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Autore: Princess_Mars    31/05/2013    11 recensioni
La battaglia con la regina Beril e il Regno delle Tenebre era finalmente terminata.
Aveva salvato il Mondo e con esso la vita delle persone che amava, sorrise mentre chiuse gli occhi per l'ultima volta e si lasciò andare avvolta in un fascio di luce che avvolse Mamoru, Rei, Minako, Ami e Makoto periti in battaglia per lei, permettendole cosi di salvare l'umanità con il Silver Cristal.
Adesso sono tutti rinati, la Terra è salva, ognuno di loro continua con la propria vita ma con il caro prezzo di non ricordarsi nulla delle battaglie combattute, delle esperienze vissute assieme e sopratutto del fantastico legame che univa quelle cinque ragazze cosi speciali, diverse ma uguali tra loro.
E lo stesso accadde a quell'amore perfetto da favola che univa Endymion e Serenity, alias Mamoru e Usagi, Tuxedo Kamen e Sailor Moon, nessuno dei due non ricordava nulla del sentimento che per tanto tempo li aveva uniti e che aveva portato lui, in veste di eroe mascherato a correre in suo soccorso ogni volta che si trovasse in pericolo.
E adesso cosa accadrà? Riusciranno a conoscersi di nuovo?
Nota bene: ho volutamente stravolto un po' la storia.
Genere: Commedia, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Mamoru/Marzio, Un po' tutti, Usagi/Bunny | Coppie: Mamoru/Usagi
Note: Lime, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Seconda serie
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Capitolo 12

Era una splendida giornata di primavera e una bambina di circa cinque anni, correva allegramente tra i sentieri dei giardini della sua grande casa.
Usagi amava correre per quelle stradine immerse nei prati verdi e inebriarsi del profumo dei fiori che la sua amica Sailor Jupiter curava amorevolmente.
I suoi genitori la guardavano giocare da lontano sorridenti e stretti in un abbraccio, amavano la loro principessina più di ogni altra cosa al mondo e l’avrebbero protetta ad ogni costo.
Le guerriere Sailor arrivarono da loro, Sailor Mars guardò negli occhi la donna, si compresero.
“Usagi... vieni subito qui!” gridò la donna rivolgendosi alla bambina
“Ma mamma, voglio giocare un altro pochino...” implorò la piccola
“Non fare storie... giocherai domani, adesso vieni da “
Non fece in tempo a finire la frase che un boato la fece sussultare; la bambina si spaventò e corse a gambe levate dalla madre che con occhi ricolmi di terrore guardava su nel cielo che nel frattempo si stava facendo sempre più scuro.
Da una navicella che si piantonò proprio in mezzo ai maestosi giardini, scese un uomo, molto affascinante, dai capelli argentei e gli occhi viola.
Un sorriso beffardo era dipinto sulle sue labbra mentre si stava dirigendo verso la donna che stringeva la piccola tra le braccia.
Le si era parato davanti e cercò di toccarle il viso, prontamente la donna si spostò e gli schiaffeggiò la mano.
L’uomo non si arrese, la prese con violenza per il braccio e le prese il viso con una sola mano.
“Che piacere rivederti, regina Serenity, mio sogno proibito, mia fantasia più desiderata. Sei davvero bellissima lo sai?” sibilò alle sue orecchie stringendola a se e cercando il suo fondoschiena.
“Non mi toccare... lasciami... lasciami stare!”
“Quando fai cosi mi piaci ancora di più... diventi più desiderabile mia dolce regina della città di cristallo...”
“Sei un maiale... Demand non mi toccare, o sarò costretta a...”
“Sarai costretta a fare cosa, a usare il cristallo d’argento contro di me rischiando poi la vita?”
Nel frattempo la bambina era scappata nel castello e si aggirava per le stanze.
“Eccola, deve trovarsi qui... aiuterò io la mamma da quel brutto cattivone” si disse mentre entrava nella stanza e si dirigeva verso una teca di cristallo.
La aprì e restò affascinata nel vedere il prezioso gioiello che vi era custodito, allungò le mani per toccarlo, ma fu avvolta da un forte bagliore e il monile sparì.
“Oh no... il cristallo d’argento è scomparso... è tutta colpa mia... come farò adesso ad aiutare la mia mamma?”
“Eccoti... piccola Lady devi venire subito con noi...” urlò Sailor Mars correndo verso la bambina
“Sailor mars, devo dirti una cosa importante!”
“Non c’è tempo bambina... adesso devi ascoltarmi, va bene?”
La bambina annuì.
“Ti accompagno da Sailor Pluto, tu devi restare con lei finché non torneremo a prenderti, va bene?”
“Ma cosa sta succedendo? Dimmelo, ti prego... dove sono i miei genitori?”
“Non pensare a loro, stanno bene... – rispose la guerriera di marte poco sicura di quello che stava raccontando alla bambina – ma c’è della gente cattiva che dobbiamo sconfiggere e tu potresti correre dei pericoli stando qui... non temere, li sistemiamo e ti veniamo a riprendere”
La bambina si fidò di lei, e le sorrise.
Prima di entrare nello spazio di Sailor Pluto diede un bacio e un abbraccio alla guerriera che le sorrise
“E’ un bacio portafortuna... a dopo amica mia!”
“A dopo piccola lady...” le rispose guardandola con occhi tristi.
Non sapeva perché ma quello le sembrò un addio.

