Anime & Manga > Saint Seiya
Segui la storia  |       
Autore: DarkSide_of_Gemini    15/06/2013    6 recensioni
Una AU scritta a quattro mani da Makochan e KanondiGemini96. In una Atene moderna i SAINT sono una squadra speciale al servizio della giustizia che combattono il crimine senza usare poteri speciali ma con le tecniche dell'indagine scientifica. Ognuno di loro ha un ruolo: Sion è il capo della SAINT, Saga lo psicologo, Death Mask il medico legale, Kanon un... hem... collaboratore di giustizia, Aphrodite il tossicologo ecc... Tra incomprensioni e colpi di scena i dodici eroi faranno del loro meglio per risolvere casi difficili e sconfiggere il narcotrafficante Julian Kevines. Ps: i personaggi sono un pò tutti ma non riesco a metterlo... buona lettura ^-^
Genere: Azione, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Sorpresa
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
- Questa storia fa parte della serie 'SAINT'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo 27

Epilogo

 

Sede centrale della S.A.I.N.T. tre mesi dopo

 

Death Mask irruppe nell’ufficio di Sion con un gran sorriso, o, per meglio dire, con il suo ghigno trionfante più accentuato del solito, sventolando un giornale

malconcio che aveva dovuto aver testato già dalla prima mattina tutta la raffinatezza del medico legale.

 

-Colleghi!- annunciò mostrando i fogli ancora uniti tra di loro in modo precario –Oggi è un grande giorno!-

 

Gli occupanti della stanza, tra cui il proprietario, Saga, Aioros, Mu e Kristian, non fecero molta attenzione al modo in cui il collega era entrato in scena,

tutti sembravano di gran lunga più interessati alle pagine malconce, su cui una foto in prima pagina era stata da subito riconosciuta da tutti.

Nonostante la presenza di una faccia ben nota ad aprire l’articolo, Aphrodite non riuscì a trattenere un sorrisetto malefico.

 

-Davvero? È un gran giorno perché sei finalmente riuscito a rimediare un appuntamento con un mammifero ancora respirante?-

 

Si guadagnò un’occhiata assassina da parte del medico, con tanto di minaccia con l’inseparabile bisturi di Death, estratto dalla tasca del camice più per abitudine che per un vero scopo di avvertimento.

 

-Ah, ah, questa potevi anche risparmiarla, faceva pena. Comunque no! Ho notizie di gran lunga migliori, se solo mi lasciate parlare-

 

-Ti ascoltiamo-

 

Sion lo invitò a prendere parola con un cenno.

Soddisfatto, Death Mask si schiarì la gola, litigando un po’ con le pagine sfuse del giornale, scorgendo per un po’ l’articolo prima di dare il suo annuncio.

 

-Vediamo vediamo, dov’era… oh-oh, eccolo! Sentite: “Giorno 26 Settembre è stata resa pubblica la sentenza definitiva di condanna per il noto

narcotrafficante Julian Kevines, già da tempo sospettato di possesso e spaccio di stupefacenti, il suo arresto è stato possibile grazie all’intervento dei membri dell’associazione SAINT che, con a capo lo stimato Sion Liang…” hum, qui ci sono le solite cazzate per ingraziarsi il capo… senza offesa per nessuno…

bene, ecco “la pena che Kevines dovrà scontare ammonta a 30 anni di detenzione a Capo Sounion, in più il giudice Stefànos Aghiadros ha previsto

la confisca di tutti i suoi beni, i quali saranno devoluti in donazione…” … eccetera eccetera. Insomma, ragazzi, alla fine ce l’abbiamo fatta, ancora congratulazioni-

 

-Già- commentò Sion, sfoggiando però un sorriso amaro –ma a quale prezzo…-

 

Tutti capirono che il capo si riferiva alla perdita di Kido, e nessuno se la sentì di commentare oltre.

Saga gli si avvicinò in silenzioso rispetto, appoggiandogli una mano sulla spalla.

