dalla cosa -
- Come è
possibile? Ho bisogno di sapere. Ti propongo un incontro. Da soli. Puoi
scegliere tu il luogo e il momento. Hai la mia parola che non ti succederà
nulla di spiacevole -
- Stasera,nella
radura al centro della Foresta proibita -
NOTE PERSONALI:
Considerata
la soddisfazione che mi sta dando l’altra mia FF, pubblico anche questa. Per ora ho scritto i primi dieci capitoli,
ma a differenza dell’altra non è ancora finita. Ci vorrà un bel po’ prima di
vedere qualche scena slash, ma confido
di riuscire a catturare la vostra attenzione ugualmente.
Come sempre ogni
vostro consiglio è ben accetto.
XXX
Titania