Demand aveva ancora la regina Serenity tra le sue grinfie.
“Sto già pregustando il momento in cui sarai mia e dovrai esaudire ogni mio desiderio...”
“Te lo puoi scordare!” gli sbraitò sputandolo in faccia
Demando sorrise ancora, ripulendosi con la manica del vestito.
“Oh no... a meno che non vuoi vedere la tua bambina morta, devi fare tutto quello che ti dico... ti dovrai piegare a me, diventare la mia donna, l’oggetto dei miei desideri.”
Le baciò il collo. Serenity avvertì la sua lingua umida, chiuse gli occhi, poi lo spinse via.
Finalmente una rosa rossa lo colpì in pieno viso.
“Tu non avrai proprio nulla e guai se osi toccare mia figlia, ti ammazzerò con le mie mani!”
“Oh...è arrivato il valoroso principe che salva la sua principessa dall’orco cattiva... il cavaliere senza macchia e senza paura... hai finito?”
Endymion cacciò la spada
“Ho appena iniziato... come hai osato toccare mia moglie?”
“E’ davvero bella... e presto sarà mia. E’ davvero irresistibile!”
“Dovrai passare sul mio cadavere!”
“Sarà un vero piacere fare l’amore con lei proprio davanti al tuo corpo senza vita...”
Serenity tremò al solo pensiero, Endymion lo fissò negli occhi furibondo e si parò davanti la moglie.
“Illuso... non accadrà mai, te lo puoi scordare!”
“Preferisco morire piuttosto che donarmi a te!” aggiunse Serenity protetta dal marito.
Finalmente arrivarono le guerriere Sailor che si misero in posizione d’attacco per difendere il re e la regina.
In quello stesso momento arrivò correndo la piccola Usagi, curiosa di vedere cosa stesse accadendo, mentre Sailor Pluto la stava rincorrendo disperata.
La bambina vide davanti a se il padre con la spada in mano, le guerriere Sailor pronte a combattere e la mamma disperata.
“IL CRISTALLO D’ARGENTO! E’ SPARITO IL CRISTALLO D’ARGENTO!”
Un maligno sorriso si dipinse sul volto del principe Demando e dei suoi guerrieri.
“Il coniglio!” disse una donna dalla voce stridula
“Ammazziamolo!” disse un uomo dai capelli blu come la notte.
“La bambina... Endymion la bambina!” Urlò Serenity con tutte le sue forze
Ednymion non riuscì a proteggerla perché un raggio nero lo colpì scaraventandolo dentro il palazzo a una velocità assurda.
“Endymion... amore mio!” urlò Serenity disperata
Le guerriere Sailor erano state attaccate da quattro perfide donne che si presentarono come le “Quattro sorelle persecutrici”.
E poi c’era Demando che si stava preparando ad uccidere la bambina terrorizzata.
“Usagi, ti avevo detto di stare nascosta, perché sei tornata qui?”
“Sailor Mars... io io...” scoppiò a piangere
“Troppo tardi.. adesso morirai e tua madre sarà mia.. tutto questo sarà mio!” concluse poi ridendo perfidamente.
Le scagliò contro un raggio nero, ma Serenity prontamente la coprì con il suo corpo restando colpita.
Le guerriere Sailor si girarono all’improvviso e fondendo i loro poteri crearono una barriere protettiva che salvò la regina, ma la fece cadere in un letargo che sembrava morte.
Gli occhi della bambina si riempirono di lacrime, Demando sussultò, poi preparò un altro attacco ma fu fermato da una voce spettrale.
“Fermati altezza”
“Grande saggio... cosa vuoi?”
“Qui ormai non c’è più nulla da fare...”
“Io voglio quella donna, voglio quel regno...” urlò stringendo i pugni
“E lo avrai!”
“Come?”
“Li attaccheremo dal passato... e sono sicuro che li ritroverai anche la tua amata regina...”
Endymion ferito uscì fuori dal palazzo.
“Non l’avrai mai... il nostro amore è forte... tu... tu non riuscirai mai a distruggerlo...”
Demando lo guardò con sufficienza e rise beffardo.
“Staremo a vedere, caro principe della Terra... Staremo a vede quanto vi amata nel passato...  sono sicuro che la conquisterò prima di te”
“Re... io sono un Re... tu sei un misero principe, di un misero pianeta...” rispose a fatica, ormai le forze lo avevano abbandonato
Demando strinse i denti, voleva attaccarlo, ma il grande saggio lo fermò
“Tutto a suo tempo, sua altezza...”
“Papà” urlò la bambina
“Piccola mia... non preoccuparti per me... scappa via... Sailor Pluto...”
“Sua maestà... Endymion... “ si inginocchiò verso di lui
“Occupati della mia bambina... sai già quello che devi fare... mandala nel passato, mandala da noi, la proteggeremo... fai presto... deve avvisare le guerriere Sailor del passato della minaccia, prima che arrivino loro... “
Pluto con gli occhi lucidi, annuì.
“Mi sono sempre fidato di te, sei il nostro braccio destro e ami mia figlia come se fosse tua... aiutala...” disse per poi chiudere gli occhi.
Pluto controllò le sue pulsazioni, erano molto deboli.
Le guerriere Sailor a capo chino avevano preso la regina e si erano volatilizzate.
Anche i nemici erano spariti e lei sapeva benissimo dove si erano recati.
“Piccola lady”
“Pu...”
“Adesso devi fare una cosa... tieni, prendi questa!
“Cos’è?”
“E’ la chiave del tempo che ti permetterà di viaggiare nel mondo spazio temporale e di andare nel passato”
“Nel passato?”
“Si piccola mia... devi andare nel passato e cercare il cristallo d’argento, Sailor Moon e le guerriere Sailor, loro ti aiuteranno”
“Ma Pu... io...”
“Non fare storie... adesso devi andare... vattene!” le urlò quasi
La piccola obbedì, prese la chiave tra le mani, chiuse gli occhi e partì per quel viaggio che avrebbe ricordato per tutta la vita.