 

-Kevines la pagherà anche per questo. In più, il sogno di Kido di avere Julian dietro le sbarre è stato avverato, lui sarebbe fiero di ciò che abbiamo fatto-

 

Sion gli sorrise con gratitudine, approvando a pieno quelle parole.

Adesso sembrava tutto finito: niente più spacciatore dalle preoccupanti manie di onnipotenza, i suoi uomini, sani o meno, erano tutti salvi, ed ancora

una volta la SAINT aveva ottenuto un immenso successo agli occhi di tutto il mondo.

Saga aveva ragione, Mitsumasa sarebbe stato fiero del traguardo raggiunto.

Ma le cose non potevano ancora concludersi, c’era ancora un piccolo punto interrogativo tra lui e la piena correttezza delle regole.

E quel punto interrogativo portava il nome di Kanon Kenuryos.

 

-Allora…- Death Mask interruppe il filo dei suoi pensieri. Il medico legale aveva accartocciato il giornale, conservando solo la pagina dell’articolo riguardante

la loro brillante impresa –noi faremo le persone serie e professionali e non festeggeremo questo successo, dico bene?-

***

Un rumore di vetro infranto interruppe l’allegro chiacchiericcio nella sala del poligono di tiro dove tutti i SAINT, più le reclute, si erano dati appuntamento

per concludere in bellezza la fine del processo Kevines.

Shura guardò i presenti con aria di scusa, tra le mani teneva una bottiglia di spumante con il collo rotto, evidentemente da un colpo secco sul tavolo, come testimoniava la schiuma frizzante di cui la tovaglia bianca era bagnata in un punto preciso.

                     

-Hem, scusate- l’artificiere aveva l’aria di chi si scusa solo per educazione ma in realtà è felice del casino provocato –non si apriva-

 

-Hai intenzione di aprire così anche il resto delle bottiglie?-

 

-Sei tu il capo! A me basta un ordine, anche indiretto si intende, per…-

 

All’occhiata severa di ammonimento da parte di Sion lo spagnolo abbandonò all’istante il suo intento poco raffinato –Oh, e va bene, userò il cavatappi come tutti i comuni mortali… però, sai, basterebbe una carica minima di C4 per far saltare il tappo con una perdita quasi pari a zero di liquido, e… ok, come non detto-

 

Sion fece finta di non sentire quell’improvvisata lezione di esplosivi, limitandosi a consigliare al dipendente di far esplodere qualcosa solo quando fosse strettamente necessario, e soprattutto quando non si trovava chiuso in una stanza con altre quindici persone.

Alzò appena il bicchiere, schiarendosi la gola, prima di annunciare il brindisi.

 

-Alla SAINT!- decretò con aria fiera –Ed a Mitsumasa, che ha dato il via a quest’agenzia. Inoltre, ad ognuno di voi, un grazie di cuore perché continuate,

ogni giorno, a seguirmi nelle imprese più pazzoidi di tutta Atene-

 

Con sorpresa di tutti, Saga si affiancò al capo, e cercò con gli occhi il fratello, perso tra la folla –Aggiungerei un grazie personale al più imbranato, testardo, pesca guai, unico per mia fortuna, fratello del mondo. Senza il quale io non sarei qui e Kevines starebbe ancora a sniffare indisturbato con Sorrento e la sua ciurma. Non avrei mai pensato di dirlo, ma… a Kanon-

 

Tutti approvarono in pieno e, per la prima volta, Kanon si sentì totalmente a proprio agio in una stanza piena di poliziotti.

Sorrise, almeno per una volta con fare sincero, al fratello, e Saga gli strizzò l’occhio raggiungendolo per strofinargli un pugno sulla testa, come spesso

faceva negli ultimi tempi.

Kanon non sapeva se prendere la cosa come un muto, affettuoso ringraziamento per avergli salvato la vita oppure un semplice espediente per stuzzicarlo

senza dare troppo nell’occhio.

