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Autore: Greep_twin    05/09/2013    2 recensioni
Harry uccide Voldemort e 19 anni dopo sono tutti alla stazione di king's Cross, nel caos generale a far partire i propri figli per la scuola di magia e stregoneria di Hogwarts. Ma qualcosa deve pur essere successo perché tutti finiscano lì dove sono.
Cambiando solo alcune coppie questa è la storia dei nostri personaggi, 19 anni ancora da raccontare!
Spero davvero vi piaccia!!
Sono nuovissima su queste cose ma datemi una possibilità!
Genere: Avventura, Fantasy, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Famiglia Malfoy, Famiglia Potter, Famiglia Weasley, Il trio protagonista, Luna Lovegood | Coppie: Harry/Ginny, Luna/Neville, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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"Dici che dobbiamo andarlo a prendere anche noi?" Chiese Hermione a Harry con un filo di ansia nella voce.
"Hermione rilassati, ci vanno Ginny e Ron me lo hanno detto ieri" rispose Harry.
"Questo lo so ma potrebbe essere un po' spaesato."
"È stato a casa nostra un infinità di volte Herm!"
"Hai ragione, non devo essere in ansia se un bambino di appena 10 anni è solo e impaurito alla stazione nelle mani di Ron, solo dio da cosa potrebbe succedere, potrebbe sbagliare bambino... Tornare a casa con quello sbagliato! Come faccio a rilassarmi?"
Hermione andava avanti e indietro nel soggiorno, dal divano al camino, e dal camino a divano da ormai 20 minuti.
"C'è Ginny con lui, e poi Ron sa come è fatto! E ne ha praticamente 11 di anni.
E ora smettila di camminare che stai facendo i solchi nel tappeto che ci ha regalato Molly."
In realtà a Harry non piaceva più di tanto quel tappeto e nemmeno a Ginny e per dirla tutta era stato messo lì per l'arrivo imminente dei suoceri.
"Ma se non lo ho mai visto sul pavimento prima d'ora..."
Ma Hermione non ebbe il tempo di finire la frase perché all'improvviso la porta si spalancò e un trafelato Ron a seguito della sorella si presentarono sulla porta.
"Harry!" Disse una voce, se ben giovane già troppo simile a quella del padre.
"Teddy, come stai?"
Non lo vedeva da circa un mese, da quando Narcissa era morta.
"Tutto bene, a casa tutto bene, la nonna vi saluta, e le dispiace non essere potuta venire, ma ha invitato una sua vecchia amica a casa.
Zia Herm!"
Hermione si illuminò e abbraccio il bambino con un amore che riservava solo a sua figlia. Erano molto legati.
Harry parlava spesso del padre a Teddy ma con Hermione quel bambino si apriva più che con chiunque altro.
Ogni tanto lei gli parlava della battaglia e di quanto fossero stati coraggiosi i suoi genitori e di come avessero salvato la vita a tante persone al costo di perdere la loro.
"Beh mi sono dimenticata di dirti la cosa più importante, buon compleanno Teddy" disse Hermione al culmine dell'abbraccio.
E tutti ci unimmo a lei.
"Compirò undici anni solo fra qualche settimana zia!"
"Questo lo sappiamo ma gli auguri via posta sono molto meno belli di quelli detti a voce." Disse Ginny
"E soprattutto molto meno buoni" disse Ron indicando una grossa torta al cioccolato adagiata sul tavolo da pranzo.