“Pluto...” sussurrò Endymion
“Sua maestà...”
Endymion sorrise
“Siamo stati amici per tanto tempo... sono ancora Mamoru...”
Sailor Pluto arrossì e continuò “Adesso sei il Re della Terra...”
“Ero... ero il Re della Terra... adesso è tutto finito per noi. Dobbiamo solo sperare che nel passato riescano a combattere questa minaccia, in modo da non far ripetere tutto questo”
“Sono sicura che riusciranno nell’intento...”
“Ora devo pensare a me e Serenity...”
“Cosa vuoi fare?”
“Devo mettere alla prova il loro amore, Demando ci ha minacciati, devo prepararli per la battaglia che li vedrà protagonisti in prima linea. Provocherò degli incubi al me stesso del passato dove gli intimerò di lasciare Usagi altrimenti morirà. Se la lascerà, ma nello stesso tempo continuerà ad amarla e se lei continuerà ad amarlo allo stesso modo anche se lui la eviterà, allora si che saranno davvero pronti e che il loro amore sarà un amore vero e puro.”
Pluto annuì, poi lo aiutò a rientrare.


Era il giorno del loro matrimonio, finalmente. I loro amici stappavano le bottiglie di spumante e si stavano recando alla sala ricevimenti per festeggiare insieme a loro. Sorridevano e si guardavano, non resistettero, dovevano scambiarsi un altro bacio.
Le labbra non fecero in tempo a sfiorarsi che un forte boato e un terremoto che squarciò la terra da sotto i loro piedi e inghiottì tutti gli invitati. Una voce dal tono profetico li fece trasalire.
“Mamoru se sposerai Usagi una serie di catastrofi si abbatterà sulla Terra e la tua amata morirà tragicamente... devi lasciarla se tieni alla sua vita...”
Mentre Usagi cadeva in un baratro profondo chiamando il suo nome per poi perire e lasciarlo solo nella più completa oscurità.