Non lo avrebbe ammesso neanche sotto tortura, ma gli piaceva di più credere nella prima ipotesi.

Tra una chiacchiera e l’altra, questioni più o meno serie da risolvere, decidere come difendere la sede dall’attacco dei giornalisti la mattina dopo,

passò di gran lunga la mezzanotte senza che qualcuno se ne accorgesse.

Quando Camus e Milo annunciarono di dover andare a casa perché Criseo non si reggeva più in piedi dal sonno ed avevano passato più di un’ora tenendolo

a turno in braccio anche gli altri cominciarono a raccogliere armi e bagagli per andare a casa.

Saga aveva la strana impressione che Sion si trattenesse apposta per fare qualcosa di cui non voleva che gli altri scoprissero l’esistenza, almeno non subito.

O era così, o il suo capo si era d’improvviso innamorato del tavolo, a giudicare da come ci stava seduto sopra, quasi volesse impedire a chicchessia di avvicinarsi.

Quando lui e suo fratello furono sulla porta, Sion richiamò Kanon indietro, rivolgendosi poi a lui con quella sua aria d’intesa che lui aveva già imparato

 a decifrare da tempo.

 

-Saga, perché non vai a girare la macchina e passi a prendere tuo fratello come fanno con le star? È il minimo che puoi fare per sdebitarti. Aspetterò io con lui-

 

Detto fatto, ci avrebbe scommesso.

L’ansia di quando Sion diceva di voler parlare con Kanon era sparita, adesso però gli restava il dubbio di cosa volesse concretamente fare il suo capo

spedendolo nel parcheggio sotterraneo dal quale sarebbe uscito in un tempo minimo, ma comunque sufficiente affinché, con i suoi modi sbrigativi,

Sion intrattenesse una discussione di sicuro interessante con suo fratello.

Annuì senza commentare, anche se doveva ammettere che gli sarebbe piaciuto stare a sentire il discorso.

Non appena uscì dalla stanza, Sion stette per un po’ a scrutare Kanon, riflettendo su tutta la faccenda appena conclusa ed al suo contributo non indifferente.

Per il fratello di Saga avrebbe fatto un’eccezione, la regola del mese di apprendistato con uno dei Saints fino al completamento del tirocinio poteva essere infranta dal capo, e per il momento il capo era ancora lui.

Nonostante avesse già deciso, prese il discorso alla larga.

 

-Dunque…- iniziò mostrandosi noncurante –adesso che il tuo lavoro di collaboratore è finito, cosa intendi fare?-

 

Coma sospettava, Kanon si strinse nelle spalle –Non lo so. Ho affittato una casa poco lontano da qui, visto che non sono più sotto la sorveglianza

di mio fratello, e adesso mi darò da fare per cercare un lavoro…- lo guardò con cautela, quasi si aspettasse un rimprovero –un lavoro… vero-

 

-Sei sicuro di non averlo già trovato?-

 

Kanon gli rivolse un’occhiata strana, calcolatrice.

Sospettava qualcosa, forse aveva captato un tono di speranza nella sua voce; tuttavia continuò a far finta di non capire.

 

-Cosa vuoi dire?-

 

-Ricordi ancora il nostro primo incontro, Kanon? Quando ti chiesi di entrare temporaneamente a far parte della squadra tu mi ridesti in faccia,

sostenendoti incapace di svolgere questo compito. Io ti ho valutato con attenzione, durante questo arco di tempo, e non la penso come te.

Hai dimostrato di avere la stoffa del poliziotto; e poi, dai retta a me, l’arancione della divisa da detenuto non ti dona, sta molto meglio indosso a Kevines.

