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Autore: _katherine_lls    11/07/2013    1 recensioni
La seconda guerra magica e finita. Harry Potter ha vinto. Che cosa succederà adesso? Come reagirà hermione quando scopre di essere innamorata di...
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione, Harry/Ginny
Note: Lime | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Come già Draco ed Hermione avevano intuito, gli altri mangiamorte non conoscevano i piani di Ronald e dello Oscuro Signore. Avevano confessato che dovevano andare ad Hogsmede e uccidere più persone possibile, in modo che accorressero le squadre auror così che il ministero rimanesse senza protezione. Erano solo dei poveri illusi, il Ministero non sarebbe rimasto senza protezione nemmeno se fosse ricomparso Voldemort.

Andarono a riferire ad Harry ciò che avevano scoperto da Ron lasciando stare il particolare che si erano baciati davanti a lui.

“bene ragazzi io vado ho un sacco di turni di guardia da organizzare ad Hogsmede dato che i mangiamorte non si sono fermati davanti a quei due auror li di guardia dato che in missione facevano soltanto casino, e quei due idioti non hanno avvisato e chiamato aiuto subito.”

“ io penso che andrò a dare una mano a Daphne. Le abbiamo finito tutta la sorta ed entro domani ci devono essere minimo venti fialette di Polisucco e Veritaserum.”

“ Verrei ad aiutarvi, ma come ben sapete, pozioni non è mai stato il mio forte, pensò che andrà in ufficio a sistemare la scrivania, e dopo passerò da te Harry per sistemare i turni di guardia e le ricerche.”

“già Granger sarà meglio che tieni le tue sudice mani lontano dal laboratorio”

“ cosa è Malfoy, una presa in giro o una minaccia???”

“Siamo tornati ai cognomi???”

“il primo che ha cominciato ad usare il cognome sei tu Malfoy. E c’era da aspettarselo che a un deficiente come te quello che è successo prima non fregasse proprio niente!”

Draco mandava lampi di fuoco dagli occhi, la faccia contratta in una smorfia per non ferirla ancora e per o fare capire a Potter cosa era successo, dato che lui ne Hermione non volevano più complicazioni di quelle che già c’erano. L’aveva chiamata per cognome è vero, ma non se ne era accorto, non lo aveva fatto apposta, perché non era vero che per lui quello che era successo non aveva alcun significato. Anzi era stato il bacio più bello e più dolce di tutta la sua vita.

Harry intanto li guardava con gli occhi fuori dalle orbite. Cosa era successo prima tra la sua migliore mica e Malfoy??? Doveva essere successo qualcosa di veramente importante dato che Herm sembrava abbastanza frustrata e Malfoy era rosso di rabbia.

“ Non è vero che non me ne frega niente e non ti ho chiamata apposta per cognome” sussurrò lui in modo che solo Hermione potesse sentirlo

“ certo e io sono la Parkinson che va dietro a tutte le scemenze che dici tu. Dimmi un po’ inizierai a trattarmi come trattavi la Parkinson o mi lascerai un po’ della dignità che lei ha tolto” disse Hermione salendo pericolosamente col tono, e lasciando prevedere che presto avrebbe avuto una crisi di nervi.

“ Un po’ di fiducia mai, per te sono soltanto il solito figlio di mangiamorte niente di più, sono un uomo anche io, non solo il figlio del braccio destro di Voldemort, e come uomo provo anche io certi sentimenti, ma tu non puoi capire” sussurrò girato di schiena con le lacrime che gli bagnavano il viso, in modo che solo Hermione potesse vederlo e sentire le sue parole. Subito diverse emozioni si susseguirono negli occhi di Hermione: stupore, meraviglia, tristezza e dolore.

“ Vado a dare una mano a Daphne, Potter nel caso avessi bisogno di me sai dove trovarmi” e a testa alta percorse il corridoio, fino all’ ascensore che l’avrebbe condotto all’ ultimo piano.