Mamoru si svegliò di soprassalto.
“Che razza di sogno... – si girò verso l’orologio – oh sono le 9 del mattino e alle 10.30 ho appuntamento con Usako.”
Aveva promesso che l’avrebbe portata a fare un giro in barca, dato che quando frequentava Rei fece lo stesso.
Usagi non sopportava questa cosa e gli intimò di fare questa cosa romantica con lei.
Sorrise pensando alla sua gelosia e ai suoi modi di fare.
L’avrebbe amata fino alla fine, per tutta la vita, finalmente il destino crudele che gli aveva tolto i genitori troppo presto, gli aveva restituito quella felicità che gli aveva sempre negato.
Usagi con il suo carattere, la sua allegria gli aveva fatto riscoprire la gioia di vivere.
Gli tornò alla mente l’incubo che aveva fatto, pensò che erano soltanto paure nascoste di perdere l’amore della sua vita e la felicità ritrovata.
Andò a fare una doccia calda, il getto dell’acqua sul corpo lo fece rilassare e non pensare più al sogno spaventoso di quella notte; finito mise un asciugamano alla vita e andò a prepararsi un caffè.
Suonarono alla porta.
“Ma chi sarà di domenica mattina, a quest’ora per giunta?”
Andò ad aprire.
“Mamo-chan!” una testolina bionda gli si fiondò sul petto ancora un po’ umido.
“Usako, come mai sei venuta qui?”
“Stamattina mi sono svegliata molto presto, ho fatto i biscotti e non vedevo l’ora di vederti amore mio”
Mamoru sorrise e la invitò ad entrare.
Usagi entrò saltellando e si recò in cucina.
“Piccola, vado a vestirmi, torno subito”
“Ma no, perché?” gli urlò
Avrebbe potuto benissimo restare cosi, bello com’era e con il fisico che si ritrovava era davvero uno spettacolo per occhi... lo avrebbe ammirato per tutta la giornata.
“Usako?!” rispose Mamoru guardandola stralunato
Usagi arrossì e si chiuse nel silenzio, Mamoru sorrise e andò in camera sua.
Si, il suo fidanzato era davvero bellissimo e aveva un fisico scolpito e cosa più importante era tutto suo, sorrise sorniona ripensando al suo Mamo-chan con soltanto l’asciugamano legato in vita.

Mamoru tornò vestito dalla sua camera.
Due tazze di caffè fumanti erano già sul tavolo e in piattino erano stati messi un po’ di biscotti.
“I biscotti li ha fatti la mamma... io non sono brava in cucina... ma prenderò lezioni da Makoto, cosi imparerò qualcosa e ti preparò tanti manicaretti!”
Mamoru sorrise e l’abbracciò.
Finiti i caffè e mangiati i biscotti uscirono di casa per dedicare del tempo a loro stessi e fare un giro in barca, come era stato stabilito.
Il sole splendeva alto e caldo nel cielo, Mamoru remava e Usagi si godeva il paesaggio circostante.
Arrivati al ponte, scesero dalla barchetta e si abbracciarono sorridenti, felici di stare insieme e di amarsi, finalmente.
Un sorriso, uno sguardo e due labbra che si incontrarono in un dolce bacio che venne poi interrotto dall’arrivo di una piccola peste dai capelli rosa, che avrebbe portato non pochi guai alla povera Usagi, che ancora non lo sapeva ma c’erano ad aspettarla tanti problemi e molta sofferenza.

Fine... per ora!



Ed ecco, in tempo record l’ultimo aggiornamento della mia fan fiction.
Ho raccontato, a modo mio gli avvenimenti del futuro, come Chibiusa è arrivata a Tokio e cosa è successo prima di quell’appuntamento. È inutile dirvi che il sogno di Mamoru è il famoso incubo che lo spingerà a lasciare Usagi, ma il tutto sarà approfondito nel seguito che arriverà a settembre.
Adesso credo proprio che non scriverò più, anche perché devo dedicare gli ultimi giorni nella mia città agli amici e a preparare tutto l’occorrente per la partenza che sarà il 4 giugno, alle 7.15 del mattino... (urla disperataaaaaaaaaaa :D)
Scherzi a parte, tornando alla storia, beh adesso è terminata, spero che vi sia piaciuta, di non avervi deluse e che questo capitolo vi sia piaciuto, soprattutto la parte riguardante Mamoru con l’asciugamano... ehehehe bello vero? :P
Beh ragazze mie, io vi saluto e rinnovo l’appuntamento a settembre quando pubblicherò il seguito di questa storia... “Moonlight Desentsu 2... la luna nera!”
Uno spoiler? Mamo lascia Usagi ma lei... lei sarà ben più forte di come l’abbiamo vista nell’anime... si stravolgerò la trama e creerò una storia tutta nuova che spero amiate come avete amato questa storia, chissà magari anche di più!
Dato che parto, vi auguro buone vacanze, anche se il clima di questi ultimi giorni non sembra essere propriamente estivo... ma noi siamo fiduciose, no?
Arrivederci a settembre e grazie a tutte voi che mi avete recensito, letto e inserito la mia storia tra le preferite.
Grazie a tutte voi e a presto!
Valentina!!!

Grazie a:
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per aver inserito la mia storia tra le preferite

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per aver inserito la storia tra le seguite.

Grazie a tutte voi!!! Alla prossima!!!
J 
 


   
 
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