Non vorrai ritrovarti di nuovo in cella, con lui stavolta, spero-

 

-Questo non è proprio il mio obbiettivo. Ma che vuoi dire con questo? Adesso che il mio aiuto non vi serve più, devo sloggiare, erano questi i nostri patti-

 

Sion gli sorrise con aria affabile –Vedi, io sono molto flessibile, quando voglio. E poi, qui in centrale abbiamo sempre bisogno d’aiuto. Quindi,

se la cosa non ti disturba, ti chiedo di lavorare ancora per me. In pianta stabile, questa volta. Avrai un ufficio separato da quello di Saga, se è quello che temi,

c’è già la targa con il tuo nome sopra-

 

-Sei previdente- gli concesse Kanon non riuscendo a trattenere un sorriso enigmatico –ma dimmi, cosa ti fa pensare che accetterò?-

 

-Sei libero di non farlo- Sion alzò le mani come in segno di resa –in tal caso, però questo finirà nell’inceneritore…-

 

Sion estrasse dalla tasca un distintivo, nuovo di zecca, sul quale spiccava la foto di Kanon con sotto i dati essenziali al riconoscimento.

Kanon sgranò gli occhi per la sorpresa, guardando interdetto ora il capo, ora la tessera, infine si ricompose, tossicchiando, fingendosi riluttante.

 

-Oh, bè… se le cose stanno così, non posso fare altro che accettare, non vorrei mai deluderti-

 

Intascò il distintivo sentendosi orgoglioso come non mai.

Fuori il rumore di un clacson interruppe la discussione, ma ormai l’importante era stato fatto.

I due si strinsero la mano con calore.

 

-Sono sicuro che non lo farai- gli assicurò Sion, prima di aggiungere divertito –ah, e stai attento a come lo dici a Saga: potresti davvero ucciderlo questa volta-

***

Quel pomeriggio Aioros bussò alla porta dell’appartamento di Saga con al seguito un gran numero di borse e valigie ed un gran sorriso stampato sulla faccia.

 

-Sono in perfetto orario, come vedi. Pronto a romperti le scatole per il resto dei tuoi giorni!-

 

Saga si finse scandalizzato –Oh, cielo! Potevi avvertirmi quando partivi da casa, avrei avuto il tempo per scappare!-

 

Lo psicologo non si fece da parte allontanandosi dagli occhi indiscreti per salutare con un bacio il compagno.

Il trasferimento di Aioros era stato progettato da meno di una settimana, e durante i pochi giorni a sua disposizione l’esperto di balistica

non aveva fatto altro che aprire e chiudere le valigie, sistemare i vestiti di qua, i fascicoli dei casi di là, controllato e ricontrollato la casa da cima a fondo, millimetro per millimetro, per assicurarsi di non aver dimenticato nulla.

Aioria sembrava felice di poter avere l’appartamento tutto per sé: se non altro, i suoi incontri con Marin non avrebbero dovuto coincidere

con le uscite serali del fratello maggiore, ed Argo non sarebbe stato un problema.

Aioros e Saga aspettavano quel giorno fin da quando avevano deciso di stare insieme, e più volta aveva rischiato di andare in fumo per via

di varie complicazioni urgenti o meno.

Adesso, però, sembrava andare tutto per il verso giusto.

Un tossicchiare alle loro spalle li fece allontanare di malavoglia.

Kanon era a pochi passi dalla soglia, con l’ultimo zaino pieno delle sue cose da trasferire nella nuova casa buttato sulla spalla destra ed il tipico sorriso irritante colmo di malizia ormai noto al fratello.

 

-Non potete aspettare che me ne sia andato definitivamente? Avete tutto il tempo, a partire da adesso, per regolare la vostra astinenza da coccole.

E da altro, però non voglio scendere nei dettagli sennò Saga mi dice che sono volgare-

 

Il gemello gli scoccò un’occhiata di ammonimento, ignorando le guance infuocate, e virò l’argomento di conversazione il più lontano possibile.