Hermione e Harry rimasero da soli in corridoio. Appena la porta dell’ascensore si fu chiusa dietro la schiena di Draco, Hermione scoppiò a piangere disperata acasciandosi per terra. Subito il moro la prese in braccio e la portò nel suo ufficio, dove la stese sul divanetto e le porse una tazza di the. Appena Hermione si fu ripresa il moro cominciò a fare domande

“ Si può sapere cosa è successo tra te e Malfoy???” siccome la sua migliore amica non rispondeva continuò “non ti avrà mica stuprata vero???” Hermione scoppiò a piangere, no non l’aveva stuprata, l’aveva solo baciata e poi aveva ricominciato a chiamarla per cognome, povera lei che si era illusa.

“ non ha fatto niente di tutto ciò Harry e inizia a farti gli affari tuoi e a non ficcare il naso nelle mie faccende” disse con voce gelida Hermione per poi appoggiare la tazza di te sulla scrivania del moro e uscire dall’ufficio sbattendo la porta. Harry nel frattempo non si era mosso. Mai la sua migliore amica gli aveva detto qualcosa in un tono così duro e freddo, e soprattutto non gli aveva mai detto di farsi gli affari suoi, a loro che condividevano sempre tutto.

Draco in ascensore era scoppiato a piangere, perché lei non capiva??? Avevano rovinato tutto ancora prima di iniziare, non l’aveva chiamata per cognome apposte, le era sfuggito. Doveva rimediare, non poteva lasciarsi sfuggire la ragazza che per anni aveva odiato, e che ora aveva fatto sciogliere la corazza di ghiaccio che Draco aveva attorno al cuore dalla morte di suo padre. Già, suo padre era morto, ucciso dai mangiamorte dopo che lo avevano scoperto a passare informazioni. Non gli aveva mai voluto bene, ma era sempre suo papà, che prima di diventare il braccio destro di Voldemort e prima che il signore oscuro ritornasse giocava con lui e lo viziava in tutto, ma poi quel vecchio squilibrato era ritornato e gli aveva portato via suo padre.

Senza rendersene conto entrò nell’ufficio di Daphne piangendo disperato, lei era l’unica amica che gli era rimasta. Pansy era morta nel tentativo di salvare lui, e la maledizione senza perdono l’aveva colpita al petto. Daphne era l’unica persona con cui si confidava dato che i suoi amici affogavano il dolore nell’alcool.

Blasie stava con Daphne e Theo invece stava con Pansy, già da quando avevano otto anni, era sempre stato così. Theo ora dopo la morte di Pansy stava con Luna e vivevano nella residenza estiva dei Nott.

“ cosa ti è successo Draco, che hai combinato adesso???” chiese la donna preoccupata appena lo vide entrare.

“ Ho rovinato tutto Daphne, l’ho chiamata per cognome le ho detto sudicia, oh Daphne” e il resto della frase non si sentì dato che era coperta dai singhiozzi disperati dell’uomo, ma assomigliava molto a rovino sempre tutto, io la amo

Hermione intanto era andata nel suo ufficio e stava piangendo come una disperata quando le venne in mente che doveva chiedere a Daphne quante pozioni aveva preso Thomas senza l’autorizzazione del Ministero, dato che lei era l’unica che aveva il registro.

Si alzò e prese l’ascensore.

Appena entrò nel laboratorio la prima cosa che vide fu la schiena grande e muscolosa di Draco, coperta dalla solita camicia bianca che si alzava e si abbassava in un continuo singhiozzo, poi si accorse della testa bionda di Duffy la sua amica, davanti al ragazzo e con fare seccato cominciò a battere la mano sullo stipite della porta.

“ scusate se vi interrompo, ma Duffy ho bisogno di sapere quante scorte prende Dean senza nessun permesso.”

Subito Draco si voltò. Lei aveva gli occhi rossi e gonfi di pianto, la voce rotta, il mascara le era colato su quel bellissimo viso chiaro lasciando delle profonde righe nere e i suoi capelli erano una massa informe di ricci marroni che assomigliavano di più a un nido di uccellini che a dei capelli.

Hermione lo vide girarsi, era bello, come sempre d'altronde, ma aveva tutto il viso da angelo banato dalle lacrime i capelli tutti spettinati, ma non come se li spettinava lui con la mano, dato che molte ragazze gli avevano detto che era più sexy. La camicia era tutta sgualcita e sul suo volto al posto del solito ghigno c’era un espressione disperata.