                        ~ ~ ~ ~

La festa fu bellissima.
E tutti si divertirono molto ma quando a casa rimasero solo Harry, Ginny, Teddy e James, che però non era una vera e propria presenza perché dormiva e russava sonoramente dalla sua stanzetta, Harry non poté fare a meno di notare che Teddy era un tantino sotto tono.
" Hey campione, cosa succede?"
"Solo... E se non finisco in Grifondoro come mio padre, e se mi prendono in giro per i mie capelli, e se finisco in Serpeverde perché sono cattivo?"
"Non dire sciocchezze tu non sei cattivo! E poi i tuoi capelli sono fantastici credimi!"
"Ho la sensazione di deluderli sempre"
"Oh Ted non puoi neanche immaginare quanto sarebbero fieri di te, per quello che sei diventato, per come sei cresciuto, e quanto lo sono io!"
Ma la cosa non parve sollevare molto il bambino.
                       ~ ~ ~ ~ 

Quelle settimane con a casa Teddy passarono davvero veloci. 
L'estate si stava esaurendo e anche il tempo ne risentiva, due grossi nuvoloni si stavano avvicinando.
Ma non c'era nessuna calma nell'aria anzi, casa Potter sembrava essere diventata una stazione, Molly era in cucina intenta a pulire e cucinare nello stesso momento, non che questo le facesse fare male una delle due, Arthur camminava per la casa dando consigli a destra e a manca ma senza concludere niente, Hermione era nella cameretta con Teddy a rivedere che le ultime cose fossero pronte per la partenza, Bill aveva costretto il padre a sedersi sul divano e ora parlavano della Romania, mentre Fleur stava cercando in tutti i modi di far smettere di piangere Victoire.
"Dovresti provare a darle una mano."
Disse pacato Harry a Ginny.
"Dagliela tu visto che a me ha detto: 
ho totta la sotuazione sotto controllo 
Come no vedo come ce l'ha sotto controllo!"
Non si erano ancora accoltellate in quegli ultimi anni ma certo non erano diventate amiche.
Harry si alzò e si diresse verso la bambina.
Era davvero bella, assomigliava alla madre, i capelli argento le ricadevano sul viso bagnato, ma gli occhi erano quelli di Bill.
"Non c'è nulla da piongere bambina mia." Continuava a ripetere Fluer.
"Si può sapere cosa ha da piangere la mia bellissima nipotina?"
"Non voglio andare a Hogwarts, la nonna mi ha detto che la scuola dove andava lei e dove sei andata tu è molto più bella!" Disse guardando dritto negli occhi la madre.
"Sai Vicky, se tu andassi nella scuola di cui parli non vedresti mai più Teddy."
Non aveva intenzione di dirle quanto in realtà Hogwarts fosse un posto meraviglioso perché sapeva che non sarebbe servito a niente.
Ma tutti sapevano che la piccola Vicky aveva una cotta  per Teddy.
Infatti a quelle parole Victoire sbiancò e asciugandosi le lacrime disse.
"Forse alla fine non è così male" e corse via.

                        ~ ~ ~ ~ 

Tutto era pronto, i bagagli erano caricati nelle due macchine, quello di Teddy a bordo della macchina di Harry, con Ginny,Molly, James e Rose e Teddy ovviamente,
mentre quello di Victorie a bordo della macchina di Ron con Hermione, Fleur, Bill e Arthur e la dolcissima bambina dai capelli colore del sole.
Arrivarono alla stazione appena in tempo, passato il muro e raggiunto il binario nove e tre quarti, per sentire il capo treno annunciare l'imminente partenza.
"Di corsa gente o perderete il treno" gridò Arthur.
Bill e Fleur si avvicinarono a una carrozza e fecero salire Vicky.
Harry e tutti gli altri aiutarono Teddy a caricare il baule.
"Fai il bravo miraccomando " quasi gridò Ginny per il troppo rumore.
"Ti scriveremo una volta alla settimana!"
Si affrettò a dire Hermione.
"Battili tutti Teddy!" Gridò Ron.
E mentre il treno già si muoveva ad Harry disse:
"saranno fieri di te qualunque cosa accada!"
Fece in tempo solo a vedere i capelli del bambino che da marroni assumevano un blu intenso, e seppe che lui aveva capito e che forse lo sapeva già.
Non era certo il primo orfano che viaggiava su quel treno e Harry lo sapeva bene e gli metteva tanta tristezza che Lupin e Tonks non potessero essere li a vedere.
A vedere quanto il loro figlio fosse cresciuto e quanto avesse preso di entrambi i genitori. 
  
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