 

-Bene, finalmente adesso te ne vai e non dovrò più sopportare i tuoi discorsi malati su come impiego il mio tempo di notte!-

 

-Oh, figurati, tanto lo so lo stesso. E comunque anche io sono felice di andarmene, così finalmente non sarai tu la prima cosa che vedo al mattino!-

 

-Sentitelo! Bè, è meglio così, almeno non dovrò più pregare per farti uscire dal bagno ogni mattina!-

 

-Non è colpa mia se tengo all’igiene!-

 

Saga si infiammò –No, certo, peccato che canti sotto la doccia! Finalmente non dovrò più sopportare la tua assordante musica rockettara!-

 

-Ho anche uno spiccato senso musicale, a differenza di te! Ammettilo: sei invidioso!-

 

-Io, invidioso di te?! Ma figuriamoci!-

 

Kanon non si diede per vinto a quella negazione accorata –Invece non vuoi ammetterlo! Inoltre, io sono anche più intelligente di te!-

 

-Più intelligente?! Mettersi al servizio di un fallito come Kevines ti è sembrata una cosa intelligente?!-

 

-E chi si è fatto rapire da quel fallito di Kevines?!-

 

Saga si incavolò ancora di più –Se tu non gli fossi andato dietro tutto questo non sarebbe successo!-

 

-Così adesso è colpa mia?!-

 

Aioros si frappose tra i due ponendo fine alla lite.

Quei due non sarebbero cambiati, né ora né mai, tutti avrebbero dovuto rassegnarsi a sopportarli così irrimediabilmente irritanti così com’erano.

I fratelli tacquero squadrandosi, entrambi imbronciati, ma il primo a riporre almeno per il momento l’ascia di guerra fu Saga.

 

-Va bene, basta. Lo sai, vero Kanon?-

 

-Cosa?-

 

-Avanti, non farmelo dire: io teoricamente dovrei essere furioso con te-

 

-Io invece voglio che tu lo dica- gli rivolse un sorrisetto di sfida –fai un favore al tuo fratellino…-

 

Saga scosse la testa, con un mezzo sorriso rassegnato.

Gli picchiettò la spalla sinistra con la mano, forse per ingannare il tempo e raccogliere il coraggio necessario per parlare.

Deglutì per cercare di rimpicciolire il nodo alla gola.

 

-Sei impossibile! Comunque… ti voglio bene lo stesso, gran testa di cavolo che non sei altro-

 

-E…?-

 

-E… mi mancherai, idiota-

 

Kanon esultò stringendo i pugni davanti a sé –Ah-ha, l’hai detto! Ti ho in pungo adesso!- estrasse dalla tasca dei jeans un piccolo registratore argentato

e fece partire la registrazione pigiando un bottone, facendo eco alla voce di Saga impressa sul nastro –“Ti voglio bene lo stesso, gran testa di cavolo…”-

 

Saga era sbiancato, guardava il fratello con un’aria così sorpresa che sembrò davvero volersi sotterrare all’istante e sparire per metri, o meglio chilometri sottoterra e non uscirne mai più.

Aioros non era meno stupito di lui.

 

-E quello… come lo hai avuto? Ha un’aria familiare…-

 

-E’ una gentile concezione di Death Mask- il sorriso di Kanon si allargò –e comunque, Saga, non fare una tragedia per la mia assenza: ci vediamo domani-

 

-Domani…? Hai detto che venivi mercol-…-

 

-Oh, no, non qui-

 

Il gemello lo guardò senza capire.

Kanon estrasse il distintivo dall’altra tasca, mostrandolo ai due con una strizzata d’occhio.

 

-In ufficio. Buona serata! E non fate troppo tardi, ché poi Saga arriva in ritardo e troverà il modo di incolpare me!-

 

Dopo quest’ultima uscita trovò il modo di defilarsi prima che il suo gemello gli tirasse qualcosa in testa, magari una della valige del trasloco di Aioros, o ancora peggio si mettesse a fare stupide prediche sul fatto che lui aveva finalmente messo la testa a posto.

Per carità, no, non un bravo ragazzo, non lui, Kanon Kenuryos!

Fece le scale di corsa, tenendo ancora in mano il distintivo e quando fu in strada si concesse un po’ di tempo per osservarlo per bene.