“ allora fa conto che ne prende dieci al giorno tra una cosa e l’altra circa e è da settembre che va avanti così” intervenne la voce calda di Daphne che li riportò alla realtà “ dunque sarebbe circa un totale di 2 mila pozioni che mi è toccato rifare. Tanto per spere a cosa ti servono questi dati???” “ a mandare una lettera a Harry, perché sono troppe.” “ grazie Hermione mi stai risparmiando una marea di lavoro tutti i giorni”

“tutto per te amica mia” disse uscendo dalla porta, diretta all’ascensore che l’avrebbe portata nel suo ufficio dove avrebbe potuto scrivere una lettera a Harry dato che non aveva nessuna voglia di rivedere il moro.

Stava per legare la lettera a un barbagianni del ministero, quando una civetta candida, cominciò a battere con insistenza alla sua finestra. Alla zampa aveva attaccato un pacchettino con un bigliettino.

Ho sbagliato, me ne rendo conto, sono solo un ipocrita, ma, anche se prima non te lo ho detto, ti amo, perdonami, per tutto ciò che ti ho fatto, per tutto ciò che ti ho detto. Con amore

Non era firmato, ma lei sapeva benissimo di chi era.

Aprì la scatoletta a cui era stato applicato l’incantesimo per farla ingrandire, e dentro ci trovò un abito turchese bellissimo, senza spalline, stretto sul busto e tempestato di brillantini con la gonna a balze lunga fino ai piedi, era stupendo, di una stoffa finissima ed elegante. Insieme al vestito, c’erano dei sandali argento, con il tacco tempestato di brillantini . in fondo alla scatola, c’era poi una altra scatoletta, con dentro una collana a forma di fiore a cui dietro erano state incise due lettere intrecciate una h e una d ma di questo Hermione nemmeno si era accorta. Il fiore era stupendo fatto tutto con diamanti e brillantini argento. Senza pensarci due volte rimise il vestito e le scarpe dentro la scatola e si infilò la collana.

Subito sentì il famigliare strappo dall’ombelico, segno che si stava smaterializzando e che quella collana non era altro che una passaporta.

Finì in una sweet d’albergo, con la scatola con il vestito in mano e la bacchetta nella tasca dietro dei jeans.

Fece due passi aventi e punto la bacchetta di fonte a se dicendo Lumos dato che la stanza era semi buia. Subito si sentì afferrare da dietro, si voltò e si trovò davanti a un uomo di sua conoscenza.

Il volto di Hermione si illuminò di gioia alla conferma che lei non era come le altre e che lui non la odiava.

Infatti il ragazzo le chiese con il suo solito sorriso “ allora dove si va a mangiare???”

“scegli tu Draco”

“ per la cronaca Hermione , io non ti porto fuori a cena con i jeans e quel maglioncino turchese tutto rovinato”

“ lo so, grazie ancora per il vestito, dove è il bagno che vado a cambiarmi???”

“ dritto davanti a te. Mentre ti metti qualcosa di decente io decido dove si va d’accordo???”

“ ok”

Dopo dieci minuti Hermione uscì dal bagno

Quel vestito le stava d’incanto, sembrava una stella. I capelli, fino a poco prima arruffati erano raccolti in uno chignon alto, tranne per due ciuffi davanti che le ricadevano in morbidi boccoli incorniciandole il viso da angelo ora truccato bene. Draco non poté non pensare, che quella ragazza presto sarebbe diventata il suo angelo, il suo angelo personale.

“ chiudi la bocca che non è elegante” disse Hermione trattenendo una risata per non scoppiargli a ridere in faccia “ dove si va a mangiare???”

“ sempre spiritosa è Hermione, pensavo che l’ironia ce l’avessero solo le serpi e non anche i grifondoro, per quanto riguarda il ristorante adesso vedrai, dammi la mano che ci smaterializziamo.” E con un pop sparirono.

Dei passi sempre più veloci si allontanavano dalla sweet, qualcuno aveva origliato la conversazione.

recensite mi raccomando!!! un bacione Rowena00
  
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