L’ovale con la statua della dea Atena brillava di luce argentata ed ai suoi piedi la sigla della SAINT in alfabeto greco era stampata in rilievo in lettere dorate.

La prima volta che aveva visto quel distintivo da vicino ne aveva riso con disprezzo, ma in quei mesi erano cambiate tante cose.

Kanon si concesse un sorriso.

 

“Ebbene, eccomi qua… Kanon Kenuryos, il difensore della legge!”

 

La verità era che non vedeva l’ora di sapere quali altre sfide avrebbe dovuto affrontare con i suoi… con i suoi… era così strano definirli “colleghi”!

 

____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

 

Angolino di Kanon: Olalà, come avete visto non siamo scomparse!

Che dire, Saga e Kanon ci hanno fatto il torto di litigare  anche nell’ultimo capitolo, ma noi li perdoneremo perché gli vogliamo taaanto bene, vero?

E poi, diciamolo, se non litigassero non sarebbero Saga e Kanon!

Non possiamo farci nulla, ci sono capitati così… così irritantemente pucciosi.

Bene, io passo ai ringraziamenti ed alle risposte alle recensioni e poi passo la parola alla Mako!

 

Angolino di Mako: No, meglio che prendo la parola adesso! Allora, intanto un gigantesco grazie alla mia piccola sorcia che ha prodotto più di dieci pagine di capitolo in un solo pomeriggio, nella fattispecie questo capitolo. Su, veneratela, perché se non fosse stato per lei la SAINT non avrebbe mai avuto la sua conclusione!

Me invece ringraziatemi perché ho contribuito all’ideazione del capitolo mentre facevo la cucina, poi l’ho revisionato/corretto e… e basta… sono una lavativa nullafacente

e scansafatiche, che ci posso fare XD

 

Ringraziamo: angelynn, DeaEris, Elizabeth_Tempest, JackoSaint, kurabika, Ladie Katjie, LuluXI, neik, Pilatigirls,  RT69 Aoryu e zania per aver inserito la storia

tra le Preferite;

 

darkalexandra85 Ladie Katjie Pisces no Urania  Safyia  _Kuro_Ookami per averla inserita tra le Storie da Ricordare;

 

e, per averla messa tra le Seguite ringraziamo Antares 91, aries_no_nike, cb4ever, charm_strange, franky9397, JackoSaint, Ladie Katjie, Lina Lee,

Locchans Coffee, Lorenz_12,3 NeXial, sagitta72, Santa Vio da Petralcina, themorrigan1990, Tifawow , Vale11  e _killuetta.

 

Pisces no Urania: Ben arrivata, anche se ormai siamo alla fine!

Hem, Shura sì, è l’artificiere, lo vediamo bene a far esplodere le cose xD per Aphrodite non abbiamo trovato nulla di meglio xD

Grazie mille per la recensione ;)

 

Dagliasa: Ciao ^^ Siamo sparite ma siamo anche tornate, come vedi ;) il finale non è troppo strappalacrime ma dai, Kanon e Saga alla fine sembrano aver fatto pace,

dolcini loro *-* forse il capitolo non è dei migliori dato che non era previsto esattamente così, ma pazienza, speriamo sia un buon finale J

Ma ancora è ancora troppo presto per mandare i SAINTs in pensione, abbiamo ancora qualche lavoretto in serbo per loro >:)

Grazie per averci seguita, speriamo di riaverti con noi anche nel sequel!

 

Lady Katjie: La nostra Lady *-* (P.S.: sì, quella della Peste era Mako ;)) per quanto riguarda i tuoi tre desideri, speriamo di averti accontentata! Saga e Kanon sono a posto, Julian ed il suo seguito di allucinati sono dietro le sbarre e… peccato per Seiya, dai, siamo magnanime e gli risparmiamo la vita. Per stavolta u.u

Questo è sì, l’ultimo capitolo, ma stai tranquilla: supponiamo di tornare con una nuova serie!

Intanto ti ringraziamo per averci seguite in questo “esperimento” AU, e speriamo di risentirci presto con nuove indagini!  :D

 

Aries_no_nike: Bea cara, non ti disperare, la SAINT continuerà le sue indagini ;)

Duuunque, a parte l’attesa biblica, direi che alla fine Saguccio e Kanonuccio ce l’hanno fatta a riappacificarsi, no? *vede i due che si stringono la mano mentre con nell’altra hanno un’accetta ed una mazza da baseball* o forse no <.<

Ma sì, dai, loro fanno tanto gli scorbutici ma in fondo si vogliono tanto bene :3 ^^

Spero che varrà la pena di attenderci anche per il sequel!

Un bacio da entrambe :*

 

LuluXI: Buongiorno! Sìsì, Saga e Kanon non ce la raccontano giusta, vogliono fare gli indifferenti ma noi sappiamo bene che sono due coccoli affezionati l’uno all’altro…

Povero Sion, lui vorrebbe essere una persona seria, però purtroppo ci riesce molto di rado! xD

Julian ha avuto quello che si meritava, !

E presto (oddio, non tanto presto…), se tutto va bene, riavremo i nostri SAINT all’opera! J

Grazie tante per averci seguite in questa prima parte :3

 

Diana924: Da quanto non ci si sentiva! Rieccoci qui con l’ultimo capitolo, non disperarti, avrai (prima o poi) anche un seguito ;)

Si è tutto risolto, ma la vita non tornerà normale, come può esserci qualcosa di normale tra gemelli pazzi, medici legali ancora più psicotici e, e… e tutto il resto di quello

che si trova in quell’agenzia xD

Bè, intanto noi ti salutiamo, con la speranza di risentirci presto nel sequel :D

 

 

 

 

Avviso

 

ATTENZIONE: Questo capitolo doveva servire ad introdurre i nuovi personaggi OC, ma siccome non abbiamo potuto avere tutte le conferme per tempo questo è definitivamente l’ultimo capitolo.

D’altra parte hanno acchiappato il Drogato Maximo, che altro dovevano fare? Consumare la merce confiscata?

Per quanto riguarda i suddetti OC, siamo davvero spiacenti, ma ritiriamo la proposta perché li avremmo inseriti volentieri, pur essendo un lavoro impegnativo,

dato che con i lettori/recensori si era creato davvero un bel rapporto e ci sembrava un bel modo per ringraziarli.

Nonostante tutto ciò, questa iniziativa potrebbe essere interpretata come un modo per ottenere più lettori/recensori, quindi non ci sentiamo più libere di portare avanti questo lavoro.

Vorremmo che chi legge/recensisce lo faccia perché la storia è ben costruita, gli piace e la segue volentieri, come hanno fatto i lettori/recensori fino ad ora.

Comunque, per costruire e scrivere bene il sequel della nostra (e con “nostra” intendiamo nostra e vostra) SAINT ci vorrà ancora del tempo, la vediamo impegnativa

ma possiamo farcela, quindi cercate di pazientare ancora un po’.

Nel frattempo, buone vacanze a tutti e grazie ancora per averci seguite J

 

P.S(importante): Se notate errori, imprecisioni o qualunque cosa che vada contro il regolamento (che noi non conosciamo a memoria, sorry) fatecelo notare attraverso recensione o messaggio personale, e noi provvederemo a correggere.

Non c’è bisogno di disturbare l’amministrazione per cose che noi siamo abbastanza mature da capire e correggere di persona, senza rischiare il ban o, peggio,

la cancellazione di una storia a cui noi (ed i lettori) siamo molto affezionati se non altro per l’impegno che ci abbiamo messo a costruirla e scriverla.

 

Grazie per l’attenzione.

E non disperate, ci rifaremo vive!

 

KanondiGemini96 e Mako_Chan

 

 

  
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Saint Seiya / Vai alla pagina dell'autore: DarkSide_of_